Preghiera comunitaria a San Giovanni da Capestrano per il risveglio della fede

Beneficiari:  Persone con poca Fede
Temi:  Fede più forte
Tipologie:  Preghiera comunitaria
Preghiera comunitaria a San Giovanni da Capestrano per il risveglio della fede
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San Giovanni da Capestrano, tu che hai vissuto e annunciato con ardore la Fede incrollabile nel Signore, ascolta la comunità che oggi si riunisce davanti a te. Con cuore umile e desiderio sincero, ci rivolgiamo a te per quanti tra noi sentono vacillare la loro fiducia e la loro speranza.

Intercedi presso Dio, affinché chi vive nella difficoltà e nel dubbio possa scoprire la luce della Fede che tutto sostiene e consola. Dona loro la grazia di sentirsi amati, accolti e accompagnati sul cammino, anche quando tutto sembra oscuro.

Tu che hai affrontato con coraggio e umiltà le prove della vita, guida chi si trova nella fatica e nella tentazione, perché non perda mai la fiducia nel Signore. Rafforza il nostro spirito e quello dei nostri fratelli e sorelle deboli, perché insieme, come Comunità unita, possiamo testimoniare la gioia del Vangelo e sostenere chi è fragile nella fede.

O San Giovanni da Capestrano, fa’ che nessuno si senta solo nella propria lotta e che la certezza della Misericordia di Dio illumini ogni cuore. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera a San Giovanni da Capestrano si inserisce nell’alveo ricco della tradizione cristiana, in particolare in quella cattolica, dove l’intercessione dei santi rappresenta una dimensione peculiare del cammino di fede. Questa particolare orazione si pone come espressione di fiducia nella comunione dei santi, ossia nella realtà spirituale per cui i membri del Corpo Mistico di Cristo (la Chiesa) si sostengono, anche attraverso la preghiera vicendevole, sia sulla terra che in Cielo.
San Giovanni da Capestrano, frate minore francescano, è noto per la sua “Fede incrollabile”, per il coraggio missionario e la difesa del cristianesimo sia spirituale che concreta (come nella celebre battaglia di Belgrado). Il contesto dottrinale esalta il suo esempio di determinazione evangelica, umiltà e speranza, qualità che ne fanno un modello ed un patrono per quanti attraversano momenti di crisi, incertezza o debolezza.
Dottrinalmente, la preghiera si fonda sulla convinzione che i santi, avendo compiuto alla perfezione la volontà di Dio sulla terra, siano adesso accanto a Lui e possano quindi intercedere per i vivi (cfr. CCC 956: “La loro intercessione è il più alto servizio che essi rendono al disegno di Dio”).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta primariamente a San Giovanni da Capestrano, invocato come potente intercessore e modello di fede vissuta. Il testo, però, ha come interlocutore immediato anche la Comunità cristiana che si riunisce nella sua memoria o sotto il suo patrocinio.
San Giovanni viene scelto perché la sua vita offre un esempio concreto di come la fede possa sostenere nelle prove, e perché – secondo la tradizione – egli ha svolto un ruolo di guida, di sostegno e di consolazione per molti. La richiesta che egli “ascolti la comunità che oggi si riunisce davanti a te” sottolinea il radicamento della preghiera nel senso comunitario della fede cattolica, nel desiderio di unità e sostegno reciproco.
Dunque, il santo è visto non solo come modello di vita cristiana, ma come amico e compagno nel cammino, secondo la spiritualità francescana: “com-patire” e “camminare insieme” nella ricerca della santità.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera si fa portavoce di quanti nella comunità “sentono vacillare la loro fiducia e la loro speranza”; intercede per coloro che “vivono nella difficoltà e nel dubbio”, che sono “nella fatica e nella tentazione”.
I bisogni invocati sono in massima parte di natura spirituale:

  • La riscoperta della luce della Fede, quale fonte di sostegno e consolazione.
  • La grazia di sentirsi amati, accolti e accompagnati anche nei momenti di solitudine o smarrimento ("anche quando tutto sembra oscuro").
  • La forza per non perdere fiducia, per resistere nelle prove e nelle sfide della vita.
  • La richiesta che nessuno "si senta solo nella propria lotta", evidenziando il bisogno di comunione, solidarietà e accompagnamento spirituale.
  • La certezza della Misericordia di Dio come fondamento della speranza cristiana.

Non da meno, vi è anche una preoccupazione per bisogni umani e materiali, impliciti nelle espressioni dedicate alle difficoltà, alle prove e alla fatica: la preghiera si apre quindi anche alla dimensione della sofferenza concreta, della fragilità psicologica, sociale e fisica.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche

La preghiera abbraccia e sviluppa diversi temi teologici fondamentali:

  • La fede nelle prove: la preghiera chiede la scoperta di una “fede che tutto sostiene e consola”, richiamando la raccomandazione di Gesù: “Abbiate fede in Dio” (Mc 11,22) e l'insegnamento paolino: “La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11,1).
  • L’intercessione dei santi: richiama la comunione dei santi e la loro funzione di sostegno per i fratelli in cammino (cfr. Ap 8,4“Il fumo degli incensi salì dalla mano dell’angelo, davanti a Dio, insieme alle preghiere dei santi”).
  • La misericordia di Dio: la certezza che il Signore accoglie, guida e perdona sempre, come testimonia anche la parabola del figliuol prodigo (Lc 15,11-32).
  • Il valore della comunità: essere “Comunità unita” che sostiene chi è fragile, secondo il comando paolino: “Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo” (Gal 6,2).
  • La chiamata alla speranza e alla gioia evangelica: sostenere non solo nella prova, ma anche per testimoniare la “gioia del Vangelo” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium), cioè la letizia che nasce dall’incontro con Cristo, nonostante le difficoltà.

Come afferma Sant’Agostino:

“Nella misura in cui amiamo Dio, non ci sentiremo mai soli nelle nostre prove.”

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questa orazione si identifica principalmente con il genere dell’intercessione, poiché domanda l’aiuto del santo presso Dio per necessità individuali e comunitarie. Al contempo, contiene elementi di lode all'esempio di San Giovanni (“tu che hai vissuto e annunciato con ardore la Fede incrollabile”) e di supplica per la perseveranza nella fede.
Nella tradizione liturgica cattolica, simili preghiere vengono recitate in occasione della memoria liturgica di San Giovanni da Capestrano (23 ottobre), nei momenti di prova della fede della comunità, nei ritiri spirituali, durante la recita delle Litanie dei santi o al termine della Messa come preghiera comunitaria.
La preghiera personale e comunitaria ai santi trova uno spazio specifico nei momenti della preghiera universale (preghiera dei fedeli), particolarmente nei casi in cui la comunità affronta crisi collettive, persecuzioni o bisogni straordinari.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale/comunitaria e nell’anno liturgico

Per trarre il massimo beneficio spirituale dall’uso di questa preghiera, si possono considerare i seguenti suggerimenti pratici:

  • Preghiera personale:
    • Recitala ogni volta che senti la tua fede vacillare, nei momenti di dubbio, paura o solitudine.
    • Utilizzala come parte della Lectio Divina, dopo la meditazione su passi biblici inerenti la fede e la speranza.
    • Ponila al termine dell’esame di coscienza serale, come affidamento a Dio tramite l’intercessione di San Giovanni.
  • Preghiera comunitaria:
    • Inseriscila durante l’Eucaristia, specialmente nella Messa per situazioni di lutto, difficoltà o perdita di speranza della comunità.
    • Usala nei gruppi di preghiera, all’inizio o al termine degli incontri, per chiedere protezione e sostegno nella fede.
    • Proponila come preghiera di apertura in assemblee parrocchiali, consigli pastorali o in circostanze particolari (inizio anno pastorale, anniversari, periodi di crisi comunitaria).
  • Nel ciclo liturgico:
    • In modo speciale durante il 23 ottobre, memoria liturgica di San Giovanni da Capestrano.
    • Durante il tempo di Quaresima e di Avvento, quando la chiesa è invitata a riscoprire la fede, la penitenza e la speranza.
    • In giornate dedicate alla preghiera per le vocazioni, per la pace o per i cristiani perseguitati.

In sintesi, la preghiera a San Giovanni da Capestrano rappresenta un potente strumento di edificazione personale e comunitaria, capace di alimentare la speranza, la fiducia nella misericordia di Dio e la solidarietà fraterna nei molteplici snodi della vita cristiana.

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