Benedizione con San Giovanni da Capestrano per chi difende la Patria
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Benedizione a San Giovanni da Capestrano per i Militari nella Difesa della Patria
O San Giovanni da Capestrano, glorioso patrono dei militari e valoroso difensore della fede, a te affidiamo con fiducia tutti coloro che servono la Nazione con coraggio e dedizione.
Sii loro vicino nelle prove e nelle missioni quotidiane, illumina il loro cuore affinché il loro operato sia sempre guidato dalla giustizia, dal rispetto e dall’amore per il bene comune.
Benedici le loro menti e le loro mani, perché siano strumenti di pace e di protezione per i deboli. Dona loro la forza di superare le paure e la saggezza di scegliere sempre ciò che è giusto.
Intercedi presso il Signore, affinché questi nostri fratelli e sorelle, chiamati a difendere la Patria, siano sostenuti dalla Sua grazia e dalla tua paterna protezione.
San Giovanni da Capestrano, veglia sui nostri militari e sui loro affetti: siano sempre certi della nostra gratitudine e custoditi nella speranza della tua benedizione.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La “Benedizione a San Giovanni da Capestrano per i Militari nella Difesa della Patria” si inserisce nel solco di una lunga tradizione cristiana che vede la preghiera come un sostegno essenziale per coloro che, impegnati nella società anche in ruoli civili o militari, rischiano la vita a servizio degli altri. Il suo contesto spirituale è quello della chiamata alla responsabilità e alla giustizia, riconoscendo il valore di chi si pone a protezione della collettività.
San Giovanni da Capestrano (1386-1456), sacerdote e francescano, è considerato patrono dei cappellani militari e modello di coraggio nell’annuncio della fede anche in situazioni di scontro e difesa. Canonizzato nel 1690, fu anche comandante di truppe cristiane nella celebre difesa di Belgrado contro i Turchi (1456), incarnando la sintesi tra evangelicità e responsabilità storica.
Sul piano dottrinale, la preghiera esprime l’insegnamento della Chiesa sul ruolo delle forze armate e della legittima difesa (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2265), affermando che i militari, quando agiscono al servizio del bene comune e della giustizia, compiono un ministero carico di dignità e responsabilità.
"Non vi è, dunque, potere se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio." (Romani 13,1)
La richiesta di benedizione coinvolge sia la sfera spirituale che quella umana, riconoscendo nei militari non solo una funzione sociale ma anche una missione in cui Dio può essere presente come fonte di forza, sapienza e discernimento.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
Questa preghiera è rivolta direttamente a San Giovanni da Capestrano, quale intercessore celeste e modello di vita. In quanto patrono dei militari e difensore della fede, egli rappresenta un riferimento spirituale capace di comprendere le tensioni, i rischi e le difficoltà connesse al servizio nelle forze armate.
La ragione per cui la preghiera è indirizzata a lui risiede nella comunione dei santi: la Chiesa insegna che i santi, già partecipi pienamente della gloria di Dio, possono intercedere presso il Signore a favore dei vivi, secondo quanto affermato dal Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 49). San Giovanni, essendosi distinto in vita per la dedizione sia alla difesa della cristianità sia alla promozione della pace e della giustizia, è invocato come mediatore ideale per coloro che svolgono il servizio militare oggi.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La benedizione intercede in primo luogo per tutti i militari della Nazione, sia uomini che donne, impegnati in missioni di difesa e ordine pubblico, dentro e fuori dal territorio nazionale. Si fa memoria anche dei loro familiari e dei loro affetti, coinvolti in una condizione di attesa e di possibile apprensione.
I bisogni affrontati sono molteplici:
- Spirituali: desiderio di agire secondo giustizia e pace, bisogno di discernimento, di forza interiore e di senso del dovere vissuto come vocazione, capacità di superare paure e scoraggiamenti, resistenza alle tentazioni della violenza o dell’abuso di potere.
- Fisici: richiesta di protezione nelle situazioni di rischio concreto, sostegno nelle fatiche quotidiane, benedizione sulle azioni (mani) e sulle decisioni (mente), salute e incolumità sia personale che dei colleghi.
Non meno importante è il sostegno alle famiglie, che vivono una dimensione di sacrificio e talvolta di solitudine, e a tutta la società, perché il servizio dei militari sia sempre ispirato dall’amore per il bene comune.
4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche pertinenti
I temi teologici implicati nella preghiera sono molti e significativi:
- La giustizia e il bene comune: Si chiede che il servizio militare sia sempre orientato al bene di tutti, al rispetto e alla giustizia, principi cardine dell’etica cristiana (cf. Mic 6,8).
- La pace: Anche nella richiesta di protezione e coraggio, si invoca che i militari siano strumenti di pace, secondo l’insegnamento di Cristo (Mt 5,9: "Beati gli operatori di pace").
- La protezione divina: Si domanda il sostegno della grazia e la protezione di Dio attraverso l’intercessione dei santi, come attestato da numerose preghiere cristiane antiche e dalla patristica (cf. Giovanni Crisostomo, Omelie sui Santi).
- Il valore della vocazione militare quando perseguita con retta intenzione: L’insegnamento di Sant’Agostino sulla “guerra giusta” sottolinea che la difesa della pace e dell’innocente può, in casi estremi, essere legittima e addirittura doverosa se svolta per amore e senza odio verso l’avversario (cf. De Civitate Dei, XIX,7).
“Non si vince il male con il male, ma con la forza del bene” (cf. Romani 12,21)
Inoltre, la preghiera manifesta la gratitudine verso chi si spende per la sicurezza collettiva, richiamando così anche il magistero recente di Papa Francesco sulla “preghiera come riconoscimento e affidamento”.
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
La benedizione a San Giovanni da Capestrano è una preghiera di intercessione mista a elementi di lode e di richiesta di benedizione. Si rivolge al santo affinché interceda presso Dio a favore dei militari e delle loro famiglie, ma contiene anche espressioni di riconoscenza (“siano certi della nostra gratitudine”) e richiesta di sostegno.
Dal punto di vista liturgico, preghiere simili possono essere usate in occasione di feste patronali (ad esempio il 23 ottobre, memoria liturgica di San Giovanni da Capestrano), in celebrazioni speciali con i corpi militari, o durante momenti particolari della vita pubblica in cui si vuole chiedere la protezione e la guida per le Forze Armate.
Si collega inoltre alla tradizione dei “te deum” e delle invocazioni per la patria e la pace, spesso inserite in liturgie solenni o in celebrazioni propiziatorie in tempo di guerra o crisi nazionale.
6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi dell’anno liturgico
Uso personale:
- La preghiera può essere recitata da singoli militari, loro familiari o persone che desiderano affidare a San Giovanni uomini e donne impegnati al servizio della Nazione.
- È adatta anche per chi, pur non coinvolto direttamente, desidera pregare per la pace e la protezione della comunità.
Uso comunitario:
- Può essere inserita in celebrazioni eucaristiche o paraliturgiche dedicate ai militari, soprattutto nella memoria liturgica di San Giovanni da Capestrano (23 ottobre).
- Si può impiegare durante la Giornata delle Forze Armate (4 novembre in Italia), in occasioni di giuramento o di partenze e ritorni da missioni.
- Viene letta anche in occasione di veglie di preghiera per la pace e durante celebrazioni civili o religiose in tempi di crisi, conflitto o emergenza nazionale.
Tempi liturgici:
- Oltre alle occasioni indicate, la preghiera può essere usata durante la Settimana Santa e le festitivà di Maria Regina della Pace, quando il tema della pace e della protezione è centrale.
- Viene proposta anche nelle preghiere dei fedeli durante messe per la pace o in momenti di suffragio per militari caduti.
In conclusione, questa preghiera si mostra come un prezioso strumento di comunione fra la comunità cristiana, i suoi santi, i suoi servitori in armi e il Signore della storia, offrendo conforto, discernimento e profonda spiritualità nella vita individuale e pubblica.
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