Novena a San Giovanni da Capestrano per lo zelo apostolico dei Predicatori
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Novena a San Giovanni da Capestrano
Per i Predicatori, sullo Zelo Apostolico
O glorioso San Giovanni da Capestrano, modello di infaticabile ardore evangelico e maestro di zelo apostolico, ti invochiamo con fervore, noi che siamo chiamati a essere predicatori della Parola.
Nel tuo amore appassionato per Cristo hai percorso città e villaggi, sollevando i cuori e illuminando le menti dei fedeli, senza mai piegarti alla stanchezza o alla paura. Fa’ che possiamo anche noi, sull’esempio della tua vita, annunciare il Vangelo con coraggio, fedeltà e gioia.
Ogni giorno di questa novena ti chiediamo la grazia di imitare il tuo ardore apostolico: che il nostro cuore sia libero da ogni tiepidezza, e trabocchi di amore per Gesù e per la Sua Chiesa come il tuo.
San Giovanni, intercedi per tutti i predicatori; ottieni loro il dono di saper incendiare le anime con la forza della Parola e l’esempio della vita, affinché il Vangelo risuoni nuovo e potente nel mondo di oggi.
Fa’ che, come te, cerchiamo solo la gloria di Dio e la salvezza delle anime, e che neppure la difficoltà, l’incomprensione o la fatica spengano il fuoco dello zelo nel nostro servizio.
San Giovanni da Capestrano, sostieni e guida i predicatori. Donaci di assomigliarti nello zelo e nella passione per l’annuncio del Vangelo. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La Novena a San Giovanni da Capestrano si inserisce nel tessuto profondo della spiritualità cristiana legata all’annuncio del Vangelo e allo zelo apostolico, temi centrali nella missione della Chiesa. Il testo invoca San Giovanni quale modello di infaticabile ardore evangelico, radicando la preghiera nella grande tradizione dei santi predicatori, coloro che – sull’esempio degli Apostoli – hanno dedicato la vita all’espansione e alla difesa della fede. San Giovanni da Capestrano (1386-1456), francescano, fu predicatore instancabile e riformatore, animato da una passione ardente per il Vangelo e la santità personale, noto sia per la sua dottrina che per le opere di carità e il contributo alla riforma della Chiesa nel Quattrocento.
Dottrinalmente la preghiera richiama il fondamento biblico della vocazione apostolica (“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura” – Mc 16,15), sottolineando come l’evangelizzazione non sia solo compito dei vescovi o dei religiosi, ma di tutti coloro che proclamano la Parola. Inoltre, la supplica associa lo zelo con la carità e la fedeltà a Cristo, invitando ogni discepolo a non cedere alla “tiepidità”, antico nemico della vita cristiana (“non sei né freddo né caldo... sto per vomitarti dalla mia bocca” – Ap 3,16).
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è esplicitamente diretta a San Giovanni da Capestrano. La ragione di questa scelta risiede nella sua vita di eccezionale predicatore e nel suo zelo apostolico, qualità che lo rendono patrono e modello dei predicatori. Nel corso dei secoli, la Chiesa ha riconosciuto in lui una guida spirituale per coloro che, sia nel ministero ordinato sia tra i religiosi e i laici, sono chiamati a proclamare il Vangelo.
Nello specifico, San Giovanni viene invocato perché ha vissuto le difficoltà, le persecuzioni, la fatica e la gioia dell’annuncio: la preghiera lo presenta come intercessore potente e comprensivo, capace di ottenere dal Signore le grazie necessarie a rinnovare ardore, coraggio, e fedeltà nei suoi devoti. Ancora oggi il suo esempio sostiene chi si trova in contesti di indifferenza o ostilità verso la fede cristiana.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
Il fulcro della novena sono i predicatori – cioè sacerdoti, diaconi, religiosi e laici impegnati nell’apostolato della Parola – ma il suo raggio si allarga idealmente a tutte le persone chiamate, in modi diversi, a rendere testimonianza del Vangelo. San Giovanni viene invocato soprattutto a favore di chi prova stanchezza, scoraggiamento, solitudine, indifferenza o persecuzione nel compito di evangelizzare.
La supplica esprime il desiderio di superare diverse difficoltà:
- Tiepidità spirituale: il rischio di annunciare senza passione o convinzione.
- Mancanza di coraggio: timore di testimoniare la fede apertamente.
- Stanchezza e fatica: per chi si dedica instancabilmente alla predicazione, spesso senza riconoscimenti.
- Difficoltà e incomprensioni: ostacoli esterni e interni che affievoliscono lo zelo.
- Fedeltà al Vangelo: rischio di adattare il messaggio, perdendo la sua forza originaria.
4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
La preghiera presenta diversi temi teologici di rilevanza cristiana:
- Zelo apostolico: cuore dell’identità di San Giovanni, e tratto centrale per ogni predicatore. Si collega al mandato missionario degli Apostoli (Mt 28,19-20; 2 Cor 5,14: “l’amore di Cristo ci spinge”).
- L’annuncio del Vangelo: la richiesta di predicare “con coraggio, fedeltà e gioia” riprende san Paolo (“guai a me se non annuncio il Vangelo!” – 1 Cor 9,16).
- Imitazione di Cristo e dei santi: l’invocazione “che possiamo anche noi, sull’esempio della tua vita” ricalca il modello paolino dell’imitazione (Fil 3,17: “Siate miei imitatori, come io lo sono di Cristo”).
- Carità e ardore spirituale: il contrasto tra ardore e tiepidezza, richiamando Ap 3,15-16 e la dimensione della carità missionaria: “il nostro cuore sia libero da ogni tiepidezza”.
- Forza della Parola e testimonianza: la richiesta di “incendiare le anime” richiama l’efficacia della Parola divina (Eb 4,12: “la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di una spada a doppio taglio”).
“Ciò che serve più degli altri doni per un predicatore non è una scienza elevata, ma la fiamma dell’amore nel cuore” (San Bernardo di Chiaravalle, Sermones Diversi).
“Chi arde per amore di Cristo non può tacere ciò che ha visto e udito” (San Gregorio Magno, Homiliae in Evangelia).La preghiera riflette queste convinzioni teologiche, facendo di San Giovanni un ponte tra la tradizione antica e l’attualità della missione ecclesiale.
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
La “Novena a San Giovanni da Capestrano” appartiene principalmente al genere dell’intercessione: si invoca un santo affinché interceda presso Dio per chi annuncia il Vangelo. Tuttavia, contiene anche tratti di lode (l’esaltazione del santo), imitazione e supplica personale.
Nel calendario liturgico, San Giovanni da Capestrano si ricorda il 23 ottobre. Le novene sono tradizionali preghiere di nove giorni, spesso usate in preparazione alle feste dei santi o in tempi particolari di grazia. Questa novena può dunque essere pregata nei nove giorni precedenti la memoria liturgica del santo, ma anche durante l’anno nei momenti in cui si percepisce particolare bisogno di rinnovare lo spirito apostolico.
Nel quadro più ampio, la novena si colloca tra le preghiere devozionali più diffuse e raccomandate dal magistero (cfr. Marialis Cultus, 1974, sul valore delle pratiche devozionali a supporto della vita liturgica), in particolare per i sacerdoti, catechisti, missionari e operatori pastorali.
6. Indicazioni pratiche per l’uso nella preghiera personale, comunitaria e nei tempi liturgici
L’uso pratico di questa novena può seguire diversi itinerari:
- A livello personale: può essere recitata individualmente da sacerdoti, religiosi o laici che desiderino ravvivare lo zelo apostolico o prepararsi a un incarico di evangelizzazione, magari accompagnandola con la lettura della Parola di Dio e brevi meditazioni biografiche su San Giovanni da Capestrano.
- In comunità: trova il suo spazio ideale in incontri di preghiera di gruppi pastorali, seminari, comunità religiose o assemblee di catechisti e animatori, specialmente in vista di missioni parrocchiali, iniziative di evangelizzazione o corsi di formazione apostolica.
- Nella liturgia: si può proporre come preghiera dei fedeli nel giorno della memoria del santo, oppure nella liturgia delle ore, nelle celebrazioni votive per i predicatori e negli incontri di programmazione pastorale.
- Durante l’anno liturgico: oltre ai nove giorni prima del 23 ottobre, la novena è particolarmente adatta per essere pregata all’inizio dell’Avvento (tempo di preparazione all’annuncio dell’Incarnazione), in Quaresima (tempo di conversione e rinnovamento dello zelo), o prima di missioni popolari e corsi di formazione per evangelizzatori.
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