Preghiera del Triduo a Santa Rita per la Speranza delle Coppie Infertili

Preghiera del Triduo a Santa Rita per la Speranza delle Coppie Infertili
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Primo giorno: Aiuto nelle difficoltà

Santa Rita, nostra avvocata nelle cause impossibili, ti affidiamo le coppie che vivono la sofferenza dell’infertilità. Tu che hai saputo accettare il dolore della prova, dona loro la forza e il coraggio di affrontare ogni difficoltà con fede e pazienza.
Fa’ che trovino sostegno nei momenti di dubbio, e ispirali a non perdere la fiducia nell’amore che li unisce e nell’infinita bontà di Dio.
Intercedi perché non si sentano mai soli e siano aiutati a riconoscere ogni segno di amore che il Signore dona loro ogni giorno.

Secondo giorno: Speranza nella felicità

Santa Rita, discepola della fede perseverante, accogli le preghiere di chi attende con cuore fiducioso il dono di una nuova vita. Dona alle coppie che desiderano un figlio la luce della speranza e lo splendore della gioia.
Fa’ che, anche nel percorso della sofferenza, la loro unione sia sempre più forte e capace di sostenersi a vicenda.
Intercedi presso il Signore affinché nutra nei loro cuori il desiderio di costruire una famiglia piena di amore, aperta al dono della vita in tutte le sue forme.

Terzo giorno: Dono della Grazia e della Pace

Santa Rita, specchio di speranza e pace, accompagna nel loro cammino tutte le coppie che cercano la gioia della maternità e paternità. Dona loro la grazia di abbandonarsi con fiducia alla volontà di Dio, sapendo che il Suo amore non manca mai.
Aiutale a riconoscere, anche fra le lacrime, i doni che ogni giorno ricevono e ad aprire il proprio cuore a nuove forme di fecondità e generosità.
Ti chiediamo, Santa Rita, di portare la loro voce davanti al Signore: possa la loro speranza essere esaudita, e la loro vita riempirsi di serenità e letizia.

Santa Rita, intercedi per tutte le coppie che ti invocano: dona loro speranza, pace e la grazia di una famiglia benedetta. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera proposta si inserisce nel ricco patrimonio della spiritualità cattolica, in particolare nella devozione verso Santa Rita da Cascia, venerata come “avvocata nelle cause impossibili”. Santa Rita è una delle sante più amate per la sua vita segnata da sofferenze, fede incrollabile e miracoli; la sua esperienza di moglie, madre, vedova e monaca la rende una potente intercessora nelle difficoltà familiari. Nel corso dei secoli, la Chiesa ha riconosciuto nella preghiera ai santi una via per chiedere l’aiuto di Dio attraverso i suoi amici celesti, coerente con la dottrina della comunione dei santi (cfr. CCC 956-957).

Questa particolare preghiera si articola in un breve triduo (tre giorni), ogni giorno focalizzato su un aspetto essenziale del vissuto delle coppie che desiderano la maternità e la paternità: il sostegno nella prova, la speranza nella felicità e il dono della pace e della grazia. Il contesto dottrinale riflette la convinzione cristiana che ogni difficoltà umana, anche quando sembra insormontabile, è illuminata dalla presenza di Dio e dal conforto dei suoi santi.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

I destinatari immediati della preghiera sono le coppie che vivono la sofferenza dell’infertilità e coloro che attendono, con speranza e fede, il dono di una nuova vita. La scelta di rivolgersi a Santa Rita è profondamente significativa, poiché ella stessa sperimentò nel suo cammino molte sofferenze familiari e seppe attraversare, con pazienza e fedeltà, periodi di prova e dolore.

Questa preghiera parla anche a tutti gli sposi e alle famiglie che cercano consolazione, sostegno spirituale e orientamento nei momenti in cui i progetti di fertilità si scontrano con limiti fisici o difficoltà psicologiche. Indirettamente, la preghiera abbraccia anche i membri della comunità cristiana chiamati a sostenere queste coppie con la vicinanza e la carità.

Infine, la scelta di invocare “l’avvocata nelle cause impossibili” invita chi soffre a non chiudersi nella solitudine, ma a sentirsi parte integrante della Chiesa, riconoscendo che la fede cristiana è cammino condiviso e mai avventura solitaria.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I principali beneficiari per cui la preghiera intercede sono le coppie che affrontano il dolore dell’infertilità o che desiderano ardentemente il dono di un figlio. In modo esplicito, le invocazioni affidano a Santa Rita la richiesta di forza, coraggio, speranza, pace e, soprattutto, la grazia di non sentirsi mai soli. Vengono considerate sia le dimensioni spirituali del bisogno (la fede nella prova, la tentazione di perdere fiducia, la ricerca di senso nel dolore) sia quelle umane (il sostegno reciproco nella coppia, la capacità di leggere i segni di amore di Dio anche nelle difficoltà quotidiane).

I bisogni affrontati sono dunque molteplici:

  • Spirituali: rafforzare la fede, mantenere la speranza contro ogni delusione, approfondire la fiducia nella provvidenza di Dio e nell’amore reciproco.
  • Fisici ed esistenziali: portare con dignità e coraggio le difficoltà dell’infertilità, affrontare la sofferenza psicologica e sociale che spesso accompagna queste situazioni.
  • Comunitari: sentire la vicinanza della Chiesa e la comunione con altri credenti che pregano per la stessa intenzione.

La preghiera non si limita a chiedere la grazia di una maternità o paternità fisica, ma invita anche a scoprire e accogliere “nuove forme di fecondità e generosità”, aprendo così il cuore alla possibilità di altri cammini di amore e di dono nella vita familiare.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche

Questa preghiera è ricca di temi teologici fondamentali:

  • La fede nella provvidenza e nella bontà di Dio: Si chiede che, anche nel dubbio e nel dolore, le coppie riconoscano “ogni segno di amore che il Signore dona”. Ricorda le parole di San Paolo:
    “Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28).
  • Speranza contro ogni speranza: L’insistenza sull’attesa fiduciosa del dono della vita richiama la fede di Abramo:
    “Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli” (Rm 4,18).
  • Il valore della prova: Santa Rita viene presentata come esempio di chi “ha saputo accettare il dolore della prova”, ricordando le beatitudini di Gesù:
    “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati” (Mt 5,4).
  • La dimensione ecclesiale: L’intercessione dei santi e la comunione della preghiera testimoniano che nessuno affronta la sofferenza da solo. Sant’Agostino affermava:
    “Nella Chiesa preghiamo gli uni per gli altri, e i più forti sostengono i più deboli” (Sermo 229).
  • La fecondità spirituale: Accanto alla maternità e paternità fisica, la preghiera invita ad “aprirsi a nuove forme di fecondità e generosità”, secondo lo spirito evangelico della carità e del dono. Come ricorda il Concilio Vaticano II:
    “Il vero amore coniugale e tutta la struttura della vita familiare mirano a disporre i cuori degli sposi a riconoscere la paternità di Dio” (GS 52).

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera ha carattere prevalentemente intercessorio: si implora Santa Rita di intercedere presso Dio per specifiche necessità delle coppie provate dalla sofferenza. Vi si intrecciano anche accenti di penitenza (accettazione della prova), speranza, invocazione della grazia e lode (si riconoscono la bontà e la generosità di Dio).

All’interno della tradizione liturgica, questa preghiera si presta ad essere recitata in preparazione alla festa di Santa Rita (22 maggio), oppure in momenti particolari dell’anno liturgico in cui si voglia affidare al Signore le famiglie in difficoltà (ad esempio nei mesi dedicati alla famiglia o in occasione della Giornata per la Vita). È tipico l’uso della novena o del triduo a Santa Rita come cammino spirituale di più giorni, sia individuale che comunitario. Tali forme di preghiera, anche se devozionali e non liturgiche in senso stretto, sono molto radicate nella pietà popolare e sostenute dalla Chiesa.

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nell’anno liturgico

  • Nella preghiera personale: Consigliata a chi vive direttamente l’esperienza dell’infertilità o desidera sostenere una coppia cara. Il triduo può essere recitato in tre giorni consecutivi, magari affiancato dalla meditazione di un passo evangelico affine o alla recita del Santo Rosario (in particolare i Misteri della Gioia).
  • Nella preghiera comunitaria: Adatta ad essere inserita in momenti di adorazione, nella preghiera dei fedeli durante la Messa (soprattutto se dedicata alle famiglie o in occasione della festa di Santa Rita) o in incontri di preghiera parrocchiale per le famiglie. Può essere integrata da un breve momento di silenzio, l’ascolto della Parola di Dio e una benedizione finale.
  • Nei tempi dell’anno liturgico: Oltre alla memoria liturgica di Santa Rita il 22 maggio, la preghiera è particolarmente indicata nel mese di maggio (dedicato sia alla Vergine Maria che a molte sante donne), nei tempi di Avvento e Quaresima (momenti di attesa e speranza), o nella Settimana della Vita.
  • Modalità pratica: Può essere trascritta e tenuta accanto all’altare domestico, recitata in coppia, da soli o con la famiglia allargata. È significativo accenderne una candela davanti all’immagine di Santa Rita, come segno della speranza che resta accesa anche nelle notti della difficoltà.

Questa preghiera, semplice e profonda, invita non solo a chiedere, ma ad abitare la fede: nella prova, nella speranza, nella fecondità che solo Dio può davvero donare.

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