Dialogo semplice con il Beato Carlo Acutis per gli studenti in difficoltà

Destinatari:  Beato Carlo Acutis
Beneficiari:  Studenti in difficoltà
Tipologie:  Dialogo semplice
Dialogo semplice con il Beato Carlo Acutis per gli studenti in difficoltà
Ascolta la Preghiera

Caro Beato Carlo Acutis,

so che sei stato uno studente come noi e che capisci le fatiche e i momenti difficili che si incontrano nello studio.

Voglio parlarti oggi come a un amico, con il cuore aperto: ci sono tanti studenti che si sentono scoraggiati, che a volte non trovano la forza di continuare o che non sanno da dove iniziare per affrontare i loro compiti.

Aiutaci a non perdere la speranza nei momenti più pesanti, donaci un buon metodo di studio e la capacità di concentrarci quando tutto sembra difficile.

Fa’ che possiamo offrire le nostre fatiche al Signore, come hai saputo fare tu, e che ogni difficoltà diventi un’occasione per rendersene più forti e crescere nella fede.

Caro Carlo, accompagnaci con la tua amicizia e con la tua preghiera, così che possiamo scoprire la gioia anche nello studio quotidiano.

Grazie di cuore, rimani vicino a tutti noi studenti.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera rivolta al Beato Carlo Acutis si colloca nel contesto della tradizione cristiana della comunione dei santi, che insegna che i fedeli defunti che hanno raggiunto la beatitudine in cielo possono intercedere per chi si trova ancora sulla terra. La recente beatificazione di Carlo Acutis (12 ottobre 2020) da parte della Chiesa Cattolica l’ha reso una figura di particolare riferimento, soprattutto per le nuove generazioni.

Il testo si ispira a una pratica molto antica: invocare la preghiera di intercessione di santi che hanno vissuto esperienze simili alle nostre, in questo caso quelle scolastiche e giovanili. La preghiera manifesta una spiritualità quotidiana, in cui si cerca Dio nelle difficoltà ordinarie dello studio e della formazione. Carlo stesso affermava: "Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita", ed è su questa linea che la preghiera invita gli studenti a offrire a Dio fatica, difficoltà e desiderio di crescita.

Dal punto di vista dottrinale, siamo nell’ambito della intercessione dei santi (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 956: "La loro intercessione è il più alto servizio del loro amore verso il disegno unico di Dio"). Inoltre si esprime la dottrina del valore redentivo delle prove e delle difficoltà umane, in quanto unite a Cristo possono divenire occasione di santificazione (cfr. Colossesi 1,24).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è espressamente rivolta al Beato Carlo Acutis. Si tratta di una supplica d’intercessione: infatti si riconosce in lui un compagno di viaggio vicino per condizione ed età, uno studente che ha affrontato le stesse sfide degli studenti d’oggi.

Nell’invocazione a Carlo è fondamentale il senso di amicizia spirituale: “Voglio parlarti oggi come a un amico”. Non è solo una richiesta formale o distante, ma una preghiera “alla pari”, in cui emerge il desiderio di un sostegno empatico, vicino, autentico. Carlo è visto come colui che comprende profondamente le difficoltà dello studio e non come un santo irraggiungibile: questo lo rende particolarmente adatto a essere intercessore degli studenti del mondo contemporaneo, digitalizzato, spesso segnato da solitudine ed incertezze.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

Questa preghiera intercede per tutti gli studenti, senza limiti di età o tipo di studio. Al centro ci sono tutti coloro che “si sentono scoraggiati”, che non sanno come superare le difficoltà dello studio, che si sentono smarriti o privi di metodo.

  • Bisogni spirituali: Speranza nei momenti di fatica, capacità di offrire le proprie difficoltà a Dio, crescita spirituale attraverso le sfide, gioia nel quotidiano, amicizia spirituale.
  • Bisogni concreti e fisici: Concentrazione, metodo di studio, forza per perseverare, superamento dello stress e del senso di sfiducia.

La preghiera sottolinea che non si desidera solo il successo scolastico, ma si aspira a trasformare la fatica in un percorso di crescita morale e di fede – “offrire le nostre fatiche al Signore” – proprio come faceva Carlo Acutis, che sapeva vivere le difficoltà quotidiane alla luce del Vangelo.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche pertinenti

Il testo tocca alcuni temi teologici fondamentali:

  • La Comunione dei Santi e l’intercessione: “Accompagnaci con la tua amicizia e con la tua preghiera” richiama la dottrina della Chiesa secondo cui i santi in cielo intercedono per noi (cfr. Apocalisse 8,3-4; Catechismo, 956).
  • Il valore spirituale della fatica: “offrire le nostre fatiche al Signore” rinvia a Paolo:
    “Ora mi rallegro nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.” (Colossesi 1,24)
  • La santificazione nei doveri quotidiani: Carlo Acutis diceva “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie” (frase riportata spesso nelle fonti biografiche su di lui), sottolineando il valore della creatività e dell’impegno personale anche nello studio.
  • La speranza cristiana: “Aiutaci a non perdere la speranza nei momenti più pesanti” rimanda alla virtù teologale della speranza (cfr. Romani 5,5), che sostiene il credente nell’affrontare le prove.

Anche i Padri della Chiesa sottolineavano l’importanza della perseveranza nei doveri – sant’Agostino diceva:

“Lavora come se tutto dipendesse da te e prega come se tutto dipendesse da Dio.”
In tal senso lo studio può divenire strada di santificazione se vissuto con spirito di offerta e affidamento.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera a Carlo Acutis è primariamente una preghiera di intercessione; si riconosce in lui un “avvocato celeste” che può accompagnare e sostenere i fedeli nei bisogni concreti della vita. Si intravedono anche elementi di amicizia spirituale e di offerta (“fa’ che possiamo offrire le nostre fatiche…”).

Nella tradizione liturgica, le preghiere di intercessione ai santi moderni trovano spazio nella preghiera personale, nelle intenzioni della preghiera dei fedeli, in incontri di catechesi e formazione, nelle veglie per giovani e nelle celebrazioni legate al mondo della scuola e dell’educazione. La Chiesa permette e incoraggia tali preghiere private o comunitarie, specie nei giorni della memoria liturgica del beato: per Carlo Acutis il 12 ottobre.

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e tempi dell’anno liturgico

Uso personale:

  • Recitare la preghiera prima di iniziare la giornata di studio o prima di un esame.
  • Meditarla nei momenti di fatica o scoraggiamento, lasciando in silenzio alcune righe per affidarsi al Beato Carlo.
  • Scrivere su un quaderno le proprie difficoltà e unirle all’offerta suggerita dalla preghiera.

Uso comunitario:

  • In gruppo di studenti o giovani, come integrazione nel momento di preghiera iniziale o finale di incontri scolastici, catechistici o oratori.
  • Nella Messa o in celebrazioni “di inizio anno scolastico/universitario”, durante la preghiera dei fedeli si può inserire una formula simile.
  • Durante ritiri spirituali per ragazzi e adolescenti, per aiutare la riflessione sui propri doveri e difficoltà.

Tempi liturgici:
La preghiera può essere valorizzata:

  • Alla memoria liturgica del Beato Carlo Acutis (12 ottobre).
  • Nei periodi particolari dell’anno scolastico: inizio, fine, esami, riprese post-vacanza.
  • Durante la Quaresima, come esercizio di offerta e sacrificio spirituale.

Conclusione:
La preghiera a Carlo Acutis è un esempio attuale e vivo di come la testimonianza e l’intercessione dei santi giovani possano sostenere la fede e la perseveranza degli studenti, aiutando ciascuno a trovare unicità, forza, e gioia anche nelle sfide dello studio quotidiano, aprendosi sempre più all’amicizia con Dio e alla santità.

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