Dialogo con Santa Marcellina per le Vocazioni Laicali

Ascolta la Preghiera
Santa Marcellina, sorella nella fede e guida nel cammino della vita consacrata,
mi rivolgo a te oggi con il cuore colmo di domande e desideri. Ascolta la mia voce, mentre affido a te i consacrati laici, le novizie e le postulanti, che ogni giorno cercano di rispondere al richiamo di Dio.
Santa Marcellina, tu che hai scelto la strada della consacrazione nella semplicità della vita quotidiana, sostieni chi sente la voce sottile della vocazione tra le sfide del mondo. Aiuta i laici consacrati a riconoscere la bellezza della loro missione nascosta, e accompagna le giovani novizie e postulanti che, con timore e speranza, muovono i primi passi nel servizio a Dio.
Ti chiedo, Santa Marcellina: come hai scoperto la gioia nel donarti ogni giorno? Insegnaci ad ascoltare, nel silenzio, quel sussurro che ci chiama per nome. Guida le nostre scelte, rendi forte il coraggio e dócile il cuore di chi si affida all’Amore.
Fa’ che i consacrati laici restino fedeli nel loro servizio nascosto, e che le novizie e le postulanti sappiano trovare in te una sorella e un modello di fedeltà. Illumina le notti di dubbio, sostieni i passi incerti, e rendi pieno il loro sì.
Santa Marcellina, prega per noi e per tutti coloro che cercano la loro via nella luce della Vocazione.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera a Santa Marcellina si colloca all’interno della ricca tradizione cristiana di invocazione dei santi come intercessori e guide spirituali. Santa Marcellina, sorella di sant’Ambrogio e santa del IV secolo, è venerata soprattutto come esempio luminoso di consacrazione laicale. La sua testimonianza di fede e di vita consacrata in un contesto laico risponde perfettamente all’invito conciliare, espresso in modo forte nel capitolo V della Lumen Gentium (
“Tutti i fedeli di Cristo di qualsiasi stato e grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità”), di percepire la santità come una vocazione universale popolare e non esclusiva a clero o vita monastica.
Nel contesto spirituale, questa preghiera si ispira a due linee fondamentali: la consapevolezza della chiamata personale alla santità nella concreta situazione della propria vita, e la necessità di sostenere chi sta compiendo i primi passi nel cammino della consacrazione. La figura di Marcellina viene qui assunta come modello e intercessore privilegiato per coloro che vivono la consacrazione nel mondo, al di fuori di una clausura monastica, ossia i consacrati laici, e per le giovani che si preparano a consacrarsi come novizie e postulanti.
Dal punto di vista dottrinale, si fa riferimento al valore della consacrazione laicale evidenziato dal Magistero della Chiesa (ad esempio nel documento “Vita Consecrata”), secondo cui “chi sceglie la consacrazione nel mondo, vivendo secondo i consigli evangelici, diventa segno profetico nella realtà secolare”. La preghiera richiama anche la dottrina sulla comunione dei santi: i santi sono “modelli di ogni stato di vita” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 828), e il loro esempio risveglia e sostiene la vocazione personale.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è rivolta direttamente a Santa Marcellina, sorella di Sant’Ambrogio e antica figura di cristiana consacrata nel mondo. Ella non fu monaca nel senso stretto ma visse la consacrazione nel contesto familiare e sociale, sostenendo con fede e discrezione l’opera evangelizzatrice del fratello. Questo la rende particolarmente vicina alle persone che oggi sentono la chiamata a donarsi a Dio senza separarsi dal mondo ma restando nello stesso, come “lievito nella pasta”.
La scelta di invocare Santa Marcellina dipende dalla sua esperienza: alle prese con le difficoltà e i dubbi della vita cristiana quotidiana, ella seppe incarnare fedelmente gli ideali evangelici. È considerata quindi una “sorella nella fede” per quanti cercano la santità tra le sfide della normalità, una “guida nel cammino della vita consacrata” per i consacrati laici e per le giovani in discernimento vocazionale. Altri santi potrebbero apparire modelli più “istituzionali” (come monaci o religiose), ma Marcellina rappresenta la via della consacrazione senza clamore, dell’offerta nascosta e silenziosa; per questo la sua intercessione viene cercata da chi desidera fedeltà nella routine e coraggio nelle decisioni quotidiane.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera intercede specificamente per tre categorie:
- Consacrati laici: donne e uomini che, vivendo nel mondo, hanno scelto i consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) senza entrare in congregazioni religiose. Si chiede per loro coraggio, fedeltà e gioia nel servizio spesso “nascosto”.
- Novizie: giovani donne che hanno iniziato il cammino formativo verso la vita consacrata, vivendo un periodo di discernimento e prova. Per loro si invoca la grazia di superare timori e dubbi, la fermezza nelle scelte e la speranza che sostiene i primi passi.
- Postulanti: ragazze che si stanno avvicinando alla vita religiosa, prima ancora di diventare novizie. Affrontano la lotta con le incertezze, il bisogno di trovare “modelli veri” e di ascoltare la voce di Dio nell’intimo.
I bisogni spirituali affrontati sono comuni a ogni vocazione, ma sono particolarmente acuti nella fase iniziale e nella consacrazione secolare: fedeltà silenziosa e nascosta, capacità di leggere il senso della propria chiamata in un mondo distratto, forza d’animo nei momenti di dubbio e stanchezza, gioia nella rinuncia, slancio a donarsi per amore.
Vi si scorgono anche bisogni psicologici e umani: ansia per il futuro, paura di non essere compresi, necessità di sentirsi parte di una famiglia spirituale. Invocare Marcellina significa chiedere un cuore docile, coraggio nelle scelte, capacità di scoprire la bellezza di un servizio umile e una fonte di gioia quotidiana, anche nella routine e nei momenti difficili.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche pertinenti
L’intero testo della preghiera si muove intorno ad alcuni grandi temi teologici:
- La chiamata personale e la fedeltà alla vocazione: Il riferimento al “sussurro che ci chiama per nome” richiama 1 Samuele 3, il racconto della chiamata di Samuele, e Gv 10,3 (“le pecore ascoltano la sua voce; egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori”).
- La consacrazione nascosta: La vita cristiana vissuta nella semplicità e nel quotidiano rimanda alle parole di Gesù:
“Quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,6).
- Il coraggio e la docilità: La richiesta di “cuore forte e docile” fa eco a molti passi della Scrittura e della tradizione patristica: S. Ambrogio stesso scrisse, parlando della sorella, che “ebbe la forza di inizio e la dolcezza di chi sa perseverare”.
- La comunione dei santi e il modello di santità: La preghiera invoca Marcellina come “sorella” e “modello”, richiamando la dottrina (cf. Catechismo, n. 957: “Essi non cessano di intercedere per noi presso il Padre”).
- La gioia nella consacrazione quotidiana e nascosta: Risuona qui il celebre detto di S. Agostino, “Chi ama canta”, e il monito paolino:
“Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12,12).
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera appartiene principalmente al genere dell’intercessione (invocazione di aiuto e sostegno per altri), ma contiene anche elementi di supplica personale, invocazione di modello e confidenza filiale nella comunione dei santi. L’intercessione si amplia a tutta la Chiesa, invocando la fedeltà vocazionale di quanti sono appena all’inizio del cammino o vivono la consacrazione nel mondo.
Nella tradizione liturgica, non esistono testi propri dedicati a Santa Marcellina al di fuori dell’ordo ambrosiano nelle date a lei dedicate (17 luglio). Tuttavia, tali preghiere trovano spazio nella Liturgia delle Ore (in particolare nelle intercessioni dei giorni feriali o nelle veglie vocazionali), durante ritiri e incontri di discernimento, giornate di preghiera per le vocazioni, o nel contesto di celebrazioni che coinvolgano consacrati laici, novizie e postulanti. Frequentemente, la Chiesa invita a pregare per le vocazioni nei tempi forti come Pasqua o durante la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.
6. Indicazioni pratiche: come usare la preghiera nella vita personale e comunitaria secondo l’anno liturgico
Nella preghiera personale: il testo può essere recitato ogni volta che si desidera affidare a Dio il cammino della propria vocazione, specialmente nei momenti di dubbio o stanchezza. Particolarmente utile per giovani in discernimento o per chi vive sentimenti di invisibilità nel proprio servizio. Si può recitare come inizio o conclusione di una Lectio Divina su vocazione e risposta alla chiamata, accompagnandolo con la lettura di passi biblici affini.
In ambito comunitario:
- Durante incontri di formazione o ritiri per novizie e postulanti;
- Nella preghiera del Rosario, inserendo l’orazione come intenzione per le vocazioni;
- All’interno della Liturgia delle Ore, in particolare nelle preghiere dei fedeli;
- In celebrazioni eucaristiche dedicate alle vocazioni.
Durante l’anno liturgico: la preghiera trova naturale collocazione nella Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (IV Domenica di Pasqua), nella festa di Santa Marcellina (17 luglio), nelle celebrazioni di professione religiosa o durante l’Adorazione Eucaristica per le vocazioni. Può essere utilizzata come parte di una novena in preparazione a queste ricorrenze o come compagna nel cammino quaresimale e pasquale, periodi particolarmente adatti al discernimento personale e comunitario.
In conclusione, la preghiera a Santa Marcellina offre un modello di fedeltà silenziosa e gioiosa, offrendo forza e speranza a chi inizia e a chi rinnova il proprio sì quotidiano nella consacrazione laicale o religiosa. L’intercessione della santa insegna la bellezza della perseveranza nascosta e della risposta lieta alla chiamata di Dio nel nostro tempo.
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