Preghiera a Santa Angela Merici per la Fine della Sofferenza dei Tossicodipendenti

Destinatari:  Santa Angela Merici
Beneficiari:  Tossicodipendenti
Tipologie:  Dialogo semplice
Preghiera a Santa Angela Merici per la Fine della Sofferenza dei Tossicodipendenti
Ascolta la Preghiera

Santa Angela Merici, tu che conosci la sofferenza dei cuori inquieti e il desiderio di libertà che abita in ciascuno di noi, ascolta la nostra semplice preghiera.

Guardaci, o Santa Angela, con occhi di misericordia e abbraccia tutti coloro che lottano contro il peso delle dipendenze. Dona loro la forza di non arrendersi e il coraggio di rialzarsi dopo ogni caduta.

Aiutali a ritrovare la gioia perduta, a riscoprire in se stessi quella dignità preziosa che nessuna catena può spezzare. Fa’ che sentano la tua vicinanza nei momenti più bui, quando la solitudine e lo scoraggiamento sembrano vincere.

Santa Angela, guida i loro passi verso la libertà vera, quella che nasce dall’amore e dalla fiducia in Dio. Fa’ che chi è schiavo possa incontrare mani amiche e cuori aperti sulla via della guarigione.

Ti affidiamo, con speranza, ogni tossicodipendente e chi li accompagna: fa’ che nessuno si senta mai solo o abbandonato, e che rigenerati dal tuo esempio, possano scoprire una nuova vita.

Santa Angela Merici, prega per noi e per loro.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera rivolta a Santa Angela Merici si colloca in una tradizione cristiana ricca di riferimenti al tema della misericordia e dell’aiuto ai sofferenti. Santa Angela (1474-1540), fondatrice delle Orsoline, si distinse per il suo impegno verso i più deboli, in particolare giovani e donne in difficoltà, promuovendo percorsi di crescita personale e spirituale. La spiritualità di Angela Merici si fonda sulla fiducia nella Provvidenza, sulla centralità della libertà interiore e sul sostegno reciproco nella comunità.

Dottrinalmente, la preghiera esprime concetti chiave della fede cattolica: il riconoscimento della sofferenza come condizione umana, la ricerca della libertà dal male e l’importanza della solidarietà fra credenti. La Chiesa insegna che nessuna catena può spezzare la dignità dell’uomo, creato a immagine di Dio (cfr. Genesi 1,27), concetto rafforzato dalle parole stesse della supplica. La tradizione ecclesiale promuove inoltre l’intercessione dei santi come “amici e modelli” (cfr. Lumen Gentium, 50), specialmente nelle situazioni di prova, solitudine e fragilità.

Questo testo riflette anche il crescente impegno pastorale della Chiesa verso le dipendenze e le nuove forme di schiavitù, un tema valorizzato da papa Francesco, che invita a “camminare accanto a coloro che soffrono e a combattere ogni forma di esclusione”.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

Questa preghiera è esplicitamente rivolta a Santa Angela Merici, ma indirettamente si indirizza anche al Signore, attraverso l’intercessione della santa. Nella teologia cattolica, i santi sono considerati intercessori potenti presso Dio, particolarmente quando chi prega si trova in difficoltà o alle prese con gravi sofferenze.

Angela viene scelta come destinataria in virtù della sua fama di protettrice dei deboli e guida per chi è perso o in crisi. La sua biografia la rende particolarmente vicina a chi cerca una via di liberazione e di guarigione. Inoltre, l’invocazione si avvale di un linguaggio familiare e affettuoso: si chiede a Santa Angela di “guardare con occhi di misericordia”, di “abbracciare” gli afflitti e guidarli, sottolineando la sua funzione di madre spirituale, consolatrice e guida sicura verso la libertà interiore.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede innanzitutto per le persone che lottano contro il peso delle dipendenze. In particolare, sono menzionati i “tossicodipendenti”, ma si possono includere coloro che soffrono di altre forme di dipendenza (alcol, gioco d’azzardo, dipendenze affettive) e chiunque sia oppresso da catene interiori.

I bisogni spirituali e fisici che la preghiera affronta sono molteplici:

  • Forza e resilienza: il coraggio di non arrendersi, di rialzarsi dopo ogni caduta.
  • Speranza e senso della vita: la riscoperta della “gioia perduta”.
  • Dignità personale: la consapevolezza di essere preziosi e degni dell’amore di Dio.
  • Vicinanza e consolazione: sentire la presenza nei momenti più bui, combattere la solitudine e lo scoraggiamento.
  • Guarigione e amicizia: incontrare “mani amiche e cuori aperti” sulla via della guarigione, sia spirituale che fisica.
  • Nuova vita: sperimentare una rinascita attraverso l’amore, la fede e l’esempio della santa.

Vi è anche una preghiera per coloro che accompagnano i dipendenti: familiari, amici, operatori pastorali e assistenti sociali, affinché trovino forza e non si sentano soli nella loro opera di sostegno.

4. I temi teologici principali, con eventuali citazioni bibliche o patristiche pertinenti

I temi teologici principali sono:

  • La misericordia: Santa Angela è invocata come “colei che guarda con occhi di misericordia”. Ciò riflette la centralità della misericordia in Dio (Lc 6,36: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”). Gli scritti patristici esaltano la misericordia come la più grande tra le virtù, “il volto di Dio” secondo San Giovanni Crisostomo.
  • La libertà vera: Il concetto di “vera libertà, quella che nasce dall’amore e dalla fiducia in Dio” si collega all’insegnamento paolino:
    “Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà” (2 Corinzi 3,17).
  • Dignità umana: La preghiera afferma che “nessuna catena può spezzare la dignità preziosa” di ogni persona, richiamando la teologia della creazione (Genesi 1,27) e le parole di Sant’Agostino:
    “Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te”
    , sottolineando la cooperazione dell’essere umano con la grazia divina.
  • La speranza e la solidarietà ecclesiale: L’invocazione perché “chi è schiavo possa incontrare mani amiche e cuori aperti” richiama la dimensione comunitaria della Chiesa, “corpo di Cristo” chiamato a portare i pesi gli uni degli altri (Galati 6,2).
  • La rinascita e la nuova vita: L’esperienza pasquale della “nuova vita” è promessa a coloro che si affidano a Dio e seguono l’esempio dei santi (cfr. Romani 6,4: “perché come Cristo è risorto dai morti... così anche noi possiamo camminare in una vita nuova”).

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera a Santa Angela Merici è essenzialmente intercessoria: si chiede il suo intervento presso Dio per una categoria di persone che versa in grande difficoltà. Presenta anche toni di supplica (implorazione di aiuto), consolazione (prossimità nei momenti bui) e in parte di speranza (“ti affidiamo con speranza…”).

Non si tratta di una preghiera liturgica obbligatoria, ma di una supplica privata o comunitaria, inseribile nel contesto di:

  • Veglie di preghiera per i sofferenti e le vittime delle dipendenze
  • Momenti penitenziali parrocchiali
  • Giornate di sensibilizzazione e cura verso le fragilità sociali
  • Preghiere personali di chi lotta o accompagna chi lotta con la dipendenza

Nell'anno liturgico, trova una collocazione privilegiata nella memoria liturgica di Santa Angela Merici (27 gennaio), ma si adatta perfettamente ai tempi di Quaresima e Avvento, periodi di conversione, riscatto e speranza.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

La preghiera a Santa Angela Merici può essere utilizzata beneficamente sia a livello personale che comunitario, in diversi modi:

  • Nella preghiera personale:
    Chi lotta contro una dipendenza o chi desidera sostenere un familiare può recitarla quotidianamente, magari all’inizio o al termine della giornata, per chiedere forza, consolazione e speranza. Può essere inserita nel momento delle lodi mattutine, nella meditazione personale, o durante l’adorazione eucaristica.
  • Nel contesto comunitario:
    Parrocchie, gruppi di auto/mutuo-aiuto, associazioni di volontariato, possono inserirla in veglie, liturgie della Parola, momenti di adorazione, o come orazione conclusiva in incontri tematici sulla prevenzione e cura delle dipendenze.
  • Durante l’anno liturgico:
    Particolarmente adatta:
    • nella memoria liturgica di Santa Angela Merici (27 gennaio);
    • nei tempi di Quaresima (cammino di liberazione e conversione) e Avvento (attesa della luce);
    • nelle Giornate mondiali contro la droga (26 giugno) o altre iniziative dedicate allo stigma e al sostegno alle fragilità.
  • In ambito familiare: Può essere recitata insieme a familiari che vivono il dramma di una dipendenza, come supplica comune per ricevere forza e non sentirsi soli.

Si consiglia di recitare la preghiera con calma, lasciando spazio al silenzio e all’ascolto dopo ogni invocazione, e di unirla eventualmente al Padre Nostro o ad altre preghiere mariane e dei santi, per accrescere il senso di affidamento e di comunione dei santi.

Affidarsi a Santa Angela Merici nella lotta contro le dipendenze significa percorrere una via di speranza, dignità e vera libertà, animata dalla fede che ogni persona – per quanto ferita – può rinascere e ritrovare gioia mediante l’aiuto di Dio e della comunità cristiana.

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