Offerta del giorno all'Amore Misericordioso con Santa Teresa di Lisieux

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La “Offerta del Giorno a Santa Teresa di Lisieux” nasce dalla profonda spiritualità della “piccola via” di Santa Teresa di Gesù Bambino (o di Lisieux), Dottore della Chiesa e una delle sante più amate dalla cristianità moderna. Il contesto spirituale che la circonda è caratterizzato da umiltà, abbandono fiducioso a Dio e ricerca della santità nelle cose piccole di ogni giorno. Teresa promosse una spiritualità accessibile a tutti, fondata sull’Amore Misericordioso di Dio e sulla fiducia illimitata nella sua paternità benevola.

La dottrina che emerge nella preghiera si rifà direttamente all’insegnamento teresiano, centrato sull’offerta totale di sé come “piccola vittima” all’Amore misericordioso. Seguendo l’orientamento del Concilio Vaticano II che sprona tutti alla santità (cfr. Lumen Gentium 40), l’invocazione a santa Teresa richiama il suo atto di offerta di sé per la salvezza delle anime e per la gloria della Chiesa. Questa offerta fa eco all’insegnamento biblico del “vivere per Cristo” (Gal 2,20), del diventare “sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è indirizzata direttamente a S. Teresa di Lisieux, come intercessora presso il trono di Dio, ma anche implicitamente alla Santa Trinità, dato che essa si inserisce nell’ambito dell’offerta quotidiana, come segno di oblazione del credente verso il Padre. In particolare, vengono menzionati i “Fedeli Cristiani” come coloro per i quali Teresa è invitata a intercedere.

Il ricorso a Teresa come destinataria particolare trova ragione nella sua vicinanza spirituale ai fedeli: una santa giovane, “vicina” per la sua esperienza di vita semplice, ma grandissima nell’amore e nell’offerta. Il fedele si riconosce nella piccolezza di Teresa e si rivolge a lei per ricevere aiuto nell’offrire tutto a Dio e per imparare a vivere la fede con fiducia infantile e radicale.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari principali dell’intercessione sono gli stessi fedeli che pregano, ma anche tutti coloro per cui essi si offrono. L’accento è posto sui bisogni spirituali:

• Imparare ad amare con umiltà, dolcezza, pazienza e abbandono;
• Affrontare le difficoltà senza essere separati dall’Amore di Cristo;
• Essere strumenti di pace e speranza, capaci di portare la salvezza delle anime sia nel silenzio che nell’agire quotidiano.

Emergono anche impliciti bisogni fisici e psicologici, come il conforto nelle fatiche del giorno, il sostegno nelle prove e il coraggio di servire gli altri senza riconoscimento. La preghiera chiede a Teresa di rendere i fedeli capaci di trasformare ogni gesto e difficoltà in un atto d’amore, coltivando il desiderio di offrire la propria giornata al Padre. In questo, assume valore anche l’intercessione per i lontani e per la salvezza delle anime.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

Questa preghiera racchiude diversi temi teologici di grande rilievo:

• Offerta di sé: Il fedele si consegna totalmente a Dio, come espressione del comandamento di amare Dio “con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente” (Mt 22,37). È la spiritualità del dono di sé che traspare nelle parole di Teresa stessa:

  “Nel cuore della Chiesa, mia Madre, io sarò l’amore”

  (Storia di un’anima).
• Misericordia divina: La preghiera si fonda sul tema del Mare Immenso della Misericordia di Dio, ricollegandosi alle parole di Paolo: “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20) e all’esperienza della misericordia come cuore del messaggio cristiano.
• Piccolezza e infanzia spirituale: Sulla scorta delle parole di Gesù “Se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrerete nel Regno dei cieli” (Mt 18,3), la preghiera chiede di imparare a fidarsi ciecamente dell’Amore di Dio tramite l’umiltà, la semplicità e l’abbandono caratteristici della “piccola via” teresiana.
• Unione con Cristo e missione: La trasformazione delle proprie azioni perché in esse “traspaia il volto di Cristo” richiama l’insegnamento patristico e paolino (“Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”—Gal 2,20), così come la partecipazione, anche silenziosa e nascosta, alla redenzione operata da Cristo.

L’intento missionario, la centralità della salvezza delle anime, e la scelta di servire nell’ombra e nella gioia, si iscrivono in una spiritualità di offerta che trova radici sia nella Sacra Scrittura che nei grandi Padri della Chiesa, come san Giovanni Crisostomo:

“Non c’è nulla di più grande che rendere la vita un’offerta gradita a Dio, come Cristo si è offerto per noi.”

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La “Offerta del Giorno a Santa Teresa di Lisieux” è una preghiera di:

• Intercessione, in quanto si chiede a Teresa di pregare per i fedeli presso Dio;
• Offerta e oblazione, perché l’intera giornata e la vita del credente sono poste come sacrificio spirituale nelle mani di Dio;
• Supplica, per chiedere grazia, umiltà, speranza e amore;
• Lode, nella misura in cui si esalta la misericordia di Dio e la santità di Teresa come modello di vita cristiana.

Sebbene non codificata in modo ufficiale all’interno della liturgia della Chiesa universale, questa preghiera si inserisce nella tradizione delle preghiere d’offerta mattutina, spesso recitate personalmente o nelle comunità all’inizio della giornata. Rientra perfettamente nello spirito della spiritualità carmelitana, ed è adatta all’uso liturgico nelle ore di preghiera, nei gruppi devoti a S. Teresa o in occasione della sua memoria liturgica (1° ottobre).

6. Indicazioni pratiche: utilizzo personale, comunitario e durante l’anno liturgico

La struttura e i contenuti di questa preghiera la rendono particolarmente versatile:

• Nella preghiera personale, può essere recitata al mattino come offerta della giornata, prima delle attività quotidiane o al termine di un momento di meditazione sulla Parola di Dio.
• In comunità, si presta a momenti di preghiera condivisa nei gruppi di spiritualità carmelitana, tra associati o laici, nelle case religiose o durante ritiri spirituali.
• Durante l’anno liturgico:
  • Particolarmente raccomandata durante la novena e la festa di Santa Teresa di Gesù Bambino (23 settembre–1 ottobre);
  • Adatta alle prime settimane d’Avvento, come inizio dell’anno liturgico e simbolo di rinnovata offerta di sé;
  • Nel Tempo Pasquale, per ravvivare l’offerta spirituale alla luce della risurrezione di Cristo;
  • In occasioni di discernimento, inizio di nuovi cammini o per sostenere momenti di missione e servizio.

Per valorizzarla, può essere usata come parte del rito delle Lodi o in apertura di incontri, magari accompagnata dalla lettura di alcune frasi di santa Teresa o di brani evangelici coerenti. È consigliabile pregarla con cuore semplice e spirito di fiducia, lasciando spazio al silenzio dopo la recita per interiorizzare la dimensione dell’offerta.

In conclusione, la “Offerta del Giorno a Santa Teresa di Lisieux” è un prezioso strumento per chi desidera vivere ogni giorno come un dono e offrire il quotidiano nelle mani di Dio, secondo la via della piccolezza e della fiducia insegnata da santa Teresa.