Supplica a San Nicola di Bari per i Bisognosi della comunità di Monteleone di Spoleto

Supplica a San Nicola di Bari per i Bisognosi della comunità di Monteleone di Spoleto
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San Nicola di Bari, guida e protettore di Monteleone di Spoleto,

Accendi in noi la Luce che illumina il cammino,

Sostieni le nostre vite nelle ombre quotidiane,

Donaci la Libertà che nasce dal perdono, affinché i nostri cuori possano aprirsi all’amore sincero.

Fa’ che il tuo esempio sia il nostro sostegno nei momenti difficili,

Proteggi le nostre famiglie con la tua bontà,

e fa’ risplendere sempre sul nostro paese la Luce della Tua misericordia.

San Nicola, guida i passi di Monteleone sempre verso la pace e la fraternità.

San Nicola di Bari, prega per noi!

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera a San Nicola di Bari, patrono e protettore di Monteleone di Spoleto, affonda le sue radici in una lunga tradizione di devozione popolare e spiritualità cristiana, radicata nella santità, nell’intercessione dei santi e nella vita comunitaria. San Nicola di Mira (detto di Bari dal trasloco delle sue reliquie), vissuto tra il III e il IV secolo, è venerato in tutto il mondo cristiano come esempio di carità e generosità, divenuto modello di vescovo dedito alle necessità del popolo e difensore dei deboli.

La dottrina cattolica e ortodossa insegna che i santi possono intercedere presso Dio. Come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica:

«La loro intercessione è il più alto servizio che essi rendono al disegno di Dio. Possiamo e dobbiamo pregare per loro di intercedere in nostro favore e in favore del mondo intero.» (CCC 2683)

La comunità di Monteleone di Spoleto invoca San Nicola quale patrono e guida spirituale, affidandogli i bisogni concreti e spirituali del paese. La supplica esprime fiducia nel suo patrocinio e nella continuità di una storia di fede che congiunge il presente alle origini cristiane del luogo.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è diretta a San Nicola di Bari, vescovo e santo, chiamato per nome e nella sua funzione di guida e protettore di Monteleone di Spoleto. Egli è invocato come intercessore perché, secondo la teologia cattolica, i santi godono della visione beatifica di Dio e possono presentare a Lui le suppliche del popolo.

È significativo che Nicola venga riconosciuto come figura locale: la menzione esplicita di Monteleone di Spoleto afferma la protezione particolare che esercita come patrono, rendendo la preghiera intensa, identitaria e profondamente radicata nella vita della comunità.

San Nicola è oggetto di venerazione a livello universale, ma l’aspetto particolare della devozione patronale evidenzia il legame tra il santo e la località che lo ha scelto come sovrano celeste. Ciò risponde al bisogno umano e cristiano di affidarsi a qualcuno che, conoscendo le necessità del luogo ed essendone ora custode celeste, divenga tramite di protezione e benedizione.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

Nella preghiera, San Nicola è supplicato come “guida e protettore” non solo per i singoli fedeli, ma per l’intera comunità di Monteleone di Spoleto. I beneficiari sono quindi:

  • I singoli abitanti del paese
  • Le famiglie (“Proteggi le nostre famiglie con la tua bontà”)
  • L’intera collettività (“fa’ risplendere sempre sul nostro paese la Luce della Tua misericordia”)

I bisogni portati a San Nicola coprono sia la dimensione spirituale che quella materiale e sociale:

  • Luce: richiesta di illuminazione interiore per discernere il bene e trovare un senso nelle difficoltà.
  • Sostegno nelle ombre: invocazione di conforto e sicurezza nelle prove e nelle incertezze del quotidiano.
  • Libertà che nasce dal perdono: desiderio di guarigione spirituale, riconciliazione fraterna e pace del cuore.
  • Sostegno nei momenti difficili: incoraggiamento a imitare la costanza e santità di Nicola nelle tribolazioni della vita.
  • Protezione delle famiglie: sicurezza, unità e serenità domestica, ricerca di pace e benedizione nella vita familiare.
  • Luce della misericordia: invocazione di una benedizione continua e di grazia sulla propria terra.
  • Pace e fraternità: aspirazione a una vita comunitaria coesa, armoniosa, costruita sui valori evangelici.

4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

Numerosi sono i temi teologici espressi nella preghiera:

  • Luce: simboleggia Cristo e l’azione dello Spirito che guida i credenti (“Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”, Gv 8,12).
  • Perdono che libera: il perdono è fondamento della riconciliazione e della libertà vera (cfr. Gv 8,36: “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero”).
  • Misericordia: tratto fondamentale di Dio, richiamato dalla parabola del Padre Misericordioso (Lc 15) e nella vita caritatevole di San Nicola, che “fu veramente il padre degli orfani e il soccorritore di ogni necessità” (dal Sinassario bizantino).
  • Protezione e guida: come Mosè conduce Israele, così i santi guidano il “popolo in cammino” nella vita spirituale (cfr. Eb 13,7: “Ricordatevi dei vostri capi, che vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitate la loro fede”).
  • Pace e fraternità: richiama l’insegnamento paolino (“Sforzatevi di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace”, Ef 4,3), e la vocazione cristiana alla comunione universale.

Tra i Padri della Chiesa, San Giovanni Crisostomo diceva:

“Non temere di chiedere l’intercessione dei santi: essi sono tuoi amici in cielo, padri e fratelli che desiderano il tuo bene.”
E Sant’Ambrogio, riguardo alla funzione della luce divina, scrive:
“La luce di Cristo rischiari la nostra notte e ci accompagni fino all’alba della salvezza.” (Expositio Psalmi CXVIII, 13).

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera a San Nicola di Bari appartiene al genere dell’intercessione, con tratti di lode e supplica, inscindibili nell’esperienza cristiana. Essa:

  • Invoca il patrocinio (intercessio) sugli individui e sulla comunità.
  • Loda l’esempio di San Nicola come sostegno e guida.
  • Supplica per la protezione e la pace, alla maniera delle colletta nei riti liturgici.

Nella tradizione liturgica, preghiere ai santi patroni sono recitate nelle celebrazioni eucaristiche della loro festa, durante processioni, novene o momenti di particolare bisogno della comunità. Possono essere collocate:

  • Alla fine della Messa, dopo la comunione.
  • Durante le litanie o l’ufficio delle letture proprie del santo.
  • Durante i pellegrinaggi o nei giorni di calamità o ringraziamento.

6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e nei tempi dell’anno liturgico

Per valorizzare tale preghiera nella vita concreta, si suggerisce:

  1. Preghiera personale: Recitata al mattino o alla sera, come affidamento della propria giornata, richiesta di aiuto nelle difficoltà o per intercedere per sé e per la propria famiglia.
  2. Preghiera comunitaria: Inserita nelle novene a San Nicola (29 novembre – 6 dicembre), durante la sua festa liturgica (6 dicembre, nella Chiesa latina), o nelle processioni e pellegrinaggi annuali a lui dedicati.
  3. Tempi dell’anno liturgico: Particolarmente adatta nel Tempo d’Avvento e di Natale, dato il legame tradizionale di San Nicola con la carità e il dono; ma anche nei momenti di crisi, calamità o ringraziamento della comunità.
  4. Funzione educativa: Utilizzata nelle catechesi parrocchiali, per sensibilizzare le nuove generazioni al valore della santità e alla necessità dell’intercessione dei santi.

Può essere utile recitarla coralmente nelle celebrazioni solenni di paese, ponendo l’immagine del santo in rilievo, oppure da soli davanti a un’icona, come modo per rafforzare il senso di appartenenza e affidamento.

Integrare questa preghiera nei cicli liturgici o nei momenti di bisogno è modo concreto di mantenere viva la memoria della protezione di San Nicola e di rinnovare il legame tra il cielo e la terra, tra la tradizione e la vita quotidiana dei credenti.

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