Atto di Fede con San Marchelmo di Deventer nelle Prove

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Atto di fede per intercessione di San Marchelmo di Deventer
O glorioso San Marchelmo, tu che hai testimoniato la luce del Vangelo tra i popoli nelle difficoltà e nelle oscurità, affidiamo a te il nostro desiderio di credere fermamente anche quando il dubbio e lo scoraggiamento ci assalgono.
Aiutaci a non vacillare nella prova, ma ad abbandonarci con cuore sincero alla volontà di Dio, sicuri che Egli non ci lascia mai soli.
Intercedi per noi, o servo fedele di Cristo, perché la nostra fede sia più forte di ogni tentazione e la nostra speranza non venga meno nei momenti di stanchezza.
Fa’ che anche noi, come te, testimoniamo con gioia e coraggio la nostra appartenenza a Cristo, illuminando chi ci è accanto con la speranza che viene dal Signore.
San Marchelmo, prega per noi e per tutti i fedeli cristiani, affinché sorretti ogni giorno dal tuo esempio, perseveriamo nella fede ad ogni costo, fino all’incontro gioioso con il Signore.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
```html1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
L’“Atto di fede per intercessione di San Marchelmo di Deventer” si inserisce nell’alveo della spiritualità cattolica che riconosce nell’intercessione dei santi un prezioso sostegno nel cammino di fede dei credenti. Dal punto di vista dottrinale, la preghiera attinge ai temi fondamentali della Communio Sanctorum: la comunione dei santi, ovvero la convinzione che i cristiani, vivi e defunti, sono uniti tra loro in Cristo e possono pregare e intercedere gli uni per gli altri (Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 946-962).
San Marchelmo, monaco missionario, vissuto nell’VIII secolo, è conosciuto come apostolo dei Frisoni e di Deventer. La sua figura esemplifica la fede vissuta in mezzo alle avversità e alle oscurità dell’evangelizzazione, diventando così punto di riferimento per chi si trova nel dubbio e nello scoraggiamento. In questo contesto, la preghiera riflette la speranza cristiana che la santità non è astratta, ma concreta, incarnata nella storia, e capace di sostenere i credenti nei momenti di fragilità.
Da un punto di vista teologico, l’atto di fede richiama l’insegnamento biblico secondo cui “quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Cor 12,10), sottolineando il valore salvifico della fragilità umana quando affidata a Dio e sostenuta dall’intercessione dei santi.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è esplicitamente rivolta a San Marchelmo, presentato come “servo fedele di Cristo” e testimone della luce del Vangelo tra i popoli. Questo indirizzamento ha una duplice valenza:
- Spirituale: si riconosce in San Marchelmo un intermediario privilegiato presso Dio, capace di intercedere per chi prega. La tradizione cristiana sostiene che i santi, già in comunione con Dio, intercedano per i fedeli sulla terra, rafforzando la fiducia di questi ultimi nel chiedere aiuto e sostegno attraverso di loro.
- Storico-esistenziale: la scelta di San Marchelmo è motivata dalla sua esperienza di fede vissuta “nelle difficoltà e nelle oscurità”, rendendolo particolarmente vicino a chi oggi si trova afflitto da dubbi, prove, tentazioni e smarrimenti. Invocare un testimone che ha già sperimentato queste lotte dona concretezza e prossimità all'atto di intercessione.
La preghiera, dunque, non solo rende omaggio a un modello di santità, ma affida a lui la richiesta di accompagnare nella fede chi si trova in momenti di debolezza o sfiducia.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera chiede l’intercessione di San Marchelmo a favore di tutti i credenti, non solo di chi la pronuncia, ma anche degli “fedeli cristiani”. L’atto di fede si estende dunque alla Chiesa pellegrina nel mondo, in comunione universale. I bisogni affrontati includono:
- Bisogni spirituali:
- La fede salda di fronte alle tentazioni (“aiutaci a non vacillare nella prova”),
- L’abbandono fiducioso alla volontà di Dio,
- La perseveranza nella fede nelle difficoltà,
- La gioiosa testimonianza del Vangelo,
- L’illuminazione di coloro che sono attorno tramite una speranza contagiosa.
- Bisogni esistenziali e psicologici:
- Il superamento di scoraggiamento e dubbio,
- Forza nelle “momenti di stanchezza”,
- Il coraggio di affrontare situazioni oscure o avverse.
La preghiera, dunque, risponde ai bisogni reali e concreti dei fedeli: li aiuta a resistere alle prove della vita e della fede, invocando la grazia di perseverare e di essere portatori di speranza.
4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
All’interno della preghiera si intrecciano numerosi temi teologici centrali nella tradizione cristiana:
- La fede come dono e lotta: la fede non è mai scontata, ma richiede di essere custodita e rafforzata, specialmente nella prova. La Scrittura incoraggia:
“Non temere, solo abbi fede!” (Mc 5,36)
e ancora“Ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno” (Lc 22,32).
- La volontà di Dio: il vero abbandono è consegnarsi fiduciosi a ciò che il Signore dispone per la vita dei suoi figli (“abbandonarci con cuore sincero alla volontà di Dio”). Agostino afferma:
“Dio è più vicino a noi di quanto noi lo siamo a noi stessi.”
- Testimonianza cristiana: la gioia e il coraggio sono caratteristiche del testimone autentico (“testimoniamo con gioia e coraggio la nostra appartenenza a Cristo”). Paolo invita:
“Siate lieti nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12,12).
- Speranza escatologica: l’obiettivo ultimo resta l’incontro gioioso con il Signore (“fino all’incontro gioioso con il Signore”):
“Beati gli invitati alla cena delle nozze dell’Agnello” (Ap 19,9).
- La comunione dei santi e l’intercessione: invocare i santi esprime la consapevolezza biblica:
“Pregate gli uni per gli altri” (Gc 5,16).
Ed è sostenuto anche dai Padri, come Ambrogio, che ricorda:“I martiri possono aiutare chi è ancora in cammino verso la patria”.
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera appartiene alla tipologia intercessoria: ci rivolgiamo a San Marchelmo per ottenere, tramite la sua intercessione presso Dio, aiuto e forza nella fede. Al contempo contiene elementi di lode (riconoscimento delle sue virtù e del suo esempio) e di supplica (richiesta di resistere nella fede).
Pur non essendo parte di un formulario liturgico ufficiale universale, simili preghiere sono ampiamente utilizzate nella tradizione cristiana, soprattutto nei giorni di memoria dei santi locali, nelle veglie, nei momenti di devozione personale o comunitaria, o all’interno di novene e suppliche. In particolare, nei paesi dei Paesi Bassi e nelle comunità che venerano San Marchelmo, questa preghiera trova posto in liturgie popolari, pellegrinaggi, o celebrazioni missionarie.
6. Indicazioni pratiche: uso personale e comunitario, tempi dell’anno liturgico
Per la preghiera personale, il testo può diventare un atto semplice e quotidiano: recitato al mattino per chiedere sostegno nella giornata, nei tempi di prova o di scoraggiamento, o durante un ritiro o un cammino di discernimento. Si può riservare uno spazio alla meditazione silenziosa dopo la recita, lasciando che le parole ispirino un rinnovato abbandono nella fede.
Nell’ambito comunitario, la preghiera si presta a essere recitata nelle celebrazioni in onore di San Marchelmo (il 14 luglio, giorno della sua memoria), durante incontri di catechesi su temi legati alla fede e alla perseveranza, o in occasione di momenti di preghiera per i battezzati in crisi. Può essere usata all’inizio di assemblee, pellegrinaggi o adorazioni, come invocazione d’apertura.
Nei tempi dell’anno liturgico, la preghiera ha un valore particolare in:
- Avvento e Quaresima, tempi forti di prova, attesa e rinnovamento spirituale,
- Settimana della fede o incontri di evangelizzazione,
- Feste locali e anniversari dell’evangelizzazione di una comunità.
Per valorizzarla, si consiglia di recitarla con cuore attento, magari accompagnata dalla lettura della Parola di Dio riferita alla perseveranza nella fede, o da uno spazio di silenzio e affidamento. Può essere inserita in una novena, o come atto conclusivo di un percorso di catechesi sulla fede.
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