Supplica a San Girolamo per i Predicatori della Parola

Destinatari:  San Girolamo
Beneficiari:  Predicatori
Tipologie:  Supplica
Supplica a San Girolamo per i Predicatori della Parola
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O glorioso San Girolamo, sapiente maestro della Parola e traduttore ispirato delle Scritture, a Te rivolgiamo la nostra supplica per tutti i Predicatori chiamati all'opera dell'Evangelizzazione.

Ti imploriamo, intercedi presso il Signore affinché ogni loro omelia e predicazione sia saldamente fondata sulla Scrittura, illuminata dalla Tua passione per la Verità. Sostieni con la Tua preghiera coloro che annunciando il Vangelo desiderano ardentemente che la Parola viva sia trasmessa con chiarezza, sapienza e ardore.

Prega affinché i cuori siano toccati dalla forza dello Spirito Santo e i messaggi siano pronunciati con fede autentica e umile coraggio, portando luce, consolazione e conversione a tutti coloro che ascoltano.

San Girolamo, guida i predicatori a non cercare il proprio onore, ma quello di Cristo, e ottieni per loro il dono di una lingua ispirata e di uno spirito acceso d'amore, affinché nessuna parola vada perduta e ogni seme evangelico germogli secondo la volontà del Padre.

Donaci, per tua intercessione, predicatori fedeli e ardenti, strumenti di grazia e verità, servi umili al servizio del Vangelo. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera a San Girolamo si inserisce nel ricco contesto della venerazione dei santi nella tradizione cristiana cattolica, in particolare nella dimensione della loro intercessione a favore della Chiesa universale. San Girolamo (347-420), Padre e Dottore della Chiesa, è celebre soprattutto per la sua traduzione latina della Bibbia — la Vulgata — nella quale mise tutta la sua conoscenza delle lingue bibliche e una straordinaria passione per la verità delle Scritture. La tradizione spirituale ha visto in lui l’incarnazione dell’amore per la Parola di Dio, l’ardore nello studio e la fermezza nella difesa dell’ortodossia.

Nel tessuto dottrinale cattolico, il ruolo dei santi — e specialmente dei Dottori della Chiesa — è quello di essere modelli e intercessori. Invocando San Girolamo come “sapiente maestro della Parola e traduttore ispirato”, la preghiera si colloca in una teologia che riconosce la necessità di fondatezza biblica e spirituale nell’annuncio del Vangelo. I predicatori sono chiamati a una proclamazione fedele alle Scritture e docile allo Spirito, in continuità con quanto il Concilio Vaticano II ribadisce in Dei Verbum: «La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come venera anche il Corpo stesso del Signore, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane della vita sia dalla mensa della Parola di Dio sia dal corpo di Cristo» (DV, 21).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta direttamente a San Girolamo, venerato come patrono di coloro che studiano, traducono e predicano la Parola di Dio. Il titolo “glorioso” e l’epiteto “sapiente maestro della Parola” evidenziano il rispetto e la fiducia nel suo ruolo di intercessore, sulla base della comunione dei santi.

La scelta di rivolgersi proprio a lui è motivata non solo dalla sua perizia nelle Scritture, ma dall’amore appassionato per la Verità rivelata e dalla sua capacità di trasmettere il messaggio biblico in modo fedele, profondo e universale. Egli rappresenta il modello ideale per chi è chiamato all’opera dell’evangelizzazione: studio intenso, rettitudine dottrinale, capacità comunicativa e ardente zelo.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera si fa intercessione in favore di una categoria specifica: tutti i Predicatori chiamati all’opera dell’Evangelizzazione. Questo abbraccia sacerdoti, diaconi, religiosi, catechisti e laici impegnati nella predicazione attiva della Parola.

I bisogni posti davanti a San Girolamo sono profondamente spirituali:

  • Fondare ogni omelia e predicazione sulla Scrittura, evitando derive personali o superficiali.
  • Trasmettere la Parola con chiarezza, sapienza e ardore, virtù che richiedono grazia celeste.
  • Essere strumenti di autentica fede e umile coraggio, qualità che permettono di superare sia la paura che la vanagloria.
  • Portare luce, consolazione e conversione a chi ascolta, rispondendo ai veri bisogni del Popolo di Dio: orientamento, conforto, rinnovamento spirituale.

Si menziona anche un bisogno “corporale” in senso ecclesiale: che i predicatori siano “servi umili” e “strumenti di grazia”, mettendo al primo posto il bene dei fedeli, piuttosto che la propria affermazione personale (“guida i predicatori a non cercare il proprio onore, ma quello di Cristo”).

4. Temi teologici principali, citazioni bibliche e patristiche pertinenti

Vari i temi teologici, fra cui emergono:

  • Centralità delle Scritture: La richiesta che la predicazione sia “saldamente fondata sulla Scrittura” richiama l’insegnamento paolino (“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio ed è utile... perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” – 2 Tim 3,16-17).
  • Forza dello Spirito Santo: Chiedere che “i cuori siano toccati dalla forza dello Spirito Santo” richiama Pentecoste (Atti 2) e la convinzione che non basta la parola umana, ma occorre che Dio agisca nel cuore di chi ascolta.
  • Umiltà dell’evangelizzatore: “Non cercare il proprio onore ma quello di Cristo” riecheggia le parole di Giovanni Battista: “Lui deve crescere, io invece diminuire” (Gv 3,30).
  • Fedeltà e ardore nel servizio: “Preghiamo per predicatori fedeli e ardenti, strumenti di grazia e verità”: si noti come grazia e verità siano attributi di Cristo stesso (Gv 1,17).
  • La Parola come seme: L’immagine del “seme evangelico che germoglia” richiama la parabola del seminatore (Mt 13,1-23; Mc 4,1-20; Lc 8,4-15), sottolineando la necessità che la Parola sia accolta e porti frutto.

A livello patristico, la convinzione del dovere di una profonda preparazione e di una lingua ispirata risponde all’appello stesso di San Girolamo, che scriveva:

“Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo.”

E ancora:

“Mia è la fede di Pietro; sulla stessa pietra sono io fondato. Chiunque mangia l’agnello fuori di questa casa è un profugo; chiunque non si trova nell’arca di Noè, perirà nella catastrofe del diluvio.”

Queste affermazioni ribadiscono la serietà e la necessità di annunciare Cristo attraverso la Scrittura, nella comunione visibile della Chiesa.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Il genere principale è quello dell’intercessione; viene chiesto a San Girolamo di intervenire presso Dio in favore di una categoria (i predicatori) e del popolo che ascolta la Parola. Tuttavia, non mancano elementi di lode (riconoscere Girolamo come “glorioso” e “sapiente maestro”) e di supplica ("Donaci...").

Questa preghiera si colloca facilmente in ambiti liturgici e para-liturgici. Nella liturgia delle Ore, la memoria di San Girolamo (30 settembre) è un giorno particolarmente adatto; così pure durante ritiri per predicatori, inizio di corsi di predicazione o in assemblee legate all’evangelizzazione. In alcune comunità, preghiere simili sono inserite nelle litanie dei santi o nelle orazioni comunitarie a favore di catechisti e sacerdoti.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Nella preghiera personale, questa orazione può essere impiegata da chiunque si prepari a predicare, insegnare la Scrittura o svolgere il proprio servizio nell’evangelizzazione. Può essere recitata quotidianamente, o come orazione preparatoria prima di scrivere un’omelia, guidare una catechesi, presiedere una lectio divina o animare un gruppo biblico.

A livello comunitario, può essere inserita:

  • Nella celebrazione della memoria di San Girolamo (30 settembre), magari durante una Messa solenne per i predicatori o un momento speciale di adorazione.
  • Durante incontri di formazione per sacerdoti, diaconi, catechisti, animatori pastorali, equipe di evangelizzazione.
  • All’inizio di percorsi di missione popolare, quaresimali o tempi forti di predicazione.
  • In ritiro spirituale, come preghiera d’invocazione per i relatori o guide spirituali.

Nel ciclo liturgico annuale, oltre al giorno proprio di San Girolamo, essa è particolarmente opportuna in:

  • Tempo Ordinario: per ricordare la centralità della Parola di Dio nella vita cristiana.
  • Settimana della Parola (istituita da Papa Francesco nella III domenica del Tempo Ordinario).
  • Durante le “missioni al popolo” o in tempi forti come Avvento e Quaresima, quando l’annuncio della Parola chiama a una rinnovata conversione.

Si raccomanda infine di pregare con attenzione, accogliendo sia lo spirito di umiltà di San Girolamo che la sua determinazione nel custodire la Verità del Vangelo, lasciando che la sua intercessione alimenti una trasmissione evangelica autentica, profonda e feconda.

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