Preghiera al Santo Patrono San Bernardino da Siena per la Protezione di Montefranco

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San Bernardino da Siena, fulgida luce di fede e carità, rivolgi il tuo sguardo amorevole su Montefranco e i suoi abitanti.
Tu che hai annunciato la pace e l’armonia nei cuori, intercedi presso il Signore affinché questo paese sia avvolto dalla Protezione divina in ogni tempo.
Custodisci le nostre case, le famiglie, i bambini e gli anziani; fai sì che nessun male ci colpisca e che, anche nei momenti di tempesta, sentiamo la tua presenza rassicurante accanto a noi.
Ottienici la forza di camminare uniti nella speranza e nell’amore reciproco, sostenendoci a vicenda nelle difficoltà. Proteggi Montefranco da ogni pericolo, da ogni paura, e fa’ che su queste colline regni sempre la pace del cuore e la fiducia nel futuro.
San Bernardino, patrono e intercessore: affidiamo a te le nostre gioie, le nostre fatiche e le nostre preoccupazioni. Prega per noi davanti a Dio, affinché non ci manchi mai la tua benedizione.
Con fede e gratitudine ci affidiamo a te. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a San Bernardino da Siena qui esposta nasce da una profonda tradizione cattolica che riconosce nei santi dei potenti intercessori presso Dio per le necessità spirituali e materiali delle comunità. San Bernardino, vissuto nel XV secolo, fu un grande predicatore francescano noto per il suo impegno nella promozione del nome di Gesù, della pace e delle riforme spirituali e sociali nelle città italiane. Il contesto dottrinale della preghiera è radicato nella comunione dei santi (cf. CCC 956-957), secondo cui i santi non sono solo esempi di virtù ma anche veri amici e protettori del Popolo di Dio sulla terra.
Inoltre, la preghiera si inserisce nella millenaria pratica cristiana di affidare a Dio, attraverso l’intercessione di un santo patrono, la protezione e il benessere della comunità locale: in questo caso Montefranco, sottolineando così l’aspetto comunitario e territoriale della fede cristiana. Il testo esprime una fiducia totale nella Provvidenza divina e nella capacità di San Bernardino di sostenere i suoi devoti nella quotidianità, specialmente nelle prove.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
Il destinatario diretto della preghiera è San Bernardino da Siena, invocato come “fulgida luce di fede e carità” e patrono di Montefranco. La tradizione cattolica attribuisce ai santi il ruolo di intermediari che, avendo vissuto pienamente l’amicizia con Dio in questa vita, continuano ad accompagnare i fedeli sulla terra intercedendo per loro.
San Bernardino viene scelto come destinatario perché patrono particolare del luogo, quindi riconosciuto come protettore e modello spirituale per la comunità di Montefranco. Egli è anche figura di pace, di riconciliazione e di carità, valori particolarmente cari a questa preghiera e sempre attuali nelle esigenze comunitarie. Invocare San Bernardino significa affidarsi a un esempio concreto di santità radicato nella storia della Chiesa e capace di parlare al cuore delle persone di oggi.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari primari sono Montefranco e i suoi abitanti: in particolare, famiglie, bambini, anziani, ma anche ogni singolo membro della comunità. La preghiera si amplia includendo l’intera realtà locale (“il paese”), chiedendo protezione fisica (“nessun male ci colpisca”), serenità in tempi difficili (“nei momenti di tempesta”), sicurezza, unità, e benessere spirituale (“camminare uniti nella speranza e nell’amore reciproco”). La preghiera affronta dunque bisogni concreti: salute e integrità, superamento delle paure collettive e delle difficoltà sociali, superamento delle divisioni, e infine una richiesta di benedizione e di pace interiore.
Quest’intercessione risponde al duplice bisogno umano di sicurezza materiale (“proteggi le nostre case… da ogni pericolo”) e spirituale (“pace del cuore… fiducia nel futuro”), sottolineando la visione cristiana della salvezza che abbraccia integralmente la persona e la sua vita quotidiana.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
I temi teologici della preghiera sono molteplici:
- Intercessione dei santi: la centralità della richiesta di intercessione si fonda sulla proclamazione biblica: “Le moltitudini che avevano creduto avevano un cuor solo e un’anima sola” (At 4,32), che si espande nella pratica della Chiesa primitiva di pregare gli uni per gli altri.
“Se uno di voi soffre, preghi; se uno è nella gioia, canti inni di lode.” (Gc 5,13)
- Pace e armonia: San Bernardino viene invocato come araldo della pace. Gesù stesso disse:
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.” (Gv 14,27)
- Protezione divina: il concetto di essere custoditi da Dio attraverso i suoi santi richiama il Salmo:
“Il Signore ti custodirà da ogni male, egli custodirà la tua vita” (Sal 121,7)
- Speranza e amore reciproco: sono i cardini del Vangelo di Cristo e dello stesso messaggio predicato da San Bernardino:
“Ora, dunque, rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità.” (1Cor 13,13)
- Affidamento e benedizione: l’atto di affidare gioie, fatiche e preoccupazioni a San Bernardino richiama il costante invito della Bibbia a gettare le proprie ansie sul Signore:
“Gettate su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi” (1Pt 5,7)
Inoltre, la pratica di invocare i santi era già attestata nei primi secoli cristiani, come emerge da san Gregorio di Nazianzo:
“Ricorriamo ai santi, poiché sono potenti intercessori presso Dio.”
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
Questa preghiera appartiene principalmente al genere intercessorio: si chiede a San Bernardino di intercedere presso Dio per invocare protezione, pace, forza, unità e benedizione sulla comunità. Si intrecciano anche elementi di lode (“fulgida luce di fede e carità”), affidamento, supplica e, in parte, ringraziamento per la presenza costante e rassicurante del santo.
Nella tradizione liturgica la preghiera a un santo patrono trova spazio sia nelle celebrazioni solenni (in particolare nella festa di San Bernardino, il 20 maggio), sia in momenti di necessità particolari della comunità, come calamità naturali, epidemie, guerre, o semplicemente nelle ricorrenze annuali in cui si rinnova l’affidamento del paese al proprio patrono. Tali orazioni possono essere inserite all’inizio o alla fine della Messa, durante processioni o veglie di preghiera, o nella liturgia delle ore, specialmente nei vespri.
6. Indicazioni pratiche di utilizzo: preghiera personale, comunitaria e tempi dell’anno liturgico
Uso personale:
- Questa preghiera può essere recitata anche individualmente per implorare protezione personale o familiare, soprattutto in momenti di ansia, malattia, o insicurezza.
- Puo’ essere inserita come preghiera conclusiva nella meditazione mattutina o serale, o come breve giaculatoria durante la giornata.
Uso comunitario:
- Come preghiera ufficiale durante le celebrazioni liturgiche di Montefranco, specialmente il 20 maggio, giorno di San Bernardino da Siena, ma anche in occasioni solenni come l’inizio dell’anno pastorale, feste cittadine, processioni o momenti di emergenza comunitaria.
- Puo’ essere proclamata all’inizio dei Consigli Parrocchiali o delle assemblee pubbliche, come segno di affidamento collettivo.
- Si presta ad essere recitata in occasioni speciali: benedizione delle case, inaugurazione di attività sociali o in momenti di crisi collettiva (epidemie, calamità, guerre), per chiedere la benedizione e la protezione sulla popolazione.
Tempi dell’anno liturgico:
- Puo’ essere usata durante il Tempo ordinario per rinnovare il senso di appartenenza e fiducia nella provvidenza divina.
- Particolarmente indicata nel tempo di Avvento e di Pasqua, in cui i temi della speranza e della pace vengono maggiormente proclamati.
- Durante la Novena in preparazione alla festa patronale o per periodi di particolari necessità.
Infine, l’espressione “Con fede e gratitudine ci affidiamo a te” costituisce uno stile di vita; questa preghiera, pertanto, può accompagnare la comunità tutto l’anno come atto costante di affidamento e richiamo alla solidarietà e all'amore reciproco, valori perenni dell’insegnamento evangelico e della vita dei santi.
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