Preghiera Intensa a San Tommaso Becket per la Giustizia

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O glorioso San Tommaso Becket, martire della giustizia, tu che hai difeso i deboli e hai sofferto per amore della verità, ascolta la nostra supplica.
Affidiamo a te, avvocati e magistrati, chiamati ogni giorno a discernere tra il giusto e l’ingiusto, tra l’errore e la verità. Dona loro rettitudine di cuore, perché, guidati dal tuo esempio, non smarriscano mai il sentiero della vera giustizia.
Concedi, San Tommaso, coraggio davanti alle tentazioni e alle intimidazioni, sostieni chi cerca la verità anche quando sembra scomoda o pericolosa. Infondi in essi la tua sapienza, perché possano sempre privilegiare la giustizia misericordiosa, ricordando che ogni giudizio terreno è riflesso di quello divino.
Prega per loro, perché sappiano riconoscere i propri peccati, implorare il perdono del Signore e offrire, nei loro gesti, un segno di vera conversione e umanità a coloro che giudicano o difendono.
Tu che hai perdonato i tuoi persecutori, ottieni per tutti noi la capacità di perdonare e di essere costruttori di giustizia e pace nel mondo.
San Tommaso Becket, intercedi per i tuoi fratelli impegnati nella giustizia: donaci rettitudine, coraggio, sapienza e la grazia del perdono.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera a San Tommaso Becket si inserisce in una lunga tradizione cristiana di invocazione ai santi martiri come testimoni esemplari della fedeltà a Cristo e alla sua giustizia. San Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury, visse nel XII secolo e fu assassinato nella cattedrale della sua città il 29 dicembre 1170, in seguito al suo instancabile impegno per l’indipendenza della Chiesa dall’autorità secolare e per la difesa dei diritti dei deboli di fronte al potere temporale.
Nel magistero della Chiesa, la giustizia non è una mera equità umana ma una virtù cardinale, che consiste nel dare a ciascuno il suo secondo l’ordine voluto da Dio (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1807). I santi sono proposti come modelli di questa giustizia: “Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito della loro vita, imitate la loro fede” (Ebrei 13,7).
In tale orizzonte la preghiera a San Tommaso Becket non si limita a una venerazione individuale, ma richiama il credente a un impegno concreto nella costruzione di una società giusta e misericordiosa, radicata nel Vangelo.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
I destinatari espliciti della preghiera sono avvocati e magistrati, ovvero coloro che, nel contesto della società civile, hanno il delicato compito di amministrare la giustizia, discernere tra il giusto e l’ingiusto, tra l’errore e la verità. L’invocazione nasce dalla consapevolezza della gravità morale e della responsabilità pubblica che queste figure rivestono, sia nella difesa dei diritti e dei deboli, sia nel garantire che la giustizia non sia deformata da vantaggi personali, paure, o corruzione.
San Tommaso Becket, che ha pagato con la vita la sua fedeltà alla giustizia sottomessa a Dio piuttosto che al potere, è scelto come patrono e modello perché il suo esempio sostiene chi, nel mondo giuridico, si trova esposto a pressioni, intimidazioni, tentazioni di compromesso, rischiando di smarrire la propria rettitudine.
In senso più ampio, la preghiera si rivolge anche a tutti i cristiani impegnati nella costruzione della giustizia sociale, invitandoli a vedere nel martirio di Becket la chiamata a incarnare la verità evangelica senza paura delle conseguenze.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I principali beneficiari della preghiera sono coloro che operano in ambito giudiziario, ma anche tutti coloro che si trovano a dover scegliere tra la verità e il compromesso.
- Beni spirituali: Si chiede per loro rettitudine di cuore (cioè la capacità di giudicare secondo verità), coraggio per affrontare pressioni e intimidazioni, sapienza per discernere il bene anche in situazioni complesse, e la grazia del perdono per superare le divisioni e le rivalità tipiche della contesa giudiziaria.
- Beni morali e umani: L’intercessione mira anche a rafforzare la loro umanità, affinché “nei loro gesti offrano un segno di vera conversione e umanità” e siano costruttori di giustizia e pace.
- Beni comunitari: Infine, san Tommaso viene invocato anche per la comunità cristiana e civile, perché il suo esempio ispiri tutti a essere “costruttori di giustizia e pace nel mondo”.
I bisogni affrontati sono molteplici e di natura sia personale (lotta contro la tentazione e la paura) sia sociale (amministrare la giustizia per il bene comune, evitare ingiustizie e inganni).
4. I temi teologici principali, con eventuali citazioni bibliche o patristiche pertinenti
La preghiera presenta diversi temi teologici centrali:
- Martirio e testimonianza della verità: La figura di San Tommaso viene evocata come “martire della giustizia”, eco delle parole di Gesù: “Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli” (Matteo 5,10).
- La giustizia misericordiosa: Si invoca non una giustizia punitiva, ma segnata dalla misericordia, come insegna Cristo: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro” (Luca 6,36).
- Il giudizio umano come riflesso di quello divino: La preghiera ricorda che ogni giudizio terreno è “riflesso di quello divino”, richiamando San Paolo: “Tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo” (2 Corinzi 5,10), e la tradizione patristica della responsabilità personale dinanzi a Dio.
- Il pentimento e il perdono: Si invoca la grazia di “riconoscere i propri peccati”, elemento centrale della spiritualità cristiana (cfr. Luca 18,13: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”), e di “perdonare i perseguitori”, seguendo l’esempio di Gesù e dei martiri (cfr. Atti 7,60: Stefano che perdona i suoi uccisori).
Padri della Chiesa, come Sant’Ambrogio e Sant’Agostino, hanno spesso sottolineato che la giustizia cristiana non si esaurisce nell’equità ma accoglie la misericordia come superamento della “lettera” in favore dello spirito evangelico. La preghiera si muove nel solco di questa tradizione profonda.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera a San Tommaso Becket appartiene al genere della intercessione, ovvero la richiesta al santo di pregare presso Dio per coloro che sono a lui affidati. La preghiera include anche accenti di lode (riconoscimento della virtù eroica di Becket), supplica (richiesta di virtù quali rettitudine, coraggio, sapienza) e di penitenza (invocazione del perdono e della conversione del cuore).
Nel calendario liturgico, il 29 dicembre è la memoria di San Tommaso Becket, e questa preghiera può essere recitata in modo particolare in questa ricorrenza. Tuttavia, il testo è adatto anche per veglie o celebrazioni dedicate a chi opera nel campo della giustizia, come la “Giornata della giustizia”, gli incontri di avvocati e magistrati, o nelle celebrazioni votive dei santi martiri.
La tradizione liturgica prevede spesso l’invocazione dei patroni di particolari categorie professionali: questa orazione si inserisce in tale prassi, col duplice scopo di implorare grazia per la categoria e di proporre ai fedeli un modello di santità incarnata nella professione.
6. Indicazioni pratiche: usi personali, comunitari e tempi dell’anno liturgico
Nella preghiera personale, questo testo può essere recitato da chiunque senta il bisogno di luce e coraggio nel discernere il bene, specialmente da chi opera nel mondo della giustizia o vi si trova coinvolto. Può essere occasione quotidiana di affidamento e di esame di coscienza sulla propria rettitudine.
Nella preghiera comunitaria, la preghiera può essere inserita:
- Durante celebrazioni eucaristiche o liturgie della Parola per avvocati, giudici, amministratori pubblici.
- In occasioni di inizio o fine anno giudiziario.
- Durante momenti di formazione cristiana su giustizia e misericordia.
- In percorsi di lectio divina sulla giustizia, come spunto di meditazione e intercessione.
Nei tempi liturgici, oltre alla memoria liturgica del 29 dicembre, si può proporre questa preghiera:
- In Avvento e Quaresima, tempi particolarmente adatti al rinnovamento dello spirito e alla penitenza.
- Nei giorni dedicati alla pace e alla giustizia sociale.
- In qualsiasi circostanza in cui si invochi una conversione dei cuori all’integrità, alla verità e alla riconciliazione.
In ogni caso, l’uso reiterato della preghiera può formare la coscienza morale e favorire uno spirito di giustizia unita a misericordia non solo nel lavoro, ma in tutti gli ambiti della vita cristiana.
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