Intercessione di San Leopoldo Mandić per la Riconciliazione

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San Leopoldo Mandić, umile apostolo della misericordia e instancabile ministro della riconciliazione, rivolgiamo a te la nostra supplica per tutti i coniugi separati, feriti dalle difficoltà della vita e dal peso delle incomprensioni.
Guarda con compassione alla loro sofferenza, accompagna i loro cuori smarriti e concedi loro la grazia del perdono, verso se stessi e verso l’altro. Che nella tua intercessione trovino la forza di rinunciare all’odio, di risanare le ferite e di aprirsi alla speranza.
Ti chiediamo fervidamente, consola chi si sente solo, sostieni chi cerca pace, illumina coloro che desiderano fare un passo verso la riconciliazione, secondo la volontà di Dio.
Ottienici dal Signore il coraggio umile di chiederci perdono, la capacità di perdonare, e fa’ che la luce del Sacramento della Riconciliazione rinnovi i loro cuori, per una nuova serenità.
San Leopoldo Mandić, intercedi per noi, affinché la misericordia di Dio tocchi profondamente la vita di ogni coniuge separato e porti frutti di pace e di amore rinnovato.
Così sia.
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Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera si colloca nel solco della spiritualità della misericordia e della riconciliazione, elementi centrali sia nella vita della Chiesa che nella testimonianza di San Leopoldo Mandić, noto come apostolo del confessionale. Nato a Castelnuovo di Cattaro (oggi in Montenegro), San Leopoldo Mandić (1866–1942), cappuccino canonizzato da Giovanni Paolo II, si distinse per la sua straordinaria dedizione al ministero della riconciliazione e del perdono. Fu per decenni confessore instancabile a Padova, testimone di una accoglienza radicale verso ogni penitente.
Questa preghiera nasce dalla consapevolezza che i coniugi separati vivono un particolare cammino di sofferenza, spesso caratterizzato da senso di colpa, solitudine e incomprensione, in una società e una Chiesa che chiedono fedeltà ma, al tempo stesso, invitano alla misericordia e alla speranza. Dal punto di vista dottrinale, si richiama l’insegnamento della Chiesa circa il valore indissolubile del matrimonio (cf. CCC 1644-1651), ma pone l’accento sul cammino di guarigione personale, spirituale e relazionale possibile nella fede, nella carità e attraverso i sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione.
La preghiera, ispirata dalle recenti aperture pastorali sottolineate da papa Francesco (si veda Amoris laetitia, capitoli 6 e 8) richiama l’urgenza di uno sguardo compassionevole, senza giudizio, verso chi vive esperienze matrimoniali difficili o ferite.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
Il destinatario diretto della preghiera è San Leopoldo Mandić. La scelta di affidarsi a lui non è casuale: è il santo “piccolo nella statura ma immenso nel cuore”, chiamato universalmente ad essere tramite di perdono e conforto. San Leopoldo visse la sua vocazione come missione di pace e riconciliazione tra Oriente e Occidente, tra popoli e, soprattutto, nei cuori delle persone lacerate dal peccato e dalla divisione.
Affinché la supplica sia efficace, ci si rivolge a lui riconoscendolo come amico fidato dei sofferenti, colui che ascoltava tutti senza distinzione, sapeva comprendere le ferite di ciascuno e mai si stancava di insegnare la via del perdono. Dunque, San Leopoldo è invocato come intercessore privilegiato per coloro che cercano riconciliazione con Dio, con se stessi e con l’altro, specie nelle situazioni matrimoniali dolorose.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari principali sono i coniugi separati, una realtà umana e pastorale concreta nella Chiesa odierna. Le loro ferite sono spesso silenziose e profonde: si tratta di uomini e donne che hanno investito il proprio amore nel matrimonio cristiano ma, per vari motivi, si trovano a vivere il fallimento del legame coniugale.
La preghiera intercede per:
- Coloro che portano il peso delle incomprensioni e delle colpe passate;
- Chi è ferito dalla solitudine e dalla mancanza di comprensione sociale o ecclesiale;
- Chi è tentato dalla disperazione, dal rancore e dall’odio;
- Coloro che desiderano perdonare e ricominciare, ma si sentono impotenti di fronte alle proprie ferite.
Il bisogno invocato è soprattutto di guarigione spirituale: trovare pace, capacità di perdonare sé stessi e l’altro, rinascere alla speranza. Ma si toccano anche bisogni psicologici e relazionali: il conforto nella solitudine, il coraggio di ricostruire la propria vita, il ristabilirsi di un clima di rispetto e, dove possibile, riconciliazione tra i coniugi stessi e con la comunità ecclesiale.
4. I temi teologici principali, con eventuali citazioni bibliche o patristiche pertinenti
La preghiera sviluppa vari temi teologici: la misericordia di Dio, il perdono reciproco, l’importanza della riconciliazione e la centralità dei sacramenti, in particolar modo quello della penitenza.
Misericordia e compassione: la supplica a San Leopoldo riflette il cuore del Vangelo. Gesù proclama: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7). San Leopoldo fu testimone di questa beatitudine, invitando sempre a non lasciarsi abbattere, ma a confidare sempre nel perdono di Dio.
Il perdono e la riconciliazione: l’insistenza nel chiedere la grazia di perdonare e di rinunciare al rancore risponde alla parola di Gesù: “Se perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi” (Mt 6,14).
La riscoperta del sacramento della Riconciliazione:
“La confessione è la medicina dell’anima”, diceva San Leopoldo. Il Catechismo insegna: “Chi si accosta al sacramento della Penitenza ottiene dalla misericordia di Dio il perdono dei peccati commessi” (CCC 1422).
Speranza e conversione: la richiesta di aprirsi alla speranza richiama San Paolo: “Dimenticando ciò che sta alle mie spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la meta” (Fil 3,13-14).
Patristica: Sant’Ambrogio scriveva: “Là dove è il perdono, là vi è Dio”, sottolineando come la riconciliazione sia luogo privilegiato della presenza divina.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa preghiera appartiene al genere dell’intercessione (supplica per altri) e della invocazione ai santi. Possiede anche elementi di preghiera di conforto e richiesta di grazia.
Nella tradizione della Chiesa la preghiera d’intercessione viene rivolta ai santi affinché “intercedano presso Dio per noi, per tutta l’umanità e per il mondo intero” (cf. CCC 956). La particolare menzione del sacramento della Riconciliazione la rende adatta anche a celebrazioni penitenziali o momenti di preghiera in occasione di ritiri, giornate dedicate alla famiglia ferita o vicende matrimoniali difficili.
Non è una preghiera liturgica ufficiale, ma si inserisce nello stile di molte preghiere devozionali, usate nell’ambito personale o nei gruppi Pastorali Familiari, durante incontri parrocchiali, ritiri spirituali o momenti comunitari di supporto.
6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
L’uso di questa preghiera si presta a diversi contesti:
- Preghiera personale: Si può recitare in momenti di difficoltà, quando si avverte il bisogno di pace, conforto e capacità di perdonare nelle ferite coniugali.
- Preghiera di coppia: I coniugi separati – se disponibili – possono leggerla individualmente, per chiedere luce e forza nel proprio cammino di guarigione.
- Gruppi di ascolto o pastorali famigliari: Può essere inserita all’inizio o alla fine di incontri con coniugi in situazioni difficili, come segno di accoglienza e di affidamento a San Leopoldo.
- Riti penitenziali: È molto pertinente durante i tempi forti dell’Anno Liturgico (Quaresima, Avvento), in particolare nelle liturgie della riconciliazione o momenti di adorazione dedicati alla guarigione delle relazioni.
- Memoria liturgica di San Leopoldo Mandić (12 maggio): In questa data, la preghiera riveste un valore particolare, in sintonia con il carisma del santo.
Inoltre, questa preghiera è utile anche come spunto per momenti di silenzio meditativo, per riscoprire il valore della misericordia nella propria vita e per affidare al Signore – tramite San Leopoldo – le famiglie ferite dal dolore.
Può essere recitata da sacerdoti, religiosi e laici come segno concreto di accompagnamento spirituale verso chi vive la separazione, favorendo uno stile di Chiesa accogliente, materna e capace di sostenere anche nei momenti più difficili.
In conclusione, la preghiera a San Leopoldo Mandić per i coniugi separati è un invito a non sentirsi soli nel proprio cammino di dolore, ma a scoprire la “porta della misericordia sempre aperta”, secondo il messaggio evangelico e la vita del santo.
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