Preghiera allo Spirito Santo per l'Amore verso i Capretti

Destinatari:  Spirito Santo
Beneficiari:  Capretti
Temi:  Amore
Tipologie:  Supplica
Preghiera allo Spirito Santo per l'Amore verso i Capretti
Ascolta la Preghiera

Spirito Santo, fonte di ogni Amore e dolcezza, ascolta la mia supplica:

Guarda i piccoli capretti, creature nate nella tenerezza, che saltano nella luce della vita nuova.

Ti prego, riempi i nostri cuori di meraviglia, perché davanti a tanta innocenza possiamo contemplare la Tua opera e riconoscere il miracolo di ogni esistenza.

Fa’ che impariamo, contemplando questi cuori puri, a custodire la bellezza che Tu semini in ogni creatura, ad amare senza riserve, a proteggere ciò che nasce fragile, a rispettare il Tuo dono in ogni essere vivente.

Rendici capaci di guardare gli altri, come guardiamo i capretti: con stupore, rispetto e Amore sincero. Non permettere che la durezza del mondo ci rubi la capacità di meravigliarci e accogliere il nuovo.

Spirito Santo, soffia su di noi il Tuo Amore perfetto, perché possiamo essere strumenti di pace, di cura e di dolcezza per la vita che ci affidi.

Custodisci nel nostro cuore la bellezza e l’innocenza, per trasformare ogni sguardo in un atto di tenerezza e ogni incontro in una promessa di Amore.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera manifesta una profonda sensibilità cristiana nei confronti della creazione e pone il Spirito Santo al centro della meditazione spirituale. Tradizionalmente, nella dottrina cristiana lo Spirito è fonte d’amore, di rinnovamento e di santificazione: «L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). La preghiera si sviluppa in un contesto di contemplazione della natura, evidenziando la bellezza e la tenerezza di creature semplici come i capretti, e trae spunto dalla loro innocenza per suggerire un cammino di purificazione interiore e di apertura allo stupore davanti al mistero della vita.

Sotto il profilo dottrinale, troviamo riferimenti al concetto di meraviglia come atteggiamento fondamentale del cristiano: nella teologia di San Francesco d’Assisi, il creato è la prima via attraverso la quale sperimentare la bontà e la grandezza di Dio. Al tempo stesso, la supplica si ricollega all’azione dello Spirito Santo come artefice di unità e pace, nonché all’idea della custodia della creazione, tanto cara al magistero recente (ad esempio, l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

Chiaramente, la preghiera si rivolge in forma diretta allo Spirito Santo, la terza Persona della Trinità, spesso invocato con titoli come fonte d’amore, soavità, e sollievo per le anime. Questa scelta è significativa: nella spiritualità cristiana, lo Spirito è Colui che rende presente la vita di Dio nell’intimo di ogni essere e nel respiro di tutta la creazione.

Si invoca lo Spirito Santo come “fonte di ogni Amore e dolcezza”; questo evidenzia il desiderio di ricevere da Lui una rinnovata capacità di amare, di stupirsi e di proteggere ciò che è fragile, in analogia con la cura divina verso ogni creatura. Rivolgersi allo Spirito non è solo un atto di ricerca di consolazione personale, ma anche di apertura a una sapienza che trasforma il modo di vivere le relazioni e il rapporto con il mondo.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

Sebbene si prenda spunto dai capretti come luogo di contemplazione, la preghiera intercede anzitutto per noi esseri umani. Il testo supplica che i cuori dei credenti siano riempiti di meraviglia e custodiscano la bellezza seminata da Dio in ogni creatura.

I bisogni presentati sono principalmente di natura spirituale:

  • Riscoprire la capacità di stupore e contemplazione dell’innocenza.
  • Imparare a custodire e rispettare la fragilità della vita, a ogni livello (dalle creature umili agli uomini stessi).
  • Diventare strumenti di pace, cura e dolcezza.
  • Non permettere che le difficoltà della vita e la “durezza del mondo” rendano insensibili o cinici.
  • Trasformare ogni incontro umano in un atto d'amore e tenerezza, secondo il modello di Cristo.
Questi bisogni spirituali implicano anche una conversione del cuore, un passaggio dalla durezza e dall’abitudine all’attenzione grata verso il prossimo e il creato. In chiave fisica, emerge anche l’attenzione alla protezione di ciò che è fragile — tema di attualità tanto nella cura dell’ambiente, quanto nel rispetto della vita nascente e delle persone vulnerabili nella società.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche

La preghiera affronta vari temi teologici-cardine:

  • La meraviglia e l’innocenza: cataloga lo stupore e la contemplazione come vie di accesso a Dio, coerente con l’insegnamento di Gesù “Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3).
  • La custodia del Creato: «Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2,15). La custodia richiede rispetto attivo, come si chiede nella preghiera.
  • Lo Spirito quale principio vivificatore: “Lo Spirito del Signore riempie l’universo” (Sap 1,7); esso dona, sostiene e rinnova ogni forma di vita.
  • L’amore gratuito e la tenerezza: San Paolo scrive “Siate tra voi misericordiosi come Dio è stato misericordioso con voi” (Ef 4,32).
  • La pace come frutto dello Spirito: “Il frutto dello Spirito, infatti, è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza...” (Gal 5,22).
Sant’Agostino afferma:
“Dove c’è amore, lì c’è lo Spirito di Dio; dove c’è lo Spirito di Dio, c’è amore.”
Questo sottolinea l’unità tra presenza dello Spirito Santo e pratica attiva dell’amore ispirato da Dio.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questa supplica presenta vari generi di preghiera:

  • Intercessione: perché chiede aiuto allo Spirito non solo per le creature, ma soprattutto per la trasformazione del cuore umano.
  • Contemplazione e lode: la preghiera esalta la bellezza della vita, l’opera di Dio nella creazione e invita a contemplare con meraviglia la Sua azione.
  • Sostegno spirituale: invocazione di doni specifici (custodia della bellezza, capacità di amare, protezione dell’innocente).
Nella tradizione liturgica, questa forma di preghiera trova spazio:
  • In tempi dedicati allo Spirito Santo, come la Novena di Pentecoste o la Domenica di Pentecoste stessa.
  • Durante celebrazioni di benedizione degli animali e dei campi, secondo l’antica consuetudine rurale cristiana e la spiritualità francescana.
  • All’inizio di percorsi di catechesi per risvegliare la meraviglia e lo stupore nei credenti, specialmente bambini e giovani.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Ecco alcune indicazioni pratiche:

  • Può diventare una preghiera personale da recitare davanti alla natura o ogni volta che ci si imbatte nella bellezza di una creatura (un animale, un paesaggio, la nascita di una vita, ecc.).
  • In preghiera comunitaria, può essere inserita nella liturgia delle ore o durante incontri di gruppo per riflettere sul tema della custodia della vita e della creazione.
  • Può essere recitata in tempi specifici dell’anno liturgico:
    • Tempo di Pentecoste, per invocare i doni dello Spirito.
    • Tempo di Avvento o Quaresima, in cui si invita a “diventare come bambini” e a riscoprire lo sguardo puro.
    • In concomitanza con giornate per la cura del Creato (1° settembre, secondo indicazione della Chiesa cattolica) o celebrazioni della S. Francesco d’Assisi.
  • Nel contesto familiare, genitori e figli possono pregare insieme, educando allo stupore e al rispetto per la vita e per l’ambiente.

Per una maggiore efficacia, si consiglia di accompagnare la preghiera con momenti di silenzio contemplativo, lettura della Parola (ad esempio Gen 1-2, Salmi 8 e 104), e piccoli gesti simbolici (come benedire gli animali o i semi delle coltivazioni). Così, la supplica diviene una vera “scuola” di spiritualità incarnata, capace di forgiare cuori nuovi secondo il desiderio del Creatore.

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