Preghiera a Gesù Cristo per la Felicità quotidiana dei Capretti

Ascolta la Preghiera
Signore Gesù Cristo, Pastore buono e Amico dei piccoli, a Te innalziamo la nostra supplica per i nostri amati Capretti, dono luminose della Tua creazione. Nei momenti felici che ci regalano, vediamo riflessa la Tua gioia e la Tua dolcezza.
Ti preghiamo, Gesù: accompagna i capretti ogni giorno, proteggi la loro allegria innocente, fa’ che il loro saltare e giocare sia segno della Tua bontà in mezzo a noi. Rafforza i nostri cuori, perché sappiamo riconoscere nel sorriso e nella serenità dei nostri capretti la Tua presenza viva.
Signore, fonte di ogni bene, aiutaci a custodire questi momenti felici come tesori preziosi; fa’ che la loro semplicità ci insegni a ringraziare per la vita e per l’amore che Tu ci doni. Dona loro salute e pace, affinché la loro felicità possa essere un segno tangibile della Tua grazia nel mondo.
Gesù, ascolta la nostra supplica e rendici testimoni della gioia che i capretti portano nelle nostre vite, affinché possiamo condividere con tutti la luce dei Tuoi doni.
Amen.
Galleria di Immagini

Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera proposta si inserisce in una prospettiva cristiana fortemente incarnazionale, dove tutto il creato è visto come dono e segno della bontà di Dio. Si tratta di una supplica rivolta a Gesù Cristo, riconosciuto come “Pastore buono”, un’immagine centrale nel vangelo secondo Giovanni:
«Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore» (Gv 10,11).Qui la figura del capretto evoca non solo l’innocenza e la semplicità della creazione, ma anche la dimensione della redenzione, perché nell’Antico Testamento il capretto o l’agnello sono spesso associati al sacrificio e alla liberazione (Es 12,3-14; Is 53). I capretti diventano quindi, nella preghiera, espressioni vive della “gioia” e della “dolcezza” del Signore.
Dottrinalmente, la supplica è impregnata dal riconoscimento dell’opera continua di Dio nella creazione, dalla consapevolezza della presenza divina anche attraverso le creature più piccole, e dall’appello alla responsabilità umana («rafforza i nostri cuori, perché sappiamo riconoscere…»). Il testo richiama inoltre la teologia dell’incanto e della gratitudine: il credente si riconosce custode di realtà che sono segni della grazia e sorgenti di lode a Dio.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è esplicitamente rivolta a Gesù Cristo: il titolo di "Pastore buono" sottolinea la sua guida amorevole non solo nei confronti dell’umanità, ma anche verso tutte le creature affidate all’uomo. L’invocazione a Gesù coglie l’aspetto tipico della spiritualità cristocentrica, dove ogni preghiera, lode e supplica trova compimento nella persona e nell’opera di Cristo.
Il perché della scelta di Gesù come destinatario si comprende meglio considerando sia il riferimento evangelico al pastore sia la continuità tra Cristo e il creato. In Lui, secondo san Paolo, “tutto è stato creato” (Col 1,16), e “in Lui tutto sussiste” (Col 1,17). Affidare i capretti a Gesù significa quindi riconoscere il suo amore attivo per ogni creatura, nella convinzione che Egli si prende cura anche degli esseri apparentemente più piccoli e indifesi:
«Non si vendono forse cinque passeri per due soldi? Eppure neanche uno di essi è dimenticato davanti a Dio» (Lc 12,6).
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
Questa preghiera intercede prima di tutto per i capretti – «dono luminoso della Tua creazione» – chiedendo per loro salute, protezione e allegria. Tali richieste riconoscono che pure gli animali, per quanto piccoli, hanno bisogno della Provvidenza di Dio e sono degni di attenzione, come insegnano la tradizione cristiana e il magistero recente (si pensi alla “Laudato si’” di Papa Francesco).
Oltre agli stessi capretti, però, la preghiera contiene un’esplicita intercessione per gli umani che se ne prendono cura. Si chiede a Gesù che «rafforzi i nostri cuori» perché sappiamo cogliere il riflesso della Sua presenza nei sorrisi e nella serenità degli animali. Così, il bisogno spirituale affrontato è quello di imparare la gratitudine, il senso dell’incanto e la semplicità di cuore, valori che la tradizione cristiana da sempre nutre e che i piccoli della creazione aiutano a riscoprire.
Infine, si domanda «salute e pace» per i capretti, abbracciando i bisogni fisici degli animali e quindi, indirettamente, anche quelli di chi da essi trae sostentamento, affetto o semplice consolazione.
4. I temi teologici principali, con eventuali citazioni bibliche o patristiche pertinenti
Questa orazione presenta diversi temi teologici fondamentali:
-
La bontà del Creatore: La preghiera manifesta la convinzione che la creazione sia “luminosa” e buona. Già la Genesi afferma:
«Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona» (Gn 1,31).
- Lodare Dio attraverso la creazione: I momenti felici donati dai capretti sono riconosciuti come riflessi della «gioia» e della «dolcezza» di Cristo – concezione ripresa da san Francesco d’Assisi nella “Laudato si’”, dove tutto il creato loda il Signore.
- Custodia responsabile: Il credente non si limita a godere dei doni del creato, ma si impegna a «custodire questi momenti felici come tesori preziosi»: è il tema della responsabilità e della cura, da sempre sottolineato dalla tradizione cristiana.
-
La grazia attraverso le piccole cose: La supplica proclama che anche la felicità dei capretti, “segno tangibile della tua grazia”, veicola la presenza di Dio. Sant’Efrem il Siro così esortava:
«Sii attento a tutto il creato, perché tutto è teofania.»
-
L’esemplarità dell’infanzia: La gioia innocente dei capretti richiama quella dei piccoli, che Gesù stesso pone come modello:
«Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3).
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa è una preghiera di intercessione (supplica per i capretti e i cuori dei loro custodi), ma anche di lode (per la bontà di Dio che si riflette nella creazione) e, in certi passaggi, di ringraziamento per la gioia e la semplicità donate dagli animali.
Nel contesto liturgico, simili orazioni trovano spazio in occasioni speciali: benedizioni degli animali, sussidi per la preghiera familiare soprattutto nelle realtà agricole o rurali, o in momenti particolari come la festa di san Francesco d’Assisi (4 ottobre), patrono degli animali e della custodia del creato. Non è una preghiera canonica inserita nelle celebrazioni ufficiali ordinarie, ma può essere facilmente integrata in liturgie della Parola, momenti di adorazione, rosari tematici o preghiere pubbliche di benedizione.
6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Per la preghiera personale, il testo è particolarmente adatto per chi lavora con gli animali (allevatori, pastori, veterinari), per famiglie che hanno capretti o altri piccoli animali, o più semplicemente per chiunque desideri alimentare il senso di meraviglia e gratitudine verso il creato. Si può recitare al mattino o alla sera, dopo aver ricevuto gioia dagli animali, o anche quando ci si trova in preoccupazione per la loro salute.
Nella preghiera comunitaria, può essere usata durante celebrazioni di benedizione degli animali, processioni rurali, feste patronali legate al mondo agricolo, o nelle scuole per educare bambini e ragazzi al rispetto della natura come dono di Dio.
Per quanto riguarda i tempi dell’anno liturgico, questo testo è particolarmente significativo:
- Durante la stagione primaverile, quando nascono i piccoli degli animali, come occasione di benedizione e ringraziamento.
- Festa di San Francesco d’Assisi (4 ottobre), protettore degli animali e dell’ambiente.
- Tempo del Creato (dal 1 settembre al 4 ottobre), periodo ecumenico dedicato proprio alla cura e alla meditazione sulla creazione.
- Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.
In conclusione, questa preghiera invita a riscoprire la dimensione spirituale anche nei gesti più semplici e quotidiani e può aiutare a educare il cuore all’attenzione, alla custodia e alla lode. Recitarla con fede e semplicità può portare una benedizione non solo sui capretti, ma su tutta la comunità e sul rapporto con il creato.
Commenti
I commenti saranno disponibili a breve.
Preghiere per Gesù Cristo
-
Preghiera di implorazione a Gesu Cristo per l'aiuto dei terremotati
-
Preghiera a Gesu per le difficolta economiche dei dazi
-
Preghiera a Gesu per i genitori defunti e la risurrezione
-
Preghiera a Gesu per la protezione della salute dei nonni
-
Preghiera personale a Gesù Cristo per l'amore e la fratellanza
-
Preghiera di Ringraziamento a Gesù Cristo per i Fratelli e la Vita Cristiana
-
Preghiera di Ringraziamento a Gesù per l'aiuto ai Poveri di Papa Francesco
-
Preghiera a Gesù Cristo per il Rinnovo della Fede Grazie a Papa Francesco
-
Preghiera di Ringraziamento a Gesù per il Lavoro Svolto da Papa Benedetto XVI
-
Preghiera a Gesù Cristo per le Vittime delle Guerre e il Ritorno alla Felicità
Preghiere per Capretti
Preghiere per Momenti felici
-
Supplica a Papa Francesco per le Vittime di Guerra e il Ritorno alla Felicità
-
Preghiera a Gesù Cristo per la Felicità quotidiana dei Gatti
-
Preghiera allo Spirito Santo per la Fedeltà dei Cani
-
Preghiera a Gesù Cristo per la Felicità quotidiana dei Furetti
-
Preghiera a Gesù Cristo per la Felicità quotidiana dei Criceti
-
Preghiera allo Spirito Santo, Soffio vitale, per Tutti gli Animali