Preghiera alla Madonna per la Protezione della salute dei Capretti

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Madonna dolcissima, madre premurosa e piena di misericordia, tu che vegli sui più piccoli, volgi il tuo sguardo amorevole sui nostri amati capretti.
Essi, fragili e pieni di vita, affidano a Te la loro esistenza e la loro crescita.
Metti sotto la tua speciale protezione questi piccoli esseri; difendili da ogni malattia, incidente e pericolo, così che possano vivere nella gioia e nell’innocenza.
Con fiducia nella provvidenza, affidiamo a Te, o Madre, le ansie e le paure che ci accompagnano, certi che sotto il tuo manto nessuno sarà abbandonato.
Fa’ che impariamo da questi capretti la fiducia e l'abbandono nelle mani di Dio, seguendo il tuo esempio di dolcezza per crescere nella speranza e nella serenità.
Maria, Madre buona, vegliaci, proteggi i nostri piccoli e insegnaci ad avere cuore umile e fiducioso come il loro. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera presentata si inserisce nel ricco filone della devozione mariana che percorre la tradizione cristiana, specialmente cattolica. La figura di Maria è considerata mediatrice, madre amorosa e protettrice di ogni creatura, capace di intercedere presso Dio per le necessità dei suoi figli. Nel Magistero e nei documenti ecclesiali, Maria viene chiamata “Madre della Misericordia”, “Soccorso dei cristiani” e persino “Madre di tutte le creature”, in virtù della sua partecipazione all’opera redentrice di Cristo (Lumen Gentium, 62-65).
Nel “fiat” dell’Annunciazione (Lc 1,38) Maria si pone come modello di umiltà, abbandono fiducioso e dedizione totale alla volontà di Dio. Questi tratti emergono fortemente nella preghiera, che chiede a Maria di occuparsi non solo degli uomini ma anche dei capretti, riconoscendo in lei una premura universale, riflesso della misericordia divina per tutte le creature.
La preghiera, inoltre, riflette la convinzione biblica e patristica che Dio si preoccupa degli esseri più piccoli e indifesi della creazione (“Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neppure uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro” – Mt 10,29). La cura degli animali, richiesta qui all’intercessione materna di Maria, si radica dunque in una visione teologica che include tutta la creazione nel piano della salvezza.
2. Destinatari a cui è rivolta e perché
La destinataria diretta della preghiera è la Madonna, con i suoi titoli affettuosi di “Madonna dolcissima”, “madre premurosa”, “piena di misericordia” e “Madre buona”. Maria è invocata come madre universale, la cui attenzione abbraccia non solo gli uomini ma anche i piccoli animali. Si riconoscono in lei le qualità di tenerezza, premura e capacità di intercessione. Allo stesso tempo, attraverso l’invocazione a Maria si risale a Dio stesso, in quanto ogni preghiera mariana autentica è “indirizzata a Cristo e, attraverso di Lui, al Padre” (Rosarium Virginis Mariae, 16), e si situa pertanto nella dimensione della comunione dei santi e della Chiesa orante.
La scelta di rivolgersi a Maria per la protezione dei capretti nasce da una tradizione antica di affidamento alla Madonna di ciò che è fragile, debole e a rischio. Come madre che ha accolto e protetto il Figlio in Terra, la Madonna è vista come la protezione più efficace anche per le creature più indifese. Così, chi recita la preghiera sente Maria come vicina e attenta non solo ai propri bisogni, ma a quelli di tutto ciò che è affidato alla sua custodia.
3. Beneficiari per cui intercede e bisogni spirituali/fisici affrontati
I beneficiari principali sono “i nostri amati capretti”, rappresentanti della vita fragile e innocente. In un certo senso, questi piccoli animali simboleggiano ogni essere indifeso – in particolare nell’ambiente rurale, dove la sopravvivenza e il benessere degli animali sono fonte di cura, preoccupazione e spesso sostentamento per le famiglie.
I bisogni sottolineati sono sia fisici – salute, protezione dalle malattie e dai pericoli – sia spirituali – gioia, innocenza, fiducia e abbandono a Dio. La richiesta di difesa da “malattia, incidente e pericolo” abbraccia la concreta esistenza degli animali, mentre l’invocazione alla gioia e alla serenità sottolinea il valore della vita semplice e innocente come esempio per gli uomini. Infine, sono nominati anche “le ansie e le paure” degli uomini stessi, i quali, affidando tali creature a Maria, chiedono beneficio per la propria pace e speranza, riconoscendo che sotto il manto della Madonna nessuno è abbandonato.
4. Temi teologici principali con citazioni bibliche e patristiche
La preghiera tocca diversi temi teologici significativi:
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Universalità della cura divina: Dio si prende cura di tutta la creazione. Come scrive San Giovanni Crisostomo:
“Dio non si accontenta di salvare gli uomini, ma abbraccia tutte le sue creature nel suo amore.”
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Mediazione mariana: Maria intercede per ogni bisogno dei suoi figli. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma:
“La maternità di Maria perdura senza sosta nell’economia della grazia... Con la sua molteplice intercessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna” (CCC 969).
- Modello di fiducia e abbandono: Sia i capretti che gli uomini sono invitati a vivere con gioia e innocenza, affidandosi alla provvidenza di Dio come fece Maria, “custodendo tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19).
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Valore pedagogico della natura e dell’innocenza: San Francesco d’Assisi ricordava che
“tutte le creature sono sorelle, e ci insegnano la semplicità, la fiducia e il lode al Creatore”
. Nell’osservare la fiducia dei capretti, l’uomo riscopre la via della spiritualità dell’infanzia evangelica: “Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3).
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
Questa preghiera appartiene al genere dell’intercessione, in quanto si chiede la protezione della Madonna su esseri che hanno bisogno di aiuto. Si scorgono anche elementi di lode (titoli dati a Maria come “carissima madre”, “piena di misericordia”) e di affidamento, un tipico atteggiamento del cuore cristiano nelle orazioni a Maria.
Dal punto di vista liturgico, essa non trova uno spazio ufficiale nel Messale o nella Liturgia delle Ore, ma si radica in quella “liturgia familiare” e nelle preghiere popolari che il Magistero riconosce come ricchezza e segno di fede vissuta sia nelle case sia nei lavori dei campi (Marialis Cultus, 42-54). Preghiere per gli animali e i raccolti fanno parte della tradizione agricola, specie nei tempi di benedizione (ad esempio il giorno di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali).
Rientra dunque tra le preghiere semplici di supplica, capaci di unire la vita quotidiana con la fede, e di valorizzare la presenza materna di Maria in ogni tempo e luogo della vita del credente.
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nell’anno liturgico
Questa preghiera può essere utilizzata:
- Nella preghiera personale: Recitandola durante la giornata, specie nei momenti di preoccupazione per la salute o la sicurezza degli animali a cui si tiene. Può accompagnare le visite quotidiane nella stalla o nei pascoli, diventando un motivo di lode e gratitudine a Dio e alla Madonna.
- Nella preghiera familiare o comunitaria: Particolarmente adatta in contesti rurali, può essere inserita in semplici momenti di benedizione degli animali o durante celebrazioni in onore della Madonna o dei santi patroni degli animali (ad esempio, Sant’Antonio Abate il 17 gennaio).
- Nei tempi forti dell’anno liturgico: Durante il tempo di Avvento o Natale (quando la tenerezza e l’infanzia di Cristo sono particolarmente al centro), o nella Settimana della Creazione (1-4 ottobre) promossa dalla Chiesa per riflettere sulla cura della casa comune, può essere un’occasione per ricordare la custodia su tutte le creature.
- Come spunto pedagogico: Nei percorsi catechistici per bambini, la preghiera può aiutare a far comprendere il valore della tenerezza verso gli animali e, più in generale, del rispetto della creazione come dono di Dio.
In conclusione, questa breve supplica rinnova la tradizione di affidarsi a Maria per ogni cosa, piccola o grande, riconoscendo che la vera spiritualità passa attraverso uno sguardo di amore sulle creature e un cuore umile e fiducioso, proprio come quello dei più piccoli – umani o animali che siano.
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