Benedizione degli Animali Domestici a San Francesco d'Assisi

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O San Francesco d’Assisi, amico e protettore di tutte le creature, rivolgiamo a te la nostra supplica colma di gratitudine per gli animali domestici che rendono le nostre case più gioiose.
Chiediamo a Dio, per tua intercessione, di benedire questi piccoli compagni, affinché possano vivere nella felicità della natura che Tu tanto amavi.
Fa’ che il loro cuore resti puro e semplice come quello dei bimbi e che ci ricordino ogni giorno la bellezza del Creato.
Proteggi, o Signore, queste creature che condividono con noi le gioie e le fatiche della vita, custodiscile da ogni male, dona loro salute e serenità.
Fa’ che il loro affetto ci avvicini sempre di più a Te, fonte della vita, e che possiamo imparare da loro la gioia semplice, l’accoglienza e la pace.
Insieme al Cantico delle Creature, eleviamo la nostra voce: Benedici, o Dio, ogni animale domestico, perché nella loro presenza troviamo un riflesso della Tua infinita bontà.
San Francesco, guida i nostri cuori alla cura e al rispetto di tutti i viventi, così che la felicità della natura dimori con noi per sempre.
Amen.
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Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera si inserisce pienamente nel solco della spiritualità francescana, che pone in rilievo la fraternità universale tra gli esseri umani e ogni creatura. San Francesco d’Assisi – proclamato patrono degli ecologisti da san Giovanni Paolo II nel 1979 – è celebre per il suo amore per la natura e per tutte le creature viventi, come si evince anche dal famoso Cantico delle Creature.
La preghiera esprime la dottrina della creazione come dono di Dio e afferma la bontà intrinseca delle creature, invitando l’uomo a riconoscere in esse la presenza del Creatore. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC 2415) afferma: «Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua sollecitudine provvida. Gli uomini, a loro volta, debbono verso di essi benevolenza.» Questa attenzione è espressione di uno sguardo cristiano che abbraccia tutto il creato e riconosce la dignità specifica di ogni essere vivente, specialmente di quelli che fanno parte della nostra quotidianità.
La preghiera, attraverso il linguaggio del ringraziamento e della supplica, si fa eco della sensibilità cristiana verso il rispetto della vita in tutte le sue forme, sottolineando anche l’importanza dell’affetto e della gioia che gli animali domestici portano nelle nostre case e nelle nostre vite.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge direttamente a San Francesco d’Assisi, riconosciuto come il patrono degli animali e uno dei santi più amati per la sua vicinanza al creato e alla semplicità evangelica. L’invocazione a lui, definito «amico e protettore di tutte le creature», non è solo un omaggio alla sua figura, ma una manifestazione della tradizione cristiana che crede nell’intercessione dei santi.
Attraverso San Francesco, i fedeli chiedono a Dio la benedizione e la protezione per gli animali domestici. La scelta del destinatario dipende dalla fama di Francesco come uomo capace di parlare con gli animali, di percepire la presenza di Dio in ogni creatura e di vivere la misericordia e l’umiltà assoluta nei confronti di tutto il creato.
Questa intercessione è particolarmente significativa per chi sente una forte responsabilità morale nella cura degli animali, vedendo in essi un riflesso della bontà e dell’amore divino.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari diretti della preghiera sono gli animali domestici, nei quali la famiglia trova compagnia, affetto e occasione di gioia. La supplica richiede benedizioni specifiche: salute, protezione dal male, serenità e felicità della natura. Tali richieste abbracciano sia i bisogni fisici (protezione dalle malattie, guarigione, sicurezza) che spirituali (purezza del cuore, semplicità, pace, ricordo della bontà e bellezza di Dio).
C’è però anche un beneficiario indiretto: la famiglia umana. La preghiera sottolinea come attraverso il rapporto con gli animali si possa crescere in umanità, avvicinarsi a Dio, apprendere valori di gioia semplice, accoglienza e pace.
Nei momenti di difficoltà, solitudine o sofferenza, il conforto proveniente dalla compagnia degli animali si trasforma in motivo di ringraziamento e invocazione, chiedendo al Signore (per intercessione di Francesco) di custodirli e benedirli a beneficio di tutti coloro che li amano e se ne prendono cura.
4. I temi teologici principali
Tra i principali temi teologici della preghiera si evidenziano:
- La bontà della creazione: Ogni creatura, specialmente gli animali domestici, riflette l’infinita bontà di Dio. Come ricorda Genesi 1,25-31: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.»
- La purezza e semplicità di cuore: Gli animali domestici vengono presentati come esempio di cuore puro e semplice, ricordo evangelico del valore della purezza, che Gesù associa ai bambini (cfr. Mt 18,3).
- La lode e il ringraziamento: La preghiera si conclude con un’esplicita lode a Dio per il dono delle creature, risonanza del Cantico delle Creature e della spiritualità biblica che invita tutta la creazione a lodare il Signore (cfr. Salmo 148).
- La cura e la responsabilità: L’uomo è chiamato a “guidare il cuore alla cura e al rispetto di tutti i viventi”, riecheggiando il mandato originario della Genesi (2,15): «Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.»
- Intercessione dei santi: La preghiera affida le richieste a San Francesco, valorizzando l’intercessione come elemento tradizionale della pietà cattolica. Agostino affermava: «Non viviamo solo per noi stessi, ma per gli altri e con gli altri», inserendo la comunione dei santi nel cammino di preghiera vicendevole.
«Sii lodato, mio Signore, con tutte le tue creature»
— San Francesco d’Assisi, Cantico delle Creature
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa preghiera appartiene principalmente al genere dell’intercessione, in quanto si domanda a San Francesco di pregare per gli animali domestici rivolgendosi a Dio. Vi è anche il tono della lode e del ringraziamento per il dono degli animali e della bellezza del creato, come si legge nell’incipit («supplica colma di gratitudine») e nella conclusione («eleviamo la nostra voce: Benedici, o Dio…»).
Nella tradizione liturgica, occasioni specifiche per la benedizione degli animali ricorrono soprattutto nel 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, quando si svolgono le benedizioni degli animali nelle parrocchie, nei conventi e nei luoghi francescani. Questa preghiera può inserirsi dunque come testo ufficiale o come parte di una celebrazione più ampia.
Non vi è ancora un formulario ufficiale universale per la benedizione degli animali nel Benedizionale, ma molte chiese locali e ordini francescani utilizzano testi simili, radicati tanto nella tradizione popolare quanto nella liturgia.
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi liturgici
Questa preghiera può essere utilizzata in vari modi:
- Preghiera personale: Chiunque desideri affidare al Signore i propri animali può recitarla in privato, magari durante momenti dedicati alla cura quotidiana dell’animale o in situazioni di malattia, difficoltà o perdita.
- Preghiera familiare: La famiglia può raccogliersi in preghiera, magari coinvolgendo anche i bambini, per chiedere la benedizione degli animali che vivono con loro, favorendo la crescita della sensibilità verso la cura del creato.
- Preghiera comunitaria: La preghiera è particolarmente adatta a celebrazioni parrocchiali o scolastiche in occasione della festa di San Francesco (4 ottobre) o in altre giornate dedicate all’ambiente e al rispetto degli animali. Può essere inserita in un momento liturgico (ad esempio al termine della Messa) o in un rito di benedizione apposito.
Come suggerimento, durante le celebrazioni comunitarie è opportuno che la preghiera sia recitata insieme ai fedeli, eventualmente dopo una breve riflessione biblica o lettura di passi del Cantico delle Creature, invitando i presenti a portare simbolicamente o realmente i propri animali domestici perché ricevano la benedizione di Dio attraverso l’intercessione di San Francesco.
L’adozione di questa preghiera può così contribuire a rinsaldare una spiritualità ecologica, favorendo comportamenti responsabili e rispettosi verso tutte le creature, secondo il desiderio di San Francesco e della dottrina cristiana.
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