Benedizione degli Animali con San Francesco d'Assisi

Destinatari:  San Francesco d'Assisi
Beneficiari:  Animali Domestici
Tipologie:  Benedizione
Benedizione degli Animali con San Francesco d'Assisi
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O San Francesco d’Assisi, amico degli animali e dei piccoli, rivolgiamo a te la nostra supplica;

Tu che hai visto in ogni creatura un riflesso della gioia del Creatore, chiedi per noi la grazia di saper accogliere e proteggere gli animali domestici, che allietano le nostre case con la loro presenza.

Benedici, o santo, questi compagni fedeli, perché possano vivere nella felicità della natura che Dio ha voluto per loro;

Fa’ che ricevano amore, cure e rispetto, affinché nei loro giochi e nei loro sguardi possiamo riconoscere la gratitudine e la tenerezza del Creatore, fonte di ogni vita e pace.

Proteggili dai pericoli, dona loro salute e serenità, e concedi a noi uomini e donne la saggezza di essere custodi responsabili di queste piccole vite, rispettando la loro natura e i loro bisogni.

Concedi che la loro semplice felicità diventi per noi esempio di pura allegria e gratitudine per i doni quotidiani che spesso trascuriamo.

Per la tua intercessione, benedici i nostri amici animali e rendi sempre vivi nei nostri cuori l’amore e il rispetto per il creato, affinché viviamo tutti insieme in armonia, secondo i disegni di Dio.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera a San Francesco d’Assisi si radica profondamente nella tradizione cristiana e nella spiritualità francescana, che vede in ogni creatura un segno della bontà e della sapienza di Dio. San Francesco, “il poverello” di Assisi (1182-1226), è universalmente riconosciuto come il santo che più di ogni altro ha promosso una visione integrale del creato, inteso come “famiglia” voluta da Dio, dove tutti — uomini, animali, piante e ogni essere — sono fratelli e sorelle perché figli di uno stesso Creatore.

Il suo Cantico delle Creature rappresenta uno dei vertici della lode cristiana per il creato e afferma:

“Laudato sii, mi’ Signore, per sora nostra madre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.”

Tale visione è pienamente armonizzata con l’insegnamento biblico e con la dottrina della Chiesa, che vede nella creazione il riflesso della gloria di Dio (Salmo 19,2: “I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento”). La preghiera qui proposta prosegue questa linea, chiedendo la benedizione sugli animali domestici, visti come dono che arricchisce la vita e la fede del credente, con il chiaro intento di suscitare una coscienza rinnovata di responsabilità nei confronti della creazione—a partire dalle “piccole cose” di ogni giorno.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge direttamente a San Francesco d’Assisi, uno dei santi più amati della cristianità, scelto come intercessore perché universalmente riconosciuto come “amico degli animali e dei piccoli”. Sono numerosi gli episodi agiografici che narrano il suo rapporto con le creature: dalla predica agli uccelli al lupo di Gubbio, fino al rispetto umile e affettuoso per tutti gli esseri viventi.

San Francesco viene pregato non solo per la sua particolare affinità con il mondo animale, ma anche perché la sua stessa esemplarità spinge i fedeli a una relazione col creato improntata a custodia, umiltà e gratitudine verso Dio. Così, rivolgersi a lui significa invocare colui che meglio di tutti ha reso trasparente la lode al Creatore attraverso l’amore per ogni creatura.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede per i beneficiari primari: gli animali domestici, “compagni fedeli” delle nostre case. Si chiede per loro benedizione, salute, protezione dai pericoli e una vita gioiosa, secondo la volontà originaria di Dio per ogni creatura.

I secondi beneficiari siamo noi esseri umani, padroni e custodi degli animali. Le richieste spirituali e pratiche includono:

  • Essere capaci di accogliere e proteggere gli animali, riconoscendo il loro valore nel progetto di Dio.
  • Imparare da loro la tenerezza, la gratitudine e la semplice felicità, come via verso la propria crescita spirituale.
  • Ricevere la grazia della responsabilità per una custodia “saggia” — tema ribadito spesso da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato Si’”.
Questa intercessione abbraccia dunque sia bisogni fisici (salute e sicurezza degli animali) sia spirituali (crescersi nella lode, nella gratitudine, nell’umiltà e nella responsabilità).

4. Temi teologici principali e citazioni bibliche/patristiche pertinenti

Sono diversi i temi teologici presenti in questa preghiera, che offrono profonde radici bibliche e patristiche:

  • Universalità e bontà del Creato: La Bibbia afferma che “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Genesi 1,31). Tertulliano scrisse: “Ogni opera di Dio è perfetta; in tutte risplende la bontà del Creatore”.
  • Responsabilità umana (“custodia”): L’uomo riceve da Dio il compito di “coltivare e custodire” il giardino (Genesi 2,15), un mandato ripreso nella preghiera col desiderio di divenire “custodi responsabili”.
  • Valore esistenziale e spirituale degli animali: San Francesco abbatte ogni dualismo; vede negli animali una via di lode a Dio (cf. Salmo 148,10: “Lodate il Signore voi bestie e tutto il bestiame”), e san Basilio Magno prega: “Tu, Signore, hai dato alle fiere e agli animali un senso di rispetto e affetto […] Fa’ che anche noi li trattiamo secondo la tua sapienza”.
  • Amore, rispetto e tenerezza: Nel Vangelo Gesù afferma: “Cinque passeri si vendono per due soldi? Eppure nessuno di essi è dimenticato davanti a Dio” (Luca 12,6). L’attenzione di Gesù anche alle “piccole creature” giustifica tutta la meditazione di questa preghiera.
  • Lodare per la bellezza della creazione: Il tema della gratitudine e della gioia offerto dalla creazione è centrale in tutto il pensiero cristiano primitivo, come insegnava sant’Ireneo: “La gloria di Dio è l’uomo vivente, e la vita dell’uomo consiste nella visione di Dio anche nelle sue opere”.
Questi temi si intersecano nel messaggio più ampio della custodia del creato, oggi particolarmente attuale.

5. Genere di preghiera e collocazione liturgica

Questa supplica possiede carattere prevalentemente intercessorio (“rivolgiamo a te la nostra supplica”, “chiedi per noi la grazia”, “dona loro salute e serenità”), ma in essa si intrecciano anche accenti di lode (per la “gioia del Creatore” riflessa in ogni creatura), di ringraziamento (per il dono degli animali nella vita domestica) e di invocazione (per la benedizione e la protezione).

Nella tradizione liturgica, preghiere simili sono usate durante la festa di San Francesco d’Assisi (4 ottobre), in alcuni momenti di benedizione degli animali (spesso nel contesto della festa patronale o della “Giornata per la custodia del creato”), oppure durante riti privati o comunitari quando si desidera affidare i propri animali all’intercessione dei santi.

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale o comunitaria e nell’anno liturgico

Dal punto di vista personale, questa preghiera può divenire un’esperienza quotidiana o settimanale di affidamento degli animali domestici, specialmente nei momenti di difficoltà, malattia o semplice gratitudine per la loro presenza.

A livello comunitario, si presta bene per celebrazioni parrocchiali in occasione della festa di San Francesco o della benedizione degli animali; può essere inserita all’inizio dell’autunno (settembre-ottobre), tempo in cui in molte Chiese viene celebrata la Giornata del Creato.

Suggerimenti pratici per l’uso:

  • Recitare la preghiera dopo aver raccolto in famiglia i propri animali, chiedendo la benedizione del santo e la protezione divina.
  • Utilizzare la preghiera all’inizio o alla fine delle passeggiate, delle visite veterinarie, o quando si teme per la salute o la sicurezza degli animali domestici.
  • Usarla in momenti di lutto per la morte di un animale, per sostenere il processo di gratitudine e accettazione cristiana.
  • Nella catechesi dei bambini e ragazzi, come strumento per educare all’amore, al rispetto e alla responsabilità verso ogni creatura.
  • In parrocchia, può essere letta o cantata da un celebrante durante la liturgia della Parola, seguita a scelta da una processione di benedizione.
Infine, inserirla nelle preghiere familiari e nei momenti significativi dell’anno liturgico, come durante la Quaresima per favorire un esame sull’uso delle creature, o nel Tempo Ordinario come richiamo alla gratitudine, è segno concreto di quella “ecologia integrale” che oggi la Chiesa invita a celebrare e vivere.

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