Offerta della Giornata con San Plechelmo per i Catechisti

Ascolta la Preghiera
O San Plechelmo, vescovo missionario e instancabile annunciatore del Vangelo, oggi ti offriamo le vite e le fatiche di tutti i catechisti impegnati nella Chiesa.
Accogli, o santo intercessore, la nostra preghiera di offerta del giorno:
Fa’ che il lavoro quotidiano dei catechisti sia santificato dall’amore per Cristo e che ogni parola, gesto e sorriso diventi seme di fede nei cuori dei piccoli e dei grandi.
Sostieni chi, nella fatica e nella gioia, si impegna nella missione cristiana, perché sia segno di speranza e testimone autentico del Vangelo.
O San Plechelmo, ottieni dal Signore luce, forza e coraggio per quanti annunciano la Parola. Benedici la loro dedizione e rendi fecondo il loro servizio, per la crescita della comunità e la gioia della Chiesa.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a San Plechelmo si inserisce profondamente nel solco della tradizione cristiana della venerazione dei santi, in particolare di quei testimoni che, nella storia della Chiesa, si sono distinti nella missione e nell’evangelizzazione. San Plechelmo, vescovo missionario dell’VIII secolo, è ricordato per il suo zelo nell’annunciare il Vangelo nell’Europa settentrionale, specialmente tra le popolazioni che ancora non conoscevano Cristo. La sua vita riflette l’incarnazione della “missio ad gentes”, cioè l’invio verso le genti secondo il mandato di Gesù:
“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…” (Mt 28,19).La preghiera esprime una duplice dimensione dottrinale: da un lato la santità come vocazione universale dei battesimati, dall’altro la missionarietà come espressione concreta della carità e dell’obbedienza al mandato evangelico. L’offerta delle fatiche e delle vite dei catechisti segnala una comprensione catechistica della Chiesa, dove essere cristiani significa anche essere formatori alla fede e testimoni del Risorto.
Inoltre, la teologia cattolica insegna che, attraverso la comunione dei santi, la Chiesa pellegrina sulla terra trova nell’intercessione dei santi celesti un potente alleato e modello, secondo la dottrina espressa dal Concilio Vaticano II:
“Coloro che sono giunti alla patria e stanno presso il Signore… non cessano di intercedere per noi presso il Padre…” (Lumen Gentium 49)
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge direttamente a San Plechelmo, invocandolo esplicitamente come “vescovo missionario e instancabile annunciatore del Vangelo”. San Plechelmo viene scelto come intercessore per le sue caratteristiche di pastore evangelizzatore e maestro della fede – qualità essenziali per i catechisti. La scelta di rivolgersi a lui risponde alla logica spirituale di attingere forza e ispirazione dai santi che sono stati esempio luminoso nel compito affidato a catechisti e missionari.
Nel rivolgersi a San Plechelmo, si domanda la sua intercessione presso Dio perché le fatiche dei catechisti siano santificate e rese feconde. Si riconosce ai santi non solo la funzione di modello, ma anche un ruolo attivo di mediatore – un’idea ben consolidata nella pietà popolare e accolta dalla dottrina cattolica, che vede nei santi degli amici spirituali pronti a sostenere chi è ancora in cammino.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
Beneficiari diretti dell’intercessione sono tutti i catechisti impegnati nella Chiesa, uomini e donne che, con dedizione e sacrificio, trasmettono la fede alle nuove generazioni e accompagnano le comunità cristiane nella comprensione del Vangelo.
I bisogni a cui la preghiera vuole rispondere sono molteplici:
- Bisogni spirituali: Il desiderio che il lavoro quotidiano sia santificato, la richiesta di luce per discernere i tempi e i modi dell’annuncio, forza per superare ostacoli e difficoltà, coraggio per essere autentici testimoni del Vangelo anche quando ciò comporti sacrificio e incomprensioni. Viene anche chiesta la fecondità del servizio, cioè che l’annuncio porti effettivamente frutto nei cuori dei destinatari, “nei piccoli e nei grandi”.
- Bisogni umani e fisici: Nella fatica del ministero catechistico si riconoscono la stanchezza, la possibile solitudine, i limiti e le difficoltà concrete della missione nella comunità (dubbio, scarso ascolto, resistenza, etc.). La preghiera invoca sostegno e benedizione su tutto questo impegno umano, perché sia vissuto nella gioia e con perseveranza.
4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
Numerosi sono i temi teologici racchiusi in questa preghiera:
- Mistero della missione cristiana: “Fa’ che il lavoro quotidiano dei catechisti sia santificato dall’amore per Cristo…” ricorda che ogni attività apostolica ha senso solo se radicata nell’amore per Gesù e orientata al servizio del prossimo. Come affermava Sant’Ignazio di Antiochia:
“Nulla vi sia di preferito a Cristo” (Lettera ai Magnesi, 7).
- Seme di fede: La metafora evangelica del seme richiama la parabola del seminatore:
“Il seminatore uscì a seminare… parte del seme cadde sul terreno buono” (cfr. Mt 13,3-8).
Il catechista è colui che getta i semi, affidando a Dio la crescita e la maturazione nel cuore delle persone. - Testimonianza: L’invocazione a essere “segno di speranza e testimone autentico del Vangelo” richiama la funzione missionaria di ogni battezzato e cita implicitamente l’esortazione di San Paolo:
“Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16).
- Gioia e fecondità ecclesiale: Il servizio catechistico trova la sua piena realizzazione nella crescita della comunità e nella gioia condivisa, figura della Chiesa che si edifica attraverso la collaborazione di tutti i membri:
“A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune…” (1Cor 12,7).
“Colui che insegna la dottrina di Cristo, la insegni per amore di Lui, non per altro interesse” (De Doctrina Christiana, IV, 27,59).
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
Questa è una preghiera di intercessione, destinata a chiedere l’aiuto di San Plechelmo perché ottenga dal Signore le grazie necessarie ai catechisti. Ma integra anche elementi di offerta (“offriamo le vite e le fatiche”) e benedizione (“Benedici la loro dedizione…”).
Nel ritmo della tradizione liturgica, simili preghiere trovano spazio soprattutto in occasioni dedicate alla missione e alla catechesi: celebrazioni per l’invio dei catechisti, incontri di formazione, giornate di preghiera per la missione, oppure all’inizio dell’anno catechistico. Possono essere recitate come orazione conclusiva in contesti liturgici come la Messa nel giorno della memoria di San Plechelmo (7 luglio) o in celebrazioni penitenziali e di adorazione.
6. Indicazioni pratiche per l’uso personale e comunitario e nei tempi dell’anno liturgico
- Nella preghiera personale: Un catechista, un insegnante di religione, ma anche un genitore impegnato nella trasmissione della fede, può recitare questa preghiera all’inizio o alla fine della giornata come offerta della propria missione e per chiedere grazia e forza nelle sfide educative.
- Nella preghiera comunitaria: È adatta come preghiera di apertura o conclusione per incontri di catechesi, convegni, ritiri spirituali per operatori pastorali, assemblee parrocchiali e diocesane. Può essere inserita nel momento penitenziale o nelle intenzioni della preghiera universale della Messa, adattandola secondo il tempo liturgico.
- Nel calendario liturgico: Il giorno della memoria di San Plechelmo (7 luglio), la Settimana della Catechesi, la Giornata Missionaria Mondiale (ottobre) e le veglie vocazionali sono momenti indicati per valorizzare questa preghiera. Può essere proposta durante le benedizioni degli operatori pastorali o nelle celebrazioni di inizio/chiusura dell’anno catechistico.
- Modalità suggerite: Si può recitare individualmente, in gruppo o in assemblea. Può essere letta a cori alterni (offerta e intercessione), accompagnata da un breve silenzio meditativo, dal canto di lode o dal canto di un antico inno missionario. Può essere preceduta dalla lettura di un brano evangelico sulla missione (es. Mt 28,16-20).
In sintesi, questa preghiera a San Plechelmo coniuga la dimensione storica del santo con l’attualità della missione cristiana, offrendo ai catechisti una sorgente di incoraggiamento e fraternità spirituale all’interno della grande comunione dei santi.
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