Intercessione a San Lorenzo per i Poveri, tesori della Chiesa

Destinatari:  San Lorenzo
Beneficiari:  Poveri
Temi:  Aiuto ai poveri
Tipologie:  Intercessione
Intercessione a San Lorenzo per i Poveri, tesori della Chiesa
Ascolta la Preghiera

O glorioso San Lorenzo, diacono della carità e solerte custode dei poveri, tu che hai riconosciuto nei bisognosi il vero tesoro della Chiesa, ascolta la nostra preghiera di intercessione.

Ti affidiamo tutti i poveri del mondo: coloro che soffrono la fame, la solitudine e l’emarginazione. Ti supplichiamo di intercedere presso il Signore affinché nessuno di loro venga mai dimenticato o lasciato solo. Fa’ che siano sempre amati, soccorsi e riconosciuti nella loro dignità preziosa.

Infondi in noi il coraggio di servire i fratelli più vulnerabili e accendi nei cuori della comunità cristiana una generosa compassione, perché nessuno manchi mai dell’essenziale.

San Lorenzo, tu che hai donato la vita per i poveri, rendici strumenti di giustizia e misericordia. Veglia su tutti coloro che vivono nel bisogno e fa’ che siano sempre accolti come veri tesori del Regno di Dio.

Intercedi per loro, o santo diacono, e ottienici la grazia di essere, con le nostre azioni, segno dell’amore di Cristo verso i poveri.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera a San Lorenzo

La preghiera proposta si inserisce pienamente nella tradizione spirituale della Chiesa Cattolica, che onora i santi come modelli di virtù e intercessori presso Dio. In particolare, San Lorenzo, martire romano e diacono vissuto nel III secolo d.C., è celebre per essere stato “diacono della carità” e solerte custode dei poveri. Secondo la tradizione, durante le persecuzioni di Valeriano, gli fu ordinato di consegnare i tesori della Chiesa; egli, invece, radunò i poveri e i bisognosi, proclamandoli il vero tesoro della comunità cristiana. Questo gesto, che lo condusse al martirio sulla graticola, rimane nei secoli un esempio luminoso di fedeltà evangelica e di dedizione ai fratelli più fragili.

Dal punto di vista dottrinale, la preghiera riecheggia uno dei temi centrali della teologia cattolica: la dimensione sacramentale della carità e la preferenza evangelica per i poveri. Il Concilio Vaticano II, nell’enciclica Gaudium et Spes, richiama l’attenzione sul dovere dei cristiani di “riconoscere nei bisognosi e in chi soffre l’immagine del loro Maestro povero e paziente” (GS 27). Inoltre, la preghiera si basa sul principio della comunione dei santi, secondo il quale i membri della Chiesa, vivi e defunti, sono solidali nel cammino verso la santità e si sostengono vicendevolmente con la preghiera e l’intercessione.

2. Destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge a San Lorenzo, diacono e martire. Egli viene invocato in qualità di patrono dei poveri, dei diaconi e dei coloro che si dedicano al servizio della carità. La scelta di San Lorenzo come destinatario deriva dalla sua straordinaria testimonianza evangelica e dal suo ruolo ecclesiale: come diacono, era incaricato della cura dei beni della Chiesa per distribuirli ai bisognosi; nel martirio, ha identificato in modo radicale la sua vita con quella di Cristo, spezzando il pane della carità fino all’estremo sacrificio.

San Lorenzo non è solo oggetto di ammirazione storica, ma un intercessore attuale, capace di sostenere le nostre preghiere presso Dio. Invocandolo, chiediamo non solo il suo aiuto per i bisognosi, ma anche l’effusione dello Spirito di servizio e compassione per tutta la comunità.

3. Beneficiari per cui intercede e bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari diretti della preghiera sono tutti i poveri del mondo: quanti soffrono la fame, la solitudine, l’emarginazione. La preghiera intercede per chiunque si trovi nel bisogno materiale o spirituale, domandando per loro sostegno, riconoscimento della dignità, amore e attenzione concreta. I bisogni affrontati sono molteplici:

  • Fame e povertà materiale: Il pane quotidiano, la casa, l’accesso al lavoro e ai beni essenziali.
  • Solitudine e marginalità sociale: L’emarginazione di chi è scartato dalla società, anziani, immigrati, malati, senza fissa dimora.
  • Dignità e accoglienza: Il rispetto e la valorizzazione della persona, in quanto “vero tesoro della Chiesa”.

Allo stesso tempo, la preghiera si rivolge anche a tutta la comunità cristiana, chiedendo il dono del coraggio, della compassione attiva, della responsabilità verso i poveri. Si sottolinea la necessità di essere “strumenti di giustizia e misericordia”, riconoscendo nella carità stessa un cammino di conversione permanente.

4. Temi teologici principali con citazioni bibliche e patristiche

La preghiera mette in risalto numerosi temi teologici profondi, pienamente radicati nelle Sacre Scritture e nella tradizione patristica:

  • Il servizio della carità come opera centrale del cristiano:
    “Qualunque cosa avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40).
  • I poveri, vero tesoro della Chiesa: San Lorenzo incarnò fedelmente le parole del Vangelo, dichiarando i poveri tesoro autentico della Chiesa. San Giovanni Crisostomo afferma:
    “Vuoi onorare il Corpo di Cristo? Non trascurare che Egli soffre nella persona dei poveri” (Omelie su Matteo, 50,3).
  • La dignità inviolabile della persona:
    “Non c’è né giudeo né greco, non c’è né schiavo né libero... perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,28).
  • Chiamata alla comunità cristiana ad essere Chiesa accogliente: La comunità è sfidata a non “lasciare mai nessuno dimenticato” e a testimoniare la carità come segno dell’amore di Cristo (“da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”: Gv 13,35).

Infine, è presente la dimensione escatologica: i poveri sono chiamati “veri tesori del Regno di Dio”, indicando che la misericordia esercitata verso di loro apre la via alla vita eterna (Mt 25,34-36).

5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera a San Lorenzo è prevalentemente una preghiera di intercessione e supplica. Chiede aiuto per i poveri, sollecita la conversione dei cuori, e invoca la grazia di perseverare nella testimonianza della carità. In essa, però, non manca la lode (“O glorioso San Lorenzo”), il ringraziamento per il suo esempio, e la richiesta di imitazione delle sue virtù.

Nella tradizione liturgica, simili preghiere trovano spazio in diverse occasioni:

  • Durante la memoria liturgica di San Lorenzo (10 agosto)
  • Nelle celebrazioni dedicate alla carità cristiana (Giornate per i poveri, iniziative caritative parrocchiali)
  • All’inizio o al termine di servizi di volontariato o incontri di carità
  • Come preghiera di intercessione nelle messa feriale o domenicale, specie quando si prega per i poveri o per chi soffre.

La struttura della preghiera la rende adatta sia al contesto comunitario (in assemblea liturgica), sia alla preghiera personale e meditativa.

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Ecco alcune indicazioni concrete sul possibile utilizzo della preghiera:

  • Nella preghiera personale:
    • Recitala come atto di offerta quotidiana, specialmente nei momenti in cui desideri ricordare i poveri e rinnovare in te la forza della carità.
    • Meditane il testo prima di impegnarti in gesti di servizio o di volontariato, per radicare l’azione nella spiritualità cristiana della diaconia.
    • Rileggila durante i tempi forti dell’anno liturgico (Avvento, Quaresima), quando la Chiesa è chiamata a conversione veramente concreta.
  • Nella preghiera comunitaria:
    • Usala come preghiera dei fedeli o introduttiva durante la celebrazione eucaristica nel giorno di San Lorenzo (10 agosto) o in occasioni di sensibilizzazione alla carità (Giornata mondiale dei poveri).
    • Lettura corale o preghiera responsoriale all’inizio di riunioni, incontri di carità, consigli pastorali o eventi parrocchiali dedicati all’impegno verso i poveri.
    • Adatta la preghiera nelle benedizioni o invocazioni durante la visita agli ammalati e ai bisognosi.

La ripetizione regolare di questa preghiera aiuta a risvegliare le coscienze, educa al discernimento evangelico (“dove sono i poveri, lì c’è Cristo”) e rende la carità non solo un’opera di assistenza, ma una vocazione spirituale e comunitaria.

In conclusione, questa preghiera a San Lorenzo, così ricca di spunti biblici e di profondità spirituale, rappresenta uno strumento prezioso per la formazione e la pratica cristiana, per edificare una Chiesa davvero fedele al Vangelo della carità.

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