Preghiera al Santo Patrono San Lorenzo per la Protezione di Attigliano

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San Lorenzo, glorioso martire e protettore di Attigliano, a Te ci rivolgiamo con umile cuore e profonda devozione.
Veglia su questa nostra terra, sulle sue case, sulle sue campagne e su ogni famiglia che la abita. Proteggi i nostri bambini, sostieni i sofferenti, consola chi è solo e dona speranza a chi si sente smarrito.
In questo tempo di incertezza, guidaci con la Tua luce infuocata, scaccia lontano ogni male e tieni lontane le sventure che minacciano la nostra comunità. Fa’ che Attigliano possa sempre essere luogo di pace, di fraterna unione e speranza.
Ti preghiamo, San Lorenzo, concedici la Tua protezione, donaci forza nelle prove e fede incrollabile nel cammino della vita.
Noi, tuoi figli devoti, ci affidiamo fiduciosi alla Tua intercessione.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a San Lorenzo, qui proposta con particolare riferimento alla comunità di Attigliano che lo venera come protettore, si inserisce nella grande tradizione della devozione cattolica verso i santi martiri. San Lorenzo, diacono romano del III secolo, è uno dei santi più celebri della Chiesa universale, ricordato per il suo servizio ai poveri e il suo martirio avvenuto sotto l’imperatore Valeriano nel 258. La fede cristiana contempla i santi come “amici di Dio” e intercessori presso il Signore: secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica (§956), i santi “non cessano di intercedere per noi presso il Padre, offrendo i meriti che hanno acquistato sulla terra”.
L’invocazione a San Lorenzo acquisisce significato in una dimensione sia spirituale che comunitaria: si tratta di affidare non solo i singoli, ma l’intera realtà di Attigliano all’intercessione di un patrono che ha affrontato la sofferenza con fede e carità, diventando modello di amore evangelico e di fiducia nella provvidenza divina. La preghiera riflette un sentimento radicato di appartenenza alla comunione dei santi e attesta una particolare sensibilità verso le necessità concrete e quotidiane della comunità. Inoltre, suggerisce il desiderio che la protezione celeste si traduca in segni tangibili di pace, unità e speranza.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è rivolta a San Lorenzo, glorioso martire e protettore di Attigliano. Si utilizza la forma diretta ("a Te ci rivolgiamo") e un tono di profonda devozione, esaltando la sua figura di intercessore privilegiato presso Dio. La scelta di rivolgersi a San Lorenzo non è casuale, ma affonda le sue radici nel rapporto speciale che lega il santo alla città di Attigliano: come patrono del luogo, viene ritenuto custode della comunità.
La devozione ai santi nasce dalla convinzione che costoro abbiano, in virtù della loro fedeltà a Cristo, particolare accesso presso Dio. San Lorenzo, in particolare, viene celebrato per la sua generosità verso i poveri e per il coraggio nel martirio. Tali qualità lo rendono esempio e protettore ideale nei momenti di bisogno, in particolare nelle situazioni di fragilità materiale e spirituale. Il popolo si rivolge a lui nella consapevolezza che, avendolo scelto come patrono, egli si prende cura della tutela materiale e spirituale della città e dei suoi abitanti.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera elenca esplicitamente una serie di categorie di beneficiari, rappresentando un’intercessione amplissima che abbraccia tutto il tessuto sociale e spirituale della comunità:
- Tutta la terra di Attigliano, include le case, le campagne, ogni famiglia e l’ambiente di vita quotidiano.
- I bambini, particolarmente bisognosi di protezione.
- I sofferenti, cioè chi porta il peso della malattia, della povertà o dell’emarginazione.
- Chi è solo, quindi chi vive l’esperienza della solitudine e dell’abbandono.
- Chi è smarrito, in cerca di speranza e di senso.
Vengono poi richiesti doni specifici imprescindibili per la vita cristiana e per la vita civile: protezione dal male, forza nelle prove, fede incrollabile, pace, unione fraterna e speranza. Sono bisogni sia materiali che spirituali: dal desiderio di sicurezza (scacciare le sventure), alla richiesta di sostegno morale (consolazione e speranza), fino al bisogno di coesione sociale e di serenità. Questo intreccio di elementi mostra come la Chiesa invita a pregare non solo per sé stessi, ma per tutta la comunità, specialmente nei momenti di incertezza e difficoltà.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
La preghiera presenta vari temi teologici chiave:
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Intercessione dei santi: Il credente si affida a San Lorenzo affinché interceda presso Dio. Nella Lettera agli Ebrei (12,1) si legge:
"Anche noi dunque, circondati da una tale moltitudine di testimoni, […] corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti."
Questa “moltitudine di testimoni” sono i santi che accompagnano il cammino dei fedeli. - Comunità come luogo di salvezza: viene chiesta la protezione su ogni parte della vita comunitaria, riconoscendo un valore teologico alla dimensione sociale della fede. Sant’Agostino vede nella comunità la realizzazione della “civitas Dei”, la città di Dio.
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Speranza cristiana e pace: sono invocati come doni che solo Dio può garantire, anche mediante i suoi santi ("Fa’ che Attigliano possa sempre essere luogo di pace, di fraterna unione e speranza"). San Paolo scrive:
"Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo" (Rm 15,13).
- Forza nella prova e fede incrollabile: Viene chiesto il dono di restare saldi nella fede anche nelle difficoltà della vita (cfr. 2Cor 4,8-9: “Siamo tribolati da ogni parte, ma non schiacciati”).
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La figura del martire: San Lorenzo è esempio di fedeltà e coraggio fino al sacrificio della vita, secondo le parole di Gesù:
"Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici" (Gv 15,13).
Questi temi rendono la preghiera un condensato di spiritualità cristiana, radicata nella Scrittura, nella Tradizione e nell’esperienza ecclesiale.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera a San Lorenzo appartiene prevalentemente al genere intercessorio: si invoca il santo perché ottenga grazie e protezione per la comunità. Ha però anche elementi di lode («glorioso martire») e di affidamento, in quanto esprime fiducia nell’aiuto che il santo può procurare grazie al suo stretto legame con Dio.
All’interno della tradizione liturgica, le preghiere ai santi patroni trovano spazio specialmente nei momenti solenni della comunità: nelle feste patronali, nelle litanie dei santi, nei momenti di particolare bisogno o calamità. L’invocazione fa parte del patrimonio della preghiera devozionale popolare, diffusa sia nella preghiera personale sia in quella comunitaria, e si inserisce nel ricco mosaico delle preghiere “di intercessione” attraverso le quali la Chiesa affida a Dio la sua storia quotidiana.
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nell’anno liturgico
La preghiera a San Lorenzo può essere utilizzata:
- Nella preghiera personale: in casa o in chiesa, soprattutto nei momenti di prova, di malattia, di solitudine o quando si desidera affidare a Dio la propria famiglia e la vita quotidiana attraverso l’intercessione del patrono.
- Nella preghiera comunitaria: durante le celebrazioni solenni (come la festa di San Lorenzo il 10 agosto), in processione, nella celebrazione dell’Eucaristia, nelle veglie di preghiera o nei momenti di difficoltà che coinvolgono il paese.
- Durante l’anno liturgico: la preghiera è particolarmente opportuna nelle settimane che precedono e seguono la festa patronale, ma può essere inserita in altri periodi segnati da difficoltà o eventi importanti per la comunità. Può essere anche recitata all’inizio del nuovo anno pastorale o scolastico, come affidamento dell’intera comunità.
Per poterne trarre profitto spirituale, si suggerisce di meditarla lentamente, personalizzando le invocazioni secondo le necessità del momento, o anche cantarla nei riti processionali. Può essere integrata in rosari, novene, suppliche o momenti di Adorazione eucaristica. Inoltre, può essere uno strumento prezioso per educare i più giovani alla devozione e al senso della comunione dei santi.
In sintesi, questa preghiera esprime il cuore della fede del popolo cristiano nella protezione e nell’intercessione dei santi, in particolare nei momenti delicati e nei passaggi cruciali della storia personale e comunitaria.
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