Intercessione a San Girolamo per l'unità della Chiesa contro le divisioni

Destinatari:  San Girolamo
Beneficiari:  Comunità ecumeniche
Tipologie:  Intercessione
Intercessione a San Girolamo per l'unità della Chiesa contro le divisioni
Ascolta la Preghiera

O San Girolamo, grande Dottore della Chiesa e instancabile ricercatore della Verità,

tu che hai speso la tua vita nell'approfondire le Scritture e nella difesa dell'unità della fede, volgi il tuo sguardo benevolo su tutte le Comunità ecumeniche sparse nel mondo.

Sensibile custode del dialogo e della carità, ti supplichiamo: intercedi presso il Signore affinché ci siano concesse una rinnovata capacità di ascolto e umiltà di cuore per riconoscere negli altri fratelli la ricchezza della medesima Grazia.

San Girolamo, tu che hai conosciuto le difficoltà dell'incomprensione e della divisione, dona alle nostre Comunità il coraggio di superare le separazioni dottrinali e le barriere storiche che ancora ci dividono.

Nel cammino verso la piena comunione fa' che possiamo accogliere lo Spirito dell'unità, sapendo mettere da parte ciò che ostacola la fraterna collaborazione, per essere, insieme, testimoni credibili dell'Amore di Cristo nel mondo.

San Girolamo, prega per noi, perché la Chiesa, nella sua molteplicità, possa risplendere dell'unica luce della Verità e della carità evangelica.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera a San Girolamo qui proposta si inserisce in modo molto preciso nel solco della tradizione spirituale e dottrinale cristiana che riconosce la centralità della Sacra Scrittura e dell’unità della Chiesa. San Girolamo (c. 347-420), padre e dottore della Chiesa, fu il grande traduttore della Bibbia in latino (la Vulgata) e un difensore appassionato dell’unità della fede.
Nella storia della Chiesa, l’esegesi biblica e la ricerca della verità hanno sempre rappresentato strumenti privilegiati per comprendere e superare le divisioni dottrinali e pratiche.

La preghiera richiama la missione di San Girolamo come “instancabile ricercatore della Verità” e “sensibile custode del dialogo”, evocando non solo il suo impegno accademico e spirituale, ma anche la sua capacità di affrontare tensioni, polemiche e incomprensioni all’interno della Chiesa. In particolare, con l'affermazione “nella difesa dell’unità della fede”, si riflette la memoria delle lotte teologiche del IV e V secolo, periodo contrassegnato da dispute dottrinali che, già allora, minacciavano la comunione ecclesiale.
La preghiera assume quindi un significato profondamente ecumenico: chiede l’aiuto di San Girolamo nell’opera di riconciliazione, dialogo e superamento delle divisioni, temi di grande attualità nella Chiesa contemporanea, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II e l'enciclica Ut Unum Sint di Giovanni Paolo II, che fa del cammino verso l’unità “un compito prioritario” per i cristiani di oggi.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge direttamente a San Girolamo, invocato come “grande Dottore della Chiesa” e intercessore presso il Signore. Tuttavia, il testo mostra chiaramente che la vera richiesta è destinata a ricadere, mediante la sua intercessione, sulle Comunità ecumeniche sparse nel mondo.

San Girolamo viene scelto come destinatario per diversi motivi:

  • Autorità sulla Scrittura: È il simbolo del legame tra esegesi biblica e autenticità della fede.
  • Esperienza di divisione: Per la sua storia personale di incomprensioni, dibattiti e passione per la verità, rappresenta colui che può comprendere e soccorrere chi si trova oggi in contesti di discordia o separazione.
  • Esempio di umiltà e dialogo: È raffigurato come custode del dialogo e della carità, due pilastri dell’ecumenismo contemporaneo.

Quindi, la preghiera a San Girolamo non è una semplice commemorazione del santo, ma un’implorazione affinché egli si faccia tramite presso Dio per le difficoltà e le aspirazioni delle comunità cristiane divise.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari principali dell’intercessione sono tutte le Comunità ecumeniche — cioè gruppi, chiese e credenti impegnati nel cammino verso l’unità — e, in senso più ampio, tutti i membri della Chiesa cristiana universale.

I bisogni invocati nella preghiera sono sia spirituali che, indirettamente, sociali:

  • Il dono di una rinnovata capacità di ascolto e l’umiltà di cuore: necessario per superare incomprensioni, pregiudizi e orgoglio dottrinale.
  • Il coraggio di superare le separazioni dottrinali e le barriere storiche: un invito a non fermarsi alle ferite del passato, ma a lavorare con risolutezza per l’unità.
  • La capacità di collaborazione evangelica, mettendo da parte ciò che ostacola la carità fraterna, per essere “testimoni credibili dell’Amore di Cristo nel mondo”.
  • Implicitamente, la richiesta riguarda anche il benessere spirituale e la pace delle comunità, considerata la sofferenza – talora anche fisica e sociale – che può derivare dalla divisione e dall’incomprensione tra fratelli nella fede.

Collaborazione, umiltà, riconciliazione, ascolto profondo e testimonianza credibile: questi sono i bisogni che la preghiera pone al centro dell’intercessione di San Girolamo.

4. I temi teologici principali (con citazioni bibliche e patristiche)

La preghiera si sviluppa attorno ad alcuni temi teologici fondamentali:

  • Unità della Chiesa: Un tema centrale della teologia paolina e della tradizione patristica. San Paolo scrive:
    “Uno solo è il corpo e uno solo lo Spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” (Ef 4,4-5).

    Anche i Padri della Chiesa, come Agostino, insistono sull’unità come segno della credibilità e della santità della Chiesa (“In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas” – “Nelle cose necessarie l’unità, in quelle dubbie la libertà, in tutte la carità”).
  • La carità fraterna e il dialogo: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri.” (Gv 13,35). San Girolamo stesso scrive:
    “Ignorare le Scritture è ignorare Cristo” (Prologo al commento su Isaia),
    ponendo il dialogo sulla Parola come base della comunione ecclesiale.
  • Il valore dell’umiltà: “Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili” (Gc 4,6). Solo nell’umiltà si possono riconoscere i doni presenti negli “altri fratelli”.
  • La testimonianza nel mondo: Essere “testimoni credibili dell'Amore di Cristo” richiama la missione affidata dal Risorto: “Voi sarete miei testimoni… fino ai confini della terra” (At 1,8).

Inoltre, la preghiera è intrisa di spirito patristico, perché il riferimento alle “difficoltà dell'incomprensione e della divisione” ricorda come i primi secoli della Chiesa siano stati modellati anche da fatiche e conflitti, superati solo attraverso il dialogo, la carità e la retta esegesi delle Scritture.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera è fondamentalmente una preghiera di intercessione: si domanda a San Girolamo di pregare per l’unità, l’umiltà e la carità nelle comunità cristiane. C’è anche una dimensione di invocazione, perché si apre con l’esaltazione dei meriti del santo e continua con le suppliche. Non mancano, però, elementi di lode (riconoscimento dell’opera di San Girolamo) e di penitenza velata (il riconoscimento delle nostre divisioni e limiti).

Per la sua natura, la preghiera trova il suo luogo nella preghiera comunitaria ed ecumenica, soprattutto nei contesti dove si riflette o si opera per la riconciliazione tra cristiani. È particolarmente indicata per veglie e incontri di Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 gennaio) o in occasione della memoria liturgica di San Girolamo (30 settembre).

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale/comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Per l’uso personale, questa preghiera può essere recitata:

  • Durante la meditazione quotidiana sulle Scritture, per domandare l’umiltà e lo spirito di unità raccomandati da San Girolamo.
  • Come atto penitenziale o di lode nei momenti in cui si percepiscono difficoltà nei rapporti fraterni, soprattutto tra credenti appartenenti a tradizioni o parrocchie differenti.

Nell’ambito comunitario:

  • All’inizio o alla conclusione di incontri ecumenici o pastorali.
  • Durante celebrazioni penitenziali comunitarie che abbiano come tema il cammino di riconciliazione e unità.
  • Particolarmente nella Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, come preghiera di intercessione e orientamento spirituale condiviso.
  • Nel giorno della memoria liturgica di San Girolamo (30 settembre), come parte della liturgia delle ore o della Santa Messa.

In tutti questi casi, la preghiera può essere arricchita dalla lettura di brani biblici consigliati (ad esempio Gv 17,20-23 o Ef 4,1-6) e dalla meditazione su testi di San Girolamo e altri Padri che riflettono sull’unità cristiana.
L’invocazione a San Girolamo può anche essere inserita nella preghiera universale dei fedeli nelle celebrazioni eucaristiche dedicate ai temi dell’unità e della riconciliazione.

In conclusione, questa preghiera offre un prezioso strumento di riflessione e supplica, utile in ogni tempo ma specialmente nei periodi dedicati al dialogo ecumenico e alla valorizzazione del magistero dei Padri della Chiesa, affinché “la Chiesa, nella sua molteplicità, possa risplendere dell’unica luce della Verità e della carità evangelica”.

Commenti

I commenti saranno disponibili a breve.