Coroncina a San Michele e ai Cori Angelici per la protezione spirituale

Destinatari:  San Arcangelo Michele Angeli
Beneficiari:  Fedeli Cristiani
Tipologie:  Coroncina
Coroncina a San Michele e ai Cori Angelici per la protezione spirituale
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Coroncina Angelica a San Michele Arcangelo e ai Nove Cori degli Angeli

O glorioso San Michele Arcangelo, guida celeste e custode dei figli di Dio,
a Te ci rivolgiamo con fiducia, invocando la Protezione Spirituale per noi e per tutta la Chiesa. Attraverso l’intercessione dei Nove Cori Angelici, Ti preghiamo:

1. Angeli, fedeli ministri dell’Altissimo, assistete la nostra vita quotidiana e proteggeteci da ogni male visibile e invisibile.

2. Arcangeli, araldi delle grandi missioni divine, illuminate i nostri cuori e rafforzateci nella fede e nella Speranza.

3. Principati, vigilanti protettori della Chiesa, guidate i nostri passi e custodite le nostre comunità nello spirito di unità e carità.

4. Potestà, difensori contro gli spiriti delle tenebre, scacciate ogni tentazione e donateci forza nelle prove.

5. Virtù, dispensatori delle grazie celesti, diffondete in noi la santità e colmateci del vigore spirituale di cui abbiamo bisogno.

6. Dominazioni, regolatori degli ordini angelici, rendete docili i nostri cuori alla volontà di Dio e sosteneteci nella lotta contro il peccato.

7. Troni, seggi della divina sapienza, ispirateci discernimento e fate risplendere nei nostri cuori la giustizia e la misericordia.

8. Cherubini, portatori della conoscenza divina, avvolgeteci nella luce della verità e custodite la nostra mente da ogni inganno.

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Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della Coroncina Angelica

La Coroncina Angelica a San Michele Arcangelo e ai Nove Cori degli Angeli è una preghiera profondamente radicata nella tradizione spirituale cattolica, risalente almeno al XVI secolo e diffusa da visioni riconosciute, come quella di Antonia d’Astonaco. La coroncina nasce come forma devota e meditativa per invocare la protezione del principe delle schiere angeliche — San Michele Arcangelo — e la collaborazione benevola di tutti gli ordini celesti a favore dei fedeli.
Dal punto di vista dottrinale, la coroncina trae fondamento dal riconoscimento del ruolo reale degli angeli nella storia della salvezza, testimoniato sia dalla Scrittura (ad esempio, Daniele 10, Apocalisse 12, Luca 1:26; Matteo 18:10) sia dalla tradizione della Chiesa.
San Michele è celebrato come difensore della Chiesa contro il male e le potenze demoniache (“Chi come Dio?” in ebraico Mi-ka-El) e la preghiera riflette la convinzione che tramite la sua intercessione e quella degli angeli si ricevano aiuto e protezione sia nelle battaglie spirituali che nei bisogni quotidiani.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

I destinatari principali della Coroncina Angelica sono San Michele Arcangelo e, attraverso di lui, i Nove Cori Angelici. L’invocazione a San Michele trova ragione nel suo ruolo biblico di guida delle milizie celesti (Apocalisse 12,7) e di protettore del popolo di Dio (Daniele 12,1). Gli altri otto cori — Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini, Serafini — rappresentano l’ordine e la gerarchia delle creature angeliche secondo la tradizione patristica, specie quella di Dionigi l’Areopagita, che sottolinea la loro specifica missione al servizio di Dio e a beneficio degli uomini.
Rivolgersi a loro significa riconoscere la loro presenza attiva nella storia della salvezza, e la possibilità di ricevere da ciascuno grazie secondo il proprio carisma specifico, dalla protezione all’illuminazione, dalla forza contro il peccato al discernimento spirituale.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni affrontati

La preghiera, pur rivolta agli angeli, è intercessoria per coloro che pregano e, più ampiamente, per la Chiesa tutta. I beneficiari diretti dunque sono:

  • La persona che recita la coroncina (bisogni personali, spirituali e materiali).
  • La comunità ecclesiale (protezione dalle insidie del male, unità, crescita nella fede).
  • I bisognosi, i tentati, i malati, i peccatori, i morenti, le anime del purgatorio (tradizionale destinazione delle intenzioni angeli).
Le richieste abbracciano bisogni spirituali (fede, speranza, carità, discernimento, resistenza al male) e fisici (protezione, salute, consolazione nella prova). La Coroncina si fa dunque voce dei timori e delle lotte dell’uomo in un mondo esposto a tentazioni, sofferenze, oscurità interiori ed esteriori, chiedendo soccorso celeste per superarle nella grazia.

4. Temi teologici principali e riferimenti biblico-patristici

La Coroncina pone al centro alcuni temi teologici di grande rilievo:

  • La lotta spirituale: “La nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma ... contro gli spiriti del male” (Efesini 6,12). La preghiera invoca la protezione nelle prove e tentazioni della vita.
  • Il ministero angelico: Dalla Genesi all’Apocalisse, gli angeli sono ministri di Dio a favore degli uomini (cfr. Ebrei 1,14: “Non sono forse tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ottenere la salvezza?”).
  • La comunione dei santi: La Chiesa è visibile e invisibile, fatta di uomini e creature celesti unite nella stessa lode e nello stesso intercedere.
  • La regalità di Cristo e la volontà divina: gli angeli stessi sono segno dell’ordine e della sottomissione a Cristo Re.
“Nessuno vi privi del premio, compiacendosi in pratiche di umiltà e di culto degli angeli...” (Col 2,18)

La teologia patristica (cf. Gregorio Magno, Tommaso d’Aquino, Dionigi l’Areopagita) sottolinea che, pur non adorando gli angeli, la loro intercessione è efficace “perché essi contemplano sempre il volto del Padre” (cfr. Matteo 18,10).

5. Genere di preghiera e collocazione liturgica

La Coroncina Angelica è anzitutto una preghiera di intercessione, poiché invoca aiuto e protezione; accanto troviamo la supplica (richiesta di grazie concrete), il ringraziamento (per la presenza e il ministero degli angeli) e anche la lode (per la grandezza di Dio riflessa nelle creature celesti). Essa non fa parte dell’Ufficio liturgico proprio, ma ha un largo uso devozionale, specie in occasione delle feste degli angeli (San Michele, 29 settembre; i Santi Arcangeli; Festa degli Angeli Custodi, 2 ottobre) o nelle ore di particolare bisogno (tempi di prova, malattia, minacce spirituali).
Anche la recita quotidiana, personale o in gruppo, è incoraggiata dalla tradizione — specie tra coloro che sostengono la necessità di risvegliare nella Chiesa la consapevolezza della presenza e del ruolo degli angeli.

6. Indicazioni pratiche per l’uso della Coroncina Angelica

  1. Preghiera personale: Può essere recitata come momento di protezione all’inizio e al termine della giornata, o quando ci si trova ad affrontare situazioni di particolare stress, paura, tentazione o bisogno di discernimento.
  2. Liturgia domestica e familiare: La Coroncina può essere pregata insieme come famiglia, specie in occasione di ricorrenze angeliche o per la protezione della casa e delle persone amate.
  3. Preghiera comunitaria: È adatta per gruppi parrocchiali, momenti di adorazione, novene, oppure all’interno di ritiri spirituali aventi come tema la lotta spirituale o la santificazione personale e comunitaria.
  4. Tempi dell’Anno Liturgico: Si raccomanda in modo speciale nelle seguenti occasioni:
    • 29 settembre: Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele.
    • 2 ottobre: Festa degli Angeli Custodi.
    • Durante la Quaresima o l’Avvento nei cammini di conversione e rinnovamento spirituale.
    • In situazioni di emergenza, per liberazione da mali fisici, morali e spirituali.
Consigliata la recita con devozione, credendo efficacemente nell’intercessione angelica e unendo la propria preghiera all’intercessione di tutta la Chiesa celeste e della Madre di Dio, per cui, come insegnava san Pio da Pietrelcina, “ogni invocazione a San Michele è risposta pronta del cielo contro ogni insidia del diavolo”.

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