Preghiera allo Spirito Santo, Soffio vitale, per Tutti gli Animali

Destinatari:  Spirito Santo
Beneficiari:  Tutti gli Animali
Temi:  Momenti felici
Tipologie:  Supplica
Preghiera allo Spirito Santo, Soffio vitale, per Tutti gli Animali
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Spirito Santo, fonte di ogni vita, a Te eleviamo la nostra supplica per Tutti gli Animali.

Ti preghiamo con il cuore colmo di desiderio affinché ogni creatura possa conoscere momenti felici, assaporare la gioia della libertà, la dolcezza del riposo, la bellezza del giocare e dell’essere amata.

Donaci la capacità di custodire la vita degli animali con rispetto e meraviglia, perché possiamo essere strumenti della Tua cura e della Tua bontà.

Fa’ che ogni animale possa trovare un luogo sicuro, dove la sofferenza lasci il posto al conforto e dove l’indifferenza si trasformi in attenzione e amore.

Ti supplichiamo, Spirito Santo: rendi i nostri cuori sensibili alla gioia degli animali, affinché anche la loro esistenza sia colma di serenità e vita felice.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera rivolta allo Spirito Santo per Tutti gli Animali si inserisce in un contesto spirituale che riconosce l’interdipendenza tra tutte le creature create da Dio. Questo approccio è maturato pienamente nel pensiero ecclesiale contemporaneo, in particolare attraverso il magistero di Papa Francesco con l’enciclica Laudato Si’, dove la “cura della casa comune” abbraccia l’umanità e tutta la creazione.

Nel contesto dottrinale, tradizionalmente la Chiesa ha affermato la bontà della creazione e il suo ordinamento verso la gloria divina. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: “La creazione ha la propria bontà e perfezione proprie, ma essa non è ancora perfetta. Essa è stata creata in stato di cammino (in statu viae) verso una perfezione ultima che le resta da raggiungere” (CCC 302). Gli animali fanno parte di questa creazione “in cammino”, chiamata a partecipare della redenzione finale, secondo la visione escatologica di Isaia e dell’Apocalisse.

Questa preghiera, quindi, riflette la crescente consapevolezza teologica dell’uomo come custode e non dominatore della creazione, con una responsabilità particolare verso le creature più vulnerabili.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

Il destinatario diretto di questa preghiera è il Spirito Santo, la Terza Persona della Trinità, invocato come “fonte di ogni vita”. Nella prospettiva cristiana, lo Spirito santifica tutta la creazione (Gen 1,2; Sal 104,30), la vivifica e la conduce verso la pienezza. Invochiamo lo Spirito perché Egli è colui che trasforma i cuori, dona empatia, consolazione e pace; è l’“artefice della vita nuova”, in grado di suscitare in noi la premura efficace per gli animali.

Perché lo Spirito? Perché è Lui che unisce e armonizza, che fa trovare nell’altro – anche nell’animale – un fratello da rispettare. Sant’Ireneo diceva: “Dov’è lo Spirito, là è la Vita” (Adversus Haereses III,24,1). Affidandosi allo Spirito, la preghiera entra così in uno spazio di comunione, superando l’indifferenza e illuminando il rapporto tra gli esseri umani e il creato.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I primi beneficiari sono esplicitamente Gli Animali tutti, creature senzienti capaci di sofferenza e gioia, spesso vittime di abbandono, sfruttamento o indifferenza. La preghiera chiede che possano gustare la gioia della libertà, il riposo, il gioco e l'essere amata: bisogni fondamentali che rispecchiano una profonda sensibilità verso il loro benessere fisico ed emozionale.

Si intercede anche per gli uomini, molti dei quali – “donaci la capacità di custodire…” – sono indirettamente beneficiari spirituali di questa preghiera. Si chiede una conversione interiore affinché sappiamo “custodire la vita degli animali con rispetto e meraviglia”, diventando strumenti di bontà divina. In questo senso, è una preghiera di guarigione del rapporto uomo-creatura, per superare il peccato dell’indifferenza e della crudeltà.

Affronta bisogni concreti: salvezza e sicurezza (“trovare un luogo sicuro”), fine della sofferenza e solitudine, ricerca dell’amore e del conforto. In un mondo ferito da abbandoni, abusi e degrado ambientale, la preghiera si fa segno di speranza e sollecitudine universale.

4. I temi teologici principali: citazioni bibliche e patristiche

I temi teologici centrali sono:

  • La bontà e la sacralità della creazione: Come ricorda il libro della Genesi, “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Gen 1,31). Ogni creatura, animale compreso, partecipa a questa bontà originaria.
  • La chiamata dell’uomo a custode e non a dominatore: Dio affida all’uomo il giardino perché lo “coltivi e lo custodisca” (Gen 2,15). La custodia implica rispetto, responsabilità e attenzione amorosa, non dominio arbitrario.
  • Lo Spirito Santo come datore di vita: “Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra” (Sal 104,30). Padre della vita, lo Spirito abbraccia ogni essere vivente e opera per la sua pienezza.
  • La compassione e la cura verso i più piccoli: Gesù insegna: “Non si vendono forse cinque passeri per due soldi? Eppure nessuno di essi è dimenticato davanti a Dio” (Lc 12,6). La premura divina abbraccia anche le creature apparentemente più insignificanti.

Il pensiero patristico, in particolare quello di san Basilio Magno, offre preghiere alle creature e chiede la benevolenza di Dio sugli animali; san Francesco d’Assisi, patrono degli ecologisti, chiamava “fratello” ogni animale ed esortava ad avere nei loro confronti atteggiamenti di amore e rispetto, come riflesso dell’amore divino universale.

“La carità verso le altre creature è inseparabile dalla carità verso Dio.”
— Papa Francesco, Laudato Si’, 92

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera in esame presenta diversi generi:

  • Intercessione: Si supplica il soccorso dello Spirito per gli animali, per i loro bisogni concreti e per la conversione dei cuori umani.
  • Lode e adorazione: È implicito il riconoscimento della grandezza dello Spirito Santo come arredatore della vita, presenza amorevole nella creazione.
  • Penitenza e conversione: Quando riconosce l’indifferenza umana (“dove l’indifferenza si trasformi in attenzione”), domanda trasformazione personale e collettiva.

Dal punto di vista liturgico, tale preghiera non appartiene ai testi “ufficiali” del Messale Romano, ma può trovare spazio nelle celebrazioni della Parola, nei momenti di preghiera comune (ad esempio nella Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato istituita da Papa Francesco), in oratori, catechesi e incontri di spiritualità ecologica. Alcune parrocchie, soprattutto in occasione della Festa di san Francesco (4 ottobre), celebrano benedizioni per gli animali, contestualizzando così le preghiere per il creato.

6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi liturgici

Questa preghiera può essere utilizzata in vari modi:

  • Preghiera personale: Ideale per arricchire la propria meditazione quotidiana, educando il cuore alla tenerezza verso tutte le creature di Dio. Può essere recitata durante la meditazione mattutina o serale, magari osservando la natura o pregando per un animale in difficoltà.
  • Preghiera comunitaria: Può essere inserita in servizi liturgici non sacramentali, come veglie per la creazione o giornate particolari sul rispetto animale. Può essere letta pubblicamente insieme alla meditazione di brani biblici pertinenti (Gen 1-2; Sal 104; Mt 6,26), seguita da intenzioni spontanee.
  • Tempi dell’anno liturgico:
    • Tempo del Creato (1 settembre - 4 ottobre): particolarmente adatta come preghiera di apertura o chiusura di incontri e celebrazioni ecologiche.
    • Festa di san Francesco d’Assisi (4 ottobre): in occasione della tradizionale benedizione degli animali.
    • Quaresima: per meditare il cambiamento dei cuori verso una maggiore compassione e sobrietà.
    • In caso di dolore per animali malati o sofferenti: come supplica di conforto e speranza.

Si può incoraggiare la recita anche in famiglia, coinvolgendo bambini e ragazzi per educarli fin da piccoli al rispetto del creato. Infine, può servire come spunto per momenti di silenzio, adorazione, oppure per motivare azioni concrete di assistenza e impegno nel volontariato animalista ed ecologista.

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