Lode a Dio per il dono di San Girolamo attraverso San Damaso
Ascolta la Preghiera
Lode a Te, Dio altissimo, creatore della vita e della speranza, sorgente di ogni verità!
Noi, umili fedeli, Ti ringraziamo con cuore colmo di gioia per il dono prezioso della Tua Parola, luce sul nostro cammino e fonte eterna di saggezza. Tu, nella Tua infinita bontà, hai ispirato i tuoi servi fedeli a rendere accessibili le Scritture a tutta la Chiesa.
Con profonda gratitudine, ti lodiamo per aver soffiato nel cuore del Papa Damaso il desiderio di rendere la Tua Parola comprensibile a tutte le genti, e per aver donato a San Girolamo la sapienza e la dedizione con cui ha tradotto la Vulgata. In questo modo, ci hai lasciato un tesoro inestimabile che ancora oggi nutre la nostra fede.
Lode a Te, Dio della Parola viva, che ci chiami ogni giorno a entrare in dialogo con Te attraverso le Scritture. Accresci in noi la sete della Tua Parola, rendi i nostri cuori aperti e docili, perché possiamo ascoltarTi in ogni pagina e riconoscere la Tua voce.
Ti esaltiamo, Signore, per il dono della Lettura della Parola: attraverso di essa cresciamo nell’amicizia con Te, troviamo conforto, ispirazione e camminiamo uniti come veri fratelli nella fede.
A Te la lode, la gloria e l’onore nei secoli dei secoli. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera nasce da un profondo senso di gratitudine e di lode per il dono delle Sacre Scritture e per coloro che, nella storia della Chiesa, si sono impegnati a comunicarle e renderle accessibili. Si colloca nel solco della tradizione cristiana che riconosce nella Bibbia la Parola viva di Dio, principio e fondamento della fede (Dei Verbum 21). Il riferimento esplicito a Papa Damaso e San Girolamo, protagonisti della storia della Vulgata, testimonia l’apprezzamento per il lavoro di traduzione, trasmissione e interpretazione della Scrittura come opera ispirata e guidata dallo Spirito Santo.
Sul piano dottrinale, la preghiera sottolinea che la Parola di Dio è al centro del cammino cristiano. La tradizione cattolica insegna che la Scrittura alimenta la fede, guida la vita morale e sostiene la speranza. È anche conforme al magistero della Dei Verbum, che raccomanda ai fedeli di accostarsi spesso alla Bibbia affinché diventi lampada ai nostri passi e luce sul nostro cammino (Sal 119,105).
Il testo esprime anche una pneumatologia implicita: è lo Spirito Santo che soffia ‘nel cuore’ dei santi e dei papi per rendere accessibile la Parola e per aprire il cuore dei credenti alla sua comprensione. Pertanto, la preghiera si inserisce in un contesto spirituale che riconosce la Scrittura come dono, compito e scelta guidata dalla grazia divina.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è rivolta direttamente a Dio Padre Altissimo, riconosciuto come Creatore, fonte di vita, speranza, verità e bontà. Ricorre costantemente la lode a Dio quale Dio della Parola viva, principio di ogni ispirazione e custode di ogni dono spirituale concesso alla Chiesa:
- Lode a Te, Dio altissimo
- Lode a Te, Dio della Parola viva
- Ti esaltiamo, Signore
- A Te la lode, la gloria e l’onore
Questo tono diretto mette al centro la relazione personale e comunitaria del fedele con Dio. Tuttavia, nella preghiera sono evidenziati anche i mediatori umani ispirati da Dio — Papa Damaso e San Girolamo —, ma sempre in relazione al movimento dello Spirito Santo e alla volontà divina: sono lodati e ricordati in quanto strumenti scelti da Dio per compiere il Suo progetto di salvezza.
Il perché di tale indirizzamento è dunque la riconoscenza per l’iniziativa divina e la consapevolezza della centralità della Parola come luogo di incontro, dialogo e amicizia tra Dio e l’uomo.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
Sebbene in questa preghiera non si trovino espresse esplicite intercessioni per singole categorie, i beneficiari sono implicitamente tutti i fedeli e l’intera comunità ecclesiale. Attraverso la memoria della traduzione della Scrittura, si intende il bisogno spirituale universale di comprendere, accogliere e vivere la Parola di Dio.
-
Bisogni spirituali affrontati:
- Accrescere la sete della Parola di Dio
- Avere un cuore aperto e docile per ascoltare la Voce divina
- Unità nella fede attorno alla Scrittura
- Crescere nell’amicizia con Dio
- Ricevere conforto e ispirazione per il cammino quotidiano
-
Bisogni fisici e pratici:
- Accessibilità reale e concreta della Scrittura a tutti i popoli e lingue
- Formazione di persone capaci di trasmettere e spiegare la Parola
La preghiera contiene una implorazione implicita affinché Dio continui a donare lo Spirito di sapienza ai Suoi fedeli, così che la Parola non resti oscura ma “fonte eterna di saggezza”. Ciò risponde anche a un bisogno di orientamento e consolazione nella vita della Chiesa e dei singoli, specie nei momenti di difficoltà o smarrimento.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
La preghiera sviluppa diversi temi teologici chiave:
-
Centralità della Parola: La Scrittura è “luce sul nostro cammino” (cfr. Sal 119,105) e motivo di lode continua:
"Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino." (Sal 119,105)
-
Accessibilità universale della Scrittura: L’opera di traduzione promossa da Damaso e Girolamo segue l’esempio apostolico:
"Andate dunque e fate discepoli di tutte le genti" (Mt 28,19)
San Girolamo scrisse:“Ignorare le Scritture è ignorare Cristo” (Commento a Isaia Cf. PL 24,17)
- Opera dello Spirito: La preghiera al Dio che "soffia nel cuore" richiama la dottrina dello Spirito Santo come ispiratore della Scrittura (2Pt 1,21) e della sua comprensione fra i fedeli.
- Dimensione comunitaria: La lettura della Parola avvicina i credenti fra loro, costituisce la “Chiesa della Parola”.
- Lode e ringraziamento: Fondamento di ogni vera preghiera cristiana (cfr. Ef 1,3–14).
La riflessione di San Gregorio Magno integra questi temi:
“La Scrittura cresce con chi la legge; contiene cose tanto semplici che anche l’umile vi trova conforto, e misteri tanto alti che stupiscono i sapienti”. (Moralia in Job, Prefazione 3)
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa preghiera si configura principalmente come preghiera di lode e ringraziamento. Celebra Dio come datore della Vita e della Parola, lo riconosce come fonte di ogni dono spirituale e storico fatto alla Chiesa, ed esprime profonda gratitudine per i doni ricevuti e la loro trasmissione.
Mentre la supplica e l’intercessione sono presenti più implicitamente (la richiesta che Dio “accresca in noi la sete della Tua Parola”), predomina il tono di esaltazione, esaudendo così quello che la liturgia definisce come preghiera di benedizione e di lode (benedictio et laus, cfr. CCC 2626-2628).
Liturgicamente, la preghiera si inserisce bene in momenti di ringraziamento:
- Letture dell’Ufficio delle Letture
- Adorazione eucaristica a tema biblico
- Giornate dedicate alle Scritture (ad es. Domenica della Parola di Dio)
- Momenti di apertura delle assemblee o dei gruppi biblici
6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi dell’anno liturgico
Uso personale:
- Récitala prima di leggere la Bibbia come invocazione dello Spirito per comprendere e interiorizzare il testo sacro.
- Utilizzala nei momenti di scoraggiamento spirituale come richiamo alla speranza vivificata dalla Parola.
- Può essere meditata durante la lectio divina, introducendo momenti di silenzio per lasciar risuonare le immagini e i temi evocati.
Uso comunitario:
- Adatta per aprire incontri di preghiera biblica, catechesi, gruppi di ascolto e formazione.
- Presa come preghiera conclusiva nei momenti comunitari di ringraziamento dopo una catechesi o la proclamazione solenne della Parola.
- Utile per celebrare feste liturgiche legate alla Scrittura (San Girolamo, Domenica della Parola di Dio, anniversari della pubblicazione della Bibbia, ecc.).
Tempi dell’anno liturgico:
- Settembre 30: Festa di San Girolamo (traduttore della Vulgata)
- Domenica della Parola di Dio (terza Domenica del Tempo Ordinario)
- Momenti di apertura di Anno Biblico o altri eventi ecclesiali legati alla Scrittura
- Durante Avvento e Quaresima, stagioni in cui la chiamata all’ascolto della Parola risuona con particolare forza
In sintesi, questa preghiera si offre come strumento di crescita spirituale e di comunione, favorendo un rapporto sempre più vivo e personale con Dio attraverso le Scritture e celebrando il dono della Parola, fondamento e nutrimento della fede cristiana di ogni tempo.
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