Litania ai Serafini e Cherubini per un'adorazione più profonda dei Fedeli Cristiani

Destinatari:  Serafini Cherubini
Beneficiari:  Fedeli Cristiani
Tipologie:  Litania
Litania ai Serafini e Cherubini per un'adorazione più profonda dei Fedeli Cristiani
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Litania per la Cura dei Bambini

O Serafini splendenti di fuoco divino, veglia­te sui nostri piccoli con ali d’amore,

Per la loro innocenza, intercedete presso il Signore,

O Serafini, illuminate la via dei nostri figli,

Noi preghiamo: custoditeli nella vostra luce.

O Cherubini, custodi della sapienza celeste,

Guidate i genitori nell’arte tenera della cura,

Donate discernimento e pazienza a chi educa,

O Cherubini colmi di grazia e comprensione,

Noi preghiamo: proteggete i cuori dei bambini.

Serafini, infuocate d’amore le nostre comunità,

Affinché nessun bambino sia trascurato o dimenticato,

Rendete forte il loro spirito e sereno il loro sonno.

Cherubini, difendete l’innocenza dal male,

Circondate ogni bimbo con ali di pura speranza,

Insegnateci a rielargire il dono della vita con cura e rispetto.

O Angeli beati, guidate le nostre mani e i nostri cuori,

Perché custodiamo ogni bambino come tesoro celeste,

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La Litania per la Cura dei Bambini affonda le sue radici nella tradizione cristiana della richiesta di intercessione angelica per la protezione e la crescita spirituale dei più piccoli. Fin dai primi secoli della Chiesa, gli angeli sono stati riconosciuti come servitori e messaggeri di Dio, preposti alla custodia dell’umanità, in particolare dei giovani e degli innocenti. Questa fiducia si fonda sia sulle Sacre Scritture sia sulle riflessioni dei Padri della Chiesa.

La litania fa esplicito riferimento a due cori angelici: Serafini e Cherubini, posizionati, secondo la tradizione, al vertice della gerarchia celeste (cfr. Dionigi l’Areopagita, De Coelesti Hierarchia). I Serafini, “splendenti di fuoco divino” (Isaia 6), rappresentano l’incandescente amore e la presenza di Dio, mentre i Cherubini sono i custodi della Sapienza e della conoscenza celeste (Genesi 3,24; Salmo 80,2).

Dottrinalmente, la preghiera si rifà alla convinzione secondo cui la grazia di Dio opera attraverso la mediazione delle creature celesti, poste a servizio degli uomini come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica:

“Tutta la vita della Chiesa beneficia dell’aiuto misterioso e potente degli angeli” (CCC, 334).
In questo contesto, la litania non solo invoca protezione fisica ma anche formazione spirituale, affinché bambini e adulti vivano nella luce e nell’amore divino.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge direttamente alle potenze angeliche, e in modo particolare ai Serafini e ai Cherubini. Scegliere questi cori ha un significato spirituale profondo: i Serafini sono invocati come fonte di calore spirituale, amore, energia, mentre i Cherubini incarnano conoscenza, discernimento e protezione.

Storicamente, la Chiesa insegna che gli angeli sono “servi e messaggeri di Dio”, al cui fianco è affidata la custodia dell’intera umanità e, in special modo, dei piccoli:

“Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nei cieli vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 18,10)
Affidare i bambini e chi si prende cura di loro a questi spiriti purissimi testimonia la consapevolezza della fragilità dell’infanzia e della missione, affidata a tutta la comunità, di proteggerla e coltivarla.

Oltre ai Serafini e ai Cherubini, la litania si allarga nella parte finale agli Angeli beati, coinvolgendo così l’intera schiera celeste e sottolineando l’importanza vitale della tutela angelica per ogni bambino.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La litania intercede in modo esplicito per tre categorie di beneficiari:

  • I bambini, oggetto privilegiato della supplica di protezione, salute, crescita e pace interiore.
  • Genitori ed educatori, per ricevere da Dio, attraverso gli angeli, luce nella responsabilità di formazione, discernimento e pazienza.
  • La comunità cristiana: affinché sia sostenuta nell’accoglienza e nell’attenzione verso tutti i bambini, specialmente quelli trascurati o dimenticati.

I bisogni affrontati sono spirituali – protezione dall’errore, dal male e dalle ferite dell’anima, guida nella fede, custodia dell’innocenza – ma anche fisici, come la salute e la serenità del sonno. L’allusione a chi “educa” richiama inoltre l’essenziale bisogno di modelli adulti ispirati, capaci di trasmettere sapienza e amore.

In particolare, la supplica che “nessun bambino sia trascurato o dimenticato” evidenzia una preoccupazione attuale: la tutela dei minori e la denuncia di ogni forma di abbandono, abuso o violenza domestica e sociale. La richiesta ai Serafini e ai Cherubini di difendere l’innocenza e infondere speranza coinvolge la dimensione più profonda del benessere infantile: quella dell’anima, della fiducia, della capacità di credere e di amare.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche pertinenti

Fra i temi centrali si segnalano:

  • La custodia angelica: Biblicamente, i bambini godono di una speciale protezione degli angeli (cfr. Matteo 18,10). Sant’Ambrogio scrive:
    “Noi siamo assistiti dagli angeli che Dio ha mandato come nostri custodi” (De officiis ministrorum, I, 31).
  • La dignità e sacralità dell’infanzia: Gesù richiama a considerare i bambini come esempio di accesso al Regno (cfr. Matteo 19,14).
  • L’educazione come dono e responsabilità: La sapienza chiesta ai Cherubini è in linea con la Bibbia che chiede di “istruire il fanciullo secondo la via da seguire” (Proverbi 22,6).
  • L'amore come fuoco purificatore: L’immaginario serafico richiama il “fuoco dell’amore” che purifica e trasforma, come nei racconti di Isaia (Is 6) e nella teologia di san Tommaso d’Aquino.
  • La comunione della Chiesa celeste e terrena: Il coinvolgimento degli spiriti celesti rimanda alla communio sanctorum, la solidarietà tra tutta la Chiesa, visibile e invisibile.
La litania unisce così richiami biblici (Matteo 18,10; Isaia 6; Proverbi 22,6) e spunti patristici, inserendosi nella ricca tradizione di invocazione della protezione angelica e della valorizzazione dell’infanzia.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questa composizione si presenta come una litania di intercessione, forma tipica nella tradizione cristiana, in cui la ripetizione delle invocazioni facilita il coinvolgimento orante dell’assemblea e il senso della supplica comunitaria. In essa si ritrovano anche elementi di lode (“O Serafini splendenti di fuoco divino”), di richiesta (protezione, guida, discernimento), e di affidamento finale a Dio Trinità.

Liturgicamente, tali preghiere sono usate nei momenti di benedizione dei bambini (per es. nella festa degli Angeli Custodi, il 2 ottobre), in riti particolari per le famiglie e negli incontri di catechesi o di educazione cristiana. Nella preghiera personale o comunitaria, le litanie assumono un ruolo significativo in novene, veglie di preghiera o momenti di intercessione per i piccoli e per chi si prende cura di loro.

Seppur non sia annoverata tra le preghiere ufficiali della liturgia romana, la struttura litanica rende questo testo facilmente adattabile nei riti paraliturgici, nelle celebrazioni domestiche o scolastiche, e come preghiera conclusiva di gruppi che operano per la tutela dell’infanzia.

6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi liturgici

Uso personale: Può essere recitata dai genitori, dai nonni, dagli insegnanti o da chiunque senta la responsabilità della custodia dei più piccoli, come supplica quotidiana al risveglio o prima di dormire, per affidare i bambini alla protezione angelica.

In ambito comunitario: Risulta particolarmente adatta per incontri di catechismo, celebrazioni scolastiche, benedizioni di famiglie o gruppi scout. La struttura litanica si presta a essere alternata tra guida e assemblea (“Noi preghiamo: custoditeli nella vostra luce”), favorendo così la partecipazione attiva dei fedeli.

Momenti e tempi liturgici indicati:

  • Festa degli Angeli Custodi (2 ottobre)
  • Festa della Sacra Famiglia
  • Giornata Mondiale per l’Infanzia e l’Adolescenza
  • Momenti di crisi (malattie, guerre, calamità) in cui la protezione dei piccoli è particolarmente urgente
  • Prima del riposo notturno dei bambini o degli adolescenti

Modalità di utilizzo:

  • Prega individualmente ripetendo le invocazioni per ciascun bambino della propria famiglia.
  • In famiglia, i ragazzi possono alternarsi nel leggere le diverse parti, favorendo così la catechesi domestica.
  • Nelle assemblee, può essere introdotta dopo la liturgia della Parola, come preghiera universale o come rito d’inizio/fine di incontri educativi.
  • Nelle scuole e nei gruppi di catechesi può essere usata come esercizio per insegnare il valore della preghiera di intercessione e della comunità.

In conclusione, la Litania per la Cura dei Bambini è una preghiera ricca di valore dottrinale, spirituale e pedagogico, capace di coinvolgere cuore e mente nella tutela dell’infanzia secondo il mandato evangelico, nella dolce luce degli angeli di Dio.

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