Intercessione a San Luca Evangelista per i giornalisti

Destinatari:  San Luca
Beneficiari:  Giornalisti
Tipologie:  Intercessione
Intercessione a San Luca Evangelista per i giornalisti
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San Luca, autore del Vangelo e degli Atti, modello di cronista attento e veritiero, a te affidiamo i giornalisti di tutto il mondo.

Tu che hai saputo narrare i fatti della vita di Gesù e degli apostoli con cura, precisione e onestà, intercedi per coloro che ogni giorno si dedicano all’arte del comunicare.

Ottieni per loro il dono del discernimento, affinché possano riconoscere la verità anche quando essa è scomoda, e abbiano il coraggio di comunicarla con rispetto verso le persone e con profondo senso di responsabilità verso la società.

Fa’ che le loro parole siano sempre fonte di costruzione, di giustizia e di pace, e che attraverso il loro lavoro sappiano rendere visibile la dignità di ogni essere umano.

San Luca, custode della verità narrata con carità, accompagna i giornalisti sulla via della luce e dell’onestà. Intercedi presso il Signore affinché la loro missione sia sempre guidata dalla passione per il vero e da uno sguardo misericordioso sul mondo.

Così sia.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera rivolta a San Luca, riconosciuto nella tradizione cristiana sia come evangelista sia come autore degli Atti degli Apostoli, nasce dalla consapevolezza del suo ruolo centrale nella trasmissione scritta del messaggio evangelico. Egli è ricordato non solo per il contenuto teologico dei suoi scritti, ma anche per lo stile accurato, ordinato e veritiero con cui ha narrato la vita e l’opera di Cristo e la storia dei primi cristiani. Questo carattere di cronista attento e veritiero, come richiamato all’inizio della preghiera, costituisce il fondamento spirituale della supplica rivolta a lui per tutti coloro che svolgono oggi il compito di raccontare la realtà: i giornalisti.

Dottrinalmente, la preghiera si inserisce nell’alveo della comunione dei santi, principio cattolico secondo cui i santi possono intercedere presso Dio per i fedeli sulla terra. San Luca viene invocato quale intercessore particolarmente idoneo per coloro che comunicano, poiché egli stesso fu testimone e messaggero ispirato. Tale invocazione si allinea con la tradizione di affidare a specifici santi le varie professioni o stati di vita, riconoscendo nel modello di Luca il riferimento ideale per i giornalisti, chiamati a esercitare il loro compito con cura, precisione e onestà.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

I destinatari primari di questa preghiera sono i giornalisti, definiti esplicitamente come “coloro che ogni giorno si dedicano all’arte del comunicare”. La scelta di affidarli all’intercessione di San Luca deriva dalla sua attività di narratore evangelico e di storico delle origini cristiane che, con minuzia e integrità, ha saputo trasmettere ai posteri ciò che egli stesso ha appreso da testimoni diretti (cfr. “Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti”, Lc 1,1-4).

I giornalisti sono dunque visti non solo come tecnici della comunicazione, ma come operatori di verità nel tessuto sociale: chiamati a raccontare i fatti con fedeltà, discernimento e coraggio, anche quando la verità può risultare scomoda o impopolare. La loro responsabilità è grande, poiché dalla rettitudine della loro opera dipende la formazione della coscienza pubblica e l’edificazione della società nella giustizia e nella pace.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede specificamente per i giornalisti, ma in modo indiretto beneficia l’intera società. I bisogni spirituali affrontati abbracciano:

  • Discernimento: la capacità di riconoscere la verità nei fatti complessi e nelle situazioni ambigue.
  • Coraggio: la forza di comunicare la verità anche quando essa va controcorrente o comporta rischi personali e professionali.
  • Onestà e responsabilità: la fedeltà ai principi dell’etica professionale e la consapevolezza del proprio ruolo pubblico.
  • Rispetto verso le persone: l’attenzione alla dignità di ogni essere umano, evitando di strumentalizzare o calunniare per interesse o superficialità.
  • Costruzione sociale: essere operatori di giustizia e di pace mediante il lavoro comunicativo.

Questi bisogni spirituali vanno oltre la sola sfera religiosa, toccando anche la vita civile e il benessere delle relazioni umane. Proteggere i giornalisti con l’intercessione di San Luca diventa dunque un atto di cura per la società stessa, affinché la comunicazione sia edificante e non distruttiva.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

La preghiera sviluppa numerosi temi teologici fondamentali:

  • Verità e carità: il binomio tra la verità da ricercare e trasmettere e la carità come modo di comunicarla (“San Luca, custode della verità narrata con carità”). Questa tensione riprende le parole di San Paolo: “seguendo la verità nella carità, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, Cristo” (Ef 4,15).
  • Missione della parola: la responsabilità della parola, che costruisce o distrugge (cfr. Gc 3,1-12). La preghiera chiede che “le loro parole siano sempre fonte di costruzione, di giustizia e di pace”.
  • Dignità della persona: ogni essere umano porta in sé l’immagine di Dio (Gen 1,27), e il racconto giornalistico deve rispettare e far emergere questa dignità.
  • Discernimento guidato dallo Spirito: come insegna la Scrittura, “esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1 Ts 5,21). Il discernimento è dono da invocare, specialmente dove la verità sembra oscurata o manipolata.
  • Passione per il vero: recuperando una dimensione di “fame e sete della giustizia” (Mt 5,6) che animava i profeti e i discepoli di Cristo.

Nei Padri della Chiesa, è San Girolamo a lodare particolarmente la precisione di Luca (“medicus diligentissimus rerum consequentia persecutus est”, Prefazio al Commento a Matteo), mentre la Redemptoris missio di Giovanni Paolo II ricorda la centralità della comunicazione nella missione della Chiesa (“I nuovi mezzi di comunicazione costituiscono strumenti potenti per l’evangelizzazione”, n. 37). Questi riferimenti mostrano l’attualità di affidare i comunicatori cristiani a un modello evangelico così alto come San Luca.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La supplica a San Luca può essere catalogata principalmente come preghiera di intercessione, poiché chiede il sostegno del Santo di fronte a bisogni concreti dei giornalisti e, tramite essi, della società. Tuttavia, contiene elementi di lode — riconoscendo in San Luca il modello di cronista — e di invocazione per alcuni doni specifici (discernimento, coraggio, rispetto, responsabilità).

Liturgicamente, non si tratta di una preghiera ufficiale del Messale né del Breviario, ma si inserisce nel ricco patrimonio delle orazioni devozionali e delle “preghiere per le professioni”. Può essere proposta nelle celebrazioni in occasione della memoria liturgica di San Luca (18 ottobre), nei momenti di preghiera organizzati dalle associazioni di giornalisti cattolici o in iniziative per il mondo della comunicazione, come la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e nell’anno liturgico

La preghiera può essere utilizzata in diverse modalità:

  • Preghiera personale: ogni giornalista, credente o chiunque operi nei mezzi di comunicazione, può recitarla al mattino o prima di iniziare il proprio lavoro, per chiedere l’aiuto e la guida del Signore e l’intercessione di San Luca.
  • Preghiera comunitaria: può essere inserita nelle intenzioni della preghiera dei fedeli durante la Messa della memoria liturgica di San Luca, oppure in altre solennità a tema comunicativo. Può essere recitata durante incontri associativi di giornalisti, assemblee diocesane o momenti pubblici di preghiera nei media cattolici.
  • Tempi dell’anno liturgico:
    • In particolare nel mese di ottobre, attorno al 18 (memoria di San Luca).
    • Durante la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra la domenica prima di Pentecoste.
    • Ogni volta che, per circostanze civili o sociali, si desidera affidare il mondo dell’informazione e della comunicazione alla protezione spirituale.

L’intensità della sua attualità permette di adottarla anche come modello per altre professioni che si confrontano con la verità e la trasparenza, affinché, sull’esempio evangelico di Luca, si costruisca una cultura della comunicazione che sia fondata sulla ricerca, la trasmissione e la testimonianza della verità nella carità.

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