Coroncina Angelica a San Michele per spezzare i legami con l'occulto

Coroncina Angelica a San Michele per spezzare i legami con l'occulto
Ascolta la Preghiera

Coroncina di Liberazione alla Santissima Trinità, a San Michele Arcangelo e ai Cori Angelici

Intento: Per la liberazione di tutte le persone oppresse dal maligno, specialmente da maledizioni, pratiche occulte, magia e spiritismo.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Trinità Santissima, fonte di luce, pace e salvezza, scendi con la Tua potenza su chi è oppresso e afflitto dal male. Rompi ogni legame che ci tiene prigionieri e donaci gioia, pace e libertà mentre invochiamo il Tuo Santo Nome.

Per intercessione di San Michele Arcangelo, Principe delle Schiere Celesti, e di tutti i Cori Angelici, Ti chiediamo, Signore, di tagliare ogni vincolo con il maligno, con il peccato, con la magia e con lo spiritismo. Spezza ogni maledizione, manifestata o nascosta, pronunciata o tramandata, presente o passata. Liberaci e libera tutti coloro per i quali ora Ti preghiamo.

Padre nostro...
Ave Maria...
Gloria al Padre...

San Michele Arcangelo, armato dalla forza della Santissima Trinità, difendici nella battaglia; sii il nostro rifugio contro la malvagità e le insidie del demonio. Supplichiamo umilmente: allontana Satana e tutti gli spiriti maligni che si aggirano nel mondo a danno delle anime.

Per ogni decina:

San Michele Arcangelo, potente nei combattimenti, liberaci da ogni male, spezzando catene e maledizioni!

(Ripetere 9 volte, una per ogni Coro Angelico: Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini, Serafini).

Alla fine della coroncina:

Santissima Trinità, per l’intercessione di Maria Immacolata, libera tutti gli oppressi dal maligno. San Michele Arcangelo e Cori Angelici, difendeteci oggi e sempre! Amen.

(Recitare con fede e abbandono, affidando al Signore ogni persona che necessita liberazione e guarigione.)

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della coroncina

La Coroncina di Liberazione alla Santissima Trinità, a San Michele Arcangelo e ai Cori Angelici nasce dalla profonda tradizione cristiana di combattere gli influssi del maligno attraverso la preghiera, la fede e l’intercessione dei santi e degli angeli. In molti testi biblici e patristici, la lotta contro il male non è solo una realtà simbolica, ma una concreta dimensione dell’esperienza cristiana (cfr. Ef 6,12: "La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro gli spiriti del male").

La coroncina si inserisce nel vasto patrimonio delle preghiere di liberazione, forma non sacramentale ma profondamente ecclesiale attraverso cui i fedeli si affidano a Dio per essere sanati, liberati e protetti dalle forze oscure. Il Magistero della Chiesa riconosce l’esistenza del demonio e la necessità della preghiera per contrastarne le insidie (Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2851-2854).

Questa pratica attinge sia alla dottrina trinitaria – cardine della fede cristiana – sia alla venerazione degli angeli, richiamando la presenza di San Michele Arcangelo come difensore nella lotta contro il male. La menzione dei Cori Angelici è radicata sia nella tradizione biblica (cfr. Col 1,16; Ef 1,21) sia nella liturgia e nella devozione, che riconoscono agli angeli ruoli specifici di protezione spirituale.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è primariamente rivolta a Dio Uno e Trino, riconosciuto come fonte assoluta di luce, pace, salvezza e potenza liberatrice. Segue poi una invocazione a San Michele Arcangelo, dalla tradizione biblica il Principe delle Milizie Celesti e il difensore del Popolo di Dio (cfr. Dn 12,1; Ap 12,7), e ai nove Cori Angelici, ognuno con uno specifico compito nella custodia, nella mediazione e nella lotta spirituale.

La motivazione per cui questi destinatari sono chiamati in causa risponde a una antropologia e una teologia della salvezza che vede in Dio la fonte dell’intervento liberatore, negli angeli gli strumenti e i custodi della libertà dei figli di Dio, e in San Michele il grande campione contro il male. Il ricorso a loro si fonda nella Scrittura e nella Tradizione: già san Gregorio Magno sosteneva l’importanza della gerarchia angelica nel rapporto tra Cielo e Terra.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La coroncina si configura come una vasta intercessione per tutti coloro che sono oppressi dal maligno, siano essi vittime di maledizioni, pratiche occulte, magia e spiritismo, o più genericamente sofferenti per qualsiasi forma di legame con il male (fisico, psicologico, spirituale).

I bisogni affrontati sono spirituali e fisici:

  • La liberazione dalle catene del peccato e delle influenze demoniache
  • La protezione da pratiche occulte (es. magia, spiritismo, maledizioni, trasmissioni generazionali)
  • La guarigione interiore dalle ferite inflitte dal maligno
  • La restaurazione della gioia, della pace e della libertà dei figli di Dio

La preghiera nutre un intento di compassione universale, aprendosi anche alla preghiera indiretta per coloro che altri ci chiedono di raccomandare (parenti, amici, sconosciuti). Ciò rispecchia l’atteggiamento della Chiesa che, come madre, prega per la liberazione e la guarigione di tutti coloro che soffrono sotto il peso del male, visibile ed invisibile.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

Diversi sono i temi teologici contenuti in questa preghiera:

  • La Trinità come fonte della liberazione: La fede nel Dio che salva agendo nella storia, manifestando la Sua potenza e misericordia.
    “Dio, infatti, non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione” (1Ts 4,7).
  • La lotta spirituale: La vita cristiana è battaglia contro il male, il peccato e le potenze oscure.
    “Siate forti nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio... per rimanere saldi contro le insidie del diavolo” (Ef 6,10-11).
  • Il ruolo degli Angeli e di San Michele: Secondo la tradizione (cfr. san Tommaso d'Aquino, "Summa Theologiae" I, q. 113), gli angeli accompagnano e proteggono i fedeli e lottano contro Satana. Michele, nell’Apocalisse, è guida della battaglia contro il drago:
    “Vi fu una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano con il drago” (Ap 12,7).
  • La necessità di spezzare i vincoli: La preghiera insiste sulla rottura di ogni legame con il male, anche generazionale, per entrare nella piena libertà dei figli di Dio (Gal 5,1).
  • L’intercessione della Vergine Maria: Il richiamo finale rinvia a Maria Immacolata, la “piena di grazia” capace di intercedere per la liberazione dal male (cfr. Lc 1,28; Gen 3,15; Gv 19,27).

5. Il genere di preghiera e la collocazione nella tradizione liturgica

Questa coroncina rientra pienamente nella preghiera di intercessione e di liberazione, con accenti di lode, supplica e affidamento. Accanto alla domanda di grazia, si inseriscono infatti la glorificazione del Nome di Dio e la richiesta di protezione costante dei santi e degli angeli.

Dal punto di vista liturgico, non appartiene alle preghiere ufficiali della liturgia della Chiesa (cioè non è parte del Messale Romano o della Liturgia delle Ore), ma si colloca nella devozione popolare, fortemente raccomandata dal magistero (cfr. Sacrosanctum Concilium, 13) laddove sostiene la fede, l’affidamento filiale e la lotta spirituale del Popolo di Dio. Si ispira alla nota preghiera a San Michele Arcangelo approvata da papa Leone XIII e alla tradizione delle “coroncine” ripetute (simili alla corona angelica e al rosario).

6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi forti

Questa Coroncina può essere efficacemente pregata sia personalmente che in comunità, adattandosi a molteplici bisogni e circostanze:

  • Preghiera personale: Adatta alla meditazione personale nei momenti di prova, scoraggiamento, percezione di tentazioni o oppressione, oppure come routine regolare per la protezione e la pace interiore.
  • Preghiera comunitaria: Può essere inserita in gruppi di preghiera, cenacoli carismatici, incontri di intercessione e di guarigione (sotto la guida di sacerdoti o laici preparati). È particolarmente significativa durante veglie di liberazione, momenti di rinnovo spirituale e preghiere collettive per situazioni gravi.

Tempi dell’anno liturgico in cui risulta particolarmente indicata:

  • Quaresima e Avvento: tempi di conversione, lotta contro il peccato e preparazione spirituale.
  • Giornate di memoria degli angeli: 29 settembre (Santi Michele, Gabriele e Raffaele), 2 ottobre (Santi Angeli Custodi).
  • In situazioni di prova: quando si percepiscono particolari attacchi spirituali o difficoltà inspiegabili.

Modalità di recita:

  1. Iniziare con un atto di fede e di abbandono, invocando la Trinità e l’intercessione angelica.
  2. Pregare le formule indicate per ogni Coro Angelico (possibilmente con una coroncina o tenendo il conto sulle dita).
  3. Alla fine, rinnovare l’affidamento a Maria, San Michele e ai Cori Angelici.
  4. Mantenere un atteggiamento di umiltà, fede, fiducia e perseveranza.

Infine, la coroncina va recitata con fede e abbandono, nell’affidamento costante al Signore, facendo proprio il desiderio cristiano di vedere ogni uomo e ogni famiglia “liberi perfettamente dal male” per camminare nella pace, nella gioia e nella gloria di Dio.

Commenti

I commenti saranno disponibili a breve.