Atto di fede a San Giustino Martire per la testimonianza dei Diplomandi

Destinatari:  San Giustino
Beneficiari:  Diplomandi
Temi:  Fede pubblica
Tipologie:  Atto di fede
Atto di fede a San Giustino Martire per la testimonianza dei Diplomandi
Ascolta la Preghiera

O glorioso San Giustino, martire della fede e difensore della verità, a te ci rivolgiamo noi, diplomati, in questo momento di passaggio e di impegno civile.

Con cuore tremante ma fiducioso, ti preghiamo di illuminare i nostri passi, affinché la nostra fede pubblica non sia solo una professione di appartenenza, ma un impegno concreto nella costruzione di una società più giusta e solidale.

Dona a noi la forza di testimoniare con coerenza i valori in cui crediamo, di difendere la verità con coraggio, anche di fronte alle avversità e alle incomprensioni.

Aiutaci a servire il bene comune con dedizione, a combattere le ingiustizie con determinazione, a promuovere la giustizia e la pace nel mondo.

Concedici, San Giustino, la grazia di essere testimoni credibili della nostra fede, esempi di integrità e di coerenza nella vita pubblica e privata.

Guida le nostre scelte, illumina la nostra mente e rafforza la nostra volontà, affinché possiamo essere sempre all'altezza del compito che ci attende.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto Spirituale e Dottrinale

La preghiera a San Giustino si colloca nel contesto della tradizione cristiana che invoca l'intercessione dei santi. La fede cattolica, basata su passaggi biblici come Ebrei 11,1 e Apocalisse 5,8, riconosce la comunione dei santi, una realtà di unità tra i fedeli sulla terra e quelli già glorificati in cielo. San Giustino, filosofo e martire del II secolo, è scelto come intercessore proprio per la sua spiccata difesa della fede cristiana nel mondo romano, un contesto che risuona con le preoccupazioni dei diplomati a cui la preghiera si rivolge.

La preghiera richiama la dimensione del martirio, non solo come sofferenza fisica, ma come testimonianza coraggiosa della verità, anche a costo di sacrifici personali (cfr. Apocalisse 2,10). San Giustino, affrontando le persecuzioni con fermezza, diventa un modello di vita cristiana in ambito pubblico e un esempio di coerenza tra fede e azione.

2. Destinatari e Motivazioni

La preghiera è espressamente indirizzata ai "diplomati", individui che si trovano in un momento di passaggio, impegnati nella vita pubblica e civile. La scelta di San Giustino come intercessore è particolarmente appropriata perché egli stesso fu un intellettuale che si confrontò con il pensiero del suo tempo, cercando di difendere e spiegare la fede cristiana nell'arena pubblica. I diplomati, nel loro ruolo, si trovano ad affrontare sfide analoghe: la necessità di confrontarsi con differenti punti di vista, di difendere i propri principi, di navigare in un mondo complesso e spesso contraddittorio.

3. Beneficiari e Bisogni

I beneficiari della preghiera sono in primo luogo i diplomati stessi. I loro bisogni spirituali sono evidenti: la richiesta di illuminazione per agire in coerenza con la propria fede ("fede pubblica" che si traduce in "impegno concreto"), la forza di testimoniare la verità anche di fronte alle avversità e la grazia di essere esempi di integrità. I bisogni fisici, seppur non esplicitamente citati, sono implicitamente compresi: la preghiera chiede la forza per affrontare le pressioni e le difficoltà inerenti al lavoro diplomatico, nonché la capacità di giudizio e di discernimento.

La preghiera, inoltre, intercede per la società nel suo complesso: la richiesta di "costruire una società più giusta e solidale", di "combattere le ingiustizie" e di "promuovere la giustizia e la pace nel mondo" estende i suoi benefici a tutta l'umanità.

4. Temi Teologici Principali

I temi teologici principali della preghiera sono: la testimonianza cristiana nella vita pubblica (cfr. Matteo 5,16: "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli"), la difesa della verità (cfr. Giovanni 18,37: "Pilato gli disse: «Allora sei tu re?» Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce»"), il servizio al bene comune (cfr. Matteo 25,31-46: il giudizio finale e l'importanza delle opere di misericordia) e la coerenza tra fede e vita (cfr. Giacomo 2,26: "Come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede senza opere è morta").

La preghiera riflette anche la teologia patristica, in particolare la preoccupazione per la difesa della fede nel mondo pagano, un tema centrale nel pensiero di San Giustino stesso, che utilizzava la filosofia greca per dialogare con i suoi contemporanei.

5. Genere di Preghiera e Collocazione Liturgica

La preghiera è principalmente una preghiera di intercessione, chiedendo a San Giustino di intercedere presso Dio per i diplomati. Contiene anche elementi di lode (riconoscimento delle virtù di San Giustino), di supplica (richiesta di aiuto e grazia) e di ringraziamento (implicito, nella fiducia riposta nell'intercessione del santo).

Non ha una collocazione specifica nella tradizione liturgica ufficiale, ma può essere utilizzata in contesti di preghiera personale, comunitaria o in occasione di eventi significativi legati alla vita professionale dei diplomati (ad esempio, prima di un importante incontro internazionale o di una missione diplomatica).

6. Indicazioni Pratiche

La preghiera può essere utilizzata nella preghiera personale come momento di riflessione e di richiesta di aiuto per affrontare le sfide della vita professionale e pubblica. È consigliabile leggerla con calma, meditando sul significato di ogni frase e chiedendo a San Giustino di illuminare e rafforzare la propria vocazione al servizio del bene comune.

In ambito comunitario, la preghiera può essere recitata in gruppo, ad esempio durante un incontro di formazione o di spiritualità per diplomati. La recita corale può rafforzare il senso di comunione e di sostegno reciproco, sottolineando l'importanza della testimonianza cristiana condivisa.

Per quanto riguarda i tempi dell'anno liturgico, la preghiera può essere particolarmente adatta durante le celebrazioni dedicate ai santi martiri, come anche durante il periodo della Quaresima, momento di riflessione e di impegno per la conversione personale e sociale.

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