Supplica a Santa Gianna Beretta Molla per la devozione dei medici

Ascolta la Preghiera
Santa Gianna Beretta Molla, tu che hai unito la scienza alla fede, e la tua professione medica alla più profonda devozione a Dio e ai fratelli, ascolta la nostra supplica.
Ti preghiamo umilmente: volgi il tuo sguardo materno su tutti i medici, tuoi colleghi, che ogni giorno affrontano la fatica e la responsabilità di curare con amore.
Intercedi presso il Signore perché possano essere strumenti della Sua Misericordia, capaci di unire competenza e cuore, professionalità e spirito di servizio. Fa’ che in ogni persona malata sappiano vedere un fratello, una sorella da accogliere, ascoltare e rispettare, come tu sapevi fare con amore e dolcezza, riconoscendo in ogni volto la presenza viva di Cristo.
Sostieni i loro passi nelle difficoltà, dona loro saggezza nelle scelte, pazienza nella fatica, coraggio nelle sfide e gioia nel servizio.
Santa Gianna, esempio di dedizione e carità, prega per tutti i medici, affinché possano essere testimoni autentici dell'amore di Dio tra i loro pazienti.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a Santa Gianna Beretta Molla si inserisce in un contesto spirituale profondamente cristiano, fondato sulla comunione dei santi e sulla certezza che ogni credente, per virtù battesimale e per la risposta personale alla chiamata di Dio, è chiamato ad incarnare la carità evangelica nelle realtà più concrete del vivere. Santa Gianna – medico, madre e donna di fede – ha testimoniato in modo esemplare l’incontro tra scienza e fede che è non solo possibile, ma costitutivo della visione cristiana del mondo, che riconosce in ogni atto di cura sanitaria un gesto di amore e una collaborazione all’opera creatrice e redentrice di Dio.
Questa preghiera si radica nel riconoscimento della santità laicale – promossa dal Concilio Vaticano II («Tutti i fedeli di Cristo sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità» — Lumen Gentium, 40) – e nel valore della professione umana vissuta come luogo di santificazione. Nello specifico, essa si ispira agli insegnamenti evangelici sulla misericordia e sulla sollecitudine verso i malati (Mt 25,40: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me»), mettendo in rilievo il legame intrinseco tra la pratica medica e l’esercizio della caritas cristiana.
L’intercessione richiesta a Santa Gianna sottolinea anche la dottrina della «comunione dei santi», secondo cui i santi in Paradiso pregano Dio a favore dell’umanità pellegrina sulla terra (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 956): la preghiera si rivolge ai santi come amici e modelli, capaci di sostenere e ispirare coloro che vivono la loro stessa missione, oggi.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
Questa preghiera è specificamente rivolta a Santa Gianna Beretta Molla come intercessore. La sua figura viene evocata non solo per la sua canonizzazione, ma per la speciale risonanza che la sua vita ha con il mondo della sanità: fu infatti una stimata medico pediatra, madre premurosa e cristiana impegnata.
Si sceglie Santa Gianna poiché ella incarna l’ideale di una professione vissuta come vocazione e servizio: la sua “scienza” non era mai scissa da una profonda devozione a Dio e ai fratelli, ed è oggi patrona e modello dei medici cristiani, specialmente per coloro che affrontano le sfide etiche, sociali e spirituali della professione sanitaria.
La scelta di interpellare Santa Gianna deriva dal desiderio di avere accanto una testimone credibile del Vangelo della vita, capace di capire in profondità i drammi, le fatiche ma anche la grandezza della missione medica e dell’accompagnamento ai sofferenti, in una società spesso segnata dall’indifferenza, dalla tecnologia impersonale e dall’usura interiore.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari diretti indicati dalla preghiera sono tutti i medici, ai quali la supplica chiede protezione, saggezza, forza nelle difficoltà e totale dedizione. L’intercessione copre numerosi piani di bisogni:
- Spirituale: capacità di riconoscere Cristo nel volto del paziente (cfr. Mt 25,40), autenticità nella testimonianza cristiana attraverso la professione, perseveranza nella carità anche quando è faticosa o poco compresa.
- Professionale: unire competenza tecnica e compassione, professionalità e spirito di servizio, integrando la scienza con la fede in modo coerente e fecondo.
- Umano-relazionale: esercitare pazienza, gentilezza, coraggio e gioia nel servizio, che sono virtù fondamentali per chi cura persone nella vulnerabilità.
- Fisico e psicologico: sostegno nelle fatiche, nelle prove, nei momenti di sconforto o burnout, e nella capacità di affrontare le sfide (emergenze, decisioni etiche, carichi di lavoro).
Ma l’intercessione, per il tramite dei medici, si estende a tutti i malati e i bisognosi, perché la qualità spirituale del medico ricade in benedizione sui pazienti e sulle loro famiglie.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
Sono diversi i temi teologici sottesi alla preghiera:
- La carità come cuore della professione medica: l’azione del medico è letta come partecipazione all’opera di Cristo guaritore e Salvatore. «Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del Regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità» (Mt 4,23).
- L’unione tra scienza e fede: si ribadisce che la vera “competenza” professionale esige anche uno “spirito di servizio”, come ricorda San Giovanni Paolo II ai medici: «La medicina, vissuta come servizio all’uomo e come missione cristiana, diventa luogo di santificazione e testimonianza» (Evangelium Vitae, 89).
- La misericordia come stile del medico: richiamo al tema biblico del “cuore di carne” (Ez 36,26) e della compassione di Gesù, che «vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati» (Mt 14,14).
- La presenza viva di Cristo nei sofferenti: «Ero malato e mi avete visitato...» (Mt 25). Questo fonda teologicamente l’inviolabilità e la dignità di ogni essere umano assistito dal medico.
- La comunione dei santi: «Tutta la Chiesa gode della comunione dei santi: cioè i beni spirituali della comunione spirituale fra i santi del Cielo, del Purgatorio e della Terra» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 958).
Un padre della Chiesa come San Gregorio Nazianzeno esaltava la figura del medico cristiano:
«Onore al medico che cura con la scienza ma anche con la bontà, come immagine della misericordia divina».
Il profilo di Santa Gianna, come “testimone autentica dell’amore di Dio tra i pazienti”, richiama infine la testimonianza laicale e la santità nelle realtà ordinarie, secondo la teologia della chiamata universale alla santità.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera rivolta a Santa Gianna è prevalentemente una preghiera di intercessione; si chiede infatti alla Santa di “intercedere presso il Signore” a favore di una determinata categoria di persone (i medici), ma al tempo stesso si riconosce e si loda la sua carità, la sua testimonianza, la sua dedizione evangelica (elementi di lode e memoria grata della santità).
Nella tradizione liturgica cattolica, tali preghiere vengono utilizzate soprattutto:
- nelle celebrazioni in memoria di Santa Gianna Beretta Molla (28 aprile)
- in occasioni particolari legate alla pastorale della salute (Giornata Mondiale del Malato, benedizione di medici e operatori sanitari, veglie di preghiera per la vita)
- nel contesto di gruppi o associazioni professionali cristiane, come le Associazioni Medici Cattolici
La preghiera si inserisce anche nella prassi della devozione privata, quale forma personale o comunitaria di affidamento e richiesta di grazie in situazioni di difficoltà legate alla cura e all’assistenza.
6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Questa preghiera può essere utilizzata in diversi modi:
- Preghiera personale: da parte di medici che desiderano affidare la propria professione e le proprie fatiche a Dio tramite l’intercessione di Santa Gianna, oppure da chiunque voglia pregare per i medici e gli operatori sanitari.
- Preghiera comunitaria: in parrocchie, ospedali, case di cura, durante incontri di pastorale sanitaria, momenti di benedizione di giovani medici o di inizio/fine anno lavorativo, durante ritiri spirituali di professionisti.
- Tempi dell’anno liturgico:
- In modo privilegiato il 28 aprile, memoria liturgica di Santa Gianna.
- Nel mese di febbraio (Giornata del Malato, 11 febbraio).
- Durante la Settimana Santa, tempo in cui si medita la Croce e la consolazione, o in Quaresima, tempo di servizio e carità.
- Quando si affrontano crisi sanitarie, emergenze, o la società è particolarmente provata da malattie.
Per introdurla in un momento di preghiera si può leggere una breve biografia di Santa Gianna, offrire la testimonianza di un medico cristiano, oppure inserire la preghiera tra le «preghiere dei fedeli» nella Messa o in una Liturgia della Parola.
La recita della preghiera può concludersi con il Padre Nostro o con la benedizione dei presenti.
Usando questa supplica, la comunità cristiana affida i medici all’intercessione di una delle sue più luminose testimoni, e rinnova la coscienza che ogni cura alla persona umana è incontro sacramentale con Cristo sofferente e risorto.
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