Preghiera di Intercessione alla Madonna di Lourdes per i Malati Terminali

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O Vergine Immacolata di Lourdes, madre di speranza e consolatrice degli afflitti, in questo momento ti affidiamo con fiducia i nostri fratelli e sorelle che affrontano il cammino della malattia terminale.
Ti chiediamo, Maria, di ottenere per loro la grazia della pace: quella pace profonda che nasce dall’incontro con il tuo Figlio Gesù e rischiara ogni tenebra.
Tu che conosci il mistero del dolore e della sofferenza, avvolgi i malati terminali nel tuo abbraccio materno e accompagna i loro giorni con serenità e consapevolezza.
Fa’ che portino negli ultimi momenti della vita uno sguardo fiducioso verso l’eternità, sostenuti dalla tua presenza dolce e dal conforto della fede.
O Maria, salute degli infermi, intercedi presso il Signore perché ogni cuore angosciato trovi la certezza dell’amore che non finisce, e la speranza della luce che splende oltre la morte.
Madonna di Lourdes, prega per loro e per noi.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera presentata ha le sue radici nel culto mariano, in particolare nella devozione alla Vergine Immacolata di Lourdes. Il contesto spirituale specifico è quello della intercessione di Maria per i malati terminali, una richiesta colma di speranza e fiducia nella sua maternità spirituale.
Il riferimento a Lourdes richiama le apparizioni mariane del 1858 a Bernadette Soubirous nella cittadina francese; da quelle apparizioni è sorto uno dei più grandi luoghi di pellegrinaggio e di guarigione per ammalati. La dottrina cattolica vede in Maria non soltanto la madre di Gesù, ma anche Madre della Chiesa (cfr. Lumen Gentium, 62) e “consolatrice degli afflitti”. Il riferimento all'immacolata concezione sottolinea la speciale vicinanza di Maria a Dio, che la rende modello di purezza e di intercessione.
Il testo prega Maria come Madre di speranza in un ambito di sofferenza massima – il tempo della malattia terminale – e fa leva sulla fiducia che il popolo di Dio nutre nel suo potere intercessorio presso il Figlio Gesù. Il mistero del dolore, che la Madonna di Lourdes ben conosce, viene qui letto non come uno scandalo senza senso, ma come una realtà abitata dalla presenza materna di Maria, capace di infondere pace e serenità a chi soffre.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge direttamente a Maria Vergine Immacolata apparsa a Lourdes, qualificata come “madre di speranza” e “consolatrice degli afflitti”. Si tratta dunque di un’invocazione mariana tipica della spiritualità cattolica, che si fonda sulla convinzione della potente intercessione di Maria presso Dio.
Perché rivolgersi a Maria in queste circostanze? Dal punto di vista dottrinale, Maria è riconosciuta come la mediatrice di grazia (cfr. San Bernardo di Chiaravalle: “De Maria numquam satis”), colei che più di ogni altro ha vissuto la sofferenza per l’umanità associata alla passione di Cristo (stabat mater dolorosa). Innumerevoli santi e la liturgia stessa esortano a ricorrere fiduciosi a Maria nei momenti difficili. In particolare, il titolo di “Salute degli infermi”, attribuito già nelle Litanie Lauretane, sottolinea la speciale cura materna esercitata da Maria verso il mondo della fragilità fisica e della sofferenza.
Il riferimento a Lourdes poi, rafforza l’idea della presenza di Maria accanto ai malati in modo materno e tangibile, come accade nei pellegrinaggi al santuario. Le sue stesse apparizioni, infatti, hanno dato consolazione e speranza a innumerevoli persone affette da malattie, provocando miracoli e conversioni.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari espliciti della preghiera sono “i nostri fratelli e sorelle che affrontano il cammino della malattia terminale”. Nei testi liturgici e nella tradizione cristiana, si tratta di una delle condizioni più radicalmente bisognose di sostegno – fisico, psicologico e spirituale.
I bisogni a cui la preghiera dà voce sono molteplici:
- La pace profonda, dono del Risorto (cfr. Giovanni 14,27 – “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”), specialmente per chi è tentato dalla paura o dall’angoscia davanti alla morte.
- La serenità e consapevolezza nel vivere con lucidità e speranza i giorni del morire.
- Uno sguardo fiducioso verso l’eternità, cioè la speranza cristiana della vita dopo la morte (1Corinzi 15,54 – “La morte è stata ingoiata per la vittoria”).
- Il conforto della presenza materna di Maria, che accompagna nella solitudine e nella sofferenza.
- La certezza dell’amore di Dio che non viene meno neppure davanti al limite estremo.
Inoltre, la preghiera ricorda brevemente chi intercede (“per loro e per noi”), ampliando così i beneficiari a tutti coloro che accompagnano i malati terminali, direttamente o nella preghiera.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
Tra i temi teologici emergenti nella preghiera, possiamo individuare:
- La mediazione materna di Maria: la richiesta di pace, serenità e intercessione evidenzia la credenza che Maria ottenga da Cristo grazie a favore dei suoi figli.
“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova...” (Preghiera a Maria, III sec.)
- Il mistero cristiano della sofferenza: Maria non è estranea al dolore, anzi ne conosce il mistero (“tu che conosci il mistero del dolore e della sofferenza”) come Madre del Crocifisso.
“E anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Luca 2,35)
- La speranza cristiana nell’eternità: la preghiera conduce chi soffre a guardare oltre la morte, confidando nell’incontro definitivo con Dio.
“Vedo i cieli aperti...” (Atti 7,56)
- La comunione dei santi: l’intercessione “per loro e per noi” evoca la solidarietà spirituale con i vivi e i defunti (cfr. Lumen Gentium, 49).
- La presenza della pace di Cristo nel morire: tema ricorrente nella S. Scrittura e nei padri (“In pace mi corico” – Salmo 4,9).
Padri della Chiesa come san Bernardo sottolineano che “nella pericolosità delle tempeste, guarda la stella, invoca Maria”, ribadendo il motivo della fiducia nell’ora della prova.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa è una preghiera di intercessione, tipicamente rivolta a Maria quale intermediaria presso Gesù, ma vi si riconoscono anche elementi di confidenza, speranza e lode (nella proclamazione dei titoli mariani).
Nella tradizione liturgica, simili preghiere vengono spesso inserite:
- Nei riti di unzione degli infermi e nella pastorale della salute.
- Durante vegli di preghiera per i malati o in prossimità del trapasso.
- Nelle celebrazioni mariane, specie nella memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes (11 febbraio), Giornata Mondiale del Malato.
- In pellegrinaggi, processioni o momenti di adorazione per l'affidamento dei sofferenti.
Il testo può essere utilizzato anche in contesti personali o familiari, per affidare concretamente nomi e volti di persone gravemente ammalate.
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nei tempi liturgici
La preghiera può trovare spazio sia nel silenzio personale, come supplica semplice e fiduciosa a Maria per un ammalato terminale a noi caro, sia nella preghiera comunitaria.
In preghiera personale:
- Recitare la preghiera per affidare a Maria il proprio dolore o quello di persone conosciute, magari aggiungendo nomi specifici.
- Meditarla davanti a un’immagine mariana, accendendo una candela come segno di speranza.
- Associarla alla recita del Rosario, in particolare ai misteri del dolore o nella conclusione del Rosario mariano.
In preghiera comunitaria:
- Durante le Messe per i malati, specie nei giorni dedicati alla Madonna di Lourdes e alla Giornata Mondiale del Malato (11 febbraio).
- Nelle veglie di preghiera nelle case di riposo, hospice, reparti ospedalieri o case private dove si accompagna un morente.
- Nei gruppi di volontariato che assistono malati terminali, come atto di affidamento a Maria alla fine di incontri o prima delle visite.
Nei tempi liturgici:
- Particolarmente adatta in Quaresima e nel tempo di Pasqua, quando la Chiesa riflette sul mistero della morte e resurrezione.
- Si può usare nelle Novene a Maria di Lourdes e in ogni tempo in cui si desidera implorare speranza e pace per gli ammalati.
In sintesi, questa orazione esprime la maternità di Maria negli ultimi momenti della vita, offrendo luce, speranza e pace a chi affronta la sofferenza e la morte, come un abbraccio affidato a Colui che è l’Autore della vita.
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