Preghiera al Santo Patrono Sant'Ubaldo per la Protezione di Gubbio

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Sant’Ubaldo, celeste protettore di Gubbio, a Te ci rivolgiamo con cuore unanime e fiducioso.
Veglia su questa nostra amata città, sui suoi vicoli antichi, sulle famiglie unite, sui giovani che crescono nella speranza e sugli anziani, testimoni di saggezza.
Difendi Gubbio dai pericoli della discordia, dall’ombra delle calamità e da ogni male che possa mettere in difficoltà la nostra comunità.
Illumina i nostri passi affinché, anche nelle avversità, non smarriamo la via della fraternità e della solidarietà.
Ti preghiamo: dona protezione a chi cammina per le nostre strade, conforto a chi soffre e coraggio a chi si sente solo.
Sant’Ubaldo, custodisci Gubbio come un padre amoroso e rendici degni della tua intercessione. Rendici strumenti di pace e unità, guidati dalla Tua bontà.
Perché sotto il Tuo sguardo vigile nessuna paura ci sfiori e ogni cuore ritrovi la luce della speranza.
Sant’Ubaldo, prega per noi e per Gubbio!
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a Sant’Ubaldo, celeste protettore di Gubbio si inserisce profondamente nella spiritualità cristiana che riconosce e valorizza l’intercessione dei santi. Il culto di Sant’Ubaldo affonda le radici nel XII secolo: Ubaldo Baldassini fu vescovo di Gubbio ed è celebrato per la sua vita esemplare di carità, governata da uno spirito di autentico servizio, umile, misericordioso e instancabile difensore della pace. La sua santità venne testimoniata già durante la vita — le fonti narrano guarigioni, conversioni e miracoli compiuti grazie alla sua preghiera e alla sua dedizione al popolo di Gubbio.
In ambito dottrinale, questa preghiera si collega a quanto affermato dal Concilio Vaticano II (cf. Lumen Gentium, 49-50), che riconosce l’unione spirituale dei membri della Chiesa tra “quelli che sono nel pellegrinaggio terreno e quelli che, avendo passato la morte, sono purificati oppure già godono della gloria”. I santi, in particolare, sono visti come “amici e intercessori presso Dio”, ai quali i fedeli si rivolgono per ottenere aiuto e ispirazione sulla via della santità.
La preghiera svolge il duplice ruolo di rafforzare la fede personale e rinsaldare il legame comunitario, specialmente nel contesto locale: l’invocazione a Sant’Ubaldo non è individualistica ma coinvolge l’intera città, richiamando il valore della comunione dei santi e della responsabilità reciproca nella costruzione del bene comune.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è rivolta direttamente a Sant’Ubaldo, considerato protettore celeste, modello di pastore e intercessore privilegiato presso Dio. Egli è venerato come patrono di Gubbio a motivo del suo servizio episcopale, vissuto nella carità e nella dedizione totale al popolo. Da secoli, gubbini e devoti lo invocano in ogni difficoltà, sentendolo vicino come “padre amoroso” che intercede e protegge la sua città.
Rivolgersi a lui non è superstizione, ma atto di fede nel valore dell’intercessione dei santi: la Chiesa, infatti, insegna che la preghiera ai santi si fonda sulla loro unione con Cristo e sulla carità che li unisce al Corpo mistico. Sant’Ubaldo è destinatario specifico di questa supplica perché la sua vita testimonia l’efficacia della preghiera vissuta con perseveranza, coraggio e spirito di fraternità — qualità che la preghiera stessa chiede di essere donate ai fedeli di Gubbio.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari di questa preghiera sono, esplicitamente, la città di Gubbio e i suoi abitanti, che vengono affidati a Sant’Ubaldo nelle varie stagioni della vita e contingenze della storia. Sono nominati:
- Le famiglie, perché siano unite;
- I giovani, che crescono nella speranza;
- Gli anziani, testimoni di saggezza;
- Chi soffre e chi si sente solo;
- L’intera comunità cittadina, minacciata da discordie e calamità.
Sul piano spirituale, la supplica affronta la richiesta di protezione dal pericolo della discordia, male ricorrente sia nelle relazioni civili che in quelle ecclesiali, e domanda che la città sia preservata dalla “ombra delle calamità” e da ogni male morale e fisico. Sottolinea la necessità di fraternità, solidarietà, conforto nella sofferenza, coraggio nella solitudine: bisogni tipicamente umani affrontati con lo sguardo rivolto a Dio.
In questo senso, la preghiera esprime tanto le necessità materiali (sicurezza, salute, serenità civile), quanto i bisogni spirituali (unità, speranza, pace, riconciliazione), abbracciando la condizione integrale della persona e della comunità.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche pertinenti
La preghiera sviluppa diversi temi teologici centrali nella tradizione cristiana:
- La comunione e intercessione dei santi: La tradizione cattolica, fondata anche su testi come Apocalisse 8,3-4 (“Un altro angelo... stette presso l’altare con un turibolo d’oro: a lui furono dati molti profumi, perché li offrisse con le preghiere di tutti i santi…”), riconosce che i santi intercedono per i vivi. Sant’Ubaldo, già “pastore buono”, prosegue la sua opera nell’unità con Cristo.
- La protezione e l’unità della comunità: “Veglia su questa nostra amata città... sulle famiglie unite, sui giovani… sugli anziani…”. Nella Scrittura, Gesù stesso prega per l’unità dei suoi (cf. Gv 17,21: “Perché tutti siano una sola cosa”). Nei Padri della Chiesa, Sant’Agostino affermava:
“Nel popolo di Dio, la pace sia l’anima della comunità”
- Il coraggio e la solidarietà nelle avversità: L’invocazione a non smarrire la via della fraternità anche nelle prove richiama Gal 6,2: “Portate i pesi gli uni degli altri”. Sant’Ubaldo, vissuto in tempi di guerre civili, è modello di pazienza e mediazione.
- La speranza come luce per la città e per i cuori: Nella Bibbia, la speranza è virtù teologale che sorregge nei momenti oscuri (Rm 15,13: “Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede”). Il santo è visto come guida verso questa luce.
Il filo conduttore, così, è la fiducia nella provvidenza di Dio agita attraverso la testimonianza dei santi, specialmente di chi, come Sant’Ubaldo, ha saputo vivere con pienezza il Vangelo tra la gente.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera analizzata appartiene in primis al genere dell’intercessione: si invoca Sant’Ubaldo perché interceda presso Dio a vantaggio del popolo, delle famiglie e di chi è in difficoltà. È anche una preghiera di supplica, dato il tenore umile e fiducioso delle richieste, ma include anche elementi di lode (“padre amoroso”, “guida di bontà”) e di fiducia nella sua custodia.
Nella tradizione liturgica locale e universale, preghiere a Sant’Ubaldo vengono recitate durante la sua festa (16 maggio), nella Solennità dei Santi Patroni e in occasioni di calamità o grandi eventi cittadini (come la celebre Corsa dei Ceri). Esse sono anche previste nelle novene, processioni, veglie di preghiera e momenti di crisi, sempre con il carattere comunitario e partecipativo tipico della religiosità popolare umbra.
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale e comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Questa preghiera può essere utilizzata quotidianamente sia a livello personale sia comunitario. Ecco alcune modalità concrete:
- Preghiera personale: chiunque, gubbini o devoti di Sant’Ubaldo, può recitarla in momenti di prova (malattia, smarrimento, discordia in famiglia) per chiedere protezione e ispirazione.
- Preghiera comunitaria: proposta durante le celebrazioni liturgiche (Messe, Lodi, Vespri) in tempo di novena, nei momenti di difficoltà cittadina (disastri naturali, crisi sociali) o come conclusione di processioni e incontri religiosi.
- Tempi liturgici speciali: particolarmente adatta nel mese di maggio, quando si celebra la festa di Sant’Ubaldo, e nelle festività dei santi locali. Può essere usata anche durante l’Avvento e la Quaresima per chiedere rinnovamento spirituale e sociale.
- Rinnovamento familiare: le famiglie sono invitate a recitarla insieme, magari durante la benedizione della casa o nei pasti, per rafforzare l’unità e la solidarietà domestica.
In qualunque contesto essa sia utilizzata, la preghiera “Sant’Ubaldo, celeste protettore di Gubbio” favorisce un senso di affidamento fiducioso alla custodia di chi, già vittorioso con Cristo, continua a vegliare dal cielo sulla vita concreta della Chiesa pellegrina nel tempo.
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