Offerta del giorno per la Giornata Missionaria Mondiale

Destinatari:  Gesù Cristo
Beneficiari:  Missionari
Tipologie:  Offerta del giorno
Offerta del giorno per la Giornata Missionaria Mondiale
Ascolta la Preghiera

Gesù Cristo, nostro Redentore,

In questa Giornata Missionaria Mondiale, Ti offro con cuore sincero tutte le mie preghiere, azioni e sofferenze di oggi. Desidero unirmi, nel silenzio della fede, al sacrificio e all’impegno di tutti i missionari che nel mondo portano il Tuo Vangelo con coraggio e amore.

Benedici, o Signore, questi tuoi instancabili servitori. Sostienili nella fatica, consolali nelle difficoltà e illumina il loro cammino con la luce dello Spirito Santo, perché possano essere segni viventi della Tua misericordia tra i popoli più lontani e nelle situazioni più ardue.

Rendi la mia offerta di oggi un piccolo seme che, insieme a quella di tanti fratelli e sorelle nel mondo, possa portare frutti di speranza, conversione e pace.

Ti affido i missionari: rendili forti nella fede, generosi nell’amore, perseveranti nella testimonianza. Dona loro la gioia di sentire la Tua presenza e la certezza che, anche nelle avversità, Tu cammini al loro fianco.

Per amore Tuo, Gesù, e per il bene del mondo intero, accogli questa mia offerta. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera presentata nasce in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, ricorrenza annuale istituita dalla Chiesa cattolica per ravvivare la coscienza missionaria di tutti i battezzati e sostenere materialmente e spiritualmente l’opera di evangelizzazione. Tale giornata fu istituita da Papa Pio XI nel 1926, sottolineando l’urgenza di rispondere al comando di Gesù: “Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo a ogni creatura” (Marco 16,15).

In questo contesto, la preghiera si radica profondamente nell’orizzonte spirituale della missione evangelizzatrice della Chiesa. Secondo la dottrina cattolica, infatti, la missione non rappresenta un accessorio della fede, ma ne costituisce una dimensione essenziale: “La Chiesa esiste per evangelizzare” (Paolo VI, Evangelii Nuntiandi, 14). Tutto il popolo di Dio, non solo i missionari “ad gentes”, è chiamato a collaborare, con la preghiera, il sacrificio e l’offerta, all’annuncio e alla testimonianza dell’amore di Cristo fino agli estremi confini della terra (Atti 1,8).

L’offerta della propria giornata — “preghiere, azioni e sofferenze” — è un chiaro richiamo alla spiritualità dell’Unione con Cristo, che la Chiesa insegna essere il cuore pulsante di ogni autentica opera missionaria: "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto" (Giovanni 15,5).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge direttamente a Gesù Cristo, nostro Redentore, riconosciuto come centro e fonte della missione cristiana. Egli è colui che ha mandato i suoi discepoli nel mondo e che, con il dono dello Spirito Santo, continua a guidare e sostenere la Chiesa lungo i secoli.

Scegliere di indirizzare la preghiera a Gesù, piuttosto che al Padre o allo Spirito Santo, sottolinea la consapevolezza che la salvezza e la vita nuova offerte nella missione hanno la loro origine, e costante compimento, nel Mistero pasquale di Cristo. L’appellativo “Redentore” ribadisce la dimensione universale della sua opera di salvezza: “Cristo è morto per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi ma per colui che è morto e risorto per loro” (2 Corinzi 5,15).

Il dialogo personale con Gesù evidenzia, inoltre, il carattere intimo della preghiera missionaria; essa impegna non solo il “fare” esterno, ma tutto l’essere del credente, chiamato a unirsi a Cristo in uno spirito di offerta, fiducia e abbandono amoroso alla sua volontà.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede esplicitamente per tutti i missionari impegnati nel mondo: religiosi, religiose, sacerdoti, laici e laiche consacrate, ma anche ogni battezzato che testimonia il Vangelo in contesti difficili e ostili. Ne riconosce il valore profetico e la fatica quotidiana, ricordando a Dio la necessità di benedizione, sostegno e consolazione per “questi tuoi instancabili servitori”.

I missionari affrontano numerosi ostacoli, fisici e spirituali: isolamento, incomprensione, povertà, pericoli, persecuzioni, malattie. La preghiera invoca per loro la luce dello Spirito Santo perché, anche nelle situazioni più ardue, possano restare segno della misericordia tra i popoli, aprendo vie di speranza, riconciliazione e giustizia. Inoltre, domanda per loro le virtù teologali e cardinali: fortezza, carità, perseveranza, gioia nella fede.

Il fedele prega anche per sé stesso e per tutta la Chiesa, offrendo la propria giornata come un “piccolo seme”, da unire a quello di “tanti fratelli e sorelle”, in una solidarietà spirituale che supera confini geografici e culturali. Così facendo, ciascuno diviene partecipe della missione, anche senza partire fisicamente verso terre lontane, condividendone gli esiti di speranza, conversione e pace.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche

La preghiera incarna diversi temi teologici centrali:

  • Universalità della missione: Tutti i popoli sono destinatari della salvezza, secondo il mandato di Cristo:
    “Fate discepoli tutti i popoli” (Matteo 28,19).
  • Unione mistica con Cristo: L’offerta delle proprie azioni e sofferenze si innesta nella spiritualità della “mistica dello scambio”, illustrata da san Paolo:
    “Completo nella mia carne ciò che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Colossesi 1,24).
  • Solidarietà ecclesiale: Il fedele riconosce di essere parte di una comunione universale e intercede per il “bene del mondo intero”, secondo l’esempio della Chiesa primitiva che “tutti erano un cuore solo e un'anima sola” (Atti 4,32).
  • Ruolo dello Spirito Santo: Il missionario è guidato e sostenuto dalla terza Persona della Trinità, come nel giorno di Pentecoste:
    “Riceverete la forza dallo Spirito Santo, che scenderà su di voi, e mi sarete testimoni” (Atti 1,8).
  • Imitazione di Cristo mite e misericordioso: L’invocazione a essere “segni viventi della Tua misericordia” richiama le parole di Papa Francesco:
    “La misericordia è il cuore pulsante del Vangelo” (Misericordia et misera, 12).

La dimensione pasquale della preghiera, infine, si coglie nella certezza che anche la sofferenza e il sacrificio possono essere trasfigurati in frutti di salvezza e di pace.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questo testo preghiera è principalmente un’intercessione, con elementi di offerta e di lode. Intercede presso il Signore per i missionari, offre al Redentore la propria giornata, riconosce e proclama la sua grandezza come fondamento della missione. Alcuni passaggi esprimono fiducia e abbandono, tipici delle preghiere di consacrazione e dedizione.

Nella liturgia cattolica, preghiere simili trovano posto, in modo particolare, durante la Giornata Missionaria Mondiale (la penultima domenica di ottobre), spesso recitate durante l’ nella Messa o nelle Veglie di preghiera missionaria. Tuttavia si integrano perfettamente anche nella preghiera personale quotidiana, come spunto di meditazione e offerta delle proprie fatiche in unione con tutta la Chiesa.

Si colloca inoltre nella tradizione delle offerte del mattino, ovvero quei testi in cui il credente presenta a Dio le attività, le gioie e le sofferenze della giornata, resa più significativa nel contesto missionario.

6. Indicazioni pratiche d’uso nella preghiera personale e comunitaria

Uso personale:
Questa preghiera si presta a essere recitata all’inizio della giornata, come offerta e consacrazione dei propri impegni, soprattutto in periodi dedicati al sostegno delle missioni. Può accompagnare un momento di silenzio oppure inserirsi nella recita del Rosario missionario, della Liturgia delle Ore o come preghiera conclusiva di meditazione personale.

Uso comunitario:
Durante la Messa della Giornata Missionaria Mondiale, può essere proclamata come intenzione nella Preghiera universale, o introdotta all’inizio della celebrazione per preparare il cuore dei fedeli. È adatta anche per momenti di Adorazione Eucaristica, durante Veglie di preghiera per le missioni, incontri di gruppi parrocchiali, Consigli pastorali o sessioni formative dedicate al tema missionario.

  • Durante l’anno liturgico:
    • Ottobre missionario: mese dedicato alla preghiera per le missioni, suggerito dalle Pontificie Opere Missionarie.
    • Giornate mondiali di preghiera (per la pace, per le vocazioni, ecc.): la preghiera può essere adattata come modello per altre intenzioni.
    • Tempi forti (Avvento e Quaresima): la dinamica dell’offerta e dell’intercessione ben si adatta al cammino di preparazione e conversione tipico di questi tempi.

Si può, infine, proporne la recita a bambini, giovani e adulti secondo le rispettive sensibilità, in modo da educare gradualmente all’universalità della Chiesa, alla comunione di beni spirituali e all’impegno missionario vissuto anche “restando”, mediante la preghiera, il sacrificio e la testimonianza.

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