Lamento a Dio per i Figli vittime di ingiustizia

Ascolta la Preghiera
O Dio, Padre dei deboli e custode dei puri di cuore, ascolta il mio lamento che si leva per i Tuoi Figli oppressi.
Perché, Signore, la giustizia sembra lontana? Perché gli umili sono oltraggiati e vessati, e il loro grido pare cadere nel silenzio? Il loro spirito è abbattuto, il loro cuore fiaccato, la loro speranza vacilla sotto il peso dell’ingiustizia.
Tu, che conosci ogni lacrima versata nel segreto, guarda la sofferenza di chi è stato privato di ciò che è giusto. Non allontanare il Tuo sguardo misericordioso dai Figli calpestati, non lasciare che l’oppressore trionfi sul povero e il potente soffochi la voce dei piccoli.
Perché ci sentiamo così impotenti davanti all’arroganza di chi domina e schiaccia? Dove sei, o Dio, quando viene derubato ciò che è dovuto ai Tuoi figli?
Ascolta questo grido che sale da chi non ha difesa; resta vicino a chi ha il cuore ferito dall’ingiustizia. Intervieni, Signore, secondo la Tua Verità: ristabilisci l’equità, rendi giustizia agli umili!
Consola chi è stato tradito e umiliato. Rinnova la speranza nel cuore degli innocenti. Fa’ che la Tua luce illumini le tenebre del sopruso e che si compia, per i Tuoi Figli, la Tua volontà di giustizia e pace.
A te affidiamo ogni lacrima e ogni speranza, Attendendo da te
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera proposta si inserisce in un quadro spirituale profondamente biblico e cristiano, dove l’esperienza del dolore, dell’ingiustizia e dell’oppressione viene portata davanti a Dio in atteggiamento di lamentazione e supplica. Questo tipo di preghiera trova le sue radici nei Salmi dell’Antico Testamento, in particolare nei cosiddetti salmi di lamento (ad esempio, Salmo 10, 22, 42, 43), in cui il credente eleva a Dio il suo grido nei momenti di angoscia e oppressione, chiedendo giustizia e consolazione.
Tale orazione riprende una visione di Dio Padre misericordioso e giusto, custode dei deboli e dei puri di cuore, un tema centrale nella Rivelazione biblica: “Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora” (Sal 68,6). Nella dottrina cristiana, Dio è il difensore degli umili e degli innocenti, colui che ascolta il grido degli oppressi e si fa vicino agli afflitti. La preghiera nasce dunque dalla consapevolezza della fragilità umana e dalla fiducia nella giustizia e nella misericordia di Dio, in linea tanto con l’insegnamento veterotestamentario che con quello evangelico.
Attraverso le sue invocazioni, questa supplica riflette la dottrina sociale cristiana, che richiama la responsabilità della comunità e dei singoli nel tutelare i più svantaggiati e denunciare l’oppressione: “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati” (Mt 5,6).
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è chiaramente rivolta a Dio Padre, riconosciuto come il riferimento supremo a cui il credente si rivolge nei momenti in cui la giustizia umana appare inefficace o assente. L’invocazione usa titoli teologici tradizionali (“Padre dei deboli”, “custode dei puri di cuore”), che sottolineano la bontà, la sollecitudine e la giustizia di Dio nei confronti del suo popolo, specialmente degli indifesi.
Il motivo di questa scelta è teologicamente significativo: quando le risorse umane non bastano, quando il sistema sociale o le forze dell’ordine non tutelano l’innocente, il credente si affida a Dio, l’unico capace di ristabilire l’ordine giusto e di intervenire nel profondo del cuore umano.
La preghiera si fa dunque atto di fede nella provvidenza divina e proclamazione dell’incrollabile fiducia nella capacità di Dio di ascoltare persino il grido segreto e silenzioso dei suoi figli.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
L’intercessione si alza specificatamente per i Figli oppressi, ossia per tutti coloro che subiscono ingiustizia, umiliazione, sopruso e privazione dei loro diritti. Sono chiamati in causa:
- Gli umili oltraggiati e vessati: chi nella società è calpestato, emarginato o usato come bersaglio della prepotenza.
- I poveri e i piccoli: secondo il lessico biblico, questi sono i preferiti da Dio, sempre sotto la sua predilezione.
- Chi ha il “cuore ferito” e lo “spirito abbattuto”: perseguitati, traditi, coloro la cui vita interiore è profondamente segnata dal dolore e dall’ingiustizia.
I bisogni affrontati dalla supplica sono sia spirituali che fisici:
- La richiesta di ascolto divino, per superare il senso di abbandono e silenzio.
- La domanda di giustizia concreta (“ristabilisci l’equità”), per vedere nella storia il trionfo della verità contro la prepotenza.
- La supplica di consolazione e speranza, affinché chi soffre non cada nello scoraggiamento e nella disperazione.
Sono implicati nella preghiera anche i bisogni più profondi della persona umana: il bisogno di dignità, di riconoscimento, di sicurezza, la guarigione dal trauma dell’oltraggio, la sete di una pace vera e duratura fondata sulla giustizia.
4. I temi teologici principali
La preghiera concentra una serie di temi biblici e patristici di grande rilievo:
- La giustizia di Dio: Dio si rivela come “giudice giusto” (Sal 7,12), “difensore dei poveri” (Sal 72,4). La supplica chiede che Egli intervenga “secondo la Tua Verità”, una frase che riprende la fedeltà di Dio alle sue promesse.
- La solidarietà divina con gli umili: Cristo stesso si identifica con gli ultimi (“In verità vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” Mt 25,40).
- La lamentazione e l’intercessione: la preghiera si muove nel solco dei “lamenti” biblici, dove il dolore dell’oppresso diventa preghiera collettiva della comunità. Nella tradizione patristica, san Gregorio Nazianzeno scriveva:
“La lacrima versata col cuore puro sale come incenso gradito davanti a Dio.”
- La speranza escatologica: la supplica si chiude con l’attesa della manifestazione della volontà di Dio di giustizia e pace, richiamando la promessa evangelica di una Beatitudine destinata agli afflitti (Mt 5,4; Ap 21,4 “Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”).
Attraverso queste tematiche, la preghiera diventa una professione di fede nella signoria di Dio sulla storia, in una speranza che non delude e nella chiamata alla conversione del cuore in favore dei piccoli e degli oppressi.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Il testo appartiene principalmente al genere della intercessione e del lamento, tipico della spiritualità biblica che vede nella supplica per gli altri un esercizio fondamentale della fede. C’è inoltre un elemento di fiduciosa invocazione della giustizia di Dio, con passaggi di consolazione e desiderio di lode futura (“Fa’ che la Tua luce illumini le tenebre del sopruso…”).
Nella tradizione liturgica, suppliche di questo tipo trovano posto:
- In momenti di preghiera comunitaria per i perseguitati, le vittime delle ingiustizie sociali o i poveri.
- Durante la Liturgia delle Ore, soprattutto nei Vespri e nelle Lodi, quando vengono proclamati i Salmi di lamento.
- In riti penitenziali o nella Liturgia della Passione (Settimana Santa), nei quali la Chiesa intercede per gli oppressi della terra.
Può essere adattata anche come preghiera intercessoria negli incontri di carità o nelle veglie per la pace e la giustizia.
6. Indicazioni pratiche: uso personale e comunitario e tempi dell’anno liturgico
Preghiera personale:
- Si può recitare questa preghiera in momenti di grande difficoltà personale o familiare, quando si sente il peso dell’ingiustizia o si soffre per la sofferenza di persone care.
- Può essere usata come parte dell’esame di coscienza, per sensibilizzare il cuore alle ferite del mondo e stimolare la solidarietà attiva.
- Prega lentamente, lasciando spazio al silenzio dopo ogni invocazione, meditando sulle situazioni in cui i “Figli oppressi” sono presenti anche nella propria esperienza quotidiana o sociale.
Uso comunitario:
- Recitala nella preghiera dei fedeli nella celebrazione eucaristica, specialmente nelle domeniche dedicate alla giustizia sociale, alla pace, o nelle Giornate mondiali di preghiera per i perseguitati.
- Adatta la preghiera per veglie, adorazioni e incontri associativi, unendo il lamento al canto di Salmi appropriati (Salmi 10, 22, 72, 130).
Tempi liturgici particolari:
- Quaresima: quando la Chiesa invita alla conversione e alla solidarietà verso i deboli.
- Settimana Santa: come meditazione sul Cristo “Servo sofferente” e vittima di ingiustizia.
- Novene per la giustizia e la pace, o in occasione di crisi sociali locali o mondiali.
In sintesi, questa preghiera possiede una profonda attualità e si rivela strumento efficace per educare al senso della giustizia cristiana, per domandare con fede l’intervento di Dio e per confortare chi è provato dall’ingiustizia.
Commenti
I commenti saranno disponibili a breve.
Preghiere per Dio
-
Preghiera Litania a Dio per Bambini Malati
-
Preghiera a Dio per i Problemi tra Marito e Moglie
-
Preghiera di perdono per gli imprenditori ricchi che hanno smarrito la via
-
Preghiera a Dio in Canto Ripetuto per la protezione degli amici cari
-
Preghiera a Dio per l'Anima di Papa Francesco
-
Preghiera di Ringraziamento a Dio per il Lavoro Svolto da Giovanni Paolo II
-
Preghiera a Dio per la Felicità dei Genitori
-
Preghiera a Dio per Papa Leone XIV
-
Preghiera di Lode a Dio per la Vita Comunitaria dei Fedeli
-
Lamento a Dio per i popoli in guerra
Preghiere per Figli
-
Preghiera a San Francesco e Santa Chiara
-
Preghiera a San Francesco per la Salute dei Figli
-
Preghiera a Papa Francesco per la protezione dei figli
-
Preghiera a Santa Chiara, Supplica per la Salute dei Figli
-
Preghiera di Invocazione a Santa Chiara per il lavoro dei figli
-
Preghiera a Santa Chiara d’Assisi per l’amore dei figli
-
Preghiera alla Madonna di Fatima per la pace nel cuore dei figli
-
Preghiera a Gesu Risorto per la serenità dei figli nella famiglia
-
Preghiera Serale allo Spirito Santo per la Salute dei Figli
-
Preghiera a Padre Pio per la Salute dei Figli
Preghiere per Giustizia degli umili
Preghiere di tipologia Lamento
-
Preghiera a Santa Chiara per seguire l'esempio di fede e amore di Papa Francesco
-
Atto di Fede con San Marchelmo di Deventer nelle Prove
-
Atto di Fede con il Beato Giovanni Colombini
-
Atto di Fede con San Pietro per il Santo Padre
-
Preghiera per il Papa a San Pietro Apostolo
-
Atto di Fede a San Pietro Apostolo per il Papa
-
Atto di Fede con Sant'Ignazio di Loyola per chi deve prendere decisioni importanti
-
Atto di Fede con San Tommaso Apostolo per chi dubita
-
Atto di Fede con San Pietro per chi ha ricevuto una diagnosi di cancro
-
Atto di Fede con Santa Faustina Kowalska nella Divina Misericordia