Filtri
Preghiere tipo Lamento
Lamento è una tipologia di preghiera caratterizzata dall’espressione del dolore, della sofferenza o dello smarrimento davanti a Dio. Si trova spesso nei Salmi, dove il credente chiede aiuto o consolazione. Liturgicamente, il lamento compare nelle celebrazioni penitenziali, nel tempo di Quaresima o durante la Liturgia delle Ore, in particolare nei Salmi lamentosi, che danno voce al bisogno di conforto e di giustizia di fronte alle difficoltà della vita.
Preghiere trovate: 4

Lamento alla Beata Anne-Marie Javouhey per gli Oppressi
O Beata Anne-Marie Javouhey, tu che hai ascoltato il pianto degli oppressi e hai spezzato le catene degli schiavi, accogli oggi il nostro grido di dolore.
Ti supplichiamo, intercedi per noi presso il Signore: guarda ai giovani cresciuti in famiglie segnate da problemi, violenza e schiavitù. Vedi, o Madre forte, le notti di paura, i giorni senza speranza, i sogni spezzati prima ancora di nascere.
Dove regnano lo sfruttamento, l’ingiustizia e la sopportazione senza voce, fa’ scendere la tua compassione. Rivolgiamo a Dio il nostro lamentoso canto: fino a quando, Signore, questi tuoi figli saranno oppressi? Fino a quando i potenti strapperanno la libertà e la dignità ai piccoli e ai fragili?
Ascolta la voce dei giovani che, tra le mura di una casa senza amore, subiscono umiliazione, sfruttamento e paura. Possa la tua intercessione portare luce nelle loro notti, e speranza nei loro cuori stanchi.
Beata Anne-Marie, che hai vissuto per restituire ai poveri la loro voce, intervieni per una rinascita di giustizia e di tenerezza. Guarisci le famiglie ferite, libera da ogni forma di schiavitù e oppressione, asciuga le lacrime di chi non trova rifugio.
O Dio della libertà e della pace, ascolta la supplica dei tuoi figli: metti fine ad ogni sfruttamento, dona la forza ai giovani perché possano alzarsi e ricostruire nonostante tutto. Per intercessione della Beata Anne-Marie Javouhey, concedi la liberazione e la tua misericordia a tutti gli oppressi

Preghiera alla Madonna Addolorata per chi ha perso un Figlio
Madonna Addolorata, madre trafitta dal dolore, tu che hai contemplato il volto straziato di tuo figlio e hai sentito il vuoto immenso della perdita, guarda oggi a noi, genitori segnati dalla morte dei nostri figli.
Perché, o Madre? Il nostro grido si leva, come il tuo presso la croce: perché siamo rimasti senza il sorriso, la voce, la carezza dei nostri figli? Il cuore ci si spezza ogni giorno, e le nostre mani cercano nel vuoto ciò che non tornerà più.
Solo tu conosci il peso dello strazio silenzioso. Tu che hai amato, tu che hai pianto oltre ogni misura umana, abbracciaci nei giorni bui, stringici quando il ricordo lacera e la speranza vacilla.
Aiutaci, Madonna del Dolore, a portare questa croce. Dona sollievo al nostro cuore infranto, fa’ che nella tua fede e nel tuo amore possiamo trovare un rifugio. Ricordaci che il Figlio, tuo e nostro, non è perduto ma vive nell’abbraccio eterno del Padre.
Resta accanto a noi, Addolorata; anche nel pianto, accendi una scintilla di speranza. Rafforza la nostra fede che ogni lacrima sarà un giorno asciugata, che il dolore può trasformarsi in attesa fiduciosa, che, un giorno, rivedremo i nostri figli nella luce della risurrezione.
Madonna di ogni dolore, consola i nostri cuori. Amen.

Lamento a Santa Liduina di Schiedam per i Malati Cronici
Santa Liduina di Schiedam, tu che hai conosciuto il peso devastante della sofferenza continua, guarda a noi, malati cronici, che viviamo giorni segnati dal dolore e dalla stanchezza senza fine.
Le nostre forze vacillano, il corpo ci tradisce, e spesso il cuore si perde nello scoraggiamento. Vediamo lontana la speranza, e ci sentiamo soli nelle nostre lotte silenziose.
Santa Liduina, che hai fatto della tua fragilità un ponte verso la Grazia, intercedi per noi affinché non venga mai meno la forza di sopportare, di rialzarci, di cercare ancora luce nel buio delle giornate disperse. Dona sollievo ai nostri corpi e infondi coraggio ai nostri spiriti oppressi.
Sentiamo il peso di ogni ora, e ci chiediamo: "Quando finirà questo cammino di fatica?". Ti affidiamo i nostri giorni fatti di lacrime, attese e silenzi. Chiediamo per noi e per tutti i sofferenti la capacità di credere ancora, anche quando non vediamo guarigione.
Santa Liduina di Schiedam, amica nostra nel dolore, prega per noi presso il Signore. Ottienici Consolazione e una speranza che non si arrenda, mentre camminiamo, anche zoppicando, nella nostra notte.
Amen.

Lamento alla Madonna Addolorata per i Genitori che hanno perso un Figlio
O Madonna Addolorata, Madre dal cuore trafitto, in questo giorno di pianto e oscurità, ci rivolgiamo a Te, che conosci il dolore più profondo.
Abbiamo stretto tra le braccia il nostro figlio, ora rapito dalla morte, e il nostro cuore è un abisso di solitudine. Come hai pianto ai piedi della Croce, comprendi il nostro lamento: perché il nostro amore è ferito a morte, e la vita ci sembra vuota, in balia del vento gelido della separazione.
O Madre, sposa del dolore, intercedi presso il Tuo Figlio per noi. Fa’ che tra le lacrime possiamo riconoscere ancora la speranza della Risurrezione, e che il nostro strazio trovi rifugio nel Tuo abbraccio materno.
Aiutaci a non cedere alla disperazione, ma a camminare con Te, che sei rimasta fedele nella notte più oscura. Sorreggici nel nostro cammino, finché, oltre i confini della morte, potremo ritrovarci nel Tuo Figlio, nella Luce eterna.
Madonna Addolorata, asciuga il nostro pianto, raccolgi il nostro grido, donaci conforto in questa valle di lacrime, e sostienici con la Tua presenza di Madre.
Il Lamento come Tipologia di Preghiera: Descrizione e Collocazione Liturgica
La preghiera di lamento rappresenta una delle forme più antiche e autentiche della relazione tra l’essere umano e Dio. Meno conosciuta e praticata rispetto alla lode, alla supplica o al ringraziamento, il lamento è tuttavia intimamente radicato nella Sacra Scrittura e nella storia spirituale, trovando espressione sia nella liturgia che nella pietà popolare.
1. Descrizione della Tipologia di Preghiera: Il Lamento
Il lamento è una preghiera di dolore, angoscia e protesta, nella quale l’orante esprime a Dio la sua sofferenza, il senso di abbandono, l’incomprensione delle prove della vita, talvolta persino la propria delusione o rabbia. Non si tratta dunque semplicemente di una “lamentela”, ma di una preghiera a cuore aperto, segnata da sincerità e fiducia radicale nella possibilità di rivolgere tutto – anche il negativo – a Dio.
In tale senso, il lamento si differenzia dalle preghiere di lode (che esaltano la grandezza di Dio), intercessione (che chiedono benefici per sé o altri), o di penitenza (che confessano il peccato). Il lamento accetta e presenta la fragilità, l’angoscia, il dolore, la perdita, come esperienza umana che si può e si deve condividere con Dio, qualunque sia la causa della sofferenza.
2. Collocazione nella Storia della Liturgia e della Pietà Popolare
Fin dall’Antico Testamento, e in particolare nei Salmi, la preghiera di lamento è onnipresente. Nel Salterio, circa un terzo dei salmi è considerato un “salmo di lamento” sia individuale che comunitario. Episodi paradigmatici sono il lamento di Giobbe, le Lamentazioni di Geremia, ma anche la preghiera di molti profeti e del popolo durante l’esilio. Nel Nuovo Testamento, Gesù stesso utilizza il lamento del salmo 22 (“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”) sulla croce.
Nella tradizione liturgica, elementi di lamento compaiono:
- Nelle Litanie dei Santi, con la ripetizione di “Kyrie eleison” (Signore, abbi pietà).
- Nella Liturgia delle Ore, attraverso la salmodia di lamento soprattutto nel periodo quaresimale o nei giorni di penitenza.
- Nella Liturgia dei Defunti, con salmi e antifone che danno voce al dolore della perdita e speranza nella resurrezione.
- Durante la Settimana Santa: le Lamentazioni del Venerdì Santo, i canti funebri (“Stabat Mater”), ecc.
Anche nella pietà popolare il lamento trova spazio: “Pie donne” e “Grida” nelle processioni pasquali, “lamenti” davanti ai misteri del dolore, quadri cantati o recitati nelle veglie.
3. Struttura Tipica e Caratteristiche Formali
Il lamento, pur nella varietà dei testi, presenta delle caratteristiche ricorrenti:
- Invocazione: Si apre spesso con il ricordo del rapporto con Dio (“Signore, mio Dio”, “Dio dei padri nostri...”).
- Esposizione del dolore: Descrizione sincera del male subito, interiore o esteriore (“Perché mi hai abbandonato?”, “Qual è il senso della mia sofferenza?”).
- Domanda: A volte in modo diretto o persino provocatorio, il fedele osa chiedere “Perché?”, “Fino a quando?”; domanda aiuto o liberazione.
- Riconoscimento di fede: Spesso, alla fine, una professione di fiducia (“Ma io confido in te...”, “Nonostante tutto, spero in te”).
Alcune caratteristiche formali tipiche sono l’uso di immagini forti e poetiche, la ripetizione, la drammaticità del linguaggio, l’alternanza tra abbattimento e riaccendersi della fede. Il lamento riesce così ad abbracciare tutta la gamma delle emozioni umane.
4. Esempi Noti di Preghiere di Lamento
Nel Salterio e nella Bibbia:
- Salmo 22: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
- Salmo 13: “Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi?”
- Salmo 42: “Perché ti abbatti, anima mia, spera in Dio...”
- Lamentazioni di Geremia: “Il Signore mi ha saziato d’amarezza...”
- Giobbe: “Mi rivolgo a Dio senza trovare risposta...”
Nella liturgia cristiana:
- Grido di Gesù sulla croce (Vangelo di Marco 15,34): “Elì, Elì, lemà sabactàni?”
- Stabat Mater: canto mariano che medita sul dolore di Maria presso la croce.
- Improperi del Venerdì Santo: antiche invocazioni che esprimono la tristezza per le offese al Signore.
Nella pietà popolare:
- Canti di lamento durante la Settimana Santa, spesso diffusi nel Sud Italia e nell’area mediterranea.
- Liturgie funebri con la recita del Salmo 130 (“Dal profondo a te grido, Signore”).
5. Valore Pastorale e Pedagogico della Preghiera di Lamento
La preghiera di lamento ha un profondo valore pastorale e pedagogico che si manifesta in diversi ambiti:
- Umanizzazione della fede: Il lamento permette di vivere la fede senza mascherare la sofferenza. Aiuta ad accogliere fragilità e vulnerabilità come elementi autentici del rapporto con Dio.
- Educazione alla sincerità: Nell’epoca dell’apparenza e della forza, questa preghiera educa a essere trasparenti davanti a Dio e agli altri, senza nascondere dolore e smarrimento.
- Risorsa per i momenti di crisi: Il lamento diventa un cammino di guarigione per chi affronta il lutto, la malattia, situazioni disperate, scandali o traumi nella vita della comunità.
- Strumento di solidarietà: Permette di condividere le sofferenze di chi è alla prova, di pregare con e per chi non ha più parole. Stimola all’ascolto della “voce di chi non ha voce”.
- Apertura alla speranza: Quanto più profondo è il lamento, tanto più può aprire all’affidamento a Dio: si grida il dolore, ma si rinnova anche la speranza, pur in mancanza di risposte immediate.
6. Consigli per l’Utilizzo nella Preghiera Personale e Comunitaria
Non sempre nella catechesi o nella vita liturgica c’è spazio per il lamento. Ecco alcuni suggerimenti pratici per valorizzarlo:
- Lettura e meditazione dei salmi di lamento: Aiutano a trovare parole bibliche per esprimere il proprio disagio o lutto, sia individuale che collettivo.
- Scrittura personale di lamenti: Si può provare a redigere la propria preghiera di lamento, seguendo lo schema biblico: invocazione, esposizione del dolore, domanda, affidamento.
- Uso liturgico nel tempo di penitenza o in eventi drammatici: La Chiesa può proporre momenti specifici di lamento (veglie di preghiera, adorazione, liturgie penitenziali) soprattutto davanti a catastrofi, lutti collettivi, crisi.
- Spazi di ascolto comunitario: Dare la possibilità ai membri della comunità di condividere e pregare insieme i propri dolori; fare memoria di eventi che hanno ferito la collettività.
- Elevare il lamento verso la speranza: Nel cammino spirituale, il lamento non è fine a sé stesso: ogni lamentazione andrebbe ricondotta a una rinnovata fiducia, anche se “a tentoni”, nella presenza silenziosa di Dio.
“La preghiera di lamentazione non è mancanza di fede, ma piuttosto la massima espressione di fiducia: Dio è così amico che si può piangere e protestare davanti a Lui.”
In conclusione, la preghiera di lamento rappresenta una via preziosa e umanissima della spiritualità cristiana. Offre al credente e alla comunità una grammatica per rivolgersi a Dio non solo nei giorni di gioia e gratitudine, ma anche nella notte oscura del dolore e dell’incomprensione, educando alla trasparenza, alla compassione e all’apertura alla speranza.
Esplora altre combinazioni:
Destinatari
Beneficiari
Temi
Destinatari + Beneficiari
Destinatari + Temi
Beneficiari + Temi
Destinatari + Beneficiari + Temi
- Preghiere a Madonna Addolorata per Genitori su Morte di un figlio di tipo Lamento (2)
- Preghiere a Santa Liduina di Schiedam per Malati cronici su Forza nella Sofferenza di tipo Lamento (1)
- Preghiere a Beata Anne-Marie Javouhey per Giovani con famiglie problematiche su Fine dello sfruttamento di tipo Lamento (1)