Preghiera a Sant'Agostino di Canterbury per l'Inghilterra

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Sant’Agostino di Canterbury, patrono devoto dell’Inghilterra, ascolta la voce del nostro cuore che oggi si leva a Te.
Tu che hai guidato i primi passi della fede su questa terra, abbi cura del popolo inglese, delle sue famiglie, dei suoi bambini, degli anziani, di ogni persona che ne abita i villaggi e le città.
Intercedi presso Dio affinché cresca la salute per tutti: donaci la forza di affrontare le malattie, la saggezza dei medici, la vicinanza di chi si prende cura degli altri.
Illumina il cammino di chi lavora per il benessere, infondi nei cuori coraggio, speranza e pazienza, affinché nessuno sia lasciato solo nel momento del bisogno.
Come guida e pastore, tu che sei il nostro patrono, veglia sull’Inghilterra: che in ogni casa fiorisca la compassione, che la solidarietà vinca la solitudine, che la gioia del Vangelo porti salute e vita piena a tutti.
Sant'Agostino, accogli questa nostra umile preghiera, e accompagnaci ogni giorno con la tua protezione. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera a Sant’Agostino di Canterbury, qui presentata, si inserisce in uno scenario spirituale profondamente radicato nella tradizione cristiana sia occidentale sia inglese. La figura di Agostino di Canterbury, monaco benedettino del VI secolo inviato da papa Gregorio Magno alla corte di re Etelberto, è celebrata come l’apostolo che condusse la missione evangelizzatrice tra i popoli anglosassoni. Egli divenne, attorno al 597, il primo arcivescovo di Canterbury ed è universalmente riconosciuto come il padre fondatore della Chiesa inglese.
Nel corso dei secoli, il culto dei santi, e più specificamente dei santi patroni, ha avuto nella preghiera di intercessione un comportamento costante: il fedele, riconoscendo la santità e il ruolo celeste di alcuni uomini e donne vicini a Dio, li supplica di intercedere presso il Signore per le necessità personali e comunitarie. Dal punto di vista dottrinale, la Chiesa cattolica insegna nel Catechismo (cf. CCC 956-958) che "l’intercessione dei santi" rappresenta una comunione e una solidarietà soprannaturale tra la Chiesa pellegrina sulla terra e quella gloriosa in cielo.
In questa preghiera, chi si rivolge a Sant’Agostino fa riferimento al suo ruolo storico (“hai guidato i primi passi della fede su questa terra”) e alla sua funzione attuale di protettore spirituale dell’Inghilterra (“patrono devoto”). Il testo mostra come la memoria della missione di Agostino continui a nutrire la spiritualità cristiana d’Oltremanica, offrendo un modello di guida, di carità e di intercessione.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
Questa invocazione è diretta specificamente a Sant’Agostino di Canterbury. La ragione di questa scelta si fonda su almeno tre motivi:
- Patronato nazionale: Agostino è riconosciuto come il santo patrono principale dell’Inghilterra. Perciò la preghiera ne evoca l’intercessione a beneficio di tutta la nazione.
- Modello di evangelizzazione: In quanto primo evangelizzatore del popolo inglese, è visto come padre nella fede, guida spirituale e custode del benessere umano e della salvezza delle anime di questa terra.
- Vicino alle necessità concrete della comunità: Il testo richiama Agostino anche come uomo di pragmatica carità e compassione pastorale, intercessore diretto presso Dio per tutti i bisogni spirituali e materiali del popolo.
La preghiera, dunque, non è rivolta a Dio direttamente, ma a un «amico di Dio» scelto come intermediario per la sua speciale relazione con il Signore, secondo la dottrina della comunione dei santi.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
L’intercessione di Sant’Agostino è qui richiesta a favore di un ampio ventaglio di destinatari e situazioni:
- Tutto il “popolo inglese”: L’intera comunità nazionale, senza esclusioni di età, classe sociale o luogo di residenza (“famiglie, bambini, anziani, villaggi e città”).
- Bisogni fisici: L’accento è posto sulla “salute per tutti”, sulla capacità di affrontare malattie, sulla sapienza dei medici e sulla dedizione di coloro che curano gli altri. Questa attenzione manifesta la convinzione che la fede abbracci anche le necessità corporali, in sintonia con Gesù che guariva i malati (cf. Mt 9,35).
- Bisogni spirituali: Il testo invoca forza, coraggio, speranza e pazienza, valori teologali necessari ad affrontare prove e sofferenze, nonché il fiorire di “compassione” e “solidarietà” come antidoto alla solitudine e alla disperazione.
- Pienezza di vita: Si auspica che “la gioia del Vangelo porti salute e vita piena a tutti”, con un chiaro rimando alla promessa cristiana di “vita in abbondanza” (cf. Gv 10,10).
La preghiera intende, attraverso l’intercessione del santo, trasformare la realtà delle persone, sia nelle loro afflizioni materiali, sia nella loro crescita nell’amore cristiano.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
Diversi sono i temi teologici che emergono da questa supplica:
- La comunione dei santi e l’intercessione: Chiedere al santo di ascoltare e agire è segno vivo della fede nel “Corpo mistico” di Cristo (1 Cor 12,12-27), dove le membra si sostengono reciprocamente. Come dice san Giovanni Damasceno:
"Coloro che sono morti, pur viventi in Dio, non sono separati da noi; possono molto con la loro preghiera e il loro patrocinio a nostro favore." (De fide orthodoxa, IV, 15)
- Compassione e solidarietà: Il testo è percorso dal tema della compassione (cf. Lc 10,33-37, il Buon Samaritano) e della solidarietà (Mt 25,35-40), chiamando l’intero popolo a riflettere la carità che Agostino stesso testimonia nella sua opera missionaria.
- Guarigione e salute: La richiesta di salute e d’aiuto contro la malattia richiama il ministero di Gesù e la cura della Chiesa primitiva per i malati (Gc 5,14-16: "Uno di voi è malato? Chiami i presbiteri della Chiesa...").
- Vangelo come fonte di gioia e vita piena: “La gioia del Vangelo” allude a Lc 4,18 (“mi ha mandato... ad annunziare ai poveri un lieto messaggio”) e a Gv 10,10 (“sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”), eco dell’insegnamento patristico secondo cui la fede rinnova l’uomo nella sua integrità.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione liturgica
La preghiera qui esaminata è principalmente una preghiera di intercessione: il fedele non si limita a lodare il santo o ringraziarlo, ma gli affida bisogni concreti, chiedendone l’intervento presso Dio. Tuttavia, essa contiene anche elementi di lode (riconoscimento del ruolo di Agostino come “patrono devoto” e “guida”) e di supplica.
Nella liturgia della Chiesa cattolica, le preghiere ai santi trovano spazio:
- nelle Litanie dei santi (in particolare nelle celebrazioni solenni)
- nelle Messe in memoria dei santi e dei patroni locali
- in paraliturgie, novene, processioni e preghiera personale o domestica
La memoria liturgica di Sant’Agostino di Canterbury si celebra il 27 maggio; in questa data, e in circostanze di crisi (ad esempio epidemie o gravi difficoltà sociali), tale preghiera acquista particolare rilievo.
6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e nel tempo liturgico
Questa invocazione può essere impiegata in molti modi:
- Preghiera personale: Può essere recitata come espressione di affidamento quotidiano, in momenti di paura, malattia o incertezza, soprattutto da chi vive nel Regno Unito o ha legami affettivi/spirituali con l’Inghilterra.
- Preghiera comunitaria: Trova naturale collocazione durante celebrazioni eucaristiche o paraliturgiche il 27 maggio (festa di Sant’Agostino di Canterbury), durante le litanie, o in occasioni di crisi sanitaria/sociale nazionale (ad esempio come supplica di fronte a epidemie).
- Nei riti pubblici: Può essere inserita in processioni, veglie di preghiera, momenti di adorazione eucaristica o celebrazioni cittadine e diocesane per invocare la protezione “del patrono”.
- In famiglia: Le famiglie la possono utilizzare per chiedere la benedizione sugli adulti, i bambini e in particolare sulle persone fragili o anziane.
- Durante determinati tempi liturgici: Oltre al 27 maggio, la preghiera può essere usata nel Tempo Ordinario come intercessione per la Chiesa locale, in Avvento e Quaresima per prepararsi maggiormente alla conversione spirituale del popolo inglese.
In tutti questi contesti, la supplica a Sant’Agostino esprime la fede viva nella comunione ecclesiale e stimola la crescita della solidarietà, della carità fraterna e della speranza cristiana nella società.
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