Offerta a Santa Brigida di Svezia per la vita coerente dei Governanti

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O Santa Brigida di Svezia, patrona d’Europa, affidiamo a te i governatori delle nostre nazioni, coloro cui è stato affidato il compito difficile di guidare i popoli.
Ti offriamo, attraverso le nostre preghiere, tutte le loro decisioni e responsabilità. Sostienili, o Santa Brigida, affinché la loro vita pubblica e privata sia sempre ispirata alla coerenza e alla fedeltà ai valori cristiani, quali la giustizia, la verità, l’umiltà e la carità.
Ottieni per loro la grazia di saper scegliere il bene comune sopra ogni interesse personale, di testimoniare con coerenza la fede nell’agire quotidiano, e di essere per tutti esempio di integrità e servizio.
Ti supplichiamo, santa madre spirituale, accompagna i governatori con la tua intercessione, perché possano essere strumenti di speranza, di pace e di amore nelle loro comunità, realizzando ogni scelta alla luce del Vangelo.
Santa Brigida,
fa’ che la loro vita sia una continua offerta a Dio e agli uomini,
per il bene delle nazioni e la gloria del Signore.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera dedicata a Santa Brigida di Svezia emerge da un contesto spirituale profondamente radicato nella tradizione cristiana dell’intercessione dei santi e nel riconoscimento della loro funzione di mediatori presso Dio. Santa Brigida, una delle figure più illustri del XIV secolo, è riconosciuta per le sue visioni mistiche, la sua riforma della vita religiosa e la sua instancabile attività a favore della Chiesa e della società del suo tempo. La sua santità, testimoniata da opere di carità e da una profonda vita di preghiera, è oggi riconosciuta in tutta Europa, tanto che Giovanni Paolo II l’ha dichiarata compatrona del continente nel 1999, sottolineando l’attualità del suo messaggio spirituale e sociale (Spes Europae).
Dottrinalmente, il ricorso all’intercessione di Santa Brigida si fonda sul principio della “comunione dei santi” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 956), ossia la certezza che i santi, uniti a Dio, intercedono per i vivi e per i loro bisogni. La preghiera si incardina in una spiritualità ecclesiale in cui si riconosce che la guida della società, in particolare da parte dei governanti, deve essere sostenuta dalla grazia divina e orientata dai valori evangelici.
Inoltre, questa supplica si inserisce nella tradizione della Chiesa di pregare per le autorità (cf. 1 Tim 2,1-2: “Raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità”), in modo che l’autorità umana sia strumento di bene e di pace.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è indirizzata a Santa Brigida di Svezia, figura la cui vita traversa la dimensione mistica e quella sociale. È a lei che ci si affida come intercessrice, patrona d’Europa e madre spirituale capace di comprendere le sfide dei governanti. Santa Brigida, vissuta in un tempo di crisi e di profondi mutamenti politici e religiosi, fu nota per la sua capacità di dialogo con capi di Stato e sovrani europei, a cui rivolgeva esortazioni affinché conducessero i popoli verso la giustizia e la pace.
Il motivo della scelta di Brigida come destinataria risiede nel suo carisma specifico: santa laica, madre di famiglia, pellegrina e consigliera di re e papi, ella offre un modello di santità incarnata nella realtà sociale e politica. Da qui la sua attualità quale intercessora per coloro che rivestono ruoli di responsabilità pubblica e che necessitano di ispirazione, saggezza e coraggio per orientare le proprie decisioni al bene comune.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari principali della preghiera sono i governatori delle nazioni, ovvero tutti coloro che hanno il compito di guidare popoli e istituzioni. L’intercessione invoca su di loro l’aiuto della grazia per affrontare le molteplici sfide del governo: non solo esigenze amministrative o politiche, ma soprattutto bisogni spirituali, quali:
- la coerenza tra fede e vita pubblica;
- la fedeltà ai valori cristiani: giustizia, verità, umiltà, carità;
- la capacità di anteporre il bene comune agli interessi personali;
- la testimonianza della fede nell’agire quotidiano;
- l’integrità morale e il senso del servizio.
Il testo manifesta anche il desiderio che i governanti divengano strumenti di speranza, pace e amore sociale, rispondendo ai bisogni concreti delle comunità, soprattutto in tempi di crisi, divisione o difficoltà. I bisogni fisici, pur non citati direttamente, sono impliciti nelle richieste: decisioni giuste, pace sociale e promozione del bene implicano attenzione alle condizioni materiali di vita dei cittadini.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
L’orazione è ricca di tematiche teologiche, tra cui emergono:
- La regalità sociale di Cristo: la supremazia dei valori evangelici nell’orientare l’azione politica richiama la tradizione della Chiesa, che vede nel Vangelo la norma eminente anche per la vita pubblica (Gaudium et Spes, n. 73).
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L’intercessione dei santi: il ricorso a Santa Brigida richiama la dottrina della comunione dei santi (“I santi... non cessano di intercedere per noi presso il Padre”, CCC 956). Sant’Agostino, a proposito dell’intercessione, affermava:
“I santi sono nostri modelli, e i nostri intercessori presso Dio. Ci stanno innanzi come esempio e ci assistono con la loro preghiera.”
- Bene comune, giustizia e conversione: la supplica per il bene comune e per la giustizia richiama il dettato biblico (“Cercate innanzitutto il regno di Dio e la sua giustizia”, Mt 6,33).
- Vocazione al servizio e alla carità politica: Linea suggerita da Paolo VI nell’Evangelii Nuntiandi e da Benedetto XVI in Caritas in Veritate, dove si auspica una “carità politica” quale esercizio della carità cristiana nei compiti pubblici.
- L’offerta della vita e la testimonianza del bene: La dimensione sacrificale dell’azione politica come servizio per Dio e per gli uomini richiama l’esortazione paolina: “Vi esorto, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1).
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa è una preghiera soprattutto di intercessione, poiché si invoca l’aiuto di una santa per intercedere presso Dio a favore di altri, in questo caso i governanti. Secondariamente, contiene elementi di offerta (“ti offriamo tutte le loro decisioni”), di implorazione (si supplica per la grazia), e in parte di lode (nel riconoscimento delle virtù e della santità di Brigida).
Nella tradizione liturgica, si colloca nelle preghiere per le autorità civili, presenti in molte Messe votive e preghiere universali, ma assume una specificità nella scelta di Santa Brigida quale patrona d’Europa come intermediaria. Può essere utilizzata durante celebrazioni dedicate ai governanti (ad esempio, in occasione di festività civili, anniversari di elezioni, momenti di crisi politica), durante settimane di preghiera per la pace o nelle festività legate alla santa (23 luglio, sua memoria liturgica).
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale e comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Preghiera personale: può essere recitata ogni volta che il fedele desidera affidare i responsabili della vita civile all’intercessione dei santi, specie in momenti in cui si manifestino crisi sociali, decisioni cruciali o richieste di particolare sapienza e responsabilità.
Preghiera comunitaria: particolarmente indicata:
- Nel corso delle celebrazioni liturgiche (Messa, Lodi, Vespri) con intenzione per i governanti;
- Durante incontri di preghiera ecumenica o civile tra comunità parrocchiali e istituzioni pubbliche;
- Durante la memoria liturgica di Santa Brigida (23 luglio) e in giornate dedicate al bene comune, alla pace e alla giustizia;
- In occasione di passaggi istituzionali rilevanti (elezioni, insediamento di nuovi governanti, anniversari nazionali).
Tempi dell’anno liturgico: particolarmente opportuna durante il Tempo Ordinario (nell’ambito delle intenzioni generali), nella Quaresima (come supplica per la conversione sociale e personale), e nel periodo vicino a festività nazionali o in occasione di gravi crisi politiche e sociali.
Può essere adattata anche nella Liturgia delle Ore come intercessione finale, o inserita nelle preghiere dei fedeli della Messa. Utilissima per gruppi parrocchiali coinvolti nell’animazione sociale, nel servizio caritativo e nella promozione del bene comune.
Infine, recitando questa preghiera si rinnova la consapevolezza che, nella fede cristiana, la dimensione pubblica della vita chiede costantemente la luce del Vangelo e la protezione dei santi, modelli e compagni di cammino secondo l’insegnamento della Chiesa.
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