Supplica a Santa Gliceria per lo Zelo nella Fede

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O Santa Gliceria di Traianopoli, martire coraggiosa e guida luminosa, rivolgiamo a te la nostra supplica per i giovani che affrontano il mistero della vita e della morte.
Tu che con zelo ardente e fede incrollabile hai testimoniato il Vangelo fino al supremo sacrificio, ottieni dal Signore per tutti i giovani un cuore aperto alla verità e alla luce eterna.
Sostieni i giovani nei momenti di smarrimento e paura davanti al limite umano, affinché trovino in Cristo la forza di accogliere ogni stagione della vita, anche quella della morte, come passaggio verso la pienezza dell’Amore.
Intercedi affinché non cedano allo sconforto, ma si aprano a una fede coraggiosa che li accompagni nel cammino, trasformando il timore in speranza e l’incertezza in affidamento filiale al Padre Misericordioso.
Santa Gliceria, ispira in loro la dignità di chi sa donarsi con generosità e la saggezza di chi sa accettare con pace ciò che non si può cambiare, certi che nulla può separare dal tuo Amore.
Noi ti preghiamo, dolce martire e amica dei giovani: ottieni loro un cuore saldo, uno zelo ardente e una fede senza paura, perché possano vivere e morire nella gioia della resurrezione e nella certezza che, in Cristo, ogni vita è per sempre.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera a Santa Gliceria di Traianopoli
Questa preghiera rivolta a Santa Gliceria di Traianopoli nasce all’interno della profonda tradizione della venerazione dei santi martiri. La Chiesa, fin dalle origini, ha guardato a queste figure come a testimoni privilegiati della radicalità evangelica e della fedeltà a Cristo fino all’estremo dono della propria vita. Il martirio di Gliceria, avvenuto nel II secolo sotto la persecuzione romana, rappresenta uno dei modelli di cristiana perseveranza e totale affidamento a Dio.
Sul piano dottrinale, la preghiera manifesta la fede nella comunione dei santi, ossia quella misteriosa e reale solidarietà che unisce tutti i membri della Chiesa — militante, gloriosa e, per chi soffre, purificatrice. Chiedere l’intercessione di Santa Gliceria significa riconoscere che i santi sono “amici e sostenitori” lungo il cammino terreno (cfr. LG, 49), capaci di accompagnare le nuove generazioni nelle sfide della fede e della vita.
Il contesto spirituale della supplica ruota attorno alla convinzione della potenza della grazia che può sostenere la debolezza umana, specialmente davanti a prove radicali come lo smarrimento esistenziale e l’esperienza del limite, del dolore e della morte. In particolare, la preghiera si sofferma sul difficile passaggio dei giovani attraverso le grandi domande del vivere e del morire, in sintonia con la speranza cristiana e con il desiderio di trovare in Cristo il senso pieno del proprio esistere.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
Il testo si rivolge direttamente a Santa Gliceria, identificandola come “martire coraggiosa e guida luminosa”. La destinataria primaria della supplica, dunque, è la santa stessa, invocata quale intercessora presso Dio. Questa scelta non è casuale: Santa Gliceria, giovane donna che affrontò con coraggio le persecuzioni pagane, diventa modello e protettrice particolarmente adatta ai giovani, chiamati oggi ad affrontare altre sfide spirituali e sociali, ma sempre bisognosi di “cuore saldo” e “fede senza paura” come lei testimoniò.
Attraverso questa invocazione, la preghiera riconosce ai santi la capacità di “intercedere” e quindi di fare da ponte tra la comunità viva e il mistero di Dio. La scelta di una martire giovane riporta anche all’attenzione che la Chiesa antica e moderna ripone nella figura dei giovani santi come segno di speranza, vitalità e possibilità di santità fin dall’età giovanile.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
Se la destinataria è Santa Gliceria, i beneficiari della preghiera sono espressamente i giovani “che affrontano il mistero della vita e della morte”. Questa attenzione si intreccia con i bisogni tipici dell’età giovanile: lo smarrimento davanti alle grandi domande, la paura del futuro e del limite, la tentazione dello sconforto, la ricerca di senso e di progettualità.
La richiesta d’intercessione si sviluppa su più livelli:
- Spirituale: Perché i giovani abbiano un “cuore aperto alla verità e alla luce eterna”, capace cioè di accogliere le questioni ultime ed eterne con uno spirito libero e credente.
- Esistenziale: Perché non si lascino “smarrire” dalle incertezze ma trovino in Cristo una forza che dà senso alle stagioni della vita, compresa la morte, vissuta come “passaggio alla pienezza dell’Amore”.
- Morale: Perché abbiano “dignità” e generosità, la “saggezza” di accettare i limiti con serenità e fede, incarnando in sé la speranza cristiana nella resurrezione.
Questi bisogni sono profondamente attuali: la crisi di senso, la paura della morte (acuita da pandemia, guerre, incertezze storiche), le sfide della crescita, la tentazione di cedere allo sconforto sono temi che attraversano la vita di tanti giovani oggi e richiedono, oltre al sostegno umano, un sostegno spirituale e comunitario.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche pertinenti
La preghiera presenta vari temi teologici di rilievo:
- Testimonianza e martirio: Santa Gliceria è celebrata come colei che ha vissuto “zelo ardente” e “fede incrollabile”, dando eco al comando di Gesù di “prendere la propria croce” (Mt 16,24). Il martirio è vista, secondo i Padri, come “imitazione perfetta di Cristo” (Ignazio di Antiochia).
- Luce e verità: L’insistenza sulla “luce eterna” richiama la vocazione battesimale a camminare “come figli della luce” (Ef 5,8) e rimanda a Cristo “luce del mondo” (Gv 8,12).
- Vita e morte come mistero redento: L’invito a “vivere e morire nella gioia della resurrezione” si fonda sulla fede paolina: “Se moriamo con lui, vivremo con lui” (2Tm 2,11).
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Speranza e affidamento: L’invocazione a non cedere allo sconforto ma a vivere di “speranza” e “affidamento filiale” riprende la spiritualità fondamentale del Salmo:
“In te, Signore, ho sperato, non sarò confuso in eterno” (Sal 70,1).
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Comunione e intercessione: L’azione della santa testimonia la dottrina della comunione dei santi, spiegata da Agostino:
“Come le membra sono solidali tra loro, così nella comunione dei santi le gioie e le sofferenze di ciascuno appartengono a tutti” (Sermo 229/D).
Inoltre, il tema della dignità e della saggezza affonda le radici negli insegnamenti sapienziali: “Acquista la sapienza, acquista l’intelligenza… È la vita per te” (Pr 4,5.13).
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questa preghiera appartiene al genere intercessorio, in quanto chiede a Santa Gliceria di pregare presso Dio per una categoria specifica, i giovani. Tuttavia, non mancano elementi di lode (celebrazione delle virtù della santa) e di speranza escatologica (“vivere e morire nella gioia della resurrezione”).
Nella tradizione liturgica cattolica e orientale, simili orazioni si trovano durante le memorie dei santi martiri, nelle litanie dei santi, nelle novene e nei momenti di preghiera giovanile. In particolare, la memoria di Santa Gliceria (13 maggio nel calendario romano e orientale) è un’occasione privilegiata per proporre questa preghiera nella liturgia delle ore, nelle messe votive per i giovani o durante ritiri spirituali.
6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e nei tempi liturgici
La forza evocativa e l’attualità dei contenuti rendono questa preghiera adatta a diversi usi:
- Preghiera personale: Un giovane può recitarla nei momenti di crisi, davanti a una scelta importante, durante la malattia o la perdita di persone care. Può essere d’aiuto anche come preghiera quotidiana all’inizio o alla fine della giornata, specialmente nei periodi di dubbio esistenziale.
- Preghiera comunitaria: Può essere inserita in incontri di pastorale giovanile, in veglie di preghiera (ad esempio la Notte dei Testimoni), in momenti liturgici come l’offertorio, la preghiera dei fedeli, oppure durante il mese di maggio o nella memoria di Santa Gliceria.
- Nei tempi forti dell’anno liturgico: Particolarmente adatta al Tempo di Pasqua, per via del riferimento alla resurrezione, ma anche durante la Quaresima, come meditazione sulla fragilità umana e sulla vittoria della fede; utile nelle settimane che precedono la Cresima, durante ritiri spirituali o missioni giovanili.
- Preghiera per i defunti giovani: La supplica è appropriata anche nei momenti di lutto giovanile per affidare alla misericordia di Dio chi è passato attraverso la morte in giovane età.
Concludendo, questa preghiera offre uno strumento potente per accompagnare i giovani cristiani nella maturazione spirituale, nella lotta contro la paura e nello sviluppo di una fede ardente e matura, in comunione con la testimonianza dei santi e della Chiesa universale.
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