Ringraziamento a Maria, Madre di Dio, per l'anno trascorso
Ascolta la Preghiera
O Maria, Madre amatissima,
con cuore riconoscente ci rivolgiamo a te, rifugio sicuro per tutti i Fedeli Cristiani.
Grazie per la tua protezione materna e per il tuo costante aiuto che ci hai donato nel corso di quest’anno che si è appena concluso. Nei momenti di gioia e nei giorni di prova, nel silenzio delle nostre suppliche e nel clamore delle difficoltà, tu non ci hai mai abbandonati.
Ti lodiamo, Maria, per la tua tenerezza, per la tua presenza discreta ma potente accanto a ciascuno di noi e alle nostre famiglie. Riconosciamo piamente che ogni conquista, ogni sorriso e ogni consolazione ricevuta sono frutto della tua intercessione e del tuo amore materno per noi.
Con gratitudine affidiamo a te il nuovo anno, certi che ci accompagnerai ancora con la tua dolcezza e sapienza. Aiutaci a custodire sempre un cuore aperto e fiducioso, capace di ringraziare e di accogliere la grazia di Dio attraverso la tua guida.
Santa Maria, continua a proteggere e a sostenere tutti i Fedeli Cristiani nel cammino della vita.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera, rivolta a Maria, la Madre di Gesù, si inserisce nel ricco tessuto della devozione mariana che caratterizza la spiritualità cattolica e, in parte, quella ortodossa. La figura di Maria è da sempre riconosciuta come Madre della Chiesa e “Madre dei Fedeli”, titolo sancito anche dal Concilio Vaticano II: «La beata Vergine, per dono e ufficio divino, è madre degli uomini, nostra in ordine alla grazia» (Lumen Gentium, 61).
Il contesto dottrinale si fonda sulla fede nell’intercessione di Maria come corredentrice — non in senso assoluto, ma come colei che, associata intimamente all’opera di Cristo, “intercede continuamente per i suoi figli” (Lumen Gentium, 62). In questa preghiera si ringrazia Maria per la sua costante vicinanza, il suo aiuto e la protezione, specialmente nella dinamica della vita quotidiana, fatta di successi e fallimenti, gioie e prove. Viene inoltre evocata la sua presenza sia nei momenti di silenzio e intimità personale che nel “clamore delle difficoltà”, a significare la sua vicinanza in ogni circostanza.
La preghiera trae ispirazione anche dalla tradizione delle preghiere di affidamento di fine anno e inizio anno, diffuse in molte comunità cristiane come invocazione di protezione per i giorni a venire e come ringraziamento per il tempo trascorso. Essa riflette una visione cristiana del tempo come dono e cammino segnato dalla Grazia, dove Maria accompagna i fedeli come madre attenta e premurosa.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è indirizzata direttamente a Maria, chiamata “Madre amatissima”, secondo l’antica pratica della supplica a Maria (detta marianica), radicata sia nell’orazione personale che in quella comunitaria. La scelta di questo destinatario risponde a diverse motivazioni:
- Maria come modello di fede e docilità alla volontà di Dio, a cui i fedeli guardano per trovare conforto, esempio e intercessione.
- Maria come mediatrice presso Cristo: da sempre la tradizione cristiana insegna che, accanto alla mediazione unica di Cristo, Maria è la “mediatrice di ogni grazia”, la cui preghiera materna è particolarmente potente. San Bernardo di Chiaravalle la definisce "onnipotente per grazia", espressione che accentua la sua efficacia intercessoria.
- Maria come protettrice della Chiesa e dei fedeli: nel Nuovo Testamento la troviamo ai piedi della Croce, ricevendo la missione di essere Madre del discepolo amato (cfr. Gv 19,26-27), dunque di ogni cristiano.
La preghiera assume quindi i tratti tipici della “supplica filiale”, che si affida alla Madre nei momenti di bisogno, riconoscendo allo stesso tempo la sua presenza nei momenti di gioia.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I principali beneficiari dell’intercessione evocata in questa preghiera sono tutti i Fedeli Cristiani, come viene esplicitato più volte nel testo. L’intenzione abbraccia – esplicitamente o implicitamente – le famiglie, le comunità ecclesiali e ogni persona che affronta il cammino della vita.
I bisogni che la preghiera porta al cuore di Maria sono multidimensionali:
- Protezione fisica: Si riconosce la sua protezione nei momenti difficili e si invoca una custodia particolare per il nuovo anno, segno della tradizione di affidamento a Maria delle situazioni di pericolo (malattie, incidenti, guerre...).
- Consolazione e ristoro spirituale: Maria viene invocata come colei che consola, rifugio nel dolore e nelle prove della vita, coerentemente con il titolo “Consolatrice degli afflitti”.
- Crescita nella fede: Si chiede di avere un “cuore aperto e fiducioso”, capace di accogliere la grazia di Dio, tramite la guida materna di Maria.
- Gratitudine e memoria: Vi è un atto di ringraziamento per quanto ricevuto e una domanda perché Maria continui a sostenere nel nuovo anno: si tratta di un accento esistenziale e spirituale molto importante nella pedagogia della fede.
Questa preghiera può essere particolarmente significativa per chi si trova in momenti di passaggio – come il fine/inizio anno – o attraversa crisi personali, familiari, lavorative, spirituali.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche
La preghiera presenta diversi temi teologici di rilievo:
-
La maternità spirituale di Maria: presente sia nella Scrittura (“Donna, ecco tuo figlio... Ecco tua madre”: Gv 19,26-27) sia nella riflessione patristica, ad esempio in San Giovanni Damasceno
«In te, o Madre di Dio, prendo rifugio. Salvami per la tua intercessione!»
- Intercessione e protezione: tema centrale nelle invocazioni mariane (“prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”: Ave Maria). Maria è presentata come “rifugio sicuro”, “presenza discreta ma potente” che accompagna, consola e protegge.
- La gratitudine come atteggiamento cristiano: il ringraziamento è virtù fondamentale, radicata nella Bibbia (cfr. Col 3,15: “siate riconoscenti”) e nella liturgia; la preghiera riconosce che ogni dono, anche umano, ha la sua origine nell’amore di Dio, spesso manifestato tramite Maria.
-
Il cammino della vita come pellegrinaggio sotto la guida di Maria: ricorda il titolo di Maria come “Stella del Mattino” (“Stella Maris”) che orienta e accompagna i cristiani nelle incessanti traversate della vita terrestre, come sottolineava san Bernardo:
«Guardando la stella, invoca Maria!»
Inoltre, la preghiera evoca l’idea della Chiesa come famiglia sotto la cura materna di Maria, in un continuo affidamento a Colei che ha detto il suo “sì” a Dio e insegna ai fedeli ad essere docili alla grazia.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Questo testo si configura come preghiera di ringraziamento, ma include anche elementi di lode (nei confronti della Madre di Dio), di intercessione (si chiede la sua protezione futura) e di affidamento (“affidiamo a te il nuovo anno”). È nota la presenza di questi elementi nei principali generi della preghiera cristiana attestati dal Catechismo: lode, domanda/intercessione, supplica, ringraziamento, penitenza.
Sul piano liturgico, pur non essendo una preghiera ufficiale del Messale o della Liturgia delle Ore, si colloca nella tradizione delle preghiere devozionali, usate in momenti particolari dell’anno (specialmente il passaggio di fine o inizio anno, oppure nelle feste mariane come la Madre di Dio 1° gennaio, l’Assunta, la Madonna del Rosario...). Tali preghiere trovano spazio sia in contesto privato sia durante celebrazioni comunitarie, come al termine della Messa, nei vespri solenni o durante momenti di adorazione.
6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Questa preghiera si presta a vari usi, sia personali che comunitari. Ecco alcune indicazioni pratiche:
- Preghiera personale: Può essere recitata alla fine della giornata, come ringraziamento per quanto vissuto, o al termine di un periodo significativo (es. fine anno, chiusura di una tappa importante). Si può inserire nel proprio “diario spirituale” come costante affidamento a Maria.
- Preghiera comunitaria: Adatta a chiudere celebrazioni di fine anno o incontri parrocchiali, specialmente i vespri o l’adorazione eucaristica. Può essere accompagnata dalla recita del Rosario o preceduta da una meditazione mariana.
- Nell’anno liturgico: Particolarmente appropriata nelle feste mariane (1° gennaio – Maria Madre di Dio; 15 agosto – Assunzione; 8 dicembre – Immacolata) o nei momenti in cui la comunità sente il bisogno di una rinnovata protezione (inizio anno scolastico, momenti di crisi, tempo di Avvento e Natale).
- Riti di affidamento: Può essere inserita in riti di affidamento delle famiglie, dei giovani, delle parrocchie, o come preghiera finale nei pellegrinaggi ai santuari mariani.
Per renderla maggiormente partecipata, si può lasciare uno spazio di silenzio dopo ogni invocazione o invitare i fedeli a ripetere insieme una strofa (“Santa Maria, continua a proteggere e a sostenere tutti i Fedeli Cristiani...”).
In sintesi, questa preghiera è un perfetto esempio di come la devozione mariana accompagni la vita quotidiana del credente, sia nei momenti di gratitudine che in quelli di richiesta, rinnovando l’affidamento a Maria che “mai abbandona i suoi figli”.
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