Preghiera alla Santa Patrona Santa Maria Assunta per la Protezione di Costacciaro

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O Assunzione della Beata Vergine Maria,
Noi, umili abitanti di Costacciaro, ci rivolgiamo a Te con il cuore pieno di fede e speranza.
Mamma celeste, avvolgici con il tuo manto di luce e protezione, custodendo questa nostra terra amata da ogni pericolo, da ogni male visibile e invisibile.
Intercedi per noi presso il Tuo Figlio, proteggi le nostre case, le nostre famiglie, i nostri anziani e i nostri giovani. Guarda con benevolenza i nostri campi, le nostre strade, il lavoro e la fraternità che ci unisce.
Tu che sei Assunta in cielo, veglia dall’alto sulle nostre fatiche quotidiane; non lasciare che la paura o la solitudine ci sopraffacciano. Guidaci nelle scelte, donaci speranza nei momenti difficili, fa’ che il tuo amore sia per noi rifugio sicuro.
O Vergine Santa, nostra difesa e conforto, ti supplichiamo: non abbandonare mai Costacciaro. Accompagnaci sempre, ora e nell’ora della prova. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera “O Assunzione della Beata Vergine Maria” affonda le sue radici in uno dei pilastri della fede cattolica: il dogma dell’Assunzione della Vergine Maria. Secondo la tradizione e il pronunciamento dogmatico di Pio XII nella bolla Munificentissimus Deus (1950), la Madonna fu “assunta in anima e corpo nella gloria celeste” al termine della sua vita terrena. Questo mistero, celebrato solennemente il 15 agosto, esprime la speciale relazione di Maria con Cristo e la sua glorificazione come Madre di Dio, ma anche il compimento della promessa della risurrezione che Cristo ha rivolto a tutti i credenti.
Nel testo esaminato, la spiritualità tipica delle comunità locali si intreccia strettamente con la dimensione universale della fede. Gli abitanti di Costacciaro si rivolgono a Maria assumendo il ruolo di un popolo pellegrino, consapevole della propria limitatezza, che cerca proprio nella madre celeste speranza, sostegno e protezione. La preghiera attinge così al cuore della dottrina cattolica sul ruolo di Maria quale mediatrice di grazia e soccorso dei cristiani.
Spiritualmente, il testo mette in risalto una fede vissuta nella concretezza quotidiana, fra mestieri, timori, gioie e sacrifici di una piccola comunità. Emergono elementi propri della teologia cattolica: Maria, partecipe del destino eterno nella gloria di Dio, continua a vegliare e intercedere per i suoi figli sulla terra, diventando per essi segno di speranza e di protezione materna. Questo contesto rafforza la comprensione dell’Assunzione non solo come evento personale di Maria, ma come attestazione escatologica della fede cristiana nella vittoria sulla morte e nell’intercessione continua dei santi.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge in primo luogo alla Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, appellandola sia con titoli liturgici (“Assunta”, “Vergine Santa”) che affettuosi e popolari (“Mamma celeste”). Tale pluralità di titoli testimonia sia l’adesione al magistero della Chiesa sia una genuina devozione popolare radicata nella quotidianità.
La ragione di questa scelta risiede nella convinzione, largamente sostenuta nella tradizione cattolica e attestata da autorevoli voci patristiche come Sant’Efrem e San Bernardo di Chiaravalle, che Maria abbia un ruolo privilegiato presso Dio quale Mediatrice e Intercessora. La Vergine, glorificata in cielo, è ritenuta vicina ai credenti, sensibile alle necessità del suo popolo e potente nell’ottenere grazie dal Figlio.
L’invocazione del suo manto “di luce e protezione” manifesta la fede cattolica nella intercessione materna di Maria, quale rifugio nei pericoli e sostegno nelle difficoltà. I credenti si rivolgono a lei non in alternativa a Dio, ma come via privilegiata di accesso alla grazia e alla misericordia divina.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera intercede specificamente per la comunità di Costacciaro con una ben delineata attenzione a tutti i suoi ambiti vitali: le famiglie, gli anziani, i giovani, le case, i campi (sorgente di sostentamento), le strade (luoghi di incontro e lavoro), e le relazioni di fraternità.
I bisogni per cui si eleva la supplica sono molteplice e manifestamente concreti:
- Protezione dai pericoli e dal male (“da ogni pericolo, da ogni male visibile e invisibile”): si chiede a Maria di custodire la comunità da calamità naturali, malattie, disgrazie e tentazioni spirituali.
- Assistenza nelle fatiche quotidiane: la preghiera chiede che la Madre celeste accompagni il popolo di Costacciaro nella vita di ogni giorno, offrendo conforto nel lavoro, nelle responsabilità e nelle prove.
- Superamento della solitudine e della paura: vengono menzionati “la paura o la solitudine”, due mali spesso particolarmente sentiti dalle comunità rurali e oggi ancor più acuiti dalla crisi sociale e spirituale.
- Speranza e discernimento: si domanda la grazia della speranza “nei momenti difficili” e della guida nelle scelte, testimoniando una fede che chiede luce per il cammino personale e collettivo.
Il destinatario della supplica, dunque, è Maria, mentre i beneficiari sono tutti i membri della piccola comunità locale, con una visione che abbraccia sia la sfera spirituale (protezione, conforto, speranza) che quella materiale (lavoro, campi, famiglie).
4. I temi teologici principali, con eventuali citazioni bibliche o patristiche pertinenti
Tra i filoni teologici al centro della preghiera si possono individuare i seguenti:
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Maria quale Madre e Intercessora: tema caro sia ai Padri della Chiesa che al magistero successivo.
“Perciò la Santa Vergine è invocata dalla Chiesa sotto i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice” (Lumen Gentium, 62).
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Maria Assunta in cielo come segno di speranza escatologica: La Chiesa vede nell’Assunzione un anticipo della vocazione alla gloria riservata a tutti i battezzati (1 Cor 15, 22–23).
“Apparsa in cielo una donna vestita di sole” (Ap 12,1): la liturgia applica questo passo alla Vergine glorificata.
- Protezione materna di Maria: già san Bernardo la definiva “Soccorso dei cristiani”(Om. sull’Assunzione). “Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso alla tua protezione e sia stato abbandonato” (Memorare).
- Intercessione per la comunità e la società: la preghiera evidenzia l’attenzione della fede cristiana ai luoghi di vita e lavoro, rispecchiando il senso ecclesiale e sociale della devozione mariana, conforme all’insegnamento dle Concilio Vaticano II che esorta ad “affidare a Maria le città e i popoli” (Marialis Cultus 39).
Tutti questi temi si intrecciano nel tessuto biblico-liturgico e patristico della preghiera mariana, da sempre fonte di consolazione e di rinnovato slancio missionario per le comunità cristiane.
5. Il genere di preghiera (lode, intercessione, ringraziamento, penitenza, ecc.) e la sua collocazione nella tradizione liturgica
Il testo appartiene principalmente al genere dell’intercessione: si rivolge a Maria per chiedere protezione, guida, e benedizione su una comunità concreta, ed evoca lo stile delle suppliche popolari che animano molte feste patronali locali. Si colgono inoltre elementi di lode (per la santità e la glorificazione di Maria) e speranza escatologica.
Nell’ambito della tradizione liturgica, simili preghiere vengono frequentemente impiegate durante:
- Le celebrazioni e processioni in onore dell’Assunzione
- Le novene e le veglie mariane
- La recita del rosario e momenti di preghiera comunitaria per il bene della città o del paese
Sebbene non vi sia un inserimento canonico in testi ufficiali del Messale Romano, la struttura e lo stile richiamano le orazioni di affidamento molto diffuse nella pietà popolare, spesso integrate nei momenti salienti dell’anno liturgico o in occasione di particolari bisogni collettivi.
6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Uso personale:
- Può essere recitata individualmente per affidare se stessi e la propria famiglia alla protezione della Madonna, specie nei momenti di difficoltà, di incertezza o di passaggio (inizio di un nuovo lavoro, malattia, decisioni importanti).
- Si presta bene come conclusione di un tempo di meditazione personale dopo la recita del rosario o la lettura evangelica del Magnificat (Lc 1,46-55).
Uso comunitario:
- È particolarmente adatta alla preghiera comunitaria nelle feste patronali, soprattutto nella solennità dell’Assunzione (15 agosto).
- Può essere inserita in modo efficace nelle novene e processioni mariane, o quale preghiera di affidamento alle messe “pro populo”.
- Offre spunti preziosi per preghiere di intercessione durante calamità, crisi agricole, pandemie e negli snodi critici della vita sociale.
Tempi e modalità liturgiche:
- Solennità dell’Assunzione: come atto di affidamento dopo la Comunione o al termine della celebrazione eucaristica.
- Mese di maggio e ottobre: ricorrendo alle tradizionali “rogazioni” in onore della Madonna.
- Ogniqualvolta la comunità sente il bisogno di rinnovare la sua consacrazione e richiesta di protezione a Maria.
La preghiera può essere adattata o estesa in base alle circostanze, sempre mantenendo il cuore dell’affidamento e della supplica, rendendola così un prezioso strumento di comunione spirituale tra le generazioni e i vari gruppi della comunità cristiana locale.
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