Lode alla Patrona Santa Maria Assunta per la comunità di Costacciaro

Beneficiari:  Costacciaro
Tipologie:  Lode
Lode alla Patrona Santa Maria Assunta per la comunità di Costacciaro
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Lode a Te, Assunta al Cielo, Madre e Regina di ogni comunità!

Ti affidiamo Costacciaro, terra dai cuori semplici, dove la vita respira nei gesti d’amicizia, nel lavoro condiviso, nella gioia del ritrovarsi.

Maria, Beata tra tutte le donne, che hai conosciuto la forza dell’unione e il calore della casa, insegna anche a noi a vivere da fratelli, a portare il peso gli uni degli altri, a cercare il bene comune con pazienza e fiducia.

Lodiamo il Tuo esempio e il Tuo sorriso che custodisce le nostre speranze; fa’ che tra le vie e le piazze di Costacciaro si accenda ogni giorno il desiderio di accoglienza, la cura dell’anziano, il gioco dei bambini, la voce di chi ha bisogno e che trova risposta.

Donaci di sentire la presenza viva del Tuo amore materno in ogni piccola scelta, affinché la nostra comunità cresca nella pace, nella solidarietà, nell’unità che viene da Te.

Lode e gloria a Te, Assunta, che accompagni Costacciaro verso la vera comunione. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera proposta si inserisce profondamente nel solco della tradizione mariana della Chiesa cattolica, e in particolare nell’ambito della devozione all’Assunta, dogma proclamato da Pio XII nel 1950 che riconosce l’assunzione corporale di Maria in cielo. Fin dall’antichità, la figura della Madre di Dio è stata vista non solo come la Theotokos (colei che porta Dio), ma anche come modello della Chiesa e segno di speranza escatologica per tutti i fedeli (Lumen Gentium, 68).
Questa preghiera, quindi, nasce da un contesto di profonda venerazione della Madonna nella sua dimensione di Regina e Madre della comunità: non solo un modello da imitare, ma una presenza viva, intercessora e compagna nel cammino quotidiano. La richiesta di protezione, guida e ispirazione che qui si rivolge all’Assunta riflette la dottrina cattolica per cui Maria, già pienamente partecipe della gloria celeste, continua ad esercitare una materna sollecitudine verso la Chiesa peregrinante sulla terra (Catechismo della Chiesa Cattolica, 975-985).

2. Destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta direttamente a Maria Santissima, Assunta in Cielo, nella sua duplice funzione di Madre e Regina di ogni comunità. L’attribuzione dei titoli “Madre” e “Regina” sottolinea sia la vicinanza materna di Maria sia il suo ruolo di guida spirituale e celeste.
Nel titolo “Assunta al Cielo” si racchiude la speranza cristiana della resurrezione e dell’ascendere alla gloria, che Maria ha già realizzato in sé e offre come modello.

Dal punto di vista umano ed ecclesiale, la preghiera è occasione per i credenti di identificarsi come parte di una comunità (in particolare la comunità locale di Costacciaro), e di elevare la loro supplica collettiva attraverso l’intercessione della Madre celeste. Maria è destinataria privilegiata perché, secondo la tradizione, la sua vicinanza a Gesù la rende mediatrice potente delle nostre richieste (San Bernardo di Chiaravalle: “de Maria numquam satis”).

3. Beneficiari per cui intercede e bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera abbraccia come beneficiari innanzitutto tutti gli abitanti di Costacciaro, dagli anziani ai bambini, dai lavoratori alle persone fragili (“la voce di chi ha bisogno e che trova risposta”). Si fa interprete delle necessità sia spirituali sia materiali della comunità:

  • Unità e fraternità: “insegnaci a vivere da fratelli”
  • Sostegno reciproco: “portare il peso gli uni degli altri” (cf. Galati 6,2)
  • Bene comune: invito a cercarlo con pazienza e fiducia
  • Solidarietà con i bisognosi: attenzione a chi cerca ascolto e risposta
  • Cura degli anziani e attenzione ai bambini: preoccupazione inclusiva per tutte le fasce d’età
  • Pace, accoglienza, solidarietà: ideali evangelici da realizzare nella vita quotidiana
Ogni invocazione è intesa a far sì che sotto lo sguardo di Maria la comunità cresca “nella pace, nella solidarietà, nell’unità che viene da Te”: un chiaro riferimento ai bisogni concreti di coesione sociale e spirituale, ma anche al desiderio evangelico di essere testimoni della carità di Cristo (cf. Gv 13,34-35).

4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

a) Maria come Madre e Regina
L’immagine di Maria come Madre risale alle parole di Gesù sulla croce (“Ecco tua Madre”: Gv 19,27), mentre quella di Regina è radicata sia nella tradizione liturgica che negli scritti dei Padri.

“Maria è davvero Regina, ma regna come Madre, tutta dedita al bene dei suoi figli.” (Pio XII, Ad Caeli Reginam, 1954)

b) Assunzione e speranza cristiana
Maria incorporata nella Gloria è speranza e segno del destino della Chiesa:

“La Madre di Gesù, quale nuova Eva, ci precede nella comunione con Dio e nella partecipazione alla gloria della risurrezione.”
(cf. 1Cor 15,20-23; Lumen Gentium, 59).

c) Comunità come luogo di carità e bene comune
La preghiera implementa il comandamento paolino:

“Portate i pesi gli uni degli altri” (Gal 6,2)
chiamando a una solidarietà vissuta nella concretezza del quotidiano.

d) Accoglienza, solidarietà, pace
Temi che rimandano al magistero e all’etica evangelica:

“Accoglieteci gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi” (Rm 15,7)
e
“Beati gli operatori di pace” (Mt 5,9)
. Il riferimento alla cura degli anziani e al gioco dei bambini richiama la premura di Gesù verso i più piccoli e vulnerabili (Mt 18,1-5).

e) Presenza viva di Maria
L’affermazione “donaci di sentire la presenza viva del tuo amore materno” sintetizza una dimensione mistica e affettiva che si ritrova in tanti autori spirituali, tra cui Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (“Maria, madre che non abbandona mai i suoi figli”).

5. Genere di preghiera e collocazione liturgica

La preghiera appartiene principalmente ai generi della lode e dell’intercessione:

  • Lode: viene magnificata Maria Assunta per il suo esempio, il suo sorriso, la sua presenza materna (“Lode a Te… Lodiamo il tuo esempio… Lode e gloria a Te”)
  • Intercessione: si invoca la sua protezione sulla comunità, si domanda la crescita nella pace, solidarietà e unità
Non manca, inoltre, una sfumatura di ringraziamento per la vicinanza e il modello offerto da Maria.
Nel contesto della tradizione liturgica, questa preghiera si colloca perfettamente all’interno delle celebrazioni mariane, in particolare:
  • Solennità dell’Assunzione di Maria (15 agosto)
  • Feste patronali dedicate alla Vergine
  • Momenti di chiusura processioni, rosari solenni, o durante l’eucarestia come preghiera dei fedeli
Può trovare un suo spazio anche nelle veglie di preghiera e nei periodi forti in cui la comunità desidera rinnovare la propria consacrazione a Maria.

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale o comunitaria e nell’anno liturgico

a) Preghiera comunitaria:
Questa orazione può essere utilizzata come preghiera conclusiva di assemblee parrocchiali, inizio o termine di processioni mariane, oppure letta coralmente al termine della celebrazione eucaristica della Solennità dell’Assunta. Si presta a momenti di affidamento di una città o parrocchia a Maria, specialmente in tempi di difficoltà sociale o desiderio di rinnovamento comunitario.

b) Preghiera personale:
Recitata individualmente, aiuta il credente a sentirsi parte viva di una comunità e a coltivare l’amore verso Maria come modello di fede, carità e speranza. Può essere inserita nell’Ora Mariane (come il Rosario) accompagnando la meditazione dei Misteri Gloriosi, specie il quinto (Assunzione di Maria).

c) Tempi dell’anno liturgico:

  • Agosto (Assunzione di Maria): momento privilegiato
  • Mese di maggio: tradizionalmente dedicato a Maria
  • Inizio dell’anno pastorale o scolastico: come affidamento della comunità
  • Eventi significativi locali: anniversari, crisi sociali, feste patronali

d) Modalità di utilizzo:

  • Recitazione alternata in due cori (antifonale), intercalando le invocazioni a Maria da parte di diversi gruppi della comunità
  • Accompagnamento con canti mariani
  • Permanenza silenziosa dopo la preghiera, per lasciar agire la grazia della presenza di Maria

In conclusione, questa preghiera unisce lode, supplica e invocazione a Maria Assunta come madre e regina della comunità, si radica nella più solida tradizione dottrinale e biblica della Chiesa e offre spunti preziosi tanto per la preghiera privata quanto per quella pubblica e liturgica nel tempo di oggi.

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