Preghiera a Dio per la Protezione delle Galline

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Dio misericordioso, ti preghiamo con cuore grato per il dono delle galline, umili creature che sostengono la vita di tante famiglie. Tu, che vegli su ogni essere vivente, proteggi queste nostre preziose compagne.
Allontana da loro ogni pericolo: tienile al sicuro dai predatori e preservale dalle malattie. Dona loro cibo abbondante, acqua fresca e ambienti degni dove possano vivere in pace.
Benedici la loro presenza fra noi, fa’ che possiamo accoglierle e rispettarle, riconoscendo nel loro lavoro silenzioso il segno della Tua generosità. Che la Tua protezione le accompagni ogni giorno e che il loro bene sia un segno del Tuo amore per tutte le creature.
Grazie, Signore, per la Tua cura e la Tua bontà. Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera, dedicata alle galline e al loro ruolo nella vita umana, si colloca in un contesto spirituale dove il creato intero è riconosciuto come dono di Dio e ogni creatura riceve attenzione e rispetto in quanto parte della Sua opera. La visione cristiana tradizionale sottolinea che l’uomo è chiamato ad essere custode e non proprietario dell’ambiente e degli animali, secondo il mandato della Genesi: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Genesi 2,15). Tale preghiera riflette una sensibilità ecoteologica contemporanea attenta alla “cura della casa comune”, tema molto sviluppato da Papa Francesco soprattutto nell’enciclica Laudato si’, dove si afferma: “Tutte le creature sono connesse, e ciascuna deve essere valorizzata con affetto e ammirazione” (LS 42).
L’aspetto dottrinale si fonda sulla comprensione che la Provvidenza divina non soltanto si interessa dell’umanità, ma veglia su tutte le specie: “Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro” (Matteo 10,29). Questo versetto richiama l’attenzione sulla sollecitudine divina anche per le creature più piccole, come le galline, valorizzando la dignità di ogni esistenza.
2. Destinatari a cui è rivolta e perché
I destinatari della preghiera sono, innanzitutto, Dio misericordioso, invocato come il Creatore e custode della vita. Egli è colui che accompagna, protegge e benedice non solo l’uomo, ma ogni essere vivente. L’orante si rivolge a Dio con spirito di riconoscenza, fiducia e umiltà, riconoscendo la propria piccolezza davanti all’opera divina e sottolineando la necessità di protezione e benedizione sulle galline.
Questa preghiera si rivolge inoltre, indirettamente, anche alla comunità dei fedeli o a chi si occupa di animali (ad esempio, famiglie rurali, allevatori o agricoltori), invitando a una maggiore consapevolezza del valore etico e spirituale di ogni gesto nei confronti degli animali domestici, incoraggiando il rispetto, la gratitudine e la cura verso di loro.
3. Beneficiari per cui intercede e bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera intercede per le galline, creature spesso ritenute umili, ma fondamentali nella vita quotidiana di molte famiglie, specialmente in contesti agricoli. Essa chiede protezione per questi animali:
- Dai predatori (bisogno di sicurezza fisica)
- Dalle malattie (salute fisica e benessere)
- Per il sostentamento (cibo, acqua fresca, ambienti degni)
Ma la preghiera ha anche una dimensione spirituale più ampia: chiede che chi si prende cura delle galline impari rispetto, gratitudine, accoglienza e capacità di riconoscere nelle piccole cose un segno tangibile della generosità divina. In questo modo, si rafforza il senso di responsabilità dell’uomo sulla creazione e si alimenta una cultura della cura e della gratitudine.
I bisogni affrontati sono quindi sia materiali (protezione, salute, benessere degli animali) che spirituali (capacità di leggere nella vita quotidiana i doni di Dio e di rispondere con rispetto e gratitudine).
4. Temi teologici principali. Citazioni bibliche e patristiche
Sono diversi i filoni teologici che emergono da questa preghiera:
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La bontà e provvidenza di Dio verso il creato: “Tu che vegli su ogni essere vivente”. La Scrittura afferma che tutto il creato dipende dalla benevolenza divina:
"Tutti da te aspettano che tu dia loro il cibo a tempo opportuno" (Salmo 104,27).
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Il rispetto e la responsabilità dell’uomo verso le creature: “fa’ che possiamo accoglierle e rispettarle”. I Padri della Chiesa, come Basilio Magno, insegnano:
“Il principio più alto che Dio diede all’uomo sugli animali deve essere esercitato con misericordia e giustizia” (Omelie sulla Genesi).
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Il dono della creazione come occasione di lode e gratitudine: “con cuore grato per il dono delle galline”. Sant’Agostino scrive:
“Le opere di Dio nei cieli e sulla terra gridano: ‘Dio ci ha fatti’” (Sermo 241).
- L’intercessione per il bene di ciò che sostiene la vita umana: Le galline vengono riconosciute come “preziose compagne” e il loro lavoro come segno della “generosità” di Dio. Questo ribadisce una spiritualità in cui nulla è troppo piccolo per non essere presentato a Dio, perché tutto concorre al bene delle persone e del creato.
In sintesi, la preghiera si pone nel solco di una teologia che intreccia rispetto del creato, gratitudine e fiducia nella Provvidenza, valorizzando anche l’aspetto pedagogico della vita quotidiana: imparare ad usare del creato senza abusarne.
5. Genere di preghiera e collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera in esame appartiene al genere intercessorio (domanda di protezione e benedizione), ma contiene anche elementi di lode e ringraziamento (“cuore grato”, “Grazie, Signore, per la tua cura e bontà”). Non si tratta di una preghiera penitenziale né tipicamente d’azione di grazie, ma piuttosto di una supplica che eleva le necessità della vita quotidiana al Signore, in un atteggiamento di riconoscenza.
Nella tradizione liturgica cristiana, esistono benedizioni per i beni della terra (Benedizionale Romano), compresi gli animali domestici, soprattutto in ambito rurale o in occasione della festa di Sant’Antonio Abate (protettore degli animali). Questa preghiera può inserirsi in tale contesto, sebbene sia più specifica rispetto ai formulari tradizionali, che spesso non menzionano in modo esplicito le singole specie animali minori, come le galline.
6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico
Nella preghiera personale, questa preghiera può essere recitata quotidianamente o nei momenti in cui nasce una particolare sollecitudine per le proprie galline (ad esempio, in caso di minacce di malattie o predatori), come segno di affidamento a Dio di tutte le realtà della propria casa o fattoria.
- Si può iniziare la giornata invocando la protezione per gli animali domestici e ringraziando per il loro apporto alla vita familiare.
- Oppure pronunciarla prima di lavori agricoli o di allevamento che riguardano le galline.
Nella preghiera comunitaria, è adatta nelle celebrazioni rurali, nella Giornata del Creato (1° settembre) o durante la benedizione degli animali che spesso accompagna la festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), patrono degli animali domestici.
- Può essere inserita nella liturgia delle ore, dopo la preghiera per i lavoratori della terra.
- Durante processioni o benedizioni dei campi, come gesto di affidamento totale al Signore nella vita quotidiana.
- Può essere adattata a momenti di preghiera ecumenica dedicati alla custodia del creato.
Nel ciclo dell’anno liturgico, si presta soprattutto nei tempi che sottolineano la Provvidenza e la cura per la creazione: tempo ordinario (in particolare durante la Quaresima e il tempo del Creato), ma anche nel contesto di celebrazioni di ringraziamento per il raccolto (“feste del ringraziamento”) o per iniziare/nutrire progetti di agricoltura sostenibile.
Infine, questa preghiera può educare alla spiritualità del “prendersi cura”, coinvolgendo anche i bambini nell’apprendimento del rispetto degli animali, inserendola come breve rito domestico o in momenti catechistici dedicati alla custodia del creato.
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