Lode a Dio per il dono di San Giovanni, l'apostolo della carità

Destinatari:  Dio
Beneficiari:  Fedeli Cristiani
Temi: 
Tipologie:  Lode
Lode a Dio per il dono di San Giovanni, l'apostolo della carità
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Lode a Te, Dio dell’Amore, fonte inesauribile di grazia e di verità!

Con profonda riconoscenza ti eleviamo il nostro canto, o Signore, perché hai donato ai tuoi fedeli cristiani il prezioso esempio di San Giovanni, apostolo prediletto del Tuo Figlio e testimone instancabile dell’Amore.

In lui contempliamo il modello sublime di amore contemplativo verso di Te e di carità fraterna verso ogni fratello e sorella. Attraverso la sua fede ci indichi la via perfetta per restare uniti a Cristo e agli altri nella comunione dello Spirito Santo.

Ti lodiamo, Padre, perché hai reso San Giovanni specchio puro della Tua luce e annunciatore instancabile del comandamento dell’Amore. Egli ci invita a vivere di amore sincero, facendo germogliare nei nostri cuori la forza del Tuo amore infinito.

Fa’, o Dio, che sull’esempio di San Giovanni, anche noi possiamo crescere ogni giorno nella contemplazione del Tuo mistero e nella carità verso i fratelli, affinché la nostra vita diventi lode vivente al Tuo Nome santo.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera presentata si inserisce pienamente nel tessuto della spiritualità cristiana, in particolare quella legata alla figura di San Giovanni apostolo, detto il “prediletto” tra i discepoli di Gesù. San Giovanni è tradizionalmente considerato autore del quarto Vangelo, delle tre Lettere che portano il suo nome e dell’Apocalisse. Il suo messaggio centrale è sintetizzato nel “comandamento nuovo” di Gesù: “Che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 13,34).

Questa preghiera si colloca nel solco della tradizione cristiana che vede nei santi non solo degli esempi da seguire, ma anche dei compagni di cammino e intercessori presso Dio. In particolare, Giovanni è visto come incarnazione di due grandi virtù cristiane: una “contemplazione dell’amore di Dio” e un’ardente carità fraterna. La preghiera evidenzia proprio questi aspetti, celebrando la sua dedizione nella comunione con Cristo e la sua capacità di trasmettere il messaggio d’amore evangelico.

Dottrinalmente, la preghiera riflette il mistero cristiano della Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo), della Chiesa come comunione dei santi e dell’origine divina della carità. Richiama anche la dottrina della “vita cristiana come risposta di fede e amore” al dono di Dio, elementi centrali nel Nuovo Testamento e nei Padri della Chiesa.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

Destinatario primo di questa preghiera è Dio Padre — “Dio dell’Amore, fonte inesauribile di grazia e di verità”. Tutta la preghiera è rivolta verso l’alto, nella forma di una lode (“Lode a te”), seguita da ringraziamento (“con profonda riconoscenza ti eleviamo il nostro canto”) e supplica finale.

Il richiamo al Padre riprende la tradizione biblica in cui Dio è origine e fonte di ogni amore: “Dio è amore” (1Gv 4,8). Nel nominare Cristo, la preghiera si apre alla dimensione trinitaria tipica della liturgia cristiana.

Un ruolo importante è dato a San Giovanni apostolo: non come destinatario della preghiera, ma come intermediario ed esempio. Viene riconosciuto come “apostolo prediletto” e modello da imitare per i credenti; la sua figura è celebrata davanti a Dio come dono per la Chiesa, e come stimolo di conversione e crescita nella carità.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari della preghiera sono in primo luogo tutti i fedeli cristiani, ricordati esplicitamente (“hai donato ai tuoi fedeli cristiani il prezioso esempio di San Giovanni”). La preghiera si esprime in forma comunitaria (“eleviamo il nostro canto”, “ci indichi la via perfetta”), sottolineando il senso ecclesiale e universale.

I bisogni affrontati riguardano principalmente la crescita nella fede, nella contemplazione e nella carità. Si chiede di sapere “restare uniti a Cristo e agli altri nella comunione dello Spirito Santo”, di vivere “di amore sincero”, di fare “germogliare nei nostri cuori la forza del Tuo amore infinito”. Queste espressioni parlano direttamente ai bisogni spirituali principali della vita cristiana: unità alla Trinità, amore verso Dio e verso i fratelli, capacità di incarnare la fede nelle opere, superando la tentazione dell’egoismo o dell’indifferenza.

Dal punto di vista fisico, la preghiera non menziona esigenze materiali concrete, ma il riferimento alla carità fraterna implica attenzione ai bisognosi, ai malati, agli esclusi. Seguendo Giovanni, anche la prassi sociale della carità trova legittimazione e orientamento.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

La preghiera tocca numerosi temi teologici di primo piano:

  • Dio-Amore: Riprende l’affermazione fondamentale giovannea — “Dio è amore” (1Gv 4,7-10) — e ne fa il motivo della lode e della riconoscenza.
  • Imitazione dei santi: La Chiesa insegna che i santi, e in particolare gli apostoli, sono “modelli e amici” (cf. LG 50). San Giovanni è lodato come “specchio puro della Tua luce e annunciatore instancabile del comandamento dell’Amore”.
    «Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io facciate anche voi» (Gv 13,15).
  • Contemplazione e carità: Si sottolinea la tensione tra contemplare Dio (“modello sublime di amore contemplativo”) e servire i fratelli (“carità fraterna verso ogni fratello e sorella”), in sintonia con la sintesi patristica:
    «Non puoi vedere Dio, ma puoi vedere il tuo fratello. Se ami il fratello che vedi, amerai anche Dio che non vedi» (Sant’Agostino, Commento alla Prima Lettera di Giovanni, Trattato 5,7).
  • Comandamento nuovo: Centrale in Giovanni, il “comandamento dell’amore” viene ripreso:
    «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15,12).
  • Vita come lode: Si chiede che la vita diventi “lode vivente” — un tema caro a san Paolo: “Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio” (Rm 12,1).

Questi temi sono al centro della catechesi patristica e della liturgia: ad esempio, san Cipriano raccomanda “un amore universale verso il prossimo” guardando a Cristo e agli apostoli (Lettera 8, IX).

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera appartiene al genere misto. È

  • Preghiera di lode: si apre e si chiude con vocaboli elogiativi, riconoscendo Dio come “fonte inesauribile di grazia e di verità”.
  • Preghiera di ringraziamento: per il dono della figura di San Giovanni dato alla Chiesa.
  • Preghiera di intercessione e supplica: la parte finale formula desideri (“fa’ che anche noi possiamo crescere…”), chiedendo grazia per l’imitazione del santo e la crescita nella carità.

Nella tradizione liturgica, questo tipo di preghiera si trova:

  • Nelle memorie liturgiche dei santi (in questo caso, san Giovanni apostolo, 27 dicembre).
  • All’interno della Liturgia delle Ore (breviario), in particolare nei secondi Vespri e nelle lodi dei santi.
  • Come orazione di apertura nella Messa propria dei santi o negli uffici di ringraziamento.

Il suo tono adattabile fa sì che sia idonea sia al contesto privato sia liturgico-comunitario.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Preghiera personale:

  • Usala come orazione mattutina nei giorni di memoria di San Giovanni (27 dicembre) oppure ogni volta che si desidera crescere nell’amore cristiano.
  • Ripetila come meditazione dopo aver letto brani evangelici di San Giovanni, lasciando che i sentimenti di lode e di desiderio di imitazione guidino il proprio percorso spirituale.

Preghiera comunitaria:

  • Includila nella Liturgia delle Ore, come salmodia facoltativa o come orazione corale nei gruppi di preghiera.
  • Proponila durante la Messa nella festività di San Giovanni apostolo, o come preghiera universale di intercessione “perché la nostra Chiesa viva l’amore fraterno”.
  • Adatta la formula con un verso di responsorio per l’assemblea (“Donaci, Signore, il tuo amore”, “Per intercessione di San Giovanni, ascoltaci”).

Tempi dell’anno liturgico:

  • La preghiera è particolarmente appropriata durante il tempo di Natale (San Giovanni si celebra il 27 dicembre) e in ogni tempo in cui la Chiesa riflette sulla carità, in particolare durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Gennaio) o nelle missioni parrocchiali dedicate alla fraternità.
  • Nei ritiri spirituali, può essere usata come spunto di esame di coscienza oppure come invocazione di apertura per riflettere su come vivere il comandamento dell’amore nella propria vita e comunità.

Infine, grazie al suo stile sobrio, è utilizzabile con adulti, giovani e anche bambini (adattando il linguaggio). Favorisce la crescita personale nella comunione con Dio e la concretezza della carità fraterna, sostenendo il cammino della santità quotidiana.

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