Preghiera al Santo Patrono San Feliciano per la Protezione di Foligno

Ascolta la Preghiera
O glorioso San Feliciano,
Tu che sei stato padre e pastore della nostra amata Foligno, ascolta la nostra umile supplica.
Proteggi questa città, veglia sulle nostre case, sui nostri cuori e sui nostri sogni. Sostieni con la tua intercessione le nostre famiglie e custodisci i nostri bambini, affinché possano crescere in pace e serenità.
Nei momenti di difficoltà, fa’ che il tuo esempio sia luce nelle nostre tenebre e speranza quando il coraggio sembra venir meno. Aiutaci a non perdere fiducia davanti alle prove, ma a restare uniti come popolo sotto la tua protezione.
San Feliciano, intercedi per noi presso il Signore: allontana ogni male dalla nostra città, difendici dalla violenza, dalla discordia, dalla solitudine. Donaci la forza di essere testimoni di fraternità, solidarietà e amore.
Affidiamo a te il destino di Foligno, certi che la tua mano saprà guidarci e il tuo cuore saprà accoglierci nelle tue sante preghiere.
O San Feliciano, nostro patrono, non abbandonarci mai.
Amen.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera a San Feliciano si colloca profondamente nel contesto della tradizione cattolica della venerazione dei santi, in particolare dei santi patroni locali. San Feliciano, venerato come vescovo e martire, è riconosciuto dai fedeli come speciale intercessore presso Dio per la città di Foligno. Dottrinalmente, la preghiera risponde al principio cattolico della “comunione dei santi”, che afferma che i membri della Chiesa – militante, purgante e trionfante – sono uniti in Cristo e possono intercedere gli uni per gli altri.
La richiesta di protezione, sostegno e intercessione rivolta a San Feliciano si fonda sulla convinzione, spiegata dal Catechismo della Chiesa Cattolica, che i santi, già nella gloria, “non cessano di intercedere per noi presso il Padre, presentando i meriti che hanno acquistato sulla terra” (cfr. CCC 956). Inoltre, la preghiera ricalca il modello biblico che invita a lodare Dio per le sue opere nei santi (Sal 16,3; Eb 12,1) e a chiedere la loro intercessione come soutien nelle difficoltà della vita.
La struttura della preghiera richiama inoltre l’attitudine dei primi cristiani, che affidavano le comunità ai vescovi e martiri (come emerge dalle lettere di sant’Ignazio di Antiochia), infatti la memoria del santo vescovo come “padre e pastore” si aggancia alla dottrina della sacra tradizione e del ministero ecclesiale, in cui il vescovo è pastore e guida del popolo di Dio, anche dopo la morte.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera è rivolta specificamente a San Feliciano, patrono della città di Foligno. Il destinatario diretto è quindi il santo vescovo, che viene invocato come protettore, intercessore e guida spirituale per la comunità locale.
San Feliciano è ricordato come il primo vescovo della città, pastore carismatico che evangelizzò e guidò i fedeli, affrontando persecuzioni e martirio per amore di Cristo e del suo gregge. La scelta di invocare San Feliciano è dunque motivata dal suo legame storico e spirituale con Foligno. In qualità di patrono, è ritenuto vicino al popolo, condividendone idealmente le fatiche e le gioie e continuando a vegliare su di esso anche nella gloria celeste, come stabilisce la tradizione della Chiesa.
L’invocazione è inoltre personale ma anche comunitaria perché il santo viene pregato non solo come esempio individuale di santità, ma soprattutto come intercessore per la città intera e tutti i suoi abitanti. Questo richiama la tradizione, risalente ai primissimi secoli cristiani, di affidare città, diocesi, parrocchie e nazioni alla protezione di santi specifici.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
La preghiera intercede per l’intera popolazione di Foligno, con una particolare attenzione per:
- Le famiglie
- I bambini
- Le persone che vivono momenti di difficoltà, sofferenza o scoraggiamento
- L’intera città e la sua serenità
Le principali intenzioni che emergono dalla supplica sono molteplici: dal bisogno di protezione fisica contro il male, la violenza e la discordia, al desiderio di pace, serenità e crescita nella fede, nella fraternità e nella solidarietà. La richiesta di proteggere le case e i sogni indica un’attenzione al benessere materiale e psicologico, mentre il riferimento alla speranza e al coraggio necessari per affrontare le prove parla del bisogno di sostegno spirituale nelle avversità.
L’intercessione di San Feliciano viene dunque invocata sia per bisogni tangibili (sicurezza, salute, unità sociale) sia per necessità dello spirito (fiducia, speranza, capacità di amare, testimonianza cristiana).
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
Comunione dei santi e intercessione:
Il tema fondamentale è la comunione dei santi, per cui coloro che sono già presso Dio intercedono per la Chiesa pellegrina (cfr. Ap 5,8: “Ognuno aveva una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi”). Sant’Agostino afferma:
“I martiri intercedono per noi perché sono amici di Cristo”. (Discorsi, 212)
Vescovo come pastore:
Il richiamo a San Feliciano come “padre e pastore” rievoca la figura evangelica del “buon pastore”, modello di Cristo stesso (Gv 10,11). Un vescovo santo è chiamato ad essere guida del suo popolo, formandolo alla fede, alla carità e all’unità (cfr. At 20,28).
Protezione dal male e dono della pace:
La supplica per la protezione del santo richiama la preghiera insegnata da Cristo: “liberaci dal male” (Mt 6,13) e l’imperativo della pace: “Salutate la casa dicendo: Pace a questa casa!” (Lc 10,5).
Testimonianza cristiana:
Il desiderio di essere “testimoni di fraternità, solidarietà e amore” rievoca le parole di Gesù: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri.” (Gv 13,35)
Unione nella prova:
La richiesta di rimanere uniti “come popolo” ricorda la spiritualità paolina dell’essere “un solo corpo” (1Cor 12,12), solidali nelle gioie e nelle sofferenze.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione liturgica
Questa preghiera appartiene al genere dell’intercessione: si rivolge a un santo per domandare protezione e aiuto presso Dio. Allo stesso tempo, contiene accenti di supplica, lode (per esempio nel riconoscimento di San Feliciano come “glorioso”) e elementi di fiducioso affidamento al santo patrono.
Liturgicamente, tale preghiera trova posto soprattutto:
- Nella liturgia delle feste patronali, in particolare il 24 gennaio, memoria liturgica di San Feliciano
- Nelle celebrazioni civili e religiose per la città di Foligno
- Durante processioni, novene, veglie di preghiera o momenti di crisi collettiva
- Nei riti di benedizione e affidamento della comunità urbana
Può essere usata anche come orazione finale nelle celebrazioni eucaristiche, nei vespri o come preghiera di popolo dopo l’omelia in occasione di particolari necessità della comunità.
6. Indicazioni pratiche: utilizzo nella preghiera personale, comunitaria e tempi liturgici
Preghiera personale:
Chiunque desideri affidare se stesso, la propria famiglia o la sua città a San Feliciano può recitare questa preghiera come atto quotidiano di protezione o nei momenti di particolare difficoltà o smarrimento. Può essere accompagnata dalla meditazione sulla vita del santo e dalla lettura delle Scritture relative al tema della protezione e dell’intercessione.
Preghiera comunitaria:
Pastore ideale per la preghiera corale durante le celebrazioni solenni nella cattedrale di Foligno o in altre chiese cittadine, essa può essere inserita nella preghiera dei fedeli, recitata durante la processione del reliquiario del santo, all’inizio e alla fine di incontri civici e religiosi, oppure durante novene e tridui in preparazione alla festa patronale.
Tempi dell’anno liturgico:
- 24 gennaio – Memoria liturgica di San Feliciano (festa patronale: la preghiera assume particolare rilievo come orazione principale della giornata)
- Durante calamità, epidemie o periodi di crisi sociale – La supplica si fa atto comunitario per invocare la protezione del patrono su tutta la città
- All’inizio dell’anno civile o scolastico – Si prega per chiedere benedizione, guida e protezione sui nuovi inizi
- Quaresima e tempi penitenziali – Può accompagnare momenti di riflessione sulla “unità nel dolore” e la necessità di non perdere la speranza davanti alle difficoltà
Inoltre, si può associare la preghiera a gesti simbolici (accensione di una candela davanti all’immagine del santo, affidamento di intenzioni personali o collettive), o inserirla nella liturgia delle ore, come breve orazione dopo le lodi o i vespri.
In sintesi, questa preghiera rappresenta un ponte spirituale tra la comunità cittadina e il suo patrono, esprimendo il desiderio cristiano di affidarsi, mediante l’intercessione dei santi, alla protezione e alla guida di Dio stesso, specialmente nei momenti di prova e nei passaggi più significativi della vita personale e collettiva.
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