Preghiera a San Platone, martire per la Fede

Preghiera a San Platone, martire per la Fede
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O glorioso San Platone di Ancira, tu che hai sofferto il martirio nella fedeltà a Cristo, intercedi per noi presso il Signore delle misericordie. Tu che hai conosciuto il dolore, la persecuzione e l’angoscia, ascolta la voce dei giovani che vivono nelle famiglie lacerate dalla discordia, dall’ingiustizia e dalla mancanza di amore.

Ti supplichiamo, Santo Martire, abbraccia chi è schiacciato dal peso delle divisioni, e chi sente sulla propria pelle le ferite profonde di rapporti familiari spezzati. Dona coraggio ai giovani perseguitati, a coloro che portano nel silenzio il segno della fede e dell’incomprensione. Fa’ scendere su di loro lo spirito della pazienza e della perseveranza, affinché possano testimoniare la luce di Cristo anche nell’oscurità della prova.

Tu che hai gustato la crudeltà della morte e la dolcezza della misericordia divina, ottieni dal Signore per noi la grazia di non cedere mai alla disperazione. Prega perché, anche nell’ora della morte, la misericordia di Dio accolga ogni giovane trafitto dal dolore e li avvolga di tenerezza e di pace. San Platone, porta le nostre lacrime e la nostra fatica davanti al trono dell’Altissimo, affinché il Suo amore vinca ogni ingiustizia e trasformi la sofferenza in speranza.

Sostienici nelle notti più oscure, rendici forti nella fede e generosi nella carità. Consola gli afflitti, libera gli oppressi, e fa’ che, per tua intercessione, le famiglie possano riscoprire la misericordia e il perdono che cambiano i cuori.

O dolce martire, prega per noi e per tutti i giovani che cercano, nella prova,

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera a San Platone di Ancira si inserisce nel ricco patrimonio della tradizione cristiana dei santi martiri, particolarmente rilevante nell’Oriente cristiano e, successivamente, anche in Occidente. San Platone fu un giovane martire del IV secolo, morto ad Ancira (l’odierna Ankara) sotto la persecuzione di Diocleziano, noto per la fedeltà incrollabile a Cristo nonostante la minaccia della tortura e della morte. La venerazione dei martiri, fin dalle origini cristiane, si fonda non solo sul loro esempio eroico, ma anche sulla convinzione che, vivendo fino in fondo il Vangelo, essi ottengano una particolare vicinanza a Dio: “La morte dei santi non è vana: hanno versato il sangue per Cristo, ora intercedono in suo nome” (cfr. Apocalisse 6,9-11).

Questa preghiera specifica si pone nell’alveo della dottrina dell’intercessione dei santi, secondo la quale i cristiani che si sono distinti per la testimonianza della fede vivono ora “presso Dio”, intercedendo per i vivi. Dottrinalmente, la preghiera si fonda sulla comunione dei santi: un vincolo spirituale che unisce tutti i battezzati – vivi e defunti – nel corpo mistico di Cristo (1 Corinzi 12,12-27; Credo Apostolico). Domandare l’intercessione a un martire come san Platone significa domandare forza, pazienza, perseveranza nelle prove, riconoscendo che “là dove abbonda la sofferenza, sovrabbonda la grazia” (cfr. Romani 5,20).

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta a San Platone di Ancira, riconosciuto nella tradizione cristiana come un giovane martire, un santo che ha sofferto persecuzione e morte a

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