Preghiera a Dio per la Protezione dei Lupi

Ascolta la Preghiera
Dio onnipotente, Creatore di ogni essere vivente, ascolta umilmente la nostra voce che si innalza a Te per i tuoi figli Lupi.
Proteggi questi spiriti coraggiosi nel loro cammino tra le ombre e la luce, rendili forti nella tempesta e vigili durante la notte.
Fa’ che il branco sia unito, che nessun pericolo li separi né li abbatta. Rivesti le loro zampe di sicurezza, i loro cuori di fiducia e le loro menti di saggezza.
Guida i Lupi sotto la tua ala misericordiosa, allontana dal loro passo ogni insidia e avvolgili con il mantello della tua protezione, affinché possano trovare rifugio nel tuo abbraccio eterno.
Signore, sii lo scudo dei Lupi, ora e sempre. In Te confidiamo.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
La preghiera presentata si colloca nel contesto della spiritualità cristiana, ove Dio Padre è riconosciuto come creatore e protettore di ogni essere vivente. Sottolinea il rapporto di dipendenza e affidamento della creatura verso il Creatore, rispecchiando una visione biblica della Provvidenza divina che si prende cura con attenzione paterna dei suoi figli. La terminologia usata (Dio onnipotente, Creatore di ogni essere vivente) richiama il linguaggio dei Salmi e di altre preghiere bibliche che lodano la maestà e l’onnipotenza di Dio (cfr. Salmo 146,6: “Il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare e quanto è in essi; Egli rimane fedele per sempre”).
L’invocazione riflette un’antica prassi cristiana: presentare a Dio le necessità di una comunità specifica, domandando protezione e guida nel cammino della vita. Nei secoli la Chiesa ha sempre riconosciuto il valore dell’affidamento (“consacrazione”) delle persone o dei gruppi a Dio, specialmente in momenti di prova o crescita. L’insistenza sui concetti di protezione, unità e saggezza trova riscontro nelle dottrine sulla cura di Dio per il suo popolo (Ecclesia), e sottende un dialogo costante tra la grazia divina e le risposte umane nella fede.
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge direttamente a Dio Padre (“Dio onnipotente, Creatore di ogni essere vivente”), riconosciuto come il riferimento ultimo di protezione, guida e sostegno. È quindi una preghiera di intercessione: chi la pronuncia si fa voce della comunità, implorando a Dio il suo intervento amoroso a favore di alcuni suoi figli, denominati Lupi.
Nel linguaggio dello scautismo, i Lupi sono i membri più giovani del movimento, generalmente bambini e ragazzi tra gli 8 e i 12 anni che appartengono al “Branco”; questo termine trae ispirazione dal libro della Giungla di Kipling, dove il “branco” di lupi simboleggia la comunità, la crescita e la guida. La preghiera, quindi, è pensata principalmente per essere recitata da capi scout (o genitori, educatori) a favore dei bambini affidati loro, chiedendo sulle giovani generazioni l’assistenza e la benevolenza divina per affrontare le sfide dello sviluppo e della vita comunitaria.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
I beneficiari espliciti sono i Lupi, cioè i membri del branco scout (bambini e ragazzi). La preghiera intercede per i loro bisogni fondamentali, individuandoli sia sul piano spirituale che su quello fisico e comunitario:
- Protezione fisica e spirituale: “rendili forti nella tempesta e vigili durante la notte”; “avvolgili con il mantello della tua protezione”. Qui si chiede la sicurezza da pericoli esterni, ma anche forza per affrontare prove interiori e difficoltà morali.
- Unione comunitaria: “Fa’ che il branco sia unito, che nessun pericolo li separi né li abbatta.” L’unità del gruppo è presentata come valore decisivo, in risposta alle tensioni e alle sfide che possono dividere i cuori.
- Sviluppo spirituale ed educativo: “i loro cuori di fiducia e le loro menti di saggezza.” Sono domandati i doni evangelici della fiducia (abbandono in Dio, speranza) e della saggezza (discernimento, maturità nella crescita).
- Guida e discernimento: “Guida i Lupi sotto la tua ala misericordiosa.” Si ravvisa il bisogno di punti di riferimento, di insegnamento sicuro, soprattutto in età della formazione della coscienza.
I bisogni affrontati sono dunque molteplici: protezione dal male, crescita nell’unità e nell’amicizia, sviluppo di virtù umane e cristiane, sicurezza e serenità sia interiore che nel gruppo.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche pertinenti
Al cuore di questa preghiera si snodano alcuni motivi teologici ricorrenti:
- Dio come creatore e padre premuroso: “Dio onnipotente, Creatore di ogni essere vivente” richiama la dottrina della creazione (Genesi 1) e il continuo sostegno di Dio alla sua opera (Cfr. Matteo 6,26: “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano né mietono… eppure il Padre vostro li nutre”).
- La protezione divina di chi si affida a Lui: “allontana dal loro passo ogni insidia e avvolgili con il mantello della tua protezione”. Si richiama il motivo biblico di Dio come rifugio e scudo (Salmo 91,4: “Egli ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio”; Salmo 3,4: “Tu, Signore, sei scudo intorno a me, sei la mia gloria”).
- L’unità della comunità: “Fa’ che il branco sia unito”: l’immagine della Chiesa come corpo unito, dove “se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme” (1Corinzi 12,26).
- I doni spirituali della fiducia e della saggezza: elementi riconosciuti nella tradizione biblica (“Se qualcuno manca di sapienza, la chieda a Dio, che dona a tutti generosamente” Gc 1,5).
I Padri della Chiesa hanno spesso affidato i giovani alla benignità di Dio, riconoscendo la necessità di aiuto soprannaturale nella formazione cristiana:
“La grazia penetri nell’animo ancor tenero, talché impari a preferire le cose celesti alle terrene” (San Giovanni Crisostomo, Omelia ai giovani).
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera qui analizzata appartiene principalmente al genere dell’intercessione: si presenta a Dio una supplica per conto di altri, chiedendo protezione e guida. Presenta anche elementi di lode (si riconosce la grandezza di Dio creatore) e di fiducioso abbandono (“In Te confidiamo”). Non emerge il tono penitenziale o del ringraziamento esplicito, anche se implicitamente la preghiera manifesta gratitudine nella fiducia riconosciuta alla Provvidenza divina.
Pur non trovando collocazione nel Messale Romano o nei riti ufficiali della liturgia, la preghiera si inserisce idealmente nel filone delle preghiere di benedizione e protezione che la liturgia ha sempre previsto soprattutto per bambini, catecumeni, gruppi di fedeli in cammino. Trova spazio nelle celebrazioni scout, nei momenti di inizio o conclusione degli incontri del branco, o nelle liturgie comunitarie con benedizione dei ragazzi.
6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi liturgici
La struttura e il tono della preghiera la rendono particolarmente adatta alla preghiera comunitaria degli scout, soprattutto come atto di affidamento dei bambini e dei ragazzi del branco al Signore. Può essere introdotta:
- Al termine di una riunione del branco, come conclusione e saluto al Signore;
- Prima di una uscita o campo di più giorni, chiedendo protezione per il gruppo;
- Nelle celebrazioni parrocchiali che coinvolgono i bambini (inizio/fine anno scout, benedizioni speciali);
- Durante momenti di difficoltà o prova vissuti dal branco o da uno dei suoi membri;
- Nei ritiri spirituali o durante la Lectio Divina, come orazione di apertura o chiusura.
Per la preghiera personale, può essere utilizzata dai capi o genitori, inserendola nella preghiera quotidiana, come atto di affidamento silenzioso. Si presta ad essere meditata con calma, magari sostando interiormente su ciascun passaggio.
Nei tempi dell’anno liturgico, la preghiera può essere particolarmente significativa:
- All’inizio dell’Anno Nuovo o dell’anno scolastico/scout, come affidamento dei bambini ai progetti di Dio;
- Nel tempo di Avvento e Quaresima, quando si richiama la chiamata al cammino e alla vigilanza nella fede;
- Nelle feste di santi patroni dei giovani (San Giovanni Bosco, San Domenico Savio), oppure in coincidenza di giornate mondiali dedicate all’infanzia e alla gioventù.
In sintesi, questa preghiera offre un modello di affidamento e intercessione che può essere adattato e ripreso nella crescita spirituale personale e comunitaria, specialmente quando si desidera preparare le nuove generazioni a vivere con coraggio, unità e fede il proprio cammino umano e cristiano.
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