Rinnovo della fede con San Giovanni Gualberto per il perdono nelle Famiglie in crisi

Destinatari:  San Giovanni Gualberto
Beneficiari:  Famiglie in crisi
Tipologie:  Rinnovo della fede
Rinnovo della fede con San Giovanni Gualberto per il perdono nelle Famiglie in crisi
Ascolta la Preghiera

Preghiera per le Famiglie in crisi - Affidamento a San Giovanni Gualberto

O San Giovanni Gualberto,
luminoso esempio di perdono che hai saputo amare anche chi ti aveva ferito nel profondo,
intercedi per le nostre famiglie provate dalla fatica e dalla discordia.

Tu che hai scelto la via della misericordia, insegnaci la strada del perdono vero,
aiutaci a riconoscere la voce di Cristo nei nostri fratelli e sorelle,
anche quando i legami sembrano spezzati e le parole feriscono come lame.

Rinnoviamo oggi la nostra fede nella potenza risanante di Gesù,
che con il suo perdono sa guarire le ferite più profonde e aprire vie nuove di riconciliazione.

Fa’ che nelle nostre case
la grazia del perdono abbondi e plasmi cuori capaci di accogliere e ricominciare.
Sostienici nei momenti di incomprensione,
rafforza nei coniugi la volontà di camminare insieme nonostante le cadute,
dona ai fratelli e alle sorelle la forza di superare l’orgoglio
per riscoprirsi nuovamente uniti nell’amore di Dio.

San Giovanni Gualberto,
sii guida e consolazione per ogni famiglia ferita,
e aiutaci a testimoniare che il perdono ricevuto e donato
è segno vivo di una fede rinnovata,
affidata alla speranza che tutto può cambiare,
se ci fidiamo di Cristo che fa nuove tutte le cose.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La “Preghiera per le Famiglie in crisi – Affidamento a San Giovanni Gualberto” si inserisce profondamente nella tradizione cristiana che vede la famiglia come “Chiesa domestica” (Lumen Gentium 11), ossia primo luogo di formazione umana e spirituale. Essa nasce da una situazione concreta di sofferenza: quella dei nuclei familiari segnati da disagi, incomprensioni, separazioni temporanee o definitive, conflitti interiori e allontanamenti. Tuttavia, la preghiera non si limita a diagnosticare il male, ma offre una via cristocentrica di guarigione: il perdono.

L’intuizione spirituale attorno alla quale ruota il testo è che il vero rinnovamento della famiglia passa attraverso la riconciliazione, cioè l’abbandono dell’orgoglio ferito e la riscoperta della grazia che Guarisce, ovvero il perdono offerto e ricevuto in Cristo. Questo elemento dottrinale si collega direttamente al messaggio evangelico, in particolare al comandamento dell’amore reciproco (Gv 13,34) e al precetto di perdonare “settanta volte sette” (Mt 18,22), come insegna Gesù. Sotteso alla preghiera è il dogma della redenzione: Cristo risana ciò che sembra irrimediabilmente fratturato e permette alla famiglia provata di rinascere.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera si rivolge in primo luogo a Dio attraverso l’intercessione di San Giovanni Gualberto. Ma immediatamente i destinatari concreti sono anche i membri delle famiglie che attraversano momenti di crisi, siano essi coniugi, genitori, figli, fratelli o sorelle.

Viene invocato San Giovanni Gualberto, abate fondatore della Congregazione Vallombrosana e patrono della riconciliazione, conosciuto per il radicale atto di perdono verso l’assassino di suo fratello. La sua esperienza di vita, segnata dal conflitto e dal superamento mediante la misericordia, lo rende un intermediario esemplare per chi cerca la pace nei rapporti familiari. Si chiede la sua intercessione proprio perché egli stesso ha conosciuto il dolore, la rabbia, la scelta difficile del perdono e la conseguente liberazione spirituale.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede per tutte le famiglie ferite dalla crisi. Si riconosce che queste persone portano nella loro quotidianità pesanti fardelli:

  • incomprensioni tra coniugi
  • difficoltà di comunicazione tra genitori e figli
  • rancori e divisioni fraterne
  • ferite dovute a tradimenti, offese, silenzi prolungati

I bisogni spirituali affrontati sono soprattutto:

  • la difficoltà di perdonare e di chiedere perdono
  • la mancanza di fiducia e speranza in una possibile riconciliazione
  • il senso di solitudine e abbandono che accompagna le crisi familiari
  • la tentazione del risentimento e della chiusura

A questi si aggiungono bisogni fisici e psicologici, come la fatica, il logorio emotivo, la perdita della serenità domestica e della stabilità affettiva. La preghiera invoca anche sostegno concreto per perseverare nel bene e rinforza la volontà di “camminare insieme nonostante le cadute”.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

Tra i temi teologici dominanti emergono:

  • Il Perdono come imitazione di Cristo
    Il cuore della preghiera ruota attorno all’amore che perdona, radicato nel perdono di Cristo sulla croce:
    “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34).
    San Giovanni Gualberto è testimone di questo perché, secondo il suo biografo, in ginocchio davanti al crocifisso trova la forza di perdonare l’omicida del fratello.
  • La potenza guaritrice della Misericordia
    Il tema della guarigione trova eco nelle parole di Gesù:
    “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mc 2,17).
    E nel magistero patristico:
    “Nulla più divino del perdonare chi ci ha offeso… chi perdona somiglia a Dio.” (Ambrogio, De Officiis II,10,38)
  • Il rinnovamento nella fede
    La preghiera invoca “una fede rinnovata”, in linea col mandato paolino:
    “Se dunque uno è in Cristo, è una creatura nuova: le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove” (2Cor 5,17).
  • La testimonianza della speranza
    Il perdono non è solo guarigione personale ma anche testimonianza sociale che “tutto può cambiare se ci fidiamo di Cristo” (cfr. Apoc 21,5: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”).

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questa preghiera è di intercessione, ma sono presenti elementi di lode (riconoscimento delle virtù di San Giovanni Gualberto), penitenza (invocazione di perdono e guarigione nei rapporti feriti) e speranza cristiana.

Nella tradizione liturgica, le “preghiere per la famiglia” hanno un ruolo importante nelle Messe votive per l’unità della famiglia, durante ritiri o percorsi di pastorale familiare e nei momenti di benedizione delle famiglie. L’affidamento a un santo particolare, come nel caso di San Giovanni Gualberto, si inserisce nella pratica consolidata delle “litanie dei santi” e dei patronati, specialmente in aree o parrocchie vallombrosane o presso comunità legate al suo carisma.

Come preghiera privata, può essere inserita nell’esame di coscienza personale o familiare, durante i momenti di crisi, al termine di una lite o come preparazione al sacramento della riconciliazione, quando le divisioni familiari sono particolarmente dolorose.

6. Indicazioni pratiche: come usarla e nei tempi liturgici

Uso personale:
La preghiera può essere recitata da un singolo membro della famiglia che soffre per incomprensioni, al termine della meditazione sul brano evangelico del perdono, oppure come preparazione ad un colloquio chiarificatore con un familiare.

Uso comunitario:
Può essere inserita nella liturgia domestica, all’inizio o al termine di incontri di gruppo famiglia o durante iniziative legate alla Giornata Mondiale della Famiglia oppure nella novena di San Giovanni Gualberto (12 luglio) o durante il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla preghiera in famiglia.

Nei tempi liturgici:

  • Quaresima: particolarmente adatta come strumento di preparazione alla Pasqua, quando la Chiesa invita con forza alla riconciliazione.
  • Tempo di Avvento: come invocazione per la pace e l’unità in preparazione al Natale.
  • Durante momenti di difficoltà o crisi personali: la preghiera può essere adattata e usata insieme ad atti di carità e richiesta di aiuto, anche a livello parrocchiale.

Suggerimenti pratici:

  • Recitare la preghiera insieme la sera, davanti al Crocifisso o a una reliquia/immagine di San Giovanni Gualberto.
  • Accompagnare la preghiera con la lettura di un breve brano evangelico sul perdono o condivisione personale delle intenzioni di preghiera tra i presenti.
  • Nei gruppi di aiuto alle famiglie, usare la preghiera come apertura o chiusura degli incontri periodici.

In ogni caso, l’uso regolare di questa preghiera può aiutare a mantenere viva la speranza che, anche nelle situazioni più difficili, la grazia di Cristo e l’esempio dei santi possono aprire nuove strade nelle relazioni familiari.

Commenti

I commenti saranno disponibili a breve.