Ringraziamento serale a Santa Lidia di Tiatira per la prosperità nel lavoro degli Imprenditori

Destinatari:  Santa Lidia di Tiatira
Beneficiari:  Imprenditori
Tipologie:  Ringraziamento serale
Ringraziamento serale a Santa Lidia di Tiatira per la prosperità nel lavoro degli Imprenditori
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Santa Lidia di Tiatira, esempio di intraprendenza e fede, a te ci rivolgiamo questa sera, al termine della nostra giornata di lavoro.

Ti ringraziamo, Madre e guida di tutti gli imprenditori, per le opportunità che oggi ci sono state concesse, per ogni incontro, sfida e successo, anche piccolo, che ci ha permesso di crescere come imprenditori e come persone. Ci affidiamo alla tua intercessione per saper riconoscere i doni ricevuti e accoglierli con gratitudine.

Aiutaci, Santa Lidia, a non dimenticare che la vera prosperità nasce dalla giustizia e dalla generosità; fa’ che possiamo usare i beni terreni non solo per noi stessi, ma anche per il bene dei nostri collaboratori e della comunità.

Donaci la sapienza per amministrare con onestà e visione, la forza di affrontare le difficoltà e il coraggio di non scoraggiarci nelle prove. Che ogni traguardo raggiunto sia occasione di servizio e condivisione, non motivo di orgoglio vuoto.

Ti affidiamo ora la fatica e la gioia di questa giornata: fa' che possiamo riposare sereni, fiduciosi della tua vicinanza, pronti a ricominciare domani, ispirati dal tuo esempio di fede e intraprendenza.

Santa Lidia di Tiatira, prega per noi imprenditori, perché con il tuo aiuto possiamo seminare e coltivare prosperità duratura, secondo il cuore di Dio.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera si colloca in un contesto profondamente radicato nella tradizione cristiana, dove il lavoro umano è visto come vocazione e partecipazione alla creazione e alla provvidenza divina. Prendere come esempio Santa Lidia di Tiatira significa riscoprire il valore spirituale dell’attività imprenditoriale: lei fu la prima donna convertita al cristianesimo in Europa, menzionata negli Atti degli Apostoli (At 16,14-15) come “una commerciante di porpora, timorata di Dio”, che aprì la sua casa e il suo cuore agli apostoli e alla comunità cristiana nascente.
Le parole della preghiera evidenziano il profondo legame teologico tra lavoro umano, giustizia, generosità e gratitudine verso Dio, elementi cardine della dottrina sociale della Chiesa. Il ringraziamento per le opportunità del giorno e la richiesta di sapienza e onestà ricordano come il lavoro, specie quello imprenditoriale, sia luogo di santificazione e strumento di carità, riconoscendo in ogni successo o fatica un dono della Provvidenza disponendosi, così, a rivedere il proprio agire come servizio alla comunità e contributo al bene comune.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

I destinatari diretti sono Santa Lidia di Tiatira, evocata come modello e intercessora, e, indirettamente, Dio stesso, poiché ogni lode, supplica e ringraziamento nella preghiera cristiana trova senso ultimo in Lui.
Nel rivolgersi a Santa Lidia si riconosce in lei una testimone laica della fede nell’ambito economico e sociale: fu donna d’affari, capace di unire intraprendenza e fede, competenza professionale e apertura alla Parola. La preghiera le si rivolge in quanto madre e guida di tutti gli imprenditori, invocando la sua intercessione presso Dio per ottenere qualità umane e cristiane idonee a un’attività produttiva vissuta come servizio. Come Lidia aprì la sua casa alla comunità di Paolo, l’imprenditore cristiano è chiamato ad aprirsi agli altri, essere costruttore di relazioni, solidale, giusto e generoso.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

La preghiera intercede specificamente per gli imprenditori, ma più in generale per chiunque sia chiamato a gestire responsabilità lavorative ed economiche. I bisogni spirituali che affronta sono molteplici:

  • Gratitudine: riconoscere i propri talenti e risultati come dono ricevuto.
  • Onestà e giustizia: amministrare con rettitudine, evitando le insidie dell’avidità o dell’egoismo.
  • Generosità: non accaparrarsi i frutti del lavoro solo per sé, ma condividerli con collaboratori e comunità.
  • Sapienza e coraggio: per affrontare le difficoltà, i fallimenti o le sfide del rischio d’impresa.
  • Pace e serenità: per trovare equilibrio tra lavoro e riposo, affidandosi a Dio.

Dal punto di vista fisico e materiale, la preghiera abbraccia anche le fatiche quotidiane, le ansie per il futuro, le esigenze di chi rischia del proprio, di chi deve pensare alle famiglie dei propri dipendenti, alle crisi economiche o alle responsabilità sociali. L’esempio di Lidia aiuta a vivere tutto ciò in una prospettiva di fede e speranza, sostenendo chi, pur nei successi o nelle prove, desidera restare fedele ai valori evangelici.

4. I temi teologici principali (con citazioni bibliche o patristiche pertinenti)

La preghiera tocca alcuni dei pilastri della spiritualità cristiana legata al lavoro e alla missione laicale:

  • Il lavoro come vocazione e via di santità: “Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini” (Col 3,23). Lidia incarna il lavoratore/la lavoratrice che trasfigura il quotidiano in atto di culto gradito a Dio.
  • Gratitudine per i doni ricevuti: “In ogni cosa rendete grazie” (1 Ts 5,18). La riconoscenza è l’inizio di ogni etica cristiana del lavoro, il primo passo per non cadere nell’arroganza o nello spirito di autosufficienza.
  • Giustizia e generosità: “Non accumulate per voi tesori sulla terra... ma accumulate per voi tesori in cielo...” (Mt 6,19-20), e ancora, “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35). Santa Lidia, aprendo la sua casa, si fa immagine della condivisione e della responsabilità verso i fratelli.
  • Preghiera come affidamento: “Getta sul Signore il tuo affanno, ed egli ti darà sostegno” (Sal 54,23). Affidare a Dio gioie e pesi della giornata è atto di fiducia, ma anche di umiltà.

Un parallelo interessante si trova nei Padri della Chiesa, che spesso incoraggiavano i laici a santificare il lavoro. Scriveva San Giovanni Crisostomo:

“Non è da biasimare chi, lavorando, guadagna onestamente e impiega le sue risorse per il bene altrui, ma anzi costui è degno di ogni lode.”
Così il lavoro, gestito con saggezza e rettitudine, diventa cammino di perfezione cristiana e di edificazione della comunità.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questa orazione è una preghiera di intercessione e ringraziamento, con elementi di lode e di offerta delle opere quotidiane (aspetto tipico della spiritualità laicale). Si colloca in quella fiorente tradizione di invocazioni ai santi patroni di categorie lavorative o professionali — in particolare agli “imprenditori”, categoria spesso poco considerata nelle suppliche cristiane tradizionali.
Non fa parte del culto liturgico ufficiale (Messale o Liturgia delle Ore), ma si inserisce nell’ambito delle preghiere popolari, delle devozioni private o delle celebrazioni comunitarie specifiche (ad esempio, la benedizione degli imprenditori o delle imprese, momenti di fine giornata lavorativa, ritiri spirituali per laici impegnati nell’economia, ecc.).

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nell’anno liturgico

Nella preghiera personale, questa supplica si presta particolarmente a chi vuole consacrare il proprio lavoro e le proprie responsabilità a Dio, tramite l’esempio di una santa laica, donna concreta e attiva. Può essere recitata:

  • Al termine della giornata lavorativa, come esame e offerta delle opere, affidando successi e fatiche.
  • Prima di importanti decisioni, per invocare saggezza, lungimiranza e coraggio.
  • Nei momenti di difficoltà imprenditoriali, crisi economiche o conflitti aziendali.

Nella preghiera comunitaria, può essere inserita in:

  • Celebrationi particolari per imprenditori, commercianti, lavoratori autonomi (ad esempio in occasione della festa di Santa Lidia, 20 maggio);
  • Momenti di benedizione delle attività economiche e professionali, all’inizio o alla fine dell’anno fiscale o lavorativo;
  • Ritiri spirituali, incontri di formazione e catechesi sulla dottrina sociale della Chiesa.

Nell’anno liturgico, spiccano i seguenti momenti:

  • Festa di Santa Lidia di Tiatira (20 maggio), giornata ideale per riflettere sulla santità nella vita quotidiana e nel lavoro.
  • Festa di San Giuseppe Lavoratore (1 maggio), patrono degli operai, occasione per pregare anche per chi guida e sostiene le imprese.
  • Momenti di crisi sociale o difficoltà economiche, come affidamento delle sorti di famiglie, aziende e occupazione alla protezione celeste.

Al di là delle ricorrenze, questa preghiera è strumento fecondo per riscoprire che il lavoro, anche imprenditoriale, è vocazione e missione; e che, come Lidia, ogni cristiano può trasformare la propria professione in un canto di lode e di carità.

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