Preghiera a Maria Vergine Ausiliatrice per la Prosperità nel Lavoro dei Salesiani

Beneficiari:  Salesiani
Tipologie:  Litania
Preghiera a Maria Vergine Ausiliatrice per la Prosperità nel Lavoro dei Salesiani
Ascolta la Preghiera

Beata Vergine Maria Ausiliatrice, sostegno e guida dei Salesiani, ascolta la nostra preghiera.

Maria Ausiliatrice, madre premurosa, illuminaci nel lavoro quotidiano,
Maria Ausiliatrice, proteggi i nostri sforzi e le nostre fatiche,
Maria Ausiliatrice, rendi fruttuoso ogni gesto delle nostre mani,
Maria Ausiliatrice, infondi coraggio nelle prove e speranza nelle difficoltà,
Maria Ausiliatrice, fa’ che il nostro lavoro sia ponte di prosperità e di bene,
Maria Ausiliatrice, dona unità e armonia nelle nostre comunità,
Maria Ausiliatrice, guida i cuori dei giovani verso sogni di pace e crescita,
Maria Ausiliatrice, insegnaci a vedere il valore di ogni compito,
Maria Ausiliatrice, custodisci la nostra fede, nutri la nostra speranza.

O Madre amatissima, ottienici abbondanza di grazia:
che la nostra opera sia sempre ispirata dall’amore,
che la prosperità costruita sia segno della tua presenza,
che insieme, sotto il tuo sguardo, portiamo frutti di bene e di gioia.

Maria Ausiliatrice dei Cristiani, prega per noi!

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

La preghiera in onore della Beata Vergine Maria Ausiliatrice affonda le sue radici nella tradizione mariana della Chiesa cattolica, con una particolare attenzione alla visione spirituale e pedagogica di San Giovanni Bosco, fondatore della Famiglia Salesiana. Maria, invocata come Aiuto dei Cristiani (“Auxilium Christianorum”), è figura centrale non solo come madre amorosa, ma anche come presenza operante e protettrice nella storia del Popolo di Dio. La dottrina mariana sviluppata nei secoli contempla infatti Maria come mediatrice delle grazie divine, madre della Chiesa e aiuto potente nei bisogni degli uomini e delle comunità (“lumen gentium”, 62).

Nel contesto salesiano, l’invocazione a Maria Ausiliatrice nasce dalla fiducia nella sua speciale intercessione a favore di chi opera per i giovani, nel lavoro quotidiano e nelle fatiche della vita. San Giovanni Bosco, particolarmente devoto alla Madonna, vedeva in Maria una presenza essenziale per realizzare la missione educativa e apostolica: “È impossibile andare a Gesù se non ci si fa accompagnare da Maria”. Questa preghiera riflette dunque un profondo senso di affidamento e di fiducia, in un contesto di operosità cristiana e di cammino comunitario.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta in primo luogo alla Beata Vergine Maria Ausiliatrice, ovvero a Maria nella sua funzione di sostegno, guida e protettrice. L’appellativo “Ausiliatrice” sottolinea il suo ruolo di aiuto nelle necessità, come già invocato a Lepanto (1571) e reso universale da Papa Pio VII nel 1815 istituendo la memoria di “Maria Ausiliatrice dei Cristiani” il 24 maggio.

Nell’ambiente salesiano, questa invocazione prende una dimensione particolare, poiché Maria Ausiliatrice viene considerata sostegno e guida dei Salesiani — religiosi, laici e giovani della vasta Famiglia di Don Bosco. La preghiera si fa così l’espressione corale di una comunità — educatori, studenti, lavoratori, famiglie — che riconosce in lei la propria ispiratrice e la sua più potente interceditrice.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

Maria Ausiliatrice viene implorata per una moltitudine di bisogni, sia spirituali sia materiali. Nella preghiera sono chiesti:

  • Luce nel lavoro quotidiano: affinché ogni attività sia illuminata dalla sapienza e dalla grazia.
  • Protezione degli sforzi e delle fatiche: per vedere custoditi sogni, impegni, difficoltà che il lavoro comporta.
  • Fertilità e frutto delle azioni: invocando che ogni gesto sia efficace e porti al bene.
  • Coraggio nelle prove e speranza nelle difficoltà: ovvero il conforto spirituale nei momenti di sfida.
  • Prosperità e bene: si chiede che il lavoro sia fonte di sviluppo, ma ancor più segno di bene condiviso.
  • Unità e armonia nelle comunità: per vivere e testimoniare la comunione ecclesiale e sociale.
  • Guida dei giovani: affinché i cuori siano stimolati a sogni di pace e crescita.
  • Valorizzazione di ogni compito: per riconoscere la dignità e la vocazione racchiusa in ogni impegno umano.
  • Custodia della fede e nutrimento della speranza: richiesta di grazia per perseverare nel cammino cristiano.

Infine, la supplica si estende all’abbondanza di grazia che dia valore, amore, presenza divina e frutti di gioia all’agire personale e comunitario.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche pertinenti

La preghiera sviluppa diversi temi teologici centrali:

  • Maria come madre e ausiliatrice: Secondo l’annuncio dell’Angelo (Lc 1,28), Maria è “piena di grazia” e, secondo l’evento del Calvario, “Madre di tutti i discepoli” (Gv 19,26-27). “Maria è l’aiuto insigne del popolo cristiano” (San Giovanni Paolo II).
  • Il valore salvifico e redentivo del lavoro: “Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini” (Col 3,23). La fecondità e la dignità dell’opera umana sono qui affidate a Maria, modello di umiltà e di servizio.
  • L’intercessione materna: La fiducia nella potenza dell’intercessione mariana, già manifestata a Cana (“Non hanno vino” – Gv 2,3), viene articolata in un linguaggio familiare e comunitario.
  • La costruzione della comunità: Pregare per l’unità e l’armonia richiama la Chiesa primitiva: “La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola” (At 4,32).
  • Il sogno e la crescita dei giovani: “Io vi darò un avvenire pieno di speranza” (Ger 29,11). Il tema della guida spirituale dei giovani rispecchia l’ideale pedagogico di Don Bosco, secondo cui “l’educazione è cosa di cuore”.

Citazioni patristiche:

“Maria è il colloquio tra Dio e l’uomo.”
(San Bernardo di Chiaravalle, Omelia nella Natività di Maria)
“Alla Madre del Signore si rivolgano tutte le aspettative dell’umanità.”
(San Giovanni Damasceno, Omelia sulla Dormizione)

In sintesi, la teologia della preghiera unisce la fiducia nell’intercessione mariana, la sacralità del lavoro quotidiano, la costruzione solidale della comunità, e l’accompagnamento dei giovani secondo l’esempio di Maria, “donna del sì” e arca della speranza.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La preghiera in questione è prevalentemente di intercessione, poiché chiede a Maria di ottenere grazie specifiche a favore di chi prega e della comunità tutta. Sono presenti anche elementi di lode (riconoscimento di Maria come madre premurosa, sostegno e guida), di supplica e di affidamento. Pur non essendo una preghiera liturgica ufficiale (come la “Salve Regina” o il “Sub tuum praesidium”), trova largo uso nella devozione popolare salesiana e nelle celebrazioni mariane, soprattutto nella memoria del 24 maggio (“Maria Ausiliatrice dei Cristiani”) e nelle ricorrenze care all’opera educativa di Don Bosco.

La sua struttura ripetitiva (“Maria Ausiliatrice...”) richiama le litanie — una forma liturgica antica usata per coinvolgere la comunità nella preghiera corale e meditativa.

6. Indicazioni pratiche: come usarla nella preghiera personale o comunitaria e nei tempi dell’anno liturgico

Per la preghiera personale, il testo può essere recitato all’inizio o al termine della giornata, per affidare a Maria le proprie attività, difficoltà, decisioni. È particolarmente adatto a quei momenti in cui si sentono maggiormente il peso della fatica, la richiesta di luce o la necessità di conforto nelle contrarietà.

In ambito comunitario, è efficace all’interno di incontri di preghiera, capitoli comunitari, momenti di inizio o chiusura di progetti o eventi educativi, riunioni di lavoro pastorale, ritiri o assemblee di comunità salesiane e laicali. Può concludere l’orazione del mattino o della sera, essere inserita nelle celebrazioni in onore di Maria Ausiliatrice (24 maggio), durante il mese mariano (maggio) e in occasione di anniversari significativi per la Famiglia Salesiana.

  • Si può alternare nella recita tra guida e assemblea (come nelle litanie), oppure meditare ogni invocazione con un breve silenzio o un canto mariano.
  • Ottima come introduzione alla meditazione sulla dimensione spirituale del lavoro e dell’impegno educativo.
  • Consigliata la sua recita all’inizio di momenti di discernimento, incontri di giovani, laboratori e convivenze.

Adatta anche per la novena a Maria Ausiliatrice e le visite ai santuari mariani, invita a sentire Maria come presenza viva e inspiratrice nel cammino quotidiano, rendendo ogni azione “segno della sua presenza” e “frutto di bene e di gioia”.

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